Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MARTINO DA FAENZA (Martino dei Bernabucci, Martino Manfredi) Di Faenza.
- 1417 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………. | Milita nella Compagnia di San Giorgio agli ordini di Alberico da Barbiano. | ||||
1398 | |||||
Sett. | Chiesa | Perugia | Umbria | Costituisce con Lorenzo Attendolo una propria compagnia inserita, a sua volta, nelle squadre di Ceccolo Broglia. | |
Ott. | Umbria | Entra in Assisi con Ceccolo Broglia. Vi resta di presidio con Lorenzo Attendolo. | |||
1404 | |||||
Gen. | Milano | Rossi | Emilia | A Borgo San Donnino (Fidenza) agli ordini di Ottobono Terzi. | |
Feb. | Fidenza | Terzi | Emilia | Con Gaspare dei Pazzi, fra Ruffino da Mantova e Giovanni Marzano costituisce la “Società degli Armigeri”; imprigiona in Fidenza gli ufficiali del Terzi. | |
Primavera | Fidenza | Terzi Rossi | Emilia | Sempre da Fidenza contrasta Pietro dei Rossi ed Ottobono Terzi che si sono impadroniti di Parma. | |
Giu. | Fidenza | Parma | Emilia | Nel capovolgimento delle alleanze si collega con i Pallavicini e con i Rossi per distruggere la potenza di Ottobono Terzi, ora unico signore di Parma. | |
1405 | Brescia | Ghibellini | Lombardia | Combatte nel bresciano i ghibellini per conto del signore di Brescia Pandolfo Malatesta. | |
1406 | |||||
…………… | Napoli | Chiesa | Lazio | Affianca il re di Napoli Ladislao d’Angiò alla conquista di Roma; si scontra alla Porta di Santo Spirito con le truppe di Paolo Orsini ed entra nella città. | |
Nov. | Comp. ventura | Cortona | |||
1407 | |||||
Estate | Brescia | Ghibellini | Lombardia | Agli stipendi del signore di Brescia Pandolfo Malatesta. Contrasta i ghibellini nel bresciano. | |
Ago. | Rimini | Fuoriusciti Perugia | Marche | Viene inviato con 600 cavalli e 300 fanti in soccorso del signore di Fermo Ludovico Migliorati; viene battuto con il Migliorati e Conte da Carrara a Montecosaro, nella pianura del Chienti, da Braccio di Montone. | |
Ott. | Napoli | Camerino | Marche | Con Ludovico Migliorati, Conte da Carrara, Riccardo d’Alessio e Ciucio di Paterno compie continue scorrerie fin sulle porte di Camerino. | |
1408 | |||||
Gen. | Marche | Entra nel castello di Apiro. | |||
Feb. | Marche | Invia 600 cavalli a Cingoli per difendere la città da Braccio di Montone; ordina ai suoi uomini di non cercare il combattimento. 300 suoi cavalli sono svaligiati dall’ avversario in Apiro. A metà mese muove da San Severino Marche e mette a sacco i territori di Mogliano e di Petriolo. Sono razziati 28 buoi e fatti prigionieri 2 uomini a Petriolo contro la perdita di 2 cavalli. | |||
Mar. | Marche | Esce da Cingoli con 700 cavalli e 200 fanti: è respinto entro le mura da Braccio di Montone a seguito di un duro scontro in cui subisce notevoli perdite. | |||
Giu. | Napoli | Antipapa | Marche | Fronteggia ancora Braccio di Montone nella marca di Ancona con Ludovico Migliorati, Ceccolino dei Michelotti e Riccardo di Montereale. Si muove con tali capitani verso Jesi dove il condottiero perugino si è asserragliato con più di 1000 cavalli. | |
1409 | |||||
Gen. | Marche | E’ segnalato a San Severino Marche. | |||
Feb. | Marche | Depreda i territori di Mogliano e di Petriolo facendo alcuni prigionieri. Sono pure razziati una sessantina di capi di bestiame. | |||
Giu. | Marche | Si muove con Ceccolino dei Michelotti ed il Tartaglia alla testa di più di 3000 cavalli; si colloca sul fiume Fiastrone nei pressi di San Ginesio e di Sant’Angelo in Pontano. Si congiunge con Conte da Carrara, è sotto Servigliano, si impossessa di Smerillo, che è consegnata al signore di Camerino Rodolfo da Varano; assedia, quindi, la rocca di Monturano (Monte Urano) ed invia 100 cavalli a scorrere il fermano. Seguono nuovi scontri a Falerone ed a Monte San Giacomo. | |||
Lug. | Marche | Viene affrontato dal signore di Fermo Ludovico Migliorati, che ora milita nel campo pontificio. E’ sconfitto a Lauro (Loro Piceno): tra gli angioini si registra la morte di tre caporali con 100 cavalli, tra gli avversari restano sul terreno venti cavalli. A fine mese finge di allontanarsi dalle Marche per fermarsi nel territorio di Montecosaro in località le Fontanelle. | |||
Sett. | Marche | Interviene con 600 cavalli in soccorso di San Severino Marche, che è assediata dalle truppe dell’antipapa Alessandro V capitanate dal rettore della marca Giacomo dei Rossi, vescovo di Verona. In tre giorni costringe gli avversari a levare l’assedio. Con la vittoria si dirige verso Appignano. | |||
1410 | |||||
Gen. | Marche | Con il signore di Urbino Rodolfo da Varano soccorre i partigiani del papa Gregorio XII ai danni di quelli dell’ antipapa Alessandro V. Il suo operato viene richiesto a Montecassiano. | |||
1411 | |||||
Mag. | Marche e Lazio | Sempre con Rodolfo da Varano scorta il pontefice Gregorio XII da Macerata a Gaeta. | |||
…………… | Ancona | Antipapa | Capitano di guerra | Marche | |
1412 | |||||
Mag. | Comp. ventura | Ancona | Marche | Allo scadere della ferma Ancona si trova a corto di denaro; offre, pertanto, per le sue spettanze e quelle dei suoi soldati una somma equivalente in merci: Martino da Faenza rifiuta, incomincia a depredare le campagne del circondario e si accampa alle porte della città sul colle di Santo Stefano. Gli anconetani si rivolgono al Montone che lo obbliga ad allontanarsi. Più tardi sarà raggiunto un accordo fra le parti. | |
…………… | Brescia | Crema | Capitano g.le 400 lance | Lombardia | E’ condotto da Pandolfo Malatesta; assale nel cremasco Giorgio Benzoni, giunge sotto Offanengo e ne rimane alla guardia con la conquista della località. |
Ago. | Venezia | Impero | Veneto | Combatte le truppe dell’ imperatore Sigismondo d’Ungheria. Partecipa alla battaglia di Motta di Livenza dove sono uccisi tra gli imperiali più di 1500 ungheri e boemi. | |
Dic. | Friuli | Si scontra con gli avversari alla testa di 600 cavalli: si spinge in avanti con 200 uomini mentre i rimanenti si pongono in agguato. E’ inseguito da 600 cavalli boemi e ungheri che cadono in un’ imboscata predisposta in precedenza: 100 cavalli sono catturati, molti sono gli uccisi. | |||
1413 | |||||
Gen. | Veneto | Pandolfo Malatesta, capitano generale dei veneziani, lo invia alla guardia di Marostica; gli abitanti non lo vogliono fare entrare nella località per cui Martino da Faenza si colloca con i suoi 800 cavalli a Molvena. Entra in Vicenza allorché Filippo Scolari si presenta davanti alle mura della città: fa calare nottetempo i ponti levatoi, ne esce con i suoi cavalli e 500 fanti e con il Malatesta sconfigge gli ungheri. Tra gli imperiali sono uccisi 400 uomini, altri 320 sono fatti prigionieri, dei quali 80 vengono incarcerati a Venezia. Da parte sua insegue i fuggitivi fino al Piave; prende una strada più breve, li precede e li attacca mentre stanno guadando il fiume. | |||
…………… | Veneto e Friuli | Rientra in Vicenza, si fortifica nella città e previene sempre i movimenti degli avversari. Si trasferisce poi alla difesa di Treviso; tallona lo Scolari quando costui si ritira nel territorio di Aquileja: attua la politica della terra bruciata, gli impedisce ogni attività di vettovagliamento per le truppe e di foraggiamento per le cavalcature. | |||
Apr. | Veneto | Alla fine della guerra i veneziani gli donano a Verona nel borgo di Porta Vescovo un palazzo che appartiene ad alcuni ribelli, e tanti stabili da procurargli una rendita annua di 400 ducati. | |||
1414 | Brescia | Milano | Lombardia | Affronta i viscontei alla difesa di Brescia. | |
1415 | |||||
Estate | Venezia | Friuli | Sollecita i veneziani a pagare le sue spettanze. In caso contrario minaccia di ritirare le sue truppe dal fronte. | ||
1416 | |||||
Apr. | Veneto | Si reca a Venezia per riscuotete le paghe ancora non liquidate. | |||
Sett. | Rimini | Perugia | Emilia e Romagna | Si sposta vicino a Bologna con 3000 cavalli, punta su Forlì e si congiunge con il Malatesta per lottare contro il Montone, divenuto signore di Perugia. | |
Ott. | Marche Umbria Toscana | Con Pandolfo Malatesta fa allontanare gli avversari da Corinaldo; travolge le loro difese ad Osimo, a Montelupone, a Civitanova Marche ed a Fermo. Si sposta nell’alta valle del Tevere e si indirizza su Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) per unirsi con Ludovico dei Michelotti. Raggiunge la località ma non sfrutta l’occasione per portare i suoi attacchi su Perugia dove il Montone si trova in difficoltà. | |||
Nov. | Lombardia e Veneto | Rientra a Brescia alla testa di 2000 cavalli. Sempre nel mese è segnalato una volta di più a Venezia. | |||
1417 | |||||
Mag. | Romagna | Obizzo da Polenta consiglia il Malatesta di farlo catturare in Rimini da Angelo della Pergola, prima che Martino da Faenza possa approfittare del disordine nelle terre malatestiane ed occupare in tal modo di qualche località. Viene imprigionato il giorno dell’ Ascensione mentre sta ascoltando la messa nella chiesa dei frati minori. Processato, sottoposto a tortura, confessa i suoi contatti con Braccio di Montone. | |||
Ott. | Marche | Pandolfo Malatesta, con il consenso del fratello Carlo, invia a Fano Martino da Faenza dove il condottiero è processato e decapitato con l’accusa di tradimento (confessata) assieme con il suo cancelliere. Nella realtà la sua morte è da ascrivere più alle sue ricchezze che al preteso tradimento: infatti proprio Carlo Malatesta, al fine di potersi riscattare da Braccio di Montone, è stato costretto a farsi dare in prestito da Martino da Faenza la somma di 30000 ducati. Con la sua esecuzione Carlo Malatesta ha trovato il modo di non restituire il suo debito. |
CITAZIONI
-“Bravo condottiere d’armi in quel tempo.” VERCI
-“Huomo vecchio e sopramodo pecunioso.” CAMPANO
-“Valoroso uomo, ricchissimo ed avarissimo ad un tempo.” PERUZZI
-Con Scariotto da Faenza “Valorosi capitani di soldati” SANSOVINO
-“Tribunus militum eo tempore insignis.” G. ROSSI
-“Virum armis egregium.” BILLIA
-“Vir omni bellica laude clarus..Dux bello egregius.” CRIVELLI
-“Bravo condottiere d’armi.” MACCA’
-“Famosissimo capitano.” COLUCCI
-Con Pandolfo Malatesta e Taddeo dal Verme ” Capi..di accreditato valore.” VERDIZZOTTI
-“Officiale di molto nome.” AMIANI
-“Avea voce d’uno fra i primi condottieri di quei tempi.” RIGHI
-“Guerriero di quel valore che gl’historici lo descrivano.” SARACINI
-“Capitano celebre e insigne tanto nominato dai scrittori di quei tempi..quale con le sue heroiche attioni illustrò se stesso, la famiglia e la patria.” TONDUZZI
-“Bellicosissimum militem.” BIONDO
-“L’altro fo quel magnianimo e cortese/ miser martin da faenza gagliardo,/ che fè tremar più volte al Milanese.” BROGLIO
-“Acquistò fama di valente condottiero nei primi anni del secolo XV.” BANTI
-“Homo e per nobiltà di sangue, e per molte belle imprese segnalatissimo.” FINO
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