NICOLA COLONNA

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Zagarolo Porta San Martino
Zagarolo Porta San Martino

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

NICOLA COLONNA  Signore di Palestrina,  Zagarolo, Gallicano nel Lazio, Lanuvio, Genzano di Roma, Frascati, Marino, Gallese, Castelnuovo di Porto, San Gregorio da Sassola, Passarano, Corcolle, San Vittorino.

Padre di Stefano Colonna, fratello di Giovanni Colonna.

  • 1410 (agosto)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1391LazioStipula una tregua con Adinolfo ed Aldobrandino Conti.
1392AntipapaChiesaLazioFautore dell’antipapa Clemente VII. Con il fratello Giovanni sobilla il popolo di Roma contro il papa Bonifacio IX. Il pontefice è costretto a fuggire dalla città.
1393Lazio

Si unisce con Braccio Savelli;  si impadronisce di Genzano di Roma ai danni dell’abbazia di Sant’ Anastasio. La località rimane sotto il controllo dei due signori romani per qualche tempo.

1394
AutunnoColonnaChiesaLazio

Si ritira nella Campagna romana allorché il pontefice rientra nella capitale con l’appoggio delle armi di Mostarda da Forlì e di Paolo Orsini.

1395LazioDiviene raccomandato dei fiorentini con la città di Palestrina.
1396AntipapaChiesaLazio

Con Giovanni Colonna e Paolo Savelli parteggia per l’antipapa Benedetto XIII ai danni di Bonifacio IX. Fa insorgere Trastevere. La rivolta è repressa e per punizione i trasteverini perdono i diritti civili. Il Colonna si rappacifica con il pontefice insieme con tutti i parenti e si impegna a non svolgere attività mercenaria per tre anni.

1399AntipapaChiesaLazio

Riprende il conflitto con i pontifici a favore sempre dell’antipapa Benedetto XIII, lo spagnolo Pietro di Luna. Nello stesso periodo rinuncia a Genzano di Roma a favore di Braccio Savelli.

1400
Gen.Lazio

Approfitta della presenza di molti pellegrini in Roma per irrompere di notte nella città per la Porta del Popolo con 400 cavalli e 400 fanti; corre al Campidoglio ed attacca la rocca. Bonifacio IX si rifugia in Castel Sant’ Angelo. Il senatore di Roma, il veneziano Zaccaria Trevisan gli oppone una coraggiosa resistenza; anche il popolo non segue i Colonna. Nicola Colonna è affrontato da Conte da Carrara che lo costringe a ritirarsi a Palestrina dopo avere subito molte perdite. Dei suoi uomini, trentuno sono impiccati.

Mag.Lazio

E’ scomunicato dal papa non solo per l’adesione all’antipapa, ma anche per avere incarcerato l’amministratore della chiesa di Palestrina. Tutte le località controllate dai Colonna sono colpite da interdetto e viene predicata la crociata. 2000 cavalli pontifici e milizie ausiliarie inviate dal re di Napoli si raccolgono sotto il comando di Teobaldo Annibaldi.

………………LazioGli sono conquistati progressivamente molti castelli. E’, da ultimo, assediato in Palestrina.
1401
Gen.Lazio

Si sottomette al pontefice: con una corda al collo implora clemenza a Roma, in San Pietro; riconosce di avere peccato e di essersi comportato da ribelle. Ottiene in cambio la concessione di Gallese e di Porto d’Arcelle nella diocesi di Civita Castellana dietro il censo di un cervo vivo e di due fagiani da consegnarsi il giorno di Natale.

1404
Ott.ColonnaOrsiniLazio

Alla morte di Bonifacio IX riprende le armi con Giordano e Giovanni Colonna e Battista Savelli; si scontra con gli Orsini per le strade di Roma. Presso il palazzo dei Rossi è sconfitto Francesco Orsini, accorso in aiuto del senatore Bente Bentivoglio. E’ invocato l’intervento del re di Napoli Ladislao d’Angiò. Il sovrano si fa promotore di una pace fra le fazioni per mettere in grado di controllare la situazione al nuovo papa Innocenzo VII.

1405
Apr.ColonnaAnnibaldiLazio

Assale Molara nei Monti Latini; occupa Rocca di Papa e devasta il circondario. La pace è conclusa su intervento di Bartolomeo Carafa che agisce per conto del pontefice.

Ago.NapoliAntipapaLazioViene sconfitto con altri condottieri angioini ai Prati di Nerone. E’ obbligato ad allontanarsi da Roma con Battista Savelli.
1406
GiuNapoliChiesaLazio

Il papa Innocenzo VII emana un breve contro di lui, il fratello Giovanni, Conte da Carrara, Gentile da Monterano e Ciucio da Paterno. La vicenda si risolve dal punto di vista diplomatico e può rientrare a Roma.

Ago.LazioAl termine del conflitto Nicola Colonna è compreso nella pace stipulata tra il pontefice ed il re di Napoli Ladislao d’Angiò.
1407
Giu.NapoliChiesaLazio

In guerra con il nuovo papa Gregorio XII. Penetra di notte in Roma con le truppe napoletane attraverso una breccia aperta nelle mura presso Porta San Lorenzo. Il papa ripara in Castel Sant’Angelo; Paolo Orsini discende da Castel Varca, irrompe in Vaticano ed affronta i nemici presso la porta di cui il Colonna è preposto alla guardia. E’ fatto prigioniero con il fratello Giovanni, Antonio Savelli, Jacopo Orsini e Corradino di Antiochia. Mentre egli può riscattarsi con il congiunto dalle mani dell’Orsini mediante il pagamento di una taglia di 15000 fiorini e la cessione di molti castelli, altri baroni romani meno importanti sono decapitati in Campidoglio.

1408
Apr.Lazio

Espugna Ostia e penetra in Roma dopo un assalto alla Porta di San Paolo. Paolo Orsini, in conseguenza dell’azione dell’esercito napoletano, è costretto ad abbandonare la causa di Gregorio XII per quella di Ladislao d’Angiò. A fine mese il Colonna presenzia con gli altri capitani ed il sovrano ad una solenne cerimonia che si svolge nel palazzo di San Paolo fuori le mura. Ottiene in feudo Marino.

Giu.LazioLadislao d’Angiò lascia Roma. A Nicola Colonna è ordinato di abbandonare la città con i Savelli fino al suo ritorno.
1409
Ott.NapoliAntipapaLazio

Con il fratello Giovanni e Battista Savelli difende Roma dagli assalti dell’esercito angioino, condotto ancora una volta da Paolo Orsini e da Malatesta Malatesta.

Nov.Lazio

Con Pieretto de Andreis e Betto da Lipari passa in rassegna i suoi uomini nel rione Ponte vicino alle mura del ponte di San Pietro. Esce da Porta Settimiana con Pieretto de Andreis alla testa di 100 cavalli e di 200 fanti per entrare nel portico di San Pietro. Muove da Porta San Giovanni in Laterano ed insegue inutilmente le truppe dell’antipapa che si sono impadronite nella città di alcune prede. Attaccato da Paolo Orsini è costretto a fuggire per la Porta di San Leonardo in Settignano;  da qui ripara in Santo Spirito.

Dic.Lazio

Fa dare alle fiamme la porta dietro Santo Spirito distruggendo il portico di San Pietro. Si allontana quindi da Roma con il de Andreis per la Porta di San Giovanni in Laterano; punta su Tivoli per contrastarvi la fazione avversa ai colonnesi A fine mese si trova alla difesa della Porta Salaria con Riccardo della Molara e 60  uomini d’arme. Allorché Paolo Orsini entra nel portico di San Pietro esce da Porta Settimiana con Pieretto de Andreis e Battista Savelli per snidare il rivale da tale posizione: Nicola Colonna viene messo in fuga.

1410
Giu.Lazio

A seguito degli attacchi di Jacopo Orsini è obbligato a venire a patti con l’antipapa Giovanni XXIII. Si reca a Roma a prestargli atto di omaggio ed è reso libero da ogni censura ecclesiastica.

Lug.Lazio

L’antipapa gli concede l’investitura temporanea di Lanuvio, di Passerano, di Corcolle, di San Vittorino e di Frascati. Il Colonna si trasferisce a Palestrina.

Ago.LazioMuore a fine mese a Palestrina. E’ sepolto nella stessa località. Sposa Chiarina Conti e Giacoma Conti.

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