Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
NICCOLÒ DA CORREGGIO (Niccolò Postumo da Correggio) Di Ferrara. Signore di Brescello e di Castellazzo.
Genero di Bartolomeo Colleoni; cognato di Gaspare da Martinengo, Gerardo da Martinengo e di Giacomo della Motella; cugino di Borso da Correggio.
1450 (febbraio o aprile) – 1508 (febbraio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1452 | Emilia | A due anni è armato cavaliere a Ferrara dall’imperatore Federico d’Austria in occasione della nomina a duca dello zio Borso d’Este. E’ allevato alla corte estense, affidato alle cure dello zio Borso. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, seguito negli studi da Paolo Antonio de’ Beccai e sotto la tutela del ferrarese Manuello Bellai. | |||
1468 | |||||
Ott. nov. | Correggio | Milano | Emilia e Lombardia | Contrasta gli sforzeschi con Manfredo da Correggio. E’ assediato in Correggio dagli avversari finché non interviene Borso d’Este a sbrogliare la vicenda. A seguito della perdita di Brescello si reca a Milano. Viene criticato con asprezza per la sua recente scelta di campo. | |
1469 | |||||
Gen. | Emilia | A Ferrara per i festeggiamenti dati in onore dell’imperatore Federico III d’Asburgo di passaggio nella città. | |||
Mag. | Lazio | A Roma con il marchese di Ferrara Borso d’Este. | |||
1471 | |||||
Mar. | Sposa Cassandra Colleoni, figlia di Bartolomeo. | ||||
Apr. | Lazio | Con Matteo Maria Boiardo al seguito di Borso d’Este a Roma quando questi riceve l’investitura ducale di Ferrara da parte del papa Paolo II. | |||
1473 | |||||
Apr. | Campania | Sempre con Matteo Maria Boiardo accompagna a Napoli alla testa di 12 cavalli Sigismondo d’Este, venuto a prelevarvi Eleonora d’Aragona promessa sposa di Ercole d’Este. Nella città prende alloggio presso Rinaldo Brancaccio. | |||
1475 | |||||
Feb. | Emilia | E’ dichiarato loro aderente dai veneziani. | |||
Sett. | Milano | Lombardia | Passa agli stipendi del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. I suoi rapporti con il duca risultano difficili a causa delle posizioni dei da Correggio nel parmense. | ||
Nov. | Lombardia | A Bergamo, per le esequie del suocero Bartolomeo Colleoni. | |||
1476 | |||||
Gen. | Veneto | Segue a Venezia Sigismondo d’Este che accompagna nella città lagunare la cognata Eleonora d’Aragons. | |||
Ott. | Emilia | A Ferrara, per il battesimo di Alfonso d’Este. | |||
Dic. | E’ assassinato a Milano Galeazzo Maria Sforza. E’ accusato dal governo di favorire e di dare ricetto nei suoi possedimenti ai nemici dello stato guidati da Ludovico Sforza e da Roberto da San Severino. Il da Correggio scrive ad Ercole d’Este per ottenere il suo sostegno al fine di ritornare in possesso delle terre perdute dai suoi familiari negli scontri con Francesco Sforza. | ||||
1478 | |||||
Giu. | Emilia | Prende parte ad alcune giostre in Ferrara. Vi si distingue per la sua valentia. | |||
1479 | |||||
Apr. | Firenze | Chiesa Napoli | Al soldo dei fiorentini. Entra a far parte delle compagnie del duca di Ferrara Ercole d’Este. Gli è riconosciuta una provvigione di 2861 fiorini in tempo di pace e di 4100 in tempo di guerra. | ||
Sett. | Toscana | E’ presente alla battaglia di Poggio Imperiale (Poggibonsi); vi è fatto prigioniero. nel corso dell’anno ottiene il riconoscimento del feudo di Brescello, allorché la località con le sue pertinenze è annessa al ducato di Ferrara. | |||
1480 | Lombardia | Favorisce Ludovico Sforza a conquistare il potere nel ducato milanese. A dicembre si trova a Milano per trattare il matrimonio della sorellastra Elisabetta con Galeazzo Pallavicini. | |||
1481 | |||||
Gen. | Milano | Piemonte | Il duca di Milano lo investe di Castellazzo, feudo già del patrigno Tristano Sforza, che ha sposato in seconde nozze la madre Beatrice d’Este. | ||
Feb. | Lombardia ed Emilia | E’ chiamato a far parte del consiglio ducale. Gli è data una condotta e gli è concesso il privilegio di aggiungere al suo cognome quello di Visconti. Lascia Milano e si reca a Parma dove è ospitato da Giovanni Aldighieri. | |||
1482 | |||||
………….. | Ferrara | Venezia | Emilia | Preposto alla difesa di un bastione detto la Punta a Ficarolo, respinge numerosi attacchi degli schiavoni che hanno attraversato il Po per depredare il contado di Casaglia. | |
Giu. | Emilia | Agli ordini di Ercole d’Este (12 squadre di uomini d’arme e 300 schioppettieri) sorprende la guarnigione di San Biagio delle Vezzane, dove i veneziani di Roberto da San Severino sono intenti a costruire un bastione per assediare Ficarolo. | |||
Ott. | Romagna | Viene inviato ad Argenta con Giampietro Bergamino, Ugo da San Severino e Sigismondo d’Este per soccorrervi Tito Strozzi, che vi è assediato dagli avversari. Segue l’Este nel tentativo di difendere la bastia del Zaniolo/Genivolo; respinto, ripara ad Argenta in tutta fretta con 40 uomini d’arme e numerosi provvigionati. | |||
Nov. | Romagna e Veneto | A San Biagio si scontra con gli stradiotti di Vittore Soranzo: sconfitto, è fatto prigioniero ed è condotto a Venezia. E’ rinchiuso nel carcere delle Torricelle, posto sull’angolo del Palazzo Ducale tra il ponte della Paglia ed il rio del Palazzo. | |||
1483 | |||||
Sett. | Veneto ed Emilia | Viene liberato in cambio dei veneziani Antonio Giustinian, Luigi Marcello, Pietro da Canal e del condottiero Bartolomeo Falcerio. E’ accolto a Ferrara da Ercole d’Este. | |||
1485 | |||||
Feb. | Veneto | Accompagna Ercole d’Este a Venezia; è presente ad una solenne giostra organizzata in piazza San Marco da Roberto da San Severino. | |||
Mar. | Marche | In pellegrinaggio a Loreto. | |||
Apr. | Lazio | In visita a Perugia ed a Roma con il signore di Bologna Giovanni Bentivoglio. | |||
Giu. | Piemonte | Con Ercole d’Este ad Acqui Terme. | |||
1486 | |||||
Apr. | Chiesa | Napoli | Lazio | Si trova alla difesa di Roma. Alla caduta nelle mani degli avversari della rocca di Sant’Angelo in Capoccia (Sant’Angelo Romano) si porta al suo recupero con 3 squadre di uomini d’arme, molti stradiotti e fanti. | |
Lug. | Lazio | E’ segnalato nei pressi di Monterotondo. | |||
1487 | |||||
Gen. | Emilia | Rappresenta a Ferrara la commedia “La fabula di Cefalo”, composta nello stile di Plauto e tratta dalle Metamorfosi di Ovidio. | |||
Mar. | Veneto | A Venezia con Alfonso d’Este. | |||
Apr. mag. | lazio | Si reca a Roma con Ercole d’Este allorché il duca di Ferrara si reca nella città per rendere omaggio al papa Innocenzo VII. | |||
1490 | |||||
Giu. | Emilia | Assiste a Ferrara ad un duello che si svolge nella piazza davanti al duomo. | |||
………….. | Emilia | Matteo Maria Boiardo è chiamato a svolgere un ruolo di mediazione nel dissidio insorto con il cugino Borso per l’amministrazione della contea di Correggio. | |||
………….. | Lombardia | Decide di trasferire la propria residenza a Milano dove vive la madre Beatrice d’Este. | |||
………….. | Emilia e Lombardia | Ha parte attiva per le nozze di Beatrice d’Este (omonima della madre) con Ludovico Sforza e quelle di Isabella d’Este con Francesco Gonzaga, celebrate a Ferrara, Mantova e Milano. | |||
1492 | |||||
Feb. apr. | Milano | Lombardia | A Milano per le feste di carnevale. Ad aprile Ercole d’Este lo rimprovera per la sua lunga permanenza nel ducato milanese. | ||
Sett. | Lazio | Il duca di Milano Ludovico Sforza lo invia a Roma con Galeotto del Carretto e Giasone Maino per congratularsi con Alessandro VI per la sua assunzione al pontificato. | |||
Nov. | Lombardia | Con Giovan Francesco da San Severino segue a Milano il marchese di Tortona Ermes Sforza. | |||
Dic. | Emilia | Accoglie a Correggio l’ambasciatore veneziano Gianfrancesco Pasqualigo, mentre il cugino Borso ospita l’oratore del duca di Milano: i due devono dirimere una contesa per differenza d’acque tra il marchese di Mantova e Galeotto della Mirandola. | |||
1493 | |||||
Feb. | Emilia | Partecipa ad una giostra indetta a Ferrara in onore di Ludovico Sforza venuto a trovare il suocero Ercole d’Este. | |||
Ott. dic. | Francia | In missione diplomatica in Francia al seguito di Ferrante d’Este. Ai primi di dicembre è segnalato ad Amboise. Passa al servizio di Ludovico Sforza. | |||
1494 | |||||
Apr. giu. | Francia | In missione diplomatica in Francia presso il re Carlo VIII, sempre per conto di Ludovico Sforza. | |||
Lug. | Piemonte | Ad Asti con Antonello da San Severino e Galeazzo Visconti in visita a Luigi d’Orleans (futuro re Luigi XII). | |||
Nov. | Lombardia | Si incontra a Cremona con Gaspare da San Severino. | |||
1495 | |||||
Mar. | 60 lance e 100 cavalli leggeri | Ha il comando di 60 lance e di 100 cavalli leggeri. | |||
Giu. | Milano | Francia | Lombardia | Intercetta nei pressi di Vigevano 150 cavalli francesi. Gli avversari subiscono la perdita di 60 cavalli, mentre gli altri riescono a fuggire a Novara. | |
Lug. | Piemonte | All’assedio di Novara con 200 cavalli leggeri. | |||
Ago. | Piemonte | E’ presente alla cerimonia nel cui corso il marchese di Mantova Francesco Gonzaga riceve il bastone e lo stendardo di capitano generale della lega Italica. | |||
Sett. | Lombardia | Ai primi del mese è segnalato a Milano con Annibale Bentivoglio. | |||
1497 | |||||
Mag. | Lombardia ed Emilia | Cade in disgrazia di Ludovico Sforza a causa delle sue pretese per il feudo di Castellazzo. Si allontana da Milano e ritorna a Correggio. Deve sopportare per più mesi le ostilità del duca. | |||
Sett. | Lombardia | A Brescia, per le feste organizzate nella città in onore dell’ex-regina di Cipro Caterina Corner. | |||
Nov. | Lombardia | Si reca a Milano per visitare la madre in fin di vita. Gli sono fatti consegnare dal duca di Milano 10000 ducati da Marchesino Stanga, che ha acquistato dalla madre i diritti sul castello di San Martino. Si riconcilia con il duca di Milano Ludovico Sforza. | |||
1498 | |||||
Feb. | Controversie di carattere ereditario lo oppongono a Galeazzo Pallavicini. | ||||
Mar. | |||||
Mar. | Lombardia e Liguria | A Milano. Affianca Ludovico Sforza a Genova. | |||
1499 | |||||
Gen. | Emilia e veneto | A Ferrara per le feste di carnevale. Fa un viaggio di piacere a Venezia. nella città è alloggiato a San Moisé nel palazzo del cognato Benedetto Barozzi. | |||
Sett. | Lombardia | A Milano, per l’ingresso nella città del re di Francia Luigi XII conseguente alla sconfitta subita da Ludovico Sforza. | |||
………….. | Ungheria | Accompagna in Ungheria il cardinale Ippolito d’Este in vista pastorale alla sua diocesi di Strigonia (Esztergom). | |||
1500 | |||||
Gen. feb. | Sforza | Francia | Lombardia | Sostiene in Lombardia l’azione di Ludovico Sforza teso alla riconquista del ducato milanese. A febbraio, è segnalato al suo fianco a Pavia. | |
Mar. | Emilia | Con la sconfitta di Novara dello Sforza è costretto a riconoscere ai francesi una taglia di 20000 ducati. | |||
Apr. | Veneto | A Venezia. Si raccomanda con la Serenissima per averne la protezione verso i francesi che minacciano i suoi possedimenti. | |||
Mag. | Austria e Veneto | Ad Innsbruck, a cercare la protezione dell’imperatore Massimiliano d’Austria. Ritorna a Venezia, ma non vi trova l’appoggio sperato. | |||
Giu. | Emilia | A Ferrara. Nella città si dichiara favorevole alla causa dei veneziani. | |||
1501 | |||||
Gen. | Emilia | A Reggio Emilia. Vi riceve con Gherardo Rangoni Francesco Maria Rangoni reduce da un viaggio a Milano. | |||
Mag. | Emilia | E’ coinvolto con Giberto da Correggio in una disputa sorta tra gli abitanti di Correggio e quelli di Carpi a seguito di un duello fra due ferraresi: lo scontro si svolge a metà strada tra le due località e degenera in una rissa collettiva con morti e feriti delle due località. | |||
Dic. | Lazio | Accompagna a Roma il cardinale Ippolito d’Este per condurre a Ferrara Lucrezia Borgia che si deve sposarsi con Alfonso d’Este. | |||
Dic. | Lazio | Accompagna a Roma il cardinale Ippolito d’Este allo scopo di condurre a Ferrara Lucrezia Borgia che si deve sposare con il duca di Ferrara Alfonso d’Este. | |||
1502 | |||||
Gen. | Emilia | Ospita a Correggio l’ambasciatore francese Roccabertino, diretto a Ferrara per assistere alle nozze di Alfonso d’Este con Lucrezia Borgia. | |||
Ago. | Lombardia | A Milano in occasione della visita alla città di Cesare Borgia. | |||
1503 | |||||
Nov. | Veneto | A Venezia. E’ sempre ospitato dal cognato Benedetto Barozzi. | |||
1505 | |||||
Estate | Veneto | Con Alfonso d’Este a Venezia per la festa dell’Ascensione. | |||
Dic. | Emilia | E’ presente alla riconciliazione tra Alfonso d’Esta con i fratelli Ippolito e Giulio. | |||
1506 | |||||
Gen. | Emilia | Partecipa a Ferrara ad un torneo che prevede lo scontro tra un gruppo di uomini armati di uova contro un altro munito di bastoni. Niccolò da Correggio ha il comando di uno dei due gruppi. | |||
Apr. | Veneto | Affianca in una nuova visita a Venezia il duca di Ferrara, di cui è consigliere. | |||
Mag. giu. | Marche Abruzzi Puglia Grecia e Croazia Veneto | Con il duca di Ferrara si imbarca per recarsi alla fiera di Lanciano. Sbarca ad Ancona e si porta nella località abruzzese. Si imbarca su 2 galee veneziane; visita le isole Tremiti, Corfù e Zara. I due estensi sono sospettati di non avere effettuato un semplice viaggio di piacere, ma di avere compiuto una vera azione di spionaggio. Il Correggio è inviato subito a Venezia dal duca di Ferrara per fare liberare i due sopracomiti, che senza alcuna autorizzazione, lo hanno ospitato a bordo delle loro navi con Alfonso d’Este. | |||
Lug. ago. | Lombardia | Ha l’incarico di recarsi a Mantova per farsi consegnare da Francesco Gonzaga Giulio d’Este, fratello naturale del duca Alfonso, accusato di avere attentato alla vita del congiunto. La missione termina con un nulla di fatto. | |||
Ott. | Emilia | A seguito della condanna di Giulio d’Este gli viene donato il palazzo di quest’ultimo in via degli Angeli. Case a sua volta in disgrazia. | |||
1507 | |||||
Apr. | Francia | Genova | Emilia | Transita per Parma per unirsi con i francesi in un’azione ai danni di Genova. | |
1508 | |||||
Feb. | Emilia | Muore a Ferrara. E’ sepolto a Correggio nella chiesa di San Domenico fuori la cinta muraria. Medaglia di Sperandio Savelli, detto Sperandio da Mantova. Matteo Bandello lo ricorda in una sua novella; il Tebaldeo gli dedica alcuni carmi; Matteo Maria Boiardo, in un’egloga, deplora la sua cattura nella battaglia di San Biagio; Battista Mantovano scrive un’elegia per la sua morte; Gaspare Visconti gli dedica le sue rime e Pandolfo Collenuccio l’opuscolo “di Vipera”; Ercole Strozzi gli dedica un’elegia e Celia Calcagnini un apologo. Amico del Decembrio. Autore di rime e della commedia “Il Cefalo”, di liriche varie e del poemetto “Psyche o la Aurora”, dedicato a Isabella d’Este. Edifica a Correggio due palazzi, un monastero delle monache del Corpo di Cristo, con i nipoti Borso e Giberto il convento dei domenicani di Santa Maria delle Grazie. |
CITAZIONI
-“Huomo strenuo in arme, doctissimo e vertuoso.” ZAMBOTTI
-“Fu Niccolò per la nobiltà del suo carattere uno dei più splendidi ornamenti de’ suoi tempi.” LITTA
-“Cavaliero e poeta raro del tempo suo.” SANSOVINO
-“Principe, celebre meno pel coltivamento de’ buoni studi, che per il valor militare..Fu egli principe splendido e magnifico al sommo.” TIRABOSCHI
-“Un signor da Correggio di costui/ Con alto stil par che cantando scriva.” ARIOSTO
-“Guerriero e poeta assai distinto del secolo XV.” BOSI
-“Compositor di commedie e di canzoni, ideator di giostre e di cortesie.” MALAGUZZI VALERI
-“Con lui prodezza e senno ci abbandona,/ Seco rinchiusa e presa è cortesia,/ Né di tornar senz’esso a noi ragiona./ Il saggio ardisce e onesta leggiadria/ Di qua son dipartiti, e il dolce amore/ Per gire a imprigionarsi è posto in via.” BOIARDO
-“Valoroso combattente” BACCHELLI
-“Se parli del Correggio abbi riguardo ch’oltre il giudizio e stile ha mente acuta.” Da un ricordo di F. Achillini riportato dal BACCHELLI
-“Non fu all’altezza dei maggiori poeti; ma la sua figura è ugualmente molto interessante, onora la casa di Correggio ed illumina con vivi colori le corti in cui risiedette ed i fasti e nefasti del suo tempo.” FINZI
-“Il “più atilato de rime et cortesie erudito cavagliere et barone che ne li tempi suoi se ritrovasse in Italia”: il questi termini Isabella d’Este..definisce quella che fu l’immagine pubblica del Correggio, la cui attività, secondo il Di Benedetto, “nell’esercizio della cortigiania trova una sua ragione unitaria.” A questa immagine di perfetto cortigiano, quasi prototipo ideale di quella tratteggiata dal Castiglione – colto, e poeta ma anche abile condottiero ed uomo d’armi, esperto diplomatico e consigliere di principi oltre che organizzatore di feste e di tornei -, è legata la fortuna critica del Correggio…Il canzoniere del Correggio, uno dei più ricchi fra quelli contemporanei, abbraccia una vasta serie di temi, pur con netta prevalenza della tematica amorosa, sviluppati essenzialmente nella forma del sonetto..Il linguaggio è essenziale, esente da virtuosismi, e tenta una prima mediazione fra i modi della poesia cortigiana tardoquattrocentesca e i suggerimenti di una diversa “religione” del Petrarca, ispirata al primo Bembo lirico degli “Asolani””.” FARENGA
-“Uomo d’armi e di lettere.” GUERRA
-La moglie fa scrivere sulla sua tomba il seguente epitaffio, composto dal medico Giambattista Lombardo “Coniugis hoc claros cineres Cassandra sepulchro/ Condidit, assiduis tristior in lacrimis./ Hunc post fata viri Nicolai nomine Mater/ Naturae patris dulce decus gemuit./ Corrigium genus, ipsa dies Ferraria primos/ Natale, eadem quid non mortui liceat modo? namque sub isto/ Marmore rapta iacent pulvere in exiguo/ Dura,fides et amor, pietas, spes, gratia, mundi/ Deliae, Phoebi, Martis, honor, patriae.”