NICCOLÒ GUERRA DA BAGNO (Niccolò Guidi) Di Cesena. Ghibellino. Conte. Signore di Gatteo.
Figlio di Giovanni Francesco da Bagno, fratello di Guido Guerra da Bagno e padre di Giovanni Francesco da Bagno. Genero di Ercole Bentivoglio.
+ 1530 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1496 | |||||
Feb. |
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E’ accolto sotto la protezione dei veneziani con tutti i suoi beni, specie i castelli da lui posseduti sulla via Flaminia, ai confini del ravennate. |
1500 | |||||
Giu. |
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Romagna |
Rientra in Cesena dopo cinque anni di esilio. Vi è chiamato dai nemici dei Tiberti. |
Lug. ago.
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Bagno
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Chiesa |
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Romagna |
Affronta le milizie di Cesare Borgia. Si unisce con Ercole Bentivoglio per irrompere in Cesena; respinto, è costretto a ritirarsi a Ghiaggiolo, mentre le sue case sono saccheggiate. Rientra nella città con il permesso del duca Valentino. E’ convocato a Roma. |
Ott. | Chiesa | Pesaro |
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Marche |
Si trova alla conquista di Pesaro ai danni di Giovanni Sforza. |
Nov. | Chiesa | Faenza |
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Romagna |
Con Ercole Bentivoglio prende possesso di Brisighella. |
Dic. |
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25 cavalli leggeri | Romagna | |
1502 | |||||
Feb. |
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Emilia |
A Ferrara con 12 cavalli, per presenziare alle nozze di Alfonso d’Este con Lucrezia Borgia. |
1503 |
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Gen. |
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Romagna |
E’ fatto imprigionare dal Borgia dopo l’uccisione di Vitellozzo Vitelli e di Oliverotto da Fermo. |
Sett. | Chiesa | Venezia |
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Romagna |
Liberato, ritorna al servizio dei pontifici. |
Ott. |
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Romagna |
Recupera Montebello; uccide personalmente, nei pressi di Cesena, Carlo Tiberti, militante anch’egli per Cesare Borgia. L’assassinio provoca indecisione nei cesenati; il fatto permette la ritirata alle milizie di Guidobaldo da Montefeltro. Si offre ai veneziani per consegnare loro Cesena, alla cui guardia si trova con 150 fanti: sorgono disordini nella città e sono messe a sacco le sue case; gli sono tolti in particolare cinquanta carri di fieno ed avena. |
Nov. |
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Romagna |
Chiede alla Serenissima una condotta di 300 provvigionati. |
Dic. | Bagno | Chiesa |
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Romagna |
Allaccia analoghe trattative anche con i fiorentini tramite il suocero Ercole Bentivoglio. Tenta di rientrare in Cesena con 300 fanti, ma ne viene respinto dai Tiberti: le sue case in città vengono nuovamente date alle fiamme. |
1504 | |||||
Gen. |
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Romagna |
Propone ancora ai veneziani l’acquisto della rocca di Cesena dal castellano spagnolo Diego Ramirez. |
Feb. | Chiesa | Venezia | 300 fanti | Romagna |
Passa agli stipendi del papa Giulio II; si porta alla difesa di Cesena contro i veneziani. Mette in fuga gli avversari che hanno posto le artiglierie sul Monte Spaciano. Li insegue fino al Rubicone. |
Mar. | Chiesa | Forlì |
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Romagna |
Assedia la rocca di Forlì controllata da Ludovico Ordelaffi. |
Giu. |
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Romagna |
Ospita in Cesena Guidobaldo da Montefeltro. |
Sett. |
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Romagna |
E’ sempre in lite con i Tiberti: il governatore di Cesena Costantino Arianiti si adopera invano per una tregua fra le parti. |
………….. |
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Milita nella compagnia di Prospero Colonna. |
1505 | |||||
Ago. | Comp. ventura | Firenze | Toscana | Segue Bartolomeo d’Alviano contro i fiorentini. E’ contattato dal commissario generale Antonio Giacomini perché abbandoni le file del condottiero umbro. | |
1506 | |||||
Apr. |
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Romagna |
A Cesena dove firma la pace con gli avversari: per ottenere tale obiettivo deve fornire una malleveria di 1000 ducati. Passa alla guardia della città. |
Ott. |
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Romagna |
Ospita in Cesena Guidobaldo da Montefeltro e Francesco Maria della Rovere. Al comando di 400 fanti, con Obizzo Alidosi, effettua un’azione di polizia a Civitella di Romagna. E’ catturato un bandito che viene condotto a Cesena per essere impiccato nella piazza. |
1507 | |||||
Apr. |
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Romagna |
Alla guardia di Cesena con Giovanni Vitelli: la città è minacciata dai fuoriusciti. |
1509 | Chiesa | Venezia | |||
1511 | Chiesa | Ferrara | |||
1512 |
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Lug. | Firenze | Spagna Chiesa | 50 lance | Toscana | |
1513 |
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Invia in Francia un familiare per informarsi sulle leggi che regolamentano i duelli. |
1515 | |||||
Ago. | Chiesa | Francia | 40 lance | Emilia e Lombardia |
Agli stipendi del papa Leone X. Opera nel piacentino alla testa di 40 uomini d’arme. E’ inviato a Lodi con Rinaldo della Sassetta, Ludovico Orsini, Guido Rangoni, Ludovico Euffreducci e Rinaldo Zatti per scortare il cardinale di Sion, Matteo Scheiner che ha il comando delle milizie svizzere. |
Sett. |
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Lombardia |
Tocca Lodi e Monza; si unisce con gli svizzeri. |
Dic. |
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Marche |
E’ trasferito a Fano per consentire a Costantino Arianiti l’esercizio della signoria in tale città. |
1516 | |||||
Ott. | Marche | E’ sempre a Fano. | |||
1517 | |||||
Gen. | Firenze | Comp. ventura |
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Romagna |
Fronteggia le milizie di Francesco Maria della Rovere teso a recuperare il ducato di Urbino. Si sposta alla guardia di Rimini con 800 fanti. |
Feb. |
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Marche |
Tenta in tre occasioni di inviare munizioni e truppe in San Leo e per tre volte ne è impedito da Gurlotto Tombesi e da Costantino Boccali con notevoli perdite. Assale il castello di Sacchiano; lo ottiene a patti con l’aiuto dei francesi del Sisse. |
Mar. |
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Marche |
A fine mese abbandona il campo per il ritardo delle paghe. |
1521 | |||||
………….. | Chiesa | Genova |
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Liguria |
Combatte al fianco di Prospero Colonna fino al sacco di Genova. |
Dic. |
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Marche |
Giunge a Lunano e sfida a duello Malatesta Malatesta da Sogliano. |
1522 | |||||
Gen. | Chiesa | Comp. ventura |
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Umbria |
E’ richiamato in Umbria dal collegio dei cardinali a seguito della conquista di Perugia da parte di Malatesta e Orazio Baglioni e del della Rovere. |
………….. |
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Romagna |
Rientrato in Romagna è sfidato vanamente a duello da Malatesta Malatesta da Sogliano: ciò non gli impedisce di tendere, a sua volta, un agguato al rivale alle Cave dei Colli. Il tentativo è sventato. |
1523 | |||||
Sett. | Chiesa |
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Romagna |
Alla morte del papa Adriano V ritorna alla difesa di Rimini per timore di eventuali tentativi dei Malatesta contro la città. Alloggia in casa di Alessandro del Dito. |
1528 | |||||
Giu. | Chiesa | Rimini |
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Romagna |
Raduna con Giovanni da Sassatello 2000 uomini per riconquistare Rimini al papa Clemente VII. Viene respinto inizialmente da Sigismondo Malatesta perché perde tempo a devastare il contado. |
1529 | |||||
Mag. | Chiesa | Venezia |
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Romagna |
Si ferma a Rimini ed a Montescudo in attesa di denaro da parte dei pontifici; raccoglie truppe per togliere ai veneziani Cervia e Ravenna. |
Nov. | Chiesa | Firenze |
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Romagna |
Ha l’incarico di radunare 2000 fanti in Romagna. |
1530 |
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Toscana |
Assedia Firenze con 70 uomini d’arme. Ottiene in feudo dal papa Gatteo e Montescudo a compensazione di paghe arretrate. Muore probabilmente nello stesso anno. |
CITAZIONI
-“Lo storico di Cesena che scrisse mentre un pronipote di Niccolò sedeva nel sacro collegio, ce lo dipinse per costumi dissimile al fratello, inflessibile amatore della giustizia e pieno di zelo per il bene della patria; ma i cronisti che narravano alla giornata gli avvenimenti quando ei viveva, notarono che si segnalò nella strage il dì in cui Guidoguerra si levò in armi contro i Tiberti; e in altra data che trucidò di sua mano Tommaso Mazzoni.” LITTA
-“Fu soldato valoroso.” GAMURRINI