
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Niccolò da Montefeltro Di Urbino. Conte di Urbino. Appartenente ad un ramo secondario dei Montefeltro. Da non confondersi con un suo omonimo, morto nel 1348, figlio naturale di Federico da Montefeltro e fratello di Nolfo.
1319 – 1367 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…….. | Forlì | Milita al servizio degli Ordelaffi. | |||
…….. | Rimini | Agli stipendi dei Malatesta. | |||
1352 | |||||
Mag. | Lazio | Consegna al tesoriere apostolico del Patrimonio Angelo Teverini 50 fiorini, pari al valore di un terzo delle prede da lui acquisite in una precedente scorreria. | |||
1353 | |||||
Dic. | Firenze | Vico | Lazio | Viene inviato dai fiorentini in soccorso del cardinale legato Egidio Albornoz. Combatte il prefetto Giovanni di Vico con Enrico di Reversich. | |
1354 | |||||
Lug. | Lazio | Prende parte alla conquista di Viterbo. | |||
1355 | |||||
Giu. | Chiesa
Durazzo | Fermo
Napoli | Marche | Affronta Gentile da Mogliano con Leggeri Andreotti; è presente all’espugnazione di Fermo. A metà mese la città insorge ai danni di Gentile da Mogliano ed introduce al suo interno le milizie pontificie. Il Montefeltro, agli ordini di Blasco di Belviso, assedia il signore di Fermo nella rocca del Girifalco. A fine mese l’avversario si arrende. Negli stessi giorni il cardinale Albornoz riconosce come vicario di Urbino Nolfo da Montefeltro; a Niccolò è impedito di rientrare nella città. Abbandona subito gli stipendi dello stato della Chiesa per affiancare il conte Lando in Campania. | |
1362 | |||||
Lug. | Firenze | Pisa | Toscana | Raggiunge a Ponsacco Rodolfo da Varano con 100 cavalli e molti venturieri; occupa Cascina dove si appropria di un buon bottino; si avvicina a mezzo miglio da Pisa; vince un palio corso nei pressi. | |
Ago. | Toscana | Conquista Peccioli; con Ugolino dei Sabatini e Marcolfo dei Rossi pretende dai fiorentini paga doppia e mese compiuto per la vittoria. Avuta risposta negativa dai priori, pone un cappello su una lancia e fonda la Compagnia del Cappelletto, forte di 1000 cavalli italiani (in prevalenza romagnoli, umbri, marchigiani; ma anche lombardi e toscani; in misura minore dell’Italia meridionale) nonché di diversi cavalli tedeschi e borgognoni. Viene licenziato. | |||
Sett. | Toscana | Si allontana verso Arezzo e Marciano della Chiana; si colloca con la sua compagnia ad Ossaia. | |||
……… | Fuoriusciti | Roma | Lazio | E’ assoldato dai nobili della Campagna romana al fine di combattere il capoluogo. La città ingaggia mercenari tedeschi ed ungheri, arma 600 cavalli cittadini ed organizza una leva interna che fornisce 22000 fanti. | |
1363 | |||||
Mar. | Comp. ventura | Umbria | Compie alcune scorrerie nel territorio di Todi. Il cardinale Albornoz cerca di allontanarlo dall’Italia centrale e di dirottarlo nel regno di Napoli allo scopo di prestare soccorso alla regina Giovanna d’Angiò contro i baroni ribelli; in un secondo momento tenta di assumerlo direttamente ai suoi stipendi. Niccolò da Montefeltro si accorda invece con i fiorentini. | ||
Ago. | Firenze | Siena Pisa | Toscana | Con l’appoggio logistico dei fiorentini entra ostilmente nel senese. Occupa Pontorme. | |
Sett. | Comp. ventura | Siena | Toscana | Si ferma ad Abbadia a Isola; i senesi gli inviano come ambasciatori Raimondo dei Tolomei e Sozzo Tegliacci. Non trova l’accordo e dà alle fiamme l’abbazia; si dirige verso la maremma per fronteggiare le milizie pisane che hanno occupato Figline Valdarno. Tutto è messo a sacco ed incendiato durante la marcia dei soldati; tocca Paganico, prende a forza Campagnatico e ne fa la sua base operativa per predare il territorio circostante. I senesi gli inviano nuovi ambasciatori e gli offrono denaro affinché si allontani dal loro contado. Alla notizia che un esercito nemico gli sta venendo contro agli ordini di Francesco Orsini lascia alla guardia di Campagnatico 300 soldati e si allontana. | |
Ott. | Comp. ventura | Siena Todi | Toscana e Umbria | Risale l’Ombrone, si dirige a Buonconvento, si muove verso la Val di Chiana e si trattiene a Torrita di Siena. I movimenti della compagnia sono controllati dai senesi: il servizio di spionaggio nei suoi confronti costerà alla repubblica 806 fiorini. Giorni dopo, mentre la compagnia si muove forse per incontrarsi con emissari del comune, è attaccato di sorpresa da 800 cavalli senesi (di cui 400 forniti dai pisani) comandati da Francesco Orsini. Gran parte della compagnia si mette in salvo. Niccolò da Montefeltro è viceversa fatto prigioniero con altri capitani quali Giovanni da Sarteano, Lomo da Jesi, Mastinello da Cagli, Ludovico da Firenze e Giorgio Visconti per un totale di 300 cavalli e di 1000 fanti. Nello scontro sono uccisi più di 100 uomini: è liberato alcuni giorni dopo con la consegna del castello di Campagnatico. Ritorna a Semigni; spinto dai perugini si trasferisce nel todino per devastarne il contado. | |
Nov. | Perugia | Fuoriusciti | Umbria | Viene assunto dai perugini per venti giorni allo scopo di contrastare i fuoriusciti a Montecontigiano. | |
Dic. | Umbria | Catturato nuovamente in un’imboscata, è liberato su pressione dei soldati della sua compagnia, italiani, tedeschi, ungheri e borgognoni. Dà in ostaggio un figlio. | |||
1364 | |||||
Mar. | Toscana | Nel territorio di Montepulciano. | |||
Apr. | Comp. ventura | Siena | Toscana | Rientra nel senese su istigazione dei fiorentini; si accorda con il comune e promette di non assalirne più il territorio nel futuro; propone pure di entrare agli stipendi di Siena. Anche gli altri capitani della compagnia, come Ermanno di Wartenstein, Ciupo Scolari e Ugolino dei Sabatini, promettono di volere essere in perpetuo servitori ed amici dei senesi. Il territorio è attraversato da gruppi di 50 venturieri alla volta. | |
Giu. | Comp. ventura | Siena | Toscana | Infesta il senese con Anichino di Baumgarten. | |
Lug. | Comp. ventura | Siena | Toscana | Molesta ora il senese con Alberto Sterz. | |
…….. | Comp. ventura | Orsini | Lazio | Si ferma più mesi nei possedimenti di Orso Orsini e dei parenti di quest’ultimo. | |
1365 | |||||
…….. | Viterbo | Vico | Lazio | Il castello di Vico è dato alle fiamme. | |
Mag. | Lazio | Staziona nelle terre del Patrimonio; la compagnia si sfalda per l’inattività forzata; nella successiva estate questa si scioglie in modo definitivo. | |||
Sett. | Comp. ventura | Firenze Siena | Toscana | Confluisce nella Compagnia di San Giorgio, capitanata da Giovanni Acuto e da Ambrogio Visconti. | |
Dic. | Comp. ventura | Tarlati | Toscana | Con l’Acuto ed il Visconti scorre nelle terre dei Tarlati. | |
1366 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Chiesa | marche ed Umbria | Depreda i territori di Urbino, Gubbio ed Orvieto sempre con la Compagnia di San Giorgio. Ne diviene cancelliere; per conto di Giovanni Acuto compie pure alcune missioni diplomatiche in diverse città. | |
Mag. | Comp. ventura | Si collega con la sua compagnia con Giovanni d’Asburgo. | |||
Ott. | Comp. ventura | Chiesa | Umbria | Con la sconfitta di Casaglia subita dalla Compagnia di San Giorgio nei pressi di Orvieto, Niccolò da Montefeltro è incaricato di condurre le trattative per una composizione tra venturieri e pontifici. Al loro termine promette a nome della compagnia di sgomberare il territorio dello stato della Chiesa. | |
1367 | |||||
Feb. | Chiesa | Capitano g.le | A metà mese viene nominato capitano generale dello stato della Chiesa. | ||
Mar. | Chiesa | Perugia | Umbria | Affianca l’Acuto. Sconfigge i perugini nella battaglia di Ponte San Giovanni. | |
……… | Capitano g.le | Marche | Continua a militare per i pontifici; gli è riconosciuta una provvigione mensile di 100 fiorini. Può rientrare in Urbino; vi sposa la cugina Agnese da Montefeltro. | ||
Mag. | Umbria | Nel contado di Todi. | |||
Ago. | Lazio | Muore nella fortezza di Belriposo a Viterbo. Lascia come suo erede Gomez Garcia Albornoz, nipote del cardinale e signore di Ascoli Piceno. La vittoria senese sulla sua compagnia è immortalata da Lippo Vanni nell’affresco “La battaglia della Val di Chiana”, nella sala del Mappamondo del palazzo pubblico di Siena. |
CITAZIONI
-“Nella storia della milizia italiana, meriterebbe un posto d’onore.” FRANCESCHINI
-“Was not the successful of soldiers, but he knew Umbria well and helped Hawkwood traverse the region.” CAFIERRO
-“Fu noto come abile condottiere.” CARPEGNA FALCONIERI
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