OPICINO ALCIATI/OPIZZINO DA ALZATE

0
2655
Pumenengo, il Castello
Pumenengo, il Castello

Last Updated on 2023/12/03

OPICINO ALCIATI/OPIZZINO DA ALZATE  (Bettino da Alzate, Pacino Alciati) Di Milano.

  • 1436 (gennaio)
Anno, meseStato.  Comp.  venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1408Milita nelle compagnie di Facino Cane con Lancillotto e Castellino Beccaria, Nicolino Marsalia, Perino da Cremona, Secco da Montagnana, Urbano di San Luigi ed il Carmagnola. A gennaio ricopre l’incarico di capitano generale di Varese.
1412

Mag.MilanoViscontiLombardia

Alla morte di Facino Cane combatte  al servizio di Filippo Maria Visconti. Affronta le truppe di Astorre Visconti;  attacca le bastie edificate attorno al castello di Porta Giovia.

1413LombardiaHa l’incarico di capitano della Martesana.
1415MilanoPiacenzaLombardia

Fronteggia Filippo Arcelli con Giorgio Valperga.

1416MilanoBresciaLombardiaE’ contrastato a Pumenengo da Niccolò da Tolentino.
1417
Mag.MilanoCremonaLombardia

Segue il Carmagnola contro Cremona;  attacca Gabrino Fondulo dalla parte di Crema. Traghetta l’Adda con il Valperga seguendo con le sue schiere la riva sinistra.  Presa la strada di San Bassano, alla testa di 200 cavalli, si impossessa nottetempo di Castelvisconti; vi lascia una piccola guarnigione e da lì, per la via di Azzanello, si porta a Soncino. Gli sono abbassati i ponti levatoi, cattura il castellano Stefano Ponzoni e lo sostituisce con Giacomo di Covo, nemico personale del Fondulo. Continua la sua azione offensiva occupando Gallignano e Pumenengo. Giorgio Benzoni da Crema gli fa avere molti guastatori e Pietro Barbuò, da Soncino, 60 fanti e 100 guastatori, rinforzi tutti che saranno utilizzati dall’Alciati per l’abbattimento di alcune fortezze.

Lug.LombardiaAlla guardia di Pumenengo.
Ago.LombardiaE’ sconfitto a Pieve Delmona da Gabrino Fondulo. Gli sono catturati 300 cavalli. Si rifugia nel castello di Pumenengo.
Sett.LombardiaSi ricongiunge nel cremonese con il Carmagnola;  da tale contado penetra nel bergamasco.
…………..MonferratoPiemonte
1419
EstateMilanoCremonaLombardiaSupera l’Oglio ed assedia Cremona.
1420MilanoBresciaLombardiaPrende parte alla battaglia di Montichiari contro Pandolfo Malatesta. Con la conquista di Brescia coordina in tale centro la costruzione delle fortificazioni urbane, delle mura e delle cittadelle.
1421
Giu.MilanoGenovaLiguriaAffianca il Carmagnola all’assedio di Savona. Dopo 15 giorni Spinetta Fregoso, che ne è alla difesa, si arrende ai viscontei.
1422LombardiaAbita a Milano in un palazzo sito nella parrocchia di San Sebastiano.
1423
Sett.MilanoFirenzeRomagnaEsce da Lugo per trasferirsi con 500/600 cavalli alla difesa di Forlì.
1424
Mag.300 cavalliLombardiaNelle vicinanze di Castelleone.
Dic.RomagnaA Forlì. Con Secco da Montagnana presta soccorso ai difensori di Pianetto.
1425
…………MarcheFa imprigionare tutti gli uomini di Montesecco per avere disubbidito ad un suo ordine.
Mar.RomagnaAd Imola. Si incontra a Forlì con il governatore visconteo della città Luigi Crotti.
Lug.MilanoFuoriuscitiLiguria

E’ nominato commissario di Genova al posto di Urbano di San Luigi. Il suo arrivo in città con 150 uomini d’arme ha come conseguenza una considerevole riduzione del potere del governatore, il cardinale Giacomo Isolani.  Ha il comando di una spedizione navale (5 galee) ai danni dell’ex doge di Genova Tommaso Fregoso, signore di Sarzana, che con l’aiuto dei fiorentini scorre lungo le coste della Riviera di Levante ostacolando il commercio.

………….Liguria

Si impadronisce subito della bastia di Monte Fasce, un colle alle spalle di Genova, fortificata dai fuoriusciti.  L’autorità dell’Alciati, di carattere militare agli inizi, si allarga in breve tempo sino a comprendere il mantenimento dell’ordine pubblico con giurisdizione anche in materia criminale. Così punisce l’omicidio di uno dei famigli del podestà ad opera di un macellaio di Siziglia, facendo arrestare in città per rappresaglia 15 macellai, tre dei quali sono impiccati il giorno di Natale.

1426MilanoFirenze  FieschiLiguria

Nella primavera-estate ha anche l’incarico di provvedere al rafforzamento delle difese del territorio genovese e quelle dei distretti di Savona ed Albenga. Per un certo periodo ricopre anche le mansioni di luogotenente ducale a La Spezia e nella Riviera di Levante.

1427
Gen.Liguria

Organizza le difese di Genova minacciata dai fiorentini e dai fuoriusciti. Fa torturare a morte il commissario fiorentino Tommaso Frescobaldi catturato in combattimento.

………….LiguriaProvvede alla difesa di Genova con 200 cavalli.
Mag.LiguriaInvia 300 fanti a La Spezia.
1429LombardiaSupervisiona a Soncino la costruzione delle locali fortezze.
1431
Apr.LiguriaOrdina a Biagio Assereto ed a Angelo Gentile di intercettare con le loro navi una galea fiorentina di ritorno dalla Spagna e da Aigues-Mortes.
Mag. giu.LiguriaCon il commissario di Savona Urbano di San Luigi proibisce l’acquisto di merci sbarcate a terra dal pirata genovese Paolo Cicogna; ordina pure il sequestro di un’imbarcazione che ha trasportato del frumento scaricato dalla medesima nave.
1432LiguriaFa ampliare in Genova la piazza antistante il Palazzo Ducale e trasforma quest’ultimo in una fortezza.
1435LiguriaIl re d’Aragona è vinto all’ isola di Ponza dalla flotta genovese comandata da Biagio Assereto. Alfonso d’Aragona è consegnato da quest’ultimo al duca di Milano Filippo Maria Visconti anziché ai genovesi come è nelle aspettative. Ciò provoca il risentimento degli abitanti. In Genova l’Alciati si occupa in modo particolare del rifacimento delle fortificazioni cittadine. A fine dicembre è inviato a Genova come governatore Erasmo da Trivulzio con un notevole contingente di truppe. L’arrivo di quest’ultimo è interpretato nella città come l’inizio della repressione.
1436
Gen.Liguria

Il giorno dell’arrivo di Erasmo da Trivulzio provoca l’insurrezione in Genova. Il corteo entra in città per la Porta di San Tommaso; immediatamente Francesco Spinola esce con i suoi armati per la strada seguito da tutto il popolo. E’ dato l’assalto alle guarnigioni delle porte cittadine. Erasmo Trivulzio che, in compagnia dell’Alciati e di altri cortigiani sta cavalcando per le strette vie cittadine, viene assalito presso la Porta dei Vacca dalla folla. Non potendo ritornare indietro, riesce a stento a trovare rifugio nel Castelletto. Opicino Alciati, invece, nel tentativo di raggiungere il palazzo ducale, dove si trova parte del presidio visconteo, è bloccato nella piazza di Fossatello;  davanti alla chiesa di San Siro viene ripetutamente colpito dalle  pietre gettategli contro  dalle finestre da alcune donne. Cade dalla sua cavalcatura ferito gravemente. Viene ucciso; il suo cadavere è lasciato nudo per alcune ore di fronte alla  stessa chiesa.

CITAZIONI

-“Uomo avaro, crudele e di nefandi vizi ricolmo.” CANALE

-“Crudelissimo e bestiale, che più tosto riteneva costumi di fiere selvatiche, che di bestie mansuete.” CAVALCANTI

-“Vir, quo nemo poterat dari tantis rebus aptior; consiliis, nobilisque audacia bellum administrabat, salus civitatis (di Genova) curam tractabat.” BILLIA

-“Qui a se humanitatem abdicavit, expertus tamen equitum ductor.” STELLA

-“Appartenente a una famiglia milanese i cui maggiori esponenti praticavano la professione mercantile ai più alti livelli e in un orizzonte internazionale tra Genova, le Fiandre e la Spagna.. Opicino da Alzate fu uno dei più brillanti capitani faciniani…Si distinse nello svolgimento di compiti politici e militari, soprattutto come tramite con i condottieri, e in particolare operò al fianco del conte di Carmagnola (un altro faciniano)…Una sua competenza particolare fu la fortificazione di città e terre: sotto la sua direzione furono avviati alcuni dei più importanti cantieri del tempo.” COVINI

-“Per dieci anni, più dei governatori e dei luogotenenti che si succedettero nel governo di Genova Opizzino da Alzate fu il vero “uomo forte” della dominazione viscontea; a lui faceva capo in pratica tutta l’amministrazione militare, fiscale e persino giudiziaria..Un simile accentramento di poteri in una sola persona non poteva non creare invidie, gelosie ed odi, tanto più che Opizzino era di carattere duro e sprezzante, cosa che aveva contribuito non poco ad inimicargli buona parte dei Genovesi.” MUSSO

Fonte immagine: wikimedia

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi