MARCOVALDO GUIDI

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Castello di San Leolino, Arezzo

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

MARCOVALDO GUIDI  (Marcovaldo di Dovadola) Conte.

Figlio di Ruggero di Dovadola, fratello di Carlo di Dovadola, genero di Moroello Malaspina. Signore di San Leolino, Portico di Romagna, Castel Castagnaio, Pratovecchio Stia, Castiglione di Valdarno, Terraio.

  • 1348
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1333GuidiGuidiRomagnaSi allea con Alberto e Guglielmo di Modigliana allo scopo di contrastare altri membri della famiglia Guidi.
1335
……..SienaCapitano di guerraToscana
Sett.ToscanaViene riconfermato nel suo incarico dai senesi.
Ott.SienaGrossetoToscanaAssale Grosseto caduta in potere di Abatino Abati. Costruisce una forte bastia di legno nei pressi delle mura cittadine ed inizia ad assediare la località.
Nov.Toscana

Organizza un trattato per impadronirsi di Grosseto: questo si rivela doppio. Nella città irrompono  300 suoi soldati che sono fatti tutti prigionieri. Abatino Abati riceve in soccorso dai pisani 400 cavalli non italiani: all’arrivo di tali truppe Marcovaldo Guidi dà alle fiamme un battifolle, costato ai senesi più di 10000 lire, ed abbandona il campo. Si sposta ad Isola d’ Arbia;  è prontamente congedato dai senesi per la sua viltà.

1336
Feb.GuidiFirenzeToscana

Entra in contrasto con i fiorentini perché dà ricetto nei suoi feudi di San Leolino, Castel Castagnaio, Liesca, Terraio e Castiglione di Valdarno a persone bandite e condannate nel distretto di Firenze. Gli si ribella Liesca ad opera degli avversari.

Dic.ToscanaInterviene come paciere nelle dispute che dividono i fiorentini da Guido di Battifolle.
1338ToscanaInvia in soccorso ai fiorentini un contingente di truppe per fronteggiare gli scaligeri.
1340
Nov.Toscana

Si congiunge con i Bardi, i Frescobaldi, i Rossi, i Tarlati di Arezzo, i Pazzi di Valdarno, i Belforti di Volterra per uccidere Jacopo Gabrielli, capitano di guerra di Firenze. Il piano dei ribelli  prevede che le milizie dei congiurati si avvicinino a Firenze nella notte di Ognissanti per fare irruzione nella città il mattino seguente al fine di cambiare l’assetto istituzionale in essere. Marcovaldo Guidi si muove in ritardo da Pratovecchio; offre i suoi servigi ai fiorentini. Non è creduto  ed a metà gennaio dell’anno seguente è dichiarato ribelle, viene condannato alla decapitazione in contumacia e gli sono confiscati i beni.

1341
Gen.GuidiFirenzeToscana

Gli è imposta una taglia sulla testa; dopo alcuni giorni, a causa delle sue incursioni in Val di Sieve ed in Valdarno viene condannato al pagamento di 2000 lire. Assalito dagli avversari, i fiorentini occupano le sue terre spingendosi sino a Portico di Romagna.

1342
Mag.Toscana

Scende a patti. E’ perdonato, gli sono restituiti  tutti i suoi beni con l’eccezione di Portico di Romagna, Liesca, Terraio e  Castiglione di Valdarno: da parte sua si obbliga alla presentazione ogni anno di un palio di seta da consegnarsi per la festa di San Giovanni Battista.

1343
Lug.RivoltosiFirenzeToscanaCoadiuva i fiorentini nella cacciata dalla città del duca di Atene Gualtieri di Brienne.
1345
Giu.ToscanaE’ presente ad Arezzo alla firma del trattato di pace tra guelfi e ghibellini.
1348Muore di peste. Designa come suo successore Simone di Battifolle.

 CITAZIONI

-Nel tentativo di impadronirsi di Grosseto “Il capitan loro, conte Marcovaldo,/ Dentro passò, con trecento soldati./ I qua’ fur presi ed el passò con caldo.” PUCCI

-“Come il padre si dedicò al mestiere delle armi, al soldo di vari comuni toscani.” GIANNELLI

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