Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
NICCOLÒ SCOTTI Di Piacenza. Del ramo di Fombio.
Fratello di Paride Scotti.
- 1514 (novembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | |||||
Mar. | Emilia | E’ contattato dai veneziani per combattere le truppe della lega di Cambrai. | |||
1512 | |||||
Feb. | Francia | Chiesa Spagna | 500 fanti | Emilia | Alla difesa di Bologna allorché la città viene assediata da spagnoli e pontifici. |
Apr. | Romagna | Partecipa alla battaglia di Ravenna: fronteggia i nemici inserito nella retroguardia mentre il fratello Paride è preposto alla sorveglianza del ponte del Montone per tenere aperta un’eventuale via di ritirata sul fianco sinistro. | |||
…….. | Chiesa | Francia | Emilia | Muta partito con il ritorno di Piacenza sotto il controllo dello stato della Chiesa. | |
1513 | |||||
Feb. | Emilia | Alla morte del papa Giulio II mantiene Piacenza fedele ai pontifici. | |||
Mar. | Emilia | Entrano in Piacenza gli spagnoli; abbandona la città con il governatore Giovanni Gozzadini. Si rifugia con 400 fautori nei suoi castelli della Val Nure: contatta i veneziani. | |||
…….. | Emilia | Può rientrare in Piacenza. Forma con Lazzaro Malvicini una società che ha il controllo dell’esazione delle tasse cittadine. | |||
1514 | |||||
Gen. | Guelfi | Ghibellini | Emilia | Pietro Buso Scotti si oppone alla sua presenza pressoché monopolistica nel settore dell’esazione delle gabelle: lo scontro si sposta dal punto di vista economico al militare ed è l’occasione per il risorgere di conflitti tra guelfi e ghibellini. | |
Feb. | Emilia | Deve lasciare la città con i capi della fazione rivale: ha così inizio il saccheggio del territorio organizzato d’ambo le parti. | |||
Sett. | Venezia | Spagna Milano | Lombardia | Nel bresciano con Bartolomeo da Villachiara. | |
Ott. | Lombardia | Elude la sorveglianza degli svizzeri comandati da Silvio Savelli ed entra in Crema, alla cui difesa si trova Renzo di Ceri, alla testa di 700 fanti. | |||
Nov. | Lombardia | E’ inviato da Crema a Bergamo con Silvestro da Narni ed Andrea della Matrice per recarvi 500 fanti ed 8 some di polvere da sparo. Esce nottetempo dalla città; a Morengo si scontra con 200 svizzeri che disperde in un primo momento. Costoro sono appoggiati da altre truppe sforzesche per cui lo Scotti è messo in fuga con i suoi uomini. Catturato a Canonica d’Adda, è condotto a Milano; per un’altra versione si affida ad un viandante (cui promette un premio di 500 ducati) che invece di portarlo in salvo a Piacenza lo guida a Milano dove è catturato. Nel capoluogo lombardo è torturato e decapitato di notte per ordine del duca Massimiliano Sforza nonostante l’opposizione del senato milanese. |
CITAZIONI
-“Il quale non aveva lasciato addietro alcuno ufficio di fedelissimo alla repubblica (di Venezia), e con la vita, e con la roba e col favore de’ suoi partigiani.” BARBARO
-“Era costui per la virtù di guerra degno de’ suoi maggiori.” GIOVIO
-“Prode capitano.” MENSI
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