Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MATTEO BECCARIA (Giovanni Matteo Beccaria) Di Pavia. Ghibellino. Marchese di Mortara. Signore di Gambolò, Ripaldina, Castelverde, Turano Lodigiano, Nazzano, Silvano d’Orba.
- 1544
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1515 | |||||
Primavera | Milano | Francia | Piemonte | Milita al servizio del duca di Milano Massimiliano Sforza. E’ preposto alla guardia di Alessandria. | |
Ago. | Lombardia | Entra in Voghera con Federico dal Verme. Scaccia dalla città il barone di Bernia, che ne è alla difesa con 150 cavalli e 300 fanti. | |||
Sett. | Lombardia | E’ presente alla battaglia di Melegnano. | |||
…………….. | Emilia | Sceglie l’esilio dopo la sconfitta. Rifiuta le offerte francesi di rientrare in Pavia. | |||
1516 | |||||
…………….. | Germania | Fa da intermediario tra il cardinale Matteo Schinner ed il pretendente al ducato di Milano Massimiliano Sforza. E’ segnalato ad Augusta alla corte dell’imperatore Massimiliano d’Austria: chiede il suo intervento in Lombardia contro i francesi. | |||
Mar. | Impero | Francia | Emilia Lombardia | Riceve alcuni rinforzi da Giovanni Gonzaga; si unisce con Federico e Jacopo dal Verme e preda il territorio di Bobbio. Si sposta, poi, in Val di Tidone dove devasta Nibbiano, Montalbo, Trevozzo, Vicomarino e Fabiano. Sempre nel medesimo periodo, con i ghibellini cerca di entrare in Pavia a favore degli imperiali. Il suo tentativo è respinto. | |
Lug. | E’ condannato in contumacia dai francesi. | ||||
1517 | |||||
Mar. | Ottiene il perdono da parte del re di Francia Francesco I. | ||||
……………. | Impero | Combatte per gli imperiali in Borgogna, in Svizzera, nelle Fiandre ed in Germania. | |||
1521 | |||||
Ago. sett. | Fuoriusciti | Francia | Emilia | E’ esiliato dal Lautrec da Milano con molti esponenti della fazione ghibellina. Depreda il piacentino con Pietro Buso Scotti e Bartolomeo da Villachiara. A settembre è condannato in contumacia per ribellione con Filippo Tornielli, Niccolò Varolo e Ludovico Vistarini. | |
…………….. | Impero | Lombardia | Con lo Zuchero ed Ettore Visconti (600 cavalli) va incontro alle fanterie svizzere, che si stanno dirigendo verso il mantovano per porsi al servizio degli alleati pontifici. | ||
…………….. | Lombardia | Viene sconfitto dai francesi a Caravaggio. | |||
1522 | |||||
Apr. | Lombardia | Prende parte alla battaglia della Bicocca. | |||
…………….. | Lombardia | Può rientrare a Pavia. | |||
1524 | |||||
Apr. | Impero | Francia | Piemonte | Con la sua compagnia di cavalli leggeri e 100 schioppettieri entra per trattato in Solero sorprendendovi disarmati 50 lance e 50 arcieri a cavallo: tutti i francesi sono uccisi tranne undici uomini fatti prigionieri. | |
Autunno | 1000 fanti | Lombardia | Alla difesa di Pavia con 1000 fanti assoldati a sue spese. | ||
Ott. | Lombardia | Con i lanzichenecchi di Giovanni Battista di Lodrone respinge un attacco portato a borgo Ticino. Durante l’assedio della città cerca di rendersi amici in vari modi i capitani tedeschi per mantenere vivo il senso della difesa e della concordia. | |||
Nov. | Lombardia | Respinge un nuovo assalto condotto ad occidente di Pavia, che costa agli attaccanti la morte di 300 fanti. | |||
1525 | |||||
Feb. | Lombardia | Alla battaglia di Pavia. Mette a sacco e dà alle fiamme Borgoratto nel corso del combattimento. | |||
1526 | |||||
Giu. | 500 fanti | Lombardia e Liguria | A Lodi; riceve con altri capitani il mandato di raccogliere 800 fanti. E’ inviato a Genova con 500 uomini per difendere la città dalle minacce di Andrea Doria. Rientra, indi, in Pavia; non viene accontentato dagli imperiali allorché chiede che alla guardia della città restino solo fanti italiani. | ||
Ott. | Lombardia | E’ segnalato nel pavese intento all’ arruolamento di 2000 fanti e di 200 cavalli. | |||
1527 | |||||
Feb. | Lombardia | Ad Arena Po. | |||
Mar. | Lombardia | E’ sorpreso con Frate da Pavia a Morengo da Battistino Moretto e da Magrino Vitale: è catturato ed i suoi uomini sono svaligiati di armi e bagagli. | |||
Mag. | Lombardia e Liguria | Liberato, si muove sulle rive del Po con il conte di Lodrone e Pietro Botticella. Si avvia in Liguria per conquistare Savona. | |||
1529 | |||||
Nov. | Emilia | Alla fine del conflitto è segnalato a Bologna al solenne ingresso nella città dell’imperatore Carlo V. | |||
…………….. | Gli viene concesso il marchesato di Mortara e gli sono dati in feudo Gambolò, Ripaldina, Nazzano, Silvano d’Orba, Castelverde, Gaminario e Turano Lodigiano. | ||||
1532 | Impero | Impero Ottomano | Ungheria e Boemia | Combatte i turchi. | |
…………….. | Piemonte | Rientra in Italia. Ottiene l’incarico di governatore di Alessandria. | |||
1544 | Muore. E’ sepolto a Pavia, dopo solenni esequie, nella chiesa di San Francesco. La lastra tombale, che lo ricorda al fianco della moglie Margherita Borromeo, è stata fatta erigere dalla figlia Bianca. |
CITAZIONI
-“Capitano di grande ardire.” GIOVIO
-“Guerriero di gran fama..Nemicissimo del nome francese e uomo di alto e maschio animo.” MAGENTA
-“L comte pavesan Matteo Beccaria incarne le type meme de l’aristocrate sforzesque et philo-impérial.” DUC
Fonte immagine in evidenza: beniculturali.it Lastra tombale, coppia – bottega italiana (metà sec. XVI)