NERI DELLA FAGGIUOLA

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

NERI DELLA FAGGIUOLA  (Rinieri della Faggiuola) Ghibellino.

Signore di Lucca, Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Mercatello sul Metauro, Casteldelci, Senatello, Caposelvi, Mercatale-Torre, Galatrona, Sant’Agata Feltria, Libiano, Petrella Guidi, Monte Benedetto, Torricella, Sartiano, San Donato, Ugrigno. Figlio di Uguccione della Faggiuola.

1290 – 1355

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1314
Lug.ToscanaIl padre Uguccione lo nomina suo vicario in Pisa. Nel periodo è investito di Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) e di Castiglion Aretino (Castiglion Fiorentino) dall’imperatore Ludovico il Bavaro.
1315
Ago.PisaFirenzeToscana

Partecipa alla battaglia di Montecatini; alla morte in combattimento del fratello Francesco viene nominato dal padre podestà e capitano di Lucca.

1316
Apr.Toscana

I pisani gli ordinano di incarcerare Castruccio Castracani; costui per rappresaglia,   cattura a Camaiore ed a Massa 30 fuoriusciti di Lucca che vengono uccisi con il pretesto di avere attentato alla sua vita.  Neri della Faggiuola invita il rivale a cena, lo cattura e lo conduce a Lucca per farlo decapitare. Non osa mandarlo al supplizio a causa di  una sommossa suscitata dai fautori del Castracani quali i Quartigiani, gli Onesti ed i Poggi. Chiede allora al padre di lasciare Pisa con la cavalleria tedesca. Uguccione si muove a suo favore; gli abitanti di Pisa approfittano di tale assenza per ribellarsi. Anche Lucca segue lo stesso esempio. Il della Faggiuola è catturato  con tutti i suoi famigliari. Viene subito liberato dal Castracani.

…………….Toscana e VenetoTrova riparo presso i Malaspina. Si trasferisce indi a Modena e, da ultimo, con il padre a Verona alla corte di Cangrande della Scala.
1319ToscanaAlla morte del padre diviene signore di Borgo San Sepolcro  (Sansepolcro) e di Castiglion  Fiorentino.
1323
…………….ToscanaGli è confermata la signoria di  Sansepolcro da  Ludovico il Bavaro.
Apr. mag.FaggiuolaArezzoToscana

Viene assalito in Sansepolcro ed in Castiglion Fiorentino dal vescovo di Arezzo Guido Tarlati: ricorre all’aiuto dei guelfi di Romagna e dei conti Guidi.

Ott.GhibelliniC. di CastelloUmbriaEntra in Città di Castello con i Tarlati e gli Ordelaffi. Ne sono espulsi i guelfi locali.
1324
Apr.FaggiuolaPerugiaToscanaViene scacciato da Sansepolcro da Carlo Graziani che gode dell’aiuto dei perugini. Gli avversari irrompono all’improvviso per la Porta Catana, detta anche della Cortina, posta nelle vicinanze del castello. Comprende di non avere le forze sufficienti per affrontare l’assalto e la contemporanea ribellione degli abitanti; esce senza combattere per la porta opposta. Molti sono gli uccisi tra i suoi aderenti. Anche Castiglion Fiorentino passa ai Tarlati grazie ad un privilegio di Ludovico il Bavaro, che lo dona come feudo imperiale  al vescovo di Arezzo. La località assume ora  il nome di Castiglion Aretino.
1327
Ott.PerugiaArezzoToscanaAlla morte del vescovo di Arezzo Guido Tarlati, signore di Sansepolcro rientra in tale città con l’aiuto dei perugini e dei Malatesta, che ne assumono la signoria.
1328
Mar.MarcheA fine mese l’imperatore Ludovico il Bavaro lo conferma nella signoria di Sant’Agata Feltria nella Massa Trabaria.
Mag.Lazio

L’imperatore  gli affida l’incarico di senatore di Roma. In questo ruolo condanna al rogo due uomini, uno lombardo ed uno toscano, molto critici nei confronti dell’antipapa Niccolò V.

Sett.ToscanaAlla morte di Castruccio Castracani viene eletto vicario imperiale di Pisa. Obbliga Arrigo Castracani ad abbandonare la città.
1329
Feb.Ludovico il Bavaro gli conferma le donazioni fatte a favore del padre Uguccione di Casteldelci e di altre località nel forlivese e nell’aretino.
…………….della FaggiuolaArezzoMarcheEntra in lotta con Pier Saccone Tarlati.
1333
Giu.FaggiuolaArezzoMarche

Occupa Mercatello sul Metauro approfittando della cattiva sorveglianza nella località: è subito assalito da Pier Saccone Tarlati che riceve in soccorso anche 200 cavalli dai senesi.

1334MarcheI perugini gli inviano in soccorso 600 cavalli. Con tali rinforzi si muove in difesa di Casteldelci. Gli avversari gli sbarrano il passo.
1335
………….PerugiaArezzoMarchePunta su Rimini con 300 cavalli leggeri perugini.
Apr.Marche e Toscana

Abbandona l’urbinate e con 200 cavalli perugini e 500 fanti, che gli sono forniti dal signore di Cortona, si impadronisce di Sansepolcro, dove Ribaldo da Montedoglio lo fa entrare con 50 cavalli. Dopo dodici giorni di assedio ottiene la resa (salve le persone) di Roberto Tarlati e dei difensori della rocca. Nullo risulta il tentativo di soccorso a costoro perpetrato da Pier Saccone Tarlati.

Sett.Umbria

Con il marchese di Valiana Giovanni del Monte a Santa Maria, Ugolino del Monte a Santa Maria, Ghino del Monte a Santa Maria, i figli di Tano degli Ubaldini e Branca Guelfucci (600 cavalli tedeschi e molti fanti) assale Città di Castello.

Ott.Umbria

Gli addetti alla guardia della Porta del Prato gli facilitano l’ingresso nella località. Cade nelle sue mani la rocca;  Rodolfo Tarlati viene condotto prigioniero a Perugia per essere rinchiuso nel Palazzo di San Lorenzo con la moglie, 5 figli e  2 nipoti, figli di Tarlatino Tarlati. I collegati si impadroniscono anche del castello di Citerna,  ribellatosi  ai Tarlati dopo che alcuni dei suoi difensori ne sono usciti per mettere a sacco il tifernate. Seguono a tale conquista anche l’occupazione dei castelli di Anghiari e di quello di San Casciano della Serra.

…………….MarcheIl figlio Uguccione conquista Sant’Agata Feltria.
1336

Stipula un trattato di pace con Pier Saccone Tarlati; esso trova il suo suggello nelle nozze tra il figlio Francesco con una figlia del rivale. Gli viene promessa la restituzione dei suoi possedimenti, cosa che avviene con difficoltà.

1337
Gen.della FaggiuolaArezzoMarche

Gli viene consegnato dal Birro il castello di Illico che non può essere soccorso dagli aretini. Perviene in suo potere anche Senatello.

1350RomagnaEntra in Sarsina.
1351RomagnaPossiede molti castelli appartenenti al vescovo di Sarsina, il fiorentino Chiaro Peruzzi.
1352MilanoFirenze
1353
Mag.

A seguito della pace di Sarzana gli è confermato il dominio di 72   castelli, tra cui Casteldelci,  Senatello, ; gli è anche concesso il castello di Libiano;  ottiene da Branchino Brancaleoni Castel della Pieve ed in Val di Metauro le rocche di Plebe e di San Martino. Si impossessa di Mercatello sul Metauro

Lug.della FaggiuolaSansepolcroToscanaUn terremoto distrugge Borgo San Sepolcro (Sansepolcro). Il signore di Milano, l’arcivescovo Giovanni Visconti, vi invia 300 maestri per iniziarne la ricostruzione. La famiglia dominante nella città è quella ghibellina dei Bogognoni. I guelfi, insofferenti di questa situazione, si avvalgono dell’opera del ghibellino Neri della Faggiuola. Costui raduna numerosi armati, mentre i guelfi sollevano Sansepolcro. I Bogognoni ed i loro alleati sono scacciati dalla località, le loro abitazioni sono messe a sacco. Il della Faggiuola è eletto capitano della città, inizialmente con poteri limitati.
Ott.UmbriaAssale la torre dei Roberti. Il fatto suscita la reazione degli abitanti di Città di Castello.
1354
……………della FaggiuolaBrancaleoniMarche
Giu.MarcheSi reca a Sant’Angelo in Vado. Si riconcilia con i Brancaleoni grazie all’azione intermediatrice di Città di Castello.
Ott.Toscana

Sospettato di volere impadronirsi della signoria di Sansepolcro, ne viene scacciato con tutti i suoi partigiani. Sono date alle fiamme le abitazioni di questi ultimi.

Dic.Umbria

Ad Orvieto con Ungaro degli Atti ed Alberghetto Chiavelli. Con costoro fa atto di sottomissione al legato pontificio, il cardinale Egidio Albornoz. Prima che i tre signori vengano assolti dalla scomunica il cardinale legato aspetta che Neri della Faggiuola e gli altri due dimostrino la loro devozione con le opere. Il della Faggiuola è riconosciuto signore di Mercatello sul Metauro; si deve impegnare a lasciare liberi e sicuri i passi della Marca.

1355
Mar.Toscana

Si reca ad Arezzo dove si trova al momento l’imperatore Carlo di Boemia. Perora la sua causa contro Pier Saccone Tarlati: chiede di potere riavere i suoi beni nell’ aretino.

Apr.Marche e Toscana

Viene a diverbio con il Tarlati;  ottiene  il vicariato di  Sansepolcro dietro il versamento di una grossa somma di denaro. A fine mese si avvia alla volta della città ed entra in tale località.

……………..Muore verso la fine dell’anno.

 CITAZIONI

“Fedelissimo ghibellino, del quale conosciamo solo prove di meditata crudeltà: come martirizzasse e bruciasse due poveretti che avevano asserito essere il solo Giovanni XXII vero papa, e come si divertisse a tormentare alcuni frati e chierici, calandoli nella gabbia del leone, ma sospesi in aria in modo che la belva non li potesse azzannare.” DUPRE’ THESEIDER

-“Valoroso e di gran spirito.” RONCIONI

-“In pari scelere inter scelestior, immaniorque atque vim promptior, filius fallendi artibus callidior.” GRAZIANI

-“Fu ancor’esso valoroso capitano.” G. MUZZI

-“Ner da Faggiuola, a cui del suo contado/ per tolse più terr’ e castella.” B. DI GORELLO

-“E tosto vederai la chiara ensegne:/ sovra dei sasse star l’uccel Grifone,/ e, con la spada in man, Ner’ d’Uguccione.” M. Ceccoli agli aretini. Segnalato da [email protected]

-“Fu uomo d’arme e s’immischiò nelle più grosse vicende belliche del suo tempo; è ricordato tra gli aderenti dell’arcivescovo di Milano, Giovanni Visconti, con l’elenco dei suoi 72 castelli, nella pace del 1353 tra quel Visconti  e la lega delle città guelfe di Toscana,  capeggiata da Firenze.” PIATTOLI

-“Neri è un fedelissimo ghibellino.” DALL’ARA

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1 COMMENT

  1. CITAZIONE SU NERI DELLA FAGGIUOLA
    di Ser Marino Ceccoli – Perugino – metà del trecento | Agli aretini:
    “E tosto vederai la chiara ensegna:
    sovre dei sasse star l’uccel Grifone,
    e, con la spada in man, Ner’ d’Uguccione.”

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