MAZARELLO DA CUSANO

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1961
Castello di Monteveglio
Castello di Monteveglio

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

MAZARELLO DA CUSANO  (Mazarello da Cuzzano)  Di Bologna. Di famiglia della piccola nobiltà. Signore di Monteveglio.

1295 ca. + 1345 (febbraio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1325
Nov.GhibelliniChiesaEmiliaPrende parte alla battaglia di Zappolino a fianco di Ettore di Panigo.
1328Emilia

Viene fatto arrestare dal cardinale legato Bertrando del Poggetto per avere catturato il chierico dell’abate di Labante. Gli vengono tolti Sassatelli e Monteveglio.

1334BolognaChiesaEmilia

Si unisce con molti montanari ai bolognesi che si sono ribellati allo stato della Chiesa. Entra in Bologna e mette a sacco alcune case dei Bianchetti sulla strada di San Donato.  Molti sono i morti; gli scampati alla strage  si salvano fuggendo per le condotte fognarie.

1335
Mar.Emilia

Uccide a Monteveglio il nipote Gualtirello con due fratelli; fa pure impiccare due uomini ad un albero ed uccidere un altro ancora: a Bologna non è presa alcuna misura  nei suoi confronti.

Nov.EmiliaSposa Nicolosa Pepoli, nipote di Taddeo.
1336
…………..EmiliaA Ferrara, in rappresentanza di Bologna per i funerali di Rinaldo d’Este.
Ott.EmiliaDeve abbandonare Bologna a causa di un’accusa di omicidio.
1337
Ago.EmiliaGli viene affidato da Taddeo Pepoli l’incarico di capitano della Montagna.
1338
…………..FuoriuscitiImolaRomagnaSeguito da un grande numero di suoi fautori, cerca di impadronirsi di Imola. Fa uccidere Lippo Alidosi.
Mar.CusanoBolognaEmilia Romagna

E’ accusato di avere partecipato con Galeotto Lambertini ad una congiura per uccidere il signore di Bologna Taddeo Pepoli: convocato per giustificarsi, non si presenta; è dichiarato ribelle. Abbandona Imola, è attaccato in Monteveglio da Toniolo da Loiano; scacciatone, si rifugia a Savigno, che lascia in pari modo senza neppure tentare di difendersi. Ripara  nel ferrarese dopo avere posto alcuni presidi alla guardia di Sassatelli e di Monteveglio.

…………..Milano
…………..PisaFirenzeToscanaMilita per i pisani con i suoi seguaci.
1342
Sett.Comp. venturaBolognaEmilia

Con Guarnieri di Urslingen ed Ettore di Panigo fonda la Grande Compagnia forte di 3000 barbute, finanziata dai signori di Milano, Mantova, Firenze, Padova e Forlì.

Dic.RiminiFanoMarcheAppoggia i Malatesta nel recupero di Fano.
1343
Gen.Comp. venturaRomagna ed Emilia

Fronteggia i bolognesi ed i loro alleati sul Lamone. E’ deluso nelle sue speranze di rientrare in Bologna a causa dell’ accordo di Guarnieri di Urslingen con Taddeo Pepoli.

Apr.MantovaLombardia

La compagnia si scioglie;  Mazarello da  Cusano passa agli stipendi di Filippino Gonzaga.

Apr.MantovaLombardia
1345
Feb.Lombardia

Su istanza dei Pepoli è fatto decapitare da Ugolino Gonzaga nella piazza di Mantova con il pretesto di avere rivelato alcuni segreti di stato ad Obizzo d’Este.

 CITAZIONI

“Molto potente e stimato alla montagna (di Bologna)….Lasciò sulla piazza di Mantova, nelle mani del carnefice i delitti e la vita. Esempio tremendo a coloro che nati doviziosi, si fanno beffe d’ogni potenza divina ed umana, e pensano che le ricchezze siano scudo valevole contro le armi di esse potenze vendicatrici.” MUZZI

“Triste figura di avventuriero, sordo a tutti gli affetti umani, visse tra il secolo XIII e il XIV. Era noto per avere ucciso di sua mano sul mercato di Monteveglio tre piccoli figli del proprio fratello; quindi, datosi alla macchia, aveva formato una compagnia di banditi e si era appollaiato in alcuni castelli del contado di Bologna, d’onde voleva mettersi in marcia per assediare la propria patria e impadronirsene.” ARGEGNI

“Et questo si era zentilhomo del contado de Bologna. Possi dire che fé di grandi facti che se potessi dire de possanza, in queste parte.” CORPUS CHRONIC. BONOMIENSUM

“Qui erat magnus et potens montanarius.” GRIFFONI

“Fu bravissimo guerriere e molto stimato nella militia.” MORIGI

“Nato di vile contadino, era venuto in tanta grandezza, che dopo havere havuto per moglie una figlia del Zera fratello di Tadeo Pepoli, era di terrore a gentil’huomini Bolognesi, e hebbe condotta di soldati da molti signori d’Italia.” VIZANI

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