Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MICHELE SCHIAVETO (Schiaveto da Pirano, Schiaveto dal Dedo) Di Pirano.
- 1514 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1484 | |||||
Giu. | Milano | Venezia | Lombardia | E’ catturato a Calcio dai veneziani capitanati da Gaspare da San Severino. | |
1498 | |||||
Ott. | Venezia | Firenze | 100 fanti | Romagna Toscana | A Rimini allo scopo di radunare soldati da condurre in Toscana allo scopo di combattere i fiorentini. |
1499 | |||||
Gen. | Romagna | Nuovamente a Rimini per radunare truppe atte a continuare la guerra nel Casentino. | |||
Feb. | Toscana Romagna | Ha ai suoi ordini solamente un terzo degli effettivi previsti dalla sua condotta. Il provveditore della Romagna Lorenzo Giustinian lo invia a Pondo in soccorso di Ramberto Malatesta da Sogliano. Subito dopo con Giovanni del Matto e Marco da Rimini segue Niccolò Orsini (600 fanti) in una nuova offensiva in Casentino. | |||
Mag. | Venezia | Impero Ottomano | 100 fanti | Cipro | E’ trasferito nell’isola di Cipro. |
Lug. | Venezia | Impero Ottomano | Grecia | E’ spostato da Modone a Napoli di Romania (Nauplia) per prevenirvi eventuali incursioni dei turchi. Si imbarca su 5 galee comandate da Domenico Malipiero. | |
Ago. | Grecia | Alla difesa di Nauplia con Zanone da Colorno. | |||
Sett. | 100 fanti | Grecia | Si imbarca sulla flotta con la sua compagnia. | ||
1500 | |||||
Gen. | Grecia | Prende parte all’assedio di Cefalonia. | |||
Lug. ago. | 84 fanti | Grecia | A Nauplia con Gorlino Tombesi e Matteo da Pesaro. Si distingue con tali capitani per il suo valore. | ||
Ott. | 125 fanti | Grecia | E’ sempre alla guardia di Nauplia: la sua compagnia, carente nell’ organico, viene rimpinguata con metà degli uomini già stati agli ordini di Cola da Roma. In venti mesi di permanenza in Levante gli vengono consegnate solo quattro paghe trimestrali. | ||
1503 | |||||
Mar. | Romagna | Giovambattista Caracciolo lo invia a Ravenna per raccogliervi 100 schioppettieri. | |||
Nov. | Venezia | Faenza | 100 fanti | Romagna | Si unisce con Marco da Rimini e Giacomino di Val Trompia; è spedito a Cervia con 126 fanti dal provveditore Malipiero; presenzia alla rassegna dei suoi uomini e si trasferisce all’ assedio di Faenza. Con la caduta della città riceve solo una parte della paga. |
Dic. | Romagna | E’ a Rimini. Dei suoi 30 provvigionati, 13 con un caporale sono di guarnigione a Meldola; gli altri lo abbandonano per il ritardo delle paghe. A Rimini è solo con 2 caporali ed i famigliari. | |||
1504 | |||||
Gen. | Romagna | Chiede il denaro per ricostituire l’organico della sua compagnia: è preposto alla guardia della rocca di Cesenatico con 12 fanti (il presidio consta in 25 uomini). | |||
Mar. mag. | 100 fanti | Romagna e Grecia | A marzo può rafforzare la sua compagnia; a maggio si imbarca per Corfù con Paolo Basilio e 100 fanti. | ||
Mar. mag. | Grecia e Friuli | Ha l’ordine di radunare fanti nell’isola di Corfù e di trasferirsi in Friuli al fine di combattervi gli imperiali. Il conflitto in Italia termina prima della sua partenza dalla Grecia. | |||
1508 | |||||
Apr. | Grecia | Ha l’ordine di raccogliere fanti a Corfù e di trasferirsi in Friuli per combattervi gli imperiali. La guerra termina prima della sua partenza dalla Grecia. | |||
1509 | |||||
Sett. | Venezia | Francia Impero | 100 fanti | Grecia e Veneto | Salpa da Corfù per combattere le truppe della lega di Cambrai. |
1510 | |||||
Apr. | Veneto | A Padova. E’ fatta la proposta di un suo trasferimento a Legnago. | |||
Mag. giu. | Venezia | Francia | Veneto | Si sposta con 200 fanti alla guardia della rocca di Legnago. Assediatovi dai francesi vi è fatto prigioniero. La città ed il castello sono posti a sacco dai francesi: il comportamento di Michele Schiaveto è biasimato da alcuni nobili veneziani catturati nella medesima circostanza. | |
Dic. | Veneto | A Venezia. | |||
1511 | |||||
Mag. | 110 fanti | Veneto | Nel veronese con 110 provvigionati. | ||
Sett. | Veneto | Gli è riconosciuta una provvigione mensile di 10 ducati e la paga di un famiglio (per otto paghe l’anno). E’ avviato alla difesa di Treviso. | |||
1512 | |||||
Estate | 129 fanti | ||||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Brescia. E’ inquadrato con 150 fanti nella seconda squadra di riserva in caso di assalto alle mura cittadine. | |||
Nov. | 50 fanti | Lombardia | Alla guardia di Pontevico con la sua compagnia ed alcuni pezzi di artiglieria. | ||
1513 | |||||
Gen. | Lombardia | Ad Orzinuovi. Il suo comportamento è elogiato dal provveditore della città Niccolò Michiel. | |||
Mag. | Venezia | Spagna Impero | 50 fanti | Lombardia | Nuovamente alla guardia di Pontevico con Girolamo Fatinanzi. |
Lug. ago. | Lombardia e Veneto | Respinge a Pontevico un attacco degli spagnoli nel quale è ferito ad una gamba per un colpo di archibugio Antonio di Lodrone. Ai primi di agosto è costretto ad arrendersi a causa della peste entrata nella città e dalla mancanza di vettovaglie. Si reca a Venezia con il Fatinanzi e si sposta a Rovigo. E’ criticato da Bartolomeo d’ Alviano per la resa. | |||
Nov. | Veneto | E’ costretto ad abbandonare il Polesine di fronte alla pressione nemica. | |||
Dic. | Friuli | Esce da Udine con Baldassarre di Scipione per affrontare Cristoforo Frangipane che si è impadronito di Marano Lagunare rompendo una tregua in corso. | |||
1514 | |||||
Feb. | Friuli | Presidia Cividale del Friuli con 200 fanti. Attaccatovi dagli imperiali abbandona la città con Mariano Corso. | |||
Mar. | Friuli | Prende parte alla battaglia di Pordenone. | |||
Dic. | Friuli | Si ammala per gli strapazzi dovuti alla guerra. Muore. |
CITAZIONI
-“Homo molto valoroso.” SANUDO
-Alla battaglia di Pordenone “E schiavetto dal deo capo anch’esso/ de fantarie ne l’arme valoroso/ a questo ha il petto, a quello il capo fesso./ Come un dimon irato, e furioso/ non trova alcuno che il duri a presso/ tanto, é di cor altero, & orgoglioso:/ e nel combatter suo tanto era forte/ che pareva quel dì proppia la morte.” DEGLI AGOSTINI