Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MARIANO DA LECCE (Mariano Prato)
Fratello di Giovanni Bernardino da Lecce. Nipote di fra Leonardo Prato.
- 1525 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1510 | |||||
Gen. | Venezia | Francia | Veneto | Affianca lo zio fra Leonardo Prato nel veronese. Il Consiglio dei Savi concede a lui ed al fratello Giovanni Bernardino una provvigione mensile di 10 ducati. | |
1511 | |||||
Mag. | Venezia | Francia | 500 fanti | Veneto | Si reca a Venezia; il Collegio dei Pregadi gli affida il comando di 500 fanti da assumere tra i venturieri senza soldo. |
Giu. | Veneto | Al campo con la sua compagnia. | |||
Lug. | Veneto | Il Consiglio dei Savi gli muta la condotta in 50 balestrieri a cavallo. | |||
1512 | |||||
Gen. | 46 cavalli leggeri | ||||
Feb. | Lombardia e Veneto. | Prende parte alla difesa di Brescia: assalito dai francesi, è fatto prigioniero. Riscattato, può raggiungere senza armi il campo di Albettone. | |||
Mar. | 50 cavalli leggeri | Veneto | |||
Giu. | Lombardia | Esce da Vicenza con Giovanni Forti per trasferirsi in Lombardia. | |||
Ago. | Lombardia | Al campo nei pressi di Brescia. Svolge compiti di scorta alle artiglierie utilizzate per l’assedio di Crema. | |||
Sett. | Lombardia | Crema si arrende ai veneziani: Mariano da Lecce è dato in ostaggio a Benedetto Crivelli come garanzia per l’ottemperanza dei patti siglati. | |||
Ott. | 53 cavalli leggeri | Lombardia | |||
Nov. | Lombardia | Giunge ad Orzinuovi; con Alessandro Donato (80 cavalli leggeri) scorta il denaro delle paghe destinato alla guarnigione di Crema. Gli sono saldate le sue spettanze, a fine mese, a seguito di un intervento di Renzo di Ceri e del provveditore della città. | |||
1513 | |||||
Gen. | Lombardia | Viene lodato per il suo comportamento dal provveditore di Orzinuovi Niccolò Michiel. | |||
Mag. | Venezia | Spagna Milano | 50 cavalli leggeri | Lombardia | |
Giu. | Lombardia | Affianca Renzo di Ceri all’assedio di Castelleone. Si colloca con Maffeo Cagnolo sul dosso del Giandrone. | |||
Ago. | Lombardia | I bergamaschi raccolgono 8000 ducati per pagare parte di una taglia imposta dagli spagnoli. Mariano da Lecce è inviato nella città con Marcello Astaldi e Maffeo Cagnolo (500 cavalli) allo scopo di impadronirsi del denaro, catturare il governatore e fare prigionieri 25 cittadini, tra i più in vista di Bergamo. Occupata di prima mattina una porta mal sorvegliata, si spinge nel palazzo del governatore; per la fretta di impadronirsi del denaro è dato il tempo ai cittadini di mettersi in salvo. Rientra a Crema. | |||
Sett. | Lombardia | Si muove verso Bergamo. Con Cristoforo Albanese attacca Silvio Savelli fermatosi nelle vicinanze del borgo di Sant’ Antonio con 600 soldati tra uomini d’arme, cavalli leggeri e 500 fanti. La resistenza del Savelli ed il sopraggiungere di Cesare Fieramosca mutano le sorti dello scontro; i veneziani sono respinti con forti perdite. | |||
1514 | |||||
Apr. | Lombardia | Con Alessandro Donato, Andreazzo e Silvestro da Perugia (uomini d’arme, cavalli leggeri e 400 fanti) sorprende a Pandino il Savelli (50 lance, 100 cavalli leggeri e 400 fanti): tra gli avversari si registra la morte di 60 fanti. | |||
Mag. | Lombardia | A Crema con la sua compagnia di balestrieri a cavallo. | |||
Ago. | Lombardia | Con Tullio Astaldi sorprende nei pressi di Ombriano Marcantonio Filitino che sta predando il territorio finitimo; sconfigge ancora gli sforzeschi di Silvio Savelli. | |||
Nov. | Lombardia | Si sposta alla difesa di Bergamo: allorché Renzo di Ceri è costretto ad arrendersi di fronte agli imperiali, Mariano da Lecce viene dato in ostaggio con Alessandro Donato ed Andrea da Gravina per l’esecuzione dei patti siglati. | |||
1515 | |||||
Apr. | Il Consiglio dei Savi gli aumenta la provvigione da 20 a 30 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | ||||
Dic. | Venezia | Impero Spagna | Lombardia | Al campo invernale di Rovato con Francesco Rangoni. | |
1516 | |||||
Gen. | Lombardia | Staziona nei pressi di Brescia. | |||
Feb. | Lombardia | Con Baldassarre Signorelli e Malatesta Baglioni (cavalli leggeri e 20 uomini d’arme) tende un’imboscata agli avversari al ponte di Bagnolo Mella: l’esito dello scontro è negativo. L’azione termina con la cattura da parte degli spagnoli di Camillo da Martinengo con altri due uomini d’arme (altri tre sono uccisi). | |||
Apr. | 50 cavalli leggeri | Lombardia | Ancora alla guardia di Crema. In appoggio al provveditore Giovanni Vitturi. Con Malatesta Baglioni, Giampaolo da Sant’Angelo e Baldassarre Signorelli prepara un’imboscata a Monticelli Brusati nella quale cadono 200 fanti: tutti i soldati nemici vengono uccisi, con l’eccezione di 3 militi dai quali si vogliono informazioni sui movimenti degli imperiali. | ||
Sett. | 69 cavalli leggeri | Veneto | Prende parte all’ assedio di Verona: rimane nei pressi anche quando l’esercito franco-veneziano si sposta a Villafranca di Verona per l’arrivo in soccorso dei difensori di un notevole contingente imperiale. | ||
Nov. | Veneto | Si allontana dal campo a causa del ritardo delle paghe. | |||
1517 | |||||
Gen. | 31 cavalli leggeri | Veneto | Al termine del conflitto il suo operato è lodato dai provveditori generale Giovanni Paolo Gradenigo ed Andrea Gritti: i suoi cavalli sono inviati a svernare nel trevigiano. | ||
Mag. | Gli è confermata la provvigione assegnatagli in precedenza. | ||||
Lug. | Il Consiglio dei Savi gli concede una provvigione annua di 300 ducati, da erogarsi sempre in otto paghe. | ||||
1518 | |||||
Sett. | Sono ridotte le spese militari, cosicché la sua provvigione viene ridotta a 200 ducati l’anno. | ||||
Dic. | Per il prestito di 4000 ducati effettuato a suo tempo dallo zio fra Leonardo Prato a favore della Serenissima gli sono consegnati 1500 ducati, dei quali 500 in contanti, tutti a valere sui beni confiscati ai ribelli. | ||||
1520 | |||||
Mar. | 10 cavalli leggeri | ||||
1521 | |||||
Ago. | Venezia | Impero Sforza | 50 cavalli leggeri | Alla rassegna della sua compagnia. | |
Sett. | Emilia | Oltre il Po con Annibale di lenzo allo scopo di controllare i movimenti dei fuoriusciti filosforzeschi. | |||
Ott. | Lombardia | Agli ordini di Mercurio Bua. E’ sconfitto e catturato con 40 cavalli leggeri dagli imperiali a Robecco d’Oglio. | |||
1525 | Muore. |
CITAZIONI
-“Giovane valoroso, e di grandissima speranza.” DALLA CORTE
-“Fu capitano de cavalli leggieri dei signori Veneziani.” Da una cronaca di B. Bruccio riportata dalla RIVISTA STORICA SALENTINA
-Con Renzo di Ceri in Lombardia “El signior franco marian da lezzo/tra li nemici col destrier si caccia/ facendo intorno sanguinar il rezzo/ con le sue forte, e poderose braccia;/ come colui ch’in arte tale è avezzo/ e da guerrier ardito si procaccia/ de haver honor, o de lassar la vita,/ con animoso cor, e fronte ardita si procaccia/ de haver honor, o de lassar la vita/ con animoso cor, e fronte ardita/…./L’ardito, e franco marian da lezzo/ si va cacciando fra la folta turba/ de li elvezzi (gli svizzeri) gagliardi, e molti al rezzo/ ne manda morti, e li vivi conturba.” DEGLI AGOSTINI
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