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NICOLA UNGHERO/NICOLA ATYINAI (Nicholas Thod, Nicola d’Othin) Conte di Thod.
- 1380 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1360 | |||||
…………… | Gambacorta | Pisa | Toscana | Milita al servizio del signore di Pisa Piero Gambacorta. Entra in Valdera ai danni dei pisani. E’ presto licenziato perché sospettato di essersi fatto corrompere con 20000 scudi per consegnare il Gambacorta ai nemici. | |
Nov. | Comp. ventura | Napoli | Abruzzi e Puglia | Affianca Anichino di Baumgarten; con tale condottiero si dirige verso la Puglia. Attraversa il Pescara, assale Penne, Ortona, Lanciano, saccheggia Orsogna e la Guardia; guada il Sangro e depreda la Puglia. | |
1361 | |||||
Mar. | Abruzzi | Minaccia Teramo alla cui difesa si trova Niccolò Orsini. | |||
Apr. | Napoli | Coomp. ventura | Basilicata | E’ contattato dal gran siniscalco del regno di Napoli Niccolò Acciaiuoli: quest’ultimo, facilitato dalle sue buone relazioni con la corte di Buda, lo persuade a defezionare dietro la somma di 36000 fiorini. L’ Acciaiuoli, che al momento non ha il denaro necessario, si consegna in ostaggio con i figli ed i migliori amici fino alla raccolta della somma pattuita. Le forze congiunte degli ungheri e quelle degli angioini spingono Anichino di Baumgarten a ritirarsi in Atella. Le operazioni di assedio si allungano nel tempo. | |
Dic. | Napoli | Campania Toscana Abruzzi | A dicembre molti degli ungheri (700/800 cavalli), condotti dal siniscalco di Provenza, Folco d’Agoult lasciano la Campania per recarsi in Provenza allo scopo di combattervi gli avversari del re di Napoli Luigi di Taranto. Nicola Unghero li segue fino a Firenze. Nella città è convinto da Niccolò Acciaiuoli a seguirlo con 800 ungheri in Puglia per affrontare il ribelle duca d’Andria, Francesco del Balzo. In 15 giorni giunge prima nel piano di Sulmona e poi nei pressi di L’Aquila. Gli abitanti gli precludono il passo. E’ trovato un accordo a seguito del quale il condottiero divide le sue truppe in 2 schiere di 400 cavalli ciascuna. Nicola Unghero con 60 dei suoi uomini è trattenuto in ostaggio in città fino al momento in cui la prima schiera abbia attraversato il territorio comunale. A metà mese i primi 400 cavalli passano sotto le mura del centro. Sono seguiti da numerosi abitanti che hanno l’incarico di sorvegliare i loro movimenti e, nel contempo, di fornirli di orzo, pane e vino. Due giorni dopo segue l’altro contingente. In Puglia. | ||
1362 | |||||
Primavera | Milano | Monferrato | Piemonte | Si trova alla guardia di Tortona con il conte Lando. Difende la città dalle scorrerie della Compagnia Bianca di Alberto Sterz. | |
Sett. ott. | 500 cavalli | Lombardia | Si unisce con Luchino dal Verme; alla testa di 500 cavalli ungheri devasta l’Oltrepò e la Lomellina che si sono ribellate ai Visconti. | ||
Nov. | Lombardia | Alla conclusione delle operazioni si reca a Casteggio, Pavia ed a Milano con Luchino dal Verme. E’ congedato. | |||
Dic. | Chiesa | Milano | Romagna | Agli stipendi del cardinale Egidio Albornoz con 200 uomini tra cavalli e fanti. Gli viene riconosciuta una provvigione mensile di 200 fiorini. Di stanza a Ravenna. | |
1364 | Pisa | Firenze | 400 cavalli | Toscana | Alla testa di 400 cavalli affianca Giovanni Acuto contro i fiorentini. |
1365 | |||||
Gen. feb. | Chiesa Napoli | Comp. ventura | Abruzzi e Lazio | Fa parte della Compagnia Bianca con Ugo della Zucca ed Andrea di Belmonte. Con gli altri 2 condottieri stipula nel castello di Pissina, nella Marsica, una convenzione con Gomez Albornoz, capitano generale del regno di Napoli e dello stato della Chiesa. Si impegna a combattere la Compagnia della Stella di Anichino di Baumgarten e di Alberto Sterz per sei mesi con 5000 cavalli e 1000 fanti dietro uno stipendio di 160000 fiorini. Promette di non depredare le terre della Santa Sede e quelle del regno di Napoli per cinque anni. Si dirige verso il regno di Napoli con gli altri 2 condottieri ed i capitani pontifici Gomez Albornoz, Ugolino da Montemarte e Tommaso da Spoleto. A Roccasecca la retroguardia incappa in un’imboscata organizzata dai contadini locali. Numerose sono le sue perdite. | |
…………. | Abbandona i pontifici con 2000 ungheri. | ||||
1366 | |||||
Mar. apr. | Comp. ventura | Siena | Toscana | Si congiunge con la compagnia di Giovanni d’Asburgo che confluirà poco dopo nella Compagnia di San Giorgio capitanata da Ambrogio Visconti e da Giovanni Acuto. Ad aprile irrompe nel senese. | |
Ott. | Umbria | Con il rientro in Lombardia di Ambrogio Visconti la Compagnia di San Giorgio si scioglie. Nicola Unghero resta con l’Acuto, un piccola compagnia di soli 4 condottieri, 2 inglesi (Thomas Merezal ed Ugolino Exton) e 2 ungheresi (Michele di Salla e lo stesso Nicola Unghero). | |||
1368 | |||||
Giu. | Milano | Chiesa | Toscana | Affianca Giovanni Acuto contro i pontifici. E’ sconfitto nei pressi di Arezzo da Giovanni di Raten, Simone da Spoleto e da Flach di Risach. | |
1373 | |||||
Apr. | Padova | Venezia | Veneto | Viene segnalato a Maserada sul Piave. Da qui è richiamato a Padova. | |
1380 | Muore. |
CITAZIONI
-Con Ugo della Zucca “Magnifici et potentes milites.” THEINER
-In Provenza con la sua compagnia “Abingnone (Avignone) assediarono/ con tucta la campagna./ Correa la Provenza/ quella gente grifagna.” B. DI RANALLO
Fonte immagine in evidenza: wikimedia