NICOLA DI CESARÒ

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1826
Castello di Matagrifone, Messina
Castello di Matagrifone, Messina

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

NICOLA DI CESARÒ  Conte. Signore di Milazzo.

  • 1360 (luglio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1354NapoliSiciliaSiciliaMilita al servizio degli angioini. Tratta la resa di Messina con Niccolò Acciaiuoli.
1355Campania e Sicilia

Si reca a Napoli per discutere nuovamente la resa di Messina. Avuta in premio la signoria di Milazzo, ritorna in Sicilia ed attua quanto concordato. Si impossessa con l’astuzia della rocca di Montegrifone sovrastante la città;  risponde al fuoco acceso da Niccolò Acciaiuoli sulla flotta angioina con i segnali convenuti.

1356
…………..SiciliaE’ costretto a rifugiarsi a Milazzo. Vi è soccorso dal re di Napoli Luigi di Taranto.
Lug.Sicilia

Assale Messina con i Chiaramonte alla testa di 200 cavalli e di 400 fanti che introduce nella città. Con tali truppe ed i fuoriusciti scaccia dalla località i membri di 19 famiglie.

…………..SiciliaNapoliSicilia

Defeziona a favore di Federico d’Aragona. Si porta a Milazzo per incontrarvi il re di Trinacria: non viene ricevuto perché il partito dei catalani non si fida delle sue intenzioni. Si riavvicina, pertanto, al re di Napoli che chiama in suo soccorso a Messina. Quando Luigi di Taranto giunge a Reggio Calabria, occupa il castello di San Salvatore sul porto e la fortezza di Montegrifone.

Nov.NapoliSiciliaSicilia

E’ raggiunto dal gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli con 7 galee ed una nave armata cariche di frumento, nonché da 50 cavalli e da 300 masnadieri toscani.

1357
Sett.Sicilia

Il re di Napoli rientra nel regno.  Nicola di  Cesarò è lasciato alla guardia di Messina con un figlio di Niccolò Accaiuoli e 300 cavalli. Gli è dato il titolo di vicario regio.

1358
Feb.SiciliaSi oppone al tentativo di Manfredi Chiaromonte di consegnare Messina ad un figlio del re di Trinacria.
…………..Toscana e SiciliaSi reca in Toscana allo scopo di raccogliere truppe per conto del re di Napoli. Rientra a Messina e continua a contrastare le milizie aragonesi.
1360
Lug.Sicilia

Giunge con 40 cavalli al castello di Santa Lucia, posto tra Messina e Milazzo: gli abitanti si ribellano agli angioini e lo obbligano a rinchiudersi nella rocca. Si arrende a patti: è condotto a Milazzo affinché questa località si arrenda agli aragonesi. I difensori si fanno beffe delle sue implorazioni: contro ogni accordo viene fatto a pezzi dai soldati catalani con i suoi compagni davanti alle mura.

 CITAZIONI

-“Vir in civitate Messana facile princeps.” PALMIERI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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