NICCOLÒ DA CORREGGIO

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Last Updated on 2023/11/27

NICCOLÒ DA CORREGGIO  (Niccolò Postumo da Correggio) Di Ferrara. Signore di Brescello e di Castellazzo.

Genero di Bartolomeo Colleoni; cognato di Gaspare da Martinengo, Gerardo da Martinengo e di Giacomo della Motella; cugino di Borso da Correggio.

1450 (febbraio o aprile) – 1508 (febbraio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1452Emilia

A due anni è armato cavaliere a Ferrara dall’imperatore Federico d’Austria in occasione della nomina a duca dello zio Borso d’Este. E’ allevato alla corte estense, affidato alle cure dello zio Borso. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, seguito negli studi da Paolo Antonio de’ Beccai e sotto la tutela del ferrarese Manuello Bellai.

1468
Ott. nov.CorreggioMilanoEmilia e Lombardia

Contrasta gli sforzeschi con Manfredo da Correggio. E’ assediato in Correggio dagli avversari finché non interviene Borso d’Este a sbrogliare la vicenda. A seguito della perdita di Brescello  si reca a Milano. Viene criticato con asprezza per la sua recente scelta di campo.

1469
Gen.EmiliaA Ferrara per i festeggiamenti dati in onore dell’imperatore Federico III d’Asburgo di passaggio nella città.
Mag.LazioA Roma con il marchese di Ferrara Borso d’Este.
1471
Mar.Sposa Cassandra Colleoni, figlia di Bartolomeo.
Apr.Lazio

Con Matteo Maria Boiardo al seguito di Borso d’Este a Roma quando questi riceve l’investitura ducale di Ferrara da parte del papa Paolo II.

1473
Apr.Campania

Sempre con Matteo Maria Boiardo accompagna a Napoli alla testa di 12 cavalli Sigismondo d’Este, venuto a prelevarvi Eleonora d’Aragona promessa sposa di Ercole d’Este. Nella città prende alloggio presso Rinaldo Brancaccio.

1475
Feb.EmiliaE’ dichiarato loro aderente dai veneziani.
Sett.MilanoLombardia

Passa agli stipendi del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. I suoi rapporti con il duca risultano difficili a causa delle posizioni dei da Correggio  nel parmense.

Nov.LombardiaA Bergamo, per le esequie del suocero Bartolomeo Colleoni.
1476
Gen.VenetoSegue a Venezia Sigismondo d’Este che accompagna nella città lagunare la cognata Eleonora d’Aragons.
Ott.EmiliaA Ferrara, per il battesimo di Alfonso d’Este.
Dic.

E’ assassinato a Milano Galeazzo Maria Sforza. E’  accusato dal governo di favorire e di dare ricetto nei suoi possedimenti ai nemici dello stato guidati da Ludovico Sforza e da Roberto da San Severino. Il da Correggio scrive ad Ercole d’Este per ottenere il suo sostegno al fine di ritornare in possesso delle terre perdute dai suoi familiari negli scontri con Francesco Sforza.

1478
Giu.EmiliaPrende parte ad alcune giostre in Ferrara. Vi si distingue per la sua valentia.
1479
Apr.FirenzeChiesa Napoli

Al soldo dei fiorentini. Entra a far parte delle compagnie del duca di Ferrara Ercole d’Este. Gli è riconosciuta una provvigione di 2861 fiorini in tempo di pace e di 4100 in tempo di guerra.

Sett.Toscana

E’ presente alla battaglia di Poggio Imperiale (Poggibonsi);  vi è fatto prigioniero. nel corso dell’anno ottiene il riconoscimento del feudo di Brescello, allorché la località con le sue pertinenze è annessa al ducato di Ferrara.

1480LombardiaFavorisce Ludovico Sforza a conquistare il potere nel ducato milanese. A dicembre si trova a Milano per trattare il matrimonio della sorellastra Elisabetta con Galeazzo Pallavicini.
1481
Gen.MilanoPiemonte

Il duca di Milano lo investe di Castellazzo, feudo già del patrigno Tristano Sforza, che ha sposato in seconde nozze  la madre Beatrice d’Este.

Feb.Lombardia ed Emilia

E’ chiamato a far parte del consiglio ducale. Gli è data una condotta e gli è concesso il privilegio di aggiungere al suo cognome quello di Visconti. Lascia Milano e si reca a Parma dove è ospitato da Giovanni Aldighieri.

1482
…………..FerraraVeneziaEmilia

Preposto alla difesa di un bastione detto la Punta a Ficarolo, respinge numerosi attacchi degli schiavoni che hanno attraversato il Po per depredare il contado di Casaglia.

Giu.Emilia

Agli ordini di Ercole d’Este (12 squadre di uomini d’arme e 300 schioppettieri) sorprende la guarnigione di San Biagio delle Vezzane, dove i veneziani di Roberto da San Severino sono intenti a costruire un bastione per assediare Ficarolo.

Ott.Romagna

Viene inviato ad Argenta con Giampietro Bergamino, Ugo da San Severino e Sigismondo d’Este per soccorrervi Tito Strozzi, che vi è assediato dagli avversari. Segue l’Este nel tentativo di difendere la bastia del Zaniolo/Genivolo; respinto, ripara ad Argenta in tutta fretta con 40 uomini d’arme e numerosi provvigionati.

Nov.Romagna e Veneto

A San Biagio si scontra con gli stradiotti di Vittore Soranzo: sconfitto, è fatto prigioniero ed è condotto a Venezia. E’ rinchiuso nel carcere delle Torricelle, posto  sull’angolo del  Palazzo Ducale tra il ponte della Paglia ed il rio del Palazzo.

1483
Sett.Veneto ed Emilia

Viene liberato in cambio dei  veneziani Antonio Giustinian, Luigi Marcello, Pietro da  Canal e del condottiero Bartolomeo Falcerio. E’ accolto a Ferrara da Ercole d’Este.

1485
Feb.Veneto

Accompagna Ercole d’Este a Venezia; è presente ad una solenne giostra organizzata in piazza San Marco da Roberto da San Severino.

Mar.MarcheIn pellegrinaggio a Loreto.
Apr.LazioIn visita a Perugia ed a Roma con il signore di Bologna Giovanni Bentivoglio.
Giu.PiemonteCon Ercole d’Este ad Acqui Terme.
1486
Apr.ChiesaNapoliLazio

Si trova alla difesa di Roma. Alla caduta nelle mani degli avversari della rocca di Sant’Angelo in Capoccia (Sant’Angelo Romano) si porta al suo recupero con 3 squadre di uomini d’arme, molti stradiotti e fanti.

Lug.LazioE’ segnalato nei pressi di Monterotondo.
1487
Gen.EmiliaRappresenta a Ferrara la commedia “La fabula di Cefalo”, composta nello stile di Plauto e tratta dalle Metamorfosi di Ovidio.
Mar.VenetoA Venezia con Alfonso d’Este.
Apr. mag.lazioSi reca a Roma con Ercole d’Este allorché il duca di Ferrara si reca nella città per rendere omaggio al papa Innocenzo VII.
1490
Giu.EmiliaAssiste a Ferrara ad un duello che si svolge nella piazza davanti al duomo.
…………..EmiliaMatteo Maria Boiardo è chiamato a svolgere un ruolo di mediazione nel dissidio insorto con il cugino Borso per l’amministrazione della contea di Correggio.
…………..LombardiaDecide di trasferire la propria residenza a Milano dove vive la madre Beatrice d’Este.
…………..Emilia e LombardiaHa parte attiva per le nozze di Beatrice d’Este (omonima della madre) con Ludovico Sforza e quelle di Isabella d’Este con Francesco Gonzaga, celebrate a Ferrara, Mantova e Milano.
1492
Feb. apr.MilanoLombardiaA Milano per le feste di carnevale. Ad aprile Ercole d’Este lo rimprovera per la sua lunga permanenza nel ducato milanese.
Sett.Lazio

Il duca di Milano Ludovico Sforza lo invia a Roma con Galeotto del Carretto e Giasone Maino per congratularsi con Alessandro VI per la sua assunzione al pontificato.

Nov.LombardiaCon Giovan Francesco da San Severino segue a Milano il marchese di Tortona Ermes Sforza.
Dic.Emilia

Accoglie a Correggio l’ambasciatore veneziano Gianfrancesco Pasqualigo, mentre il cugino Borso ospita l’oratore del duca di Milano: i due devono dirimere una contesa  per differenza d’acque tra il marchese di Mantova e Galeotto della Mirandola.

1493
Feb.EmiliaPartecipa ad una giostra indetta a Ferrara in onore di Ludovico Sforza venuto a trovare il suocero Ercole d’Este.
Ott. dic.Francia

In missione diplomatica in Francia al seguito di Ferrante d’Este. Ai primi di dicembre è segnalato ad Amboise. Passa al servizio di Ludovico Sforza.

1494
Apr. giu.FranciaIn missione diplomatica in Francia presso il re Carlo VIII, sempre per conto di Ludovico Sforza.
Lug.PiemonteAd Asti con Antonello da San Severino e Galeazzo Visconti in visita a Luigi d’Orleans (futuro re Luigi XII).
Nov.LombardiaSi incontra a Cremona con Gaspare da San Severino.
1495
Mar.60 lance e 100 cavalli leggeriHa il comando di 60 lance e di 100 cavalli leggeri.
Giu.MilanoFranciaLombardiaIntercetta nei pressi di Vigevano 150 cavalli francesi. Gli avversari subiscono la perdita di 60 cavalli, mentre gli altri riescono a fuggire a Novara.
Lug.PiemonteAll’assedio di Novara con 200 cavalli leggeri.
Ago.PiemonteE’ presente alla cerimonia nel cui corso il marchese di Mantova Francesco Gonzaga riceve il bastone e lo stendardo di capitano generale della lega Italica.
Sett.LombardiaAi primi del mese è segnalato a Milano con Annibale Bentivoglio.
1497
Mag.Lombardia ed Emilia

Cade in disgrazia di Ludovico Sforza a causa delle sue pretese per il feudo di Castellazzo. Si allontana da Milano e ritorna a Correggio. Deve sopportare per più mesi le ostilità del duca.

Sett.LombardiaA Brescia, per le feste organizzate nella città in onore dell’ex-regina di Cipro Caterina Corner.
Nov.LombardiaSi reca a Milano per visitare la madre in fin di vita. Gli sono fatti consegnare dal duca di Milano 10000 ducati da Marchesino Stanga, che ha acquistato dalla madre i diritti sul castello di San Martino. Si riconcilia con il duca di Milano Ludovico Sforza.
1498
Feb.Controversie di carattere ereditario lo oppongono a Galeazzo Pallavicini.
Mar.
Mar.Lombardia e LiguriaA Milano. Affianca Ludovico Sforza a Genova.
1499
Gen.Emilia e venetoA Ferrara per le feste di carnevale. Fa un viaggio di piacere a Venezia. nella città è alloggiato a San Moisé nel palazzo del cognato Benedetto Barozzi.
Sett.LombardiaA Milano, per l’ingresso nella città del re di Francia Luigi XII conseguente alla sconfitta subita da Ludovico Sforza.
…………..UngheriaAccompagna in Ungheria il cardinale Ippolito d’Este in vista pastorale alla sua diocesi di Strigonia (Esztergom).
1500
Gen. feb.SforzaFranciaLombardiaSostiene in Lombardia l’azione di Ludovico Sforza teso alla riconquista del ducato milanese. A febbraio, è segnalato al suo fianco a Pavia.
Mar.EmiliaCon la sconfitta di Novara dello Sforza è costretto a riconoscere ai francesi una taglia di 20000 ducati.
Apr.VenetoA Venezia. Si raccomanda con la Serenissima per averne la protezione verso i francesi che minacciano i suoi possedimenti.
Mag.Austria e VenetoAd Innsbruck, a cercare la protezione dell’imperatore Massimiliano d’Austria. Ritorna a Venezia, ma non vi trova l’appoggio sperato.
Giu.EmiliaA Ferrara. Nella città si dichiara favorevole alla causa dei veneziani.
1501
Gen.EmiliaA Reggio Emilia. Vi riceve con Gherardo Rangoni Francesco Maria Rangoni reduce da un viaggio a Milano.
Mag.Emilia

E’ coinvolto con Giberto da Correggio in una disputa sorta tra gli abitanti di Correggio e quelli di Carpi a seguito di un duello fra due ferraresi: lo scontro si svolge a metà strada tra le due località e degenera in una rissa collettiva con morti e feriti delle due località.

Dic.Lazio

Accompagna a Roma il cardinale Ippolito d’Este per condurre a Ferrara Lucrezia Borgia che si deve sposarsi con Alfonso d’Este.

Dic.LazioAccompagna a Roma il cardinale Ippolito d’Este allo scopo di condurre a Ferrara Lucrezia Borgia che si deve sposare con il duca di Ferrara Alfonso d’Este.
1502
Gen.EmiliaOspita a Correggio l’ambasciatore francese Roccabertino, diretto a Ferrara per assistere alle nozze di Alfonso d’Este con Lucrezia Borgia.
Ago.LombardiaA Milano in occasione della visita alla città di Cesare Borgia.
1503
Nov.VenetoA Venezia. E’ sempre ospitato dal cognato Benedetto Barozzi.
1505
EstateVenetoCon Alfonso d’Este a Venezia per la festa dell’Ascensione.
Dic.EmiliaE’ presente alla riconciliazione tra Alfonso d’Esta con i fratelli Ippolito e Giulio.
1506
Gen.Emilia

Partecipa a Ferrara ad un torneo che prevede lo scontro tra un gruppo di uomini armati di uova contro un altro munito di bastoni. Niccolò da Correggio ha il comando di uno dei due gruppi.

Apr.VenetoAffianca in una nuova visita a Venezia il duca di Ferrara, di cui è consigliere.
Mag.  giu.Marche Abruzzi  Puglia Grecia e Croazia Veneto

Con il duca di Ferrara si imbarca per recarsi alla fiera di Lanciano. Sbarca ad Ancona e si porta nella località abruzzese. Si imbarca su 2 galee veneziane; visita le isole Tremiti,  Corfù e Zara. I due estensi sono sospettati di non avere effettuato un semplice viaggio di piacere, ma di avere compiuto una vera azione di spionaggio. Il Correggio è inviato subito a Venezia dal duca di Ferrara per fare liberare i due sopracomiti, che senza alcuna autorizzazione, lo hanno ospitato a bordo delle loro navi con Alfonso d’Este.

Lug. ago.Lombardia

Ha l’incarico di recarsi a Mantova per farsi consegnare da Francesco Gonzaga  Giulio d’Este, fratello naturale del duca Alfonso, accusato di avere attentato alla vita del congiunto. La missione termina  con un nulla di fatto.

Ott.EmiliaA seguito della condanna di Giulio d’Este gli viene donato il palazzo di quest’ultimo in via degli Angeli. Case a sua volta in disgrazia.
1507
Apr.FranciaGenovaEmiliaTransita per Parma per unirsi con i francesi in un’azione ai danni di Genova.
1508
Feb.Emilia

Muore a Ferrara. E’ sepolto a Correggio nella chiesa di San Domenico fuori la cinta muraria. Medaglia di Sperandio Savelli, detto Sperandio da Mantova. Matteo Bandello lo ricorda in una sua novella; il Tebaldeo gli dedica alcuni carmi; Matteo Maria Boiardo, in un’egloga, deplora la sua cattura nella battaglia di San Biagio; Battista Mantovano scrive un’elegia per la sua morte; Gaspare Visconti gli dedica le sue rime e Pandolfo Collenuccio l’opuscolo “di Vipera”; Ercole Strozzi gli dedica un’elegia e Celia Calcagnini un apologo. Amico del Decembrio. Autore di rime e della commedia “Il Cefalo”, di liriche varie e del poemetto “Psyche o la Aurora”, dedicato a Isabella d’Este. Edifica a Correggio due palazzi, un monastero delle monache del Corpo di Cristo, con i nipoti Borso e Giberto il convento dei domenicani di Santa Maria delle Grazie.

CITAZIONI

-“Huomo strenuo in arme, doctissimo e vertuoso.” ZAMBOTTI

-“Fu Niccolò per la nobiltà del suo carattere uno dei più splendidi ornamenti de’ suoi tempi.” LITTA

-“Cavaliero e poeta raro del tempo suo.” SANSOVINO

-“Principe, celebre meno pel coltivamento de’ buoni studi, che per il valor militare..Fu egli principe splendido e magnifico al sommo.” TIRABOSCHI

-“Un signor da Correggio di costui/ Con alto stil par che cantando scriva.” ARIOSTO

-“Guerriero e poeta assai distinto del secolo XV.” BOSI

-“Compositor di commedie e di canzoni, ideator di giostre e di cortesie.” MALAGUZZI VALERI

-“Con lui prodezza e senno ci abbandona,/ Seco rinchiusa e presa è cortesia,/ Né di tornar senz’esso a noi ragiona./ Il saggio ardisce e onesta leggiadria/ Di qua son dipartiti, e il dolce amore/ Per gire a imprigionarsi è posto in via.” BOIARDO

-“Valoroso combattente” BACCHELLI

-“Se parli del Correggio abbi riguardo ch’oltre il giudizio e stile ha mente acuta.” Da un ricordo di F. Achillini riportato dal BACCHELLI

-“Non fu all’altezza dei maggiori poeti; ma la sua figura è ugualmente molto interessante, onora la casa di Correggio ed illumina con vivi colori le corti in cui risiedette ed i fasti e nefasti del suo tempo.” FINZI

-“Il “più atilato de rime et cortesie erudito cavagliere et barone che ne li tempi suoi se ritrovasse in Italia”: il questi termini Isabella d’Este..definisce quella che fu l’immagine pubblica del Correggio, la cui attività, secondo il Di Benedetto, “nell’esercizio della cortigiania trova una sua ragione unitaria.” A questa immagine di perfetto cortigiano, quasi prototipo ideale di quella tratteggiata dal Castiglione – colto, e poeta ma anche abile condottiero ed uomo d’armi, esperto diplomatico e consigliere di principi oltre che organizzatore di feste e di tornei -, è legata la fortuna critica del Correggio…Il canzoniere del Correggio, uno dei più ricchi fra quelli contemporanei, abbraccia una vasta serie di temi, pur con netta prevalenza della tematica amorosa, sviluppati essenzialmente nella forma del sonetto..Il linguaggio è essenziale, esente da virtuosismi, e tenta una prima mediazione fra i modi della poesia cortigiana tardoquattrocentesca e i suggerimenti di una diversa “religione” del Petrarca, ispirata al primo Bembo lirico degli “Asolani””.” FARENGA 

-“Uomo d’armi e di lettere.” GUERRA

-La moglie fa scrivere sulla sua tomba il seguente epitaffio, composto dal medico Giambattista Lombardo “Coniugis hoc claros cineres Cassandra sepulchro/ Condidit, assiduis tristior in lacrimis./ Hunc post fata viri Nicolai nomine Mater/ Naturae patris dulce decus gemuit./ Corrigium genus, ipsa dies Ferraria primos/ Natale, eadem quid non mortui liceat modo? namque sub isto/ Marmore rapta iacent pulvere in exiguo/ Dura,fides et amor, pietas, spes, gratia, mundi/ Deliae, Phoebi, Martis, honor, patriae.”

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