Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MARSILIO TORELLI Conte di Montechiarugolo e di Caselle.
Figlio di Cristoforo Torelli; fratello di Amoratto Torelli, Guido Torelli, Francesco Torelli, Giacomo Torelli, Marcantonio Torelli; padre di Cristoforo Torelli e di Francesco Torelli; genero di Francesco Secco; suocero di Giampiero Gonzaga.
- 1490 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………….. | Emilia | E’ destinato dai famigliari alla vita ecclesiastica. | |||
1462 | Si dà al mestiere delle armi alla morte del fratello Marcantonio: l’abito talare è preso dal fratello Guido che diviene protonotario apostolico. | ||||
1464 | |||||
………….. | Milano | 400 cavalli | Milita agli stipendi di Francesco Sforza: è assegnata a lui ed ai fratelli Amoratto e Giacomo una condotta complessiva di 400 cavalli. | ||
Giu. | Riceve in prestito da Carlo Agnelli, tesoriere del marchese di Mantova Ludovico Gonzaga, la somma di 200 ducati. Si impegna ad estinguere il suo debito per il successivo ottobre. | ||||
1465 | Presta giuramento al duca di Milano; lo rinnoverà nel 1470, nel 1477 e nel 1486. | ||||
1467 | |||||
Feb. | Milano | E’ mobilitato con i fratelli Giacomo ed Amoratto in previsione del prossimo conflitto con i veneziani. Ricorre nell’ira del duca di Milano per il suo ritardo nel pagamento per i suoi feudi nel ducato (l’imposizione di un anno sopra i suoi beni, decisa ai primi del mese precedente). A fine mese riceve la prestanza per la sua compagnia: per ogni uomo d’arme 30 ducati in denaro e 10 sotto forma di panni. | |||
Lug. | Milano | Venezia | 400 cavalli | Emilia | Prende parte alla battaglia di Molinella. |
1469 | |||||
Ott. | Lombardia | A Pavia. | |||
1470 | |||||
Gen. | Piemonte | Con Cola Gaetani e Gian Giacomo da Trivulzio scorta nei pressi di Vercelli il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza che vi si deve incontrare con Filippo di Bresse. | |||
Giu. lug. | Emilia | E’ messo in preallarme dallo per una cavalcata da effettuarsi nel bolognese allo scopo di dissuadere i fiorentini dall’allearsi con il re di Napoli. | |||
Nov. | A fine mese viene eseguita da parte dei funzionari ducali un’indagine complessiva sullo stato di preparazione delle compagnie a discrezione tra le quali si annovera anche la sua. | ||||
………….. | Piemonte | Ricopre l’incarico di governatore di Tortona. | |||
1472 | |||||
Dic. | 100 lance | Con i fratelli Amoratto e Giacomo ha ai suoi ordini 600 cavalli. La provvigione complessiva ammonta a 8000 ducati. | |||
1473 | |||||
Ago. | La condotta congiunta dei tre fratelli ascende a 800 cavalli. | ||||
Sett. | Le sue lance pongono le loro stanze nel Lazio. | ||||
1474 | Ai 3 Torelli è riconosciuta una condotta congiunta di 80 uomini d’arme in tempo di pace, che può elevarsi a 114 in tempo di guerra. | ||||
1476 | |||||
………….. | Milano | Borgogna | Piemonte | Contrasta le truppe del duca di Borgogna Carlo il Temerario. | |
Sett. | Emilia | Litiga con i fratelli Giacomo e Amoratto per alcune derivazioni d’acqua lungo il corso dell’Enza. | |||
1477 | |||||
Gen. | Lombardia | E’ chiamato a Milano a far parte del consiglio segreto. | |||
1478 | |||||
Lug. | Milano | Napoli Chiesa | Emilia | Staziona nel piacentino. | |
Sett. | Piemonte | A Tortona ed a Alessandria. | |||
Dic. | Milano | Cantoni Svizzeri | Governatore g.le fanteria | Liguria Lombardia Svizzera | Lascia il genovese e con Ambrosino da Longhignana si dirige con la fanteria a Serravalle, nelle vicinanze di Bellinzona, per affrontare gli svizzeri che hanno attraversato il San Gottardo al fine di invadere il ducato milanese. Ha l’incarico di sbarrare loro la strada con 15000/18000 uomini ed impedire che occupino Bellinzona. Gli avversari si indirizzano su Monteceneri e verso la valle di Lugano per ritirarsi prima che la neve blocchi loro la strada del ritorno. Il Torelli lascia Varese per trasferirsi a Lugano; gli svizzeri ripiegano a seguito della sua offensiva; subito dopo sono licenziate le cernite ducali. Avanza fino a Pileggio; 600 svizzeri gli vengono incontro e preparano un’imboscata tra le gole di Giornico. Il terreno, data la stagione, si trasforma in una lastra di ghiaccio; i ducali avanzano mentre gli svizzeri, che sono dotati di ramponi, possono salire sui monti e da qui lanciare dai sentieri più elevati enormi macigni contro le truppe sforzesche in marcia. L’esercito ducale non ha la possibilità di ripiegare per la ristrettezza del luogo posto tra un fiume e la montagna; è un fuggi fuggi generale fino al ponte di Biasca; le artiglierie vengono abbandonate. Tra i milanesi vi sono 1500 morti; gli svizzeri si appropriano di un ricco bottino. |
1479 | |||||
………….. | Napoli | Firenze | 300 lance | Toscana | E’ condotto con il fratello Giacomo. Gli viene riconosciuto uno stipendio di 4000 ducati. Si impegna a combattere contro chiunque tranne sforzeschi e gonzagheschi. |
Sett. | Lombardia | Convocato a Milano vi si reca con i fratelli Amoratto e Giacomo solo dopo l’ingresso nella città di Ludovico Sforza e di Roberto da San Severino. | |||
1480 | |||||
Ott. | Genova | Fuoriusciti | Liguria | Muove con 60 cavalli in soccorso del cognato, il doge di Genova Battista Fregoso, espulso dalla città da Obietto Fieschi e dai suoi partigiani. | |
1481 | |||||
Gen. | Emilia | Fornisce una garanzia di 7000 ducati a favore di Marco Pio affinché costui possa lasciare Napoli dove è stato inviato prigioniero da Obietto Fieschi, e ritornare, sempre nella medesima veste, a Genova. Marco Pio fugge dalla galea che lo conduce in Liguria e raggiunge Pisa. Marsilio Torelli con il figlio Guido tende un’imboscata a Giberto Pio, figlio di Marco, con 40 balestrieri e venti uomini d’arme, lo cattura nei pressi di Carpi e lo conduce a Montechiarugolo. | |||
Apr. | Emilia | ||||
Giu. | Liguria | Rientra in Liguria. Si imbarca a La Spezia, scende a Genova con 500 fanti ed assedia il Castelletto ove si è rinchiuso Obietto Fieschi. | |||
1482 | |||||
Gen. | Milano | Rossi Venezia | 100 uomini d’arme | Emilia | Ha con il fratello Giacomo il comando di 100 uomini d’arme. La provvigione complessiva dei due condottieri è di 8000 ducati. |
Apr. | 150 uomini d’arme | Lombardia | La condotta dei due fratelli è portata a 150 uomini d’arme. E’ segnalato a Castelleone. | ||
Mag. giu. | Emilia | Alla difesa di Ferrara con 100 uomini d’armi e 20 balestrieri a cavallo. Staziona alla Stellata con Federico da Montefeltro per fare fronte alle milizie di Roberto da San Severino. | |||
Lug. | Lombardia | Nel mantovano a sostegno dell’azione di Federico Gonzaga. | |||
Ago. | Alla morte del fratello Amoratto è accusato dai fiorentini di essersi appropriato del bottino, frutto di una razzia di quest’ultimo ai danni di alcuni mercanti di tale stato, condotto dal congiunto nel suo feudo di Montechiarugolo. | ||||
Sett. | Emilia | Nuovamente nel ferrarese con Giovanni Francesco Gonzaga al fine di impedire ai veneziani di attraversare il Po. | |||
Ott. | Emilia | Intavola con Tommaso di Saluzzo trattative per la resa di Guido dei Rossi. Ludovico Sforza si oppone a tale progetto. | |||
1483 | |||||
Estate | Lombardia | Lascia la Ghiaradadda con il fratello Guido alla testa di un colonnello; è segnalato tra Castelponzone, Motta Baluffi, Torricella, Solarolo Monastero, San Daniele Po, Isola Dovarese, Tidolo, Fontanera, Martignana di Po e Gussola. Si sposta nel bresciano al comando di quattro squadre di cavalli. | |||
Sett. | Lombardia | Si dirige a Manerbio e da qui effettua continue scorrerie nel territorio circostante fino alla Porta di Sant’Alessandro di Brescia. | |||
Nov. | Lombardia | Con la caduta di Manerbio si trasferisce a Bordolano. | |||
1484 | |||||
Giu. ago. | Lombardia | Al campo di Quinzano d’Oglio. A luglio ottiene a patti Manerbio; dopo la pace di Bagnolo è investito dei beni confiscati al fratello Amoratto. | |||
1485 | |||||
Giu. | Non ha il permesso da Ludovico Sforza di passare al soldo dei genovesi contro i fiorentini. | ||||
1486 | |||||
Gen. | Milano | Chiesa | E’ inviato in soccorso dei fiorentini e del re di Napoli Ferrante d’Aragona ai danni dei pontifici. | ||
Feb. mar. | Toscana | Tocca Montepulciano con Gian Giacomo da Trivulzio (400 uomini d’arme e 2000 fanti); a marzo si incontra a Pitigliano con il duca di Calabria Alfonso d’Aragona. | |||
Apr. mag. | Lazio e Toscana | Con Giovan Francesco da San Severino compie un’azione offensiva verso Montalto di Castro. A maggio si segnala nella battaglia di Montorio dove combatte inserito nell’ala sinistra. | |||
………….. | Napoli | Baroni | Puglia ed Abruzzi | Si sposta prima in Puglia, per domarvi le ultime resistenze dei baroni ribelli, e poi a ‘Aquila per ridurre a miti consigli Lallo dei Camponeschi. | |
Dic. | Campania | Alla firma della pace il re di Napoli lo vuole con sé e lo chiama a far parte del consiglio regio. A dicembre Marsilio Torelli è segnalato a Torre del Greco con il Trivulzio ed il duca di Calabria. | |||
1490 | |||||
Ago. | Abruzzi | Muore a Chieti a metà mese. Sposa Paola Secco figlia di Francesco. |
CITAZIONI
-“Vir praestantissimus.” ALBINO
-Con i fratelli Francesco, Giacomo, Amoratto, Marcantonio e Guido “I quali tutti riuscirono valorosi capitani.” DE LELLIS
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