MARCO ANTONIO CUSANO

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Chignolo Po
Castello di Chignolo Po. Nel corso del tredicesimo secolo il castello venne completamente ricostruito. Nei primi decenni del Settecento l'ambasciatore papale e Cardinale Agostino Cusani Visconti ne finanziò l'ampliamento.

Last Updated on 2024/01/29

MARCO ANTONIO CUSANO  Di Milano. Signore di Chignolo Po.

Cognato di Ludovico da Birago.

  • 1536 (luglio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1495
Lug.MilanoFranciaEmiliaSi distingue alla battaglia di Fornovo.
1500
Apr.FranciaSforzaPiemonteHa il comando di una compagnai di cavalli. All’assedio di Novara. Prende parte allo scontro che avviene nel borgo di San Nazzaro.
1509
Mag.FranciaVeneziaLombardiaAlla battaglia di Agnadello.
1510VenetoAll’espugnazione di Monselice.
1512
Feb.FranciaVeneziaLombardiaAlla conquista di Brescia. Milita agli ordini di Gastone di Foix.
Apr.RomagnaRimane ferito nel corso della vittoriosa battaglia di Ravenna.
1515
Sett.FranciaMilano100 cavalliLombardiaSi segnala alla battaglia di Melegnano.
1518
Lug.Lombardia

Prende parte ad una cena in casa del conte Massimiliano Stanga. Litiga con il conte Luigi Borromeo appartenente alla fazione ghibellina. La cena termina con l’uccisione del Borromeo da parte di Alberico Barbiano da Belgioioso.

Dic.FranciaA Chartres per i funerali di Gian Giacomo da Trivulzio.
1521FranciaImperoLombardiaAll’assedio di Milano.
1524
Nov.FranciaImpero400 fantiLombardia

All’assedio di Pavia al comando di 400 fanti italiani. Con Messerin da Mantova  (3 bandiere di fanti), attacca la Porta di Santa Giustina. Nello scontro è ferito ad un braccio da un colpo di schioppo. Restano uccisi 300 fanti ed alcuni uomini d’arme; molti sono pure i feriti. Di seguito si muove attorno al castello con 1500 fanti italiani; si accampa a San Lazzaro.

1525
GenLombardia

Viene attaccato nottetempo nel suo campo da Ferdinando d’Avalos: è messo in rotta dagli avversari con la morte di 300 fanti della sua compagnia.

Feb.400 fantiLombardia e FranciaPrende parte alla battaglia di Pavia. E’ costretto a riparare in Francia a seguito della sconfitta.
Ago.Francia

Lascia Mazières-en-Gatine in Borgogna con 200 stradiotti, assieme con Dimitri Maura, il cavalier Busia ed il Puglimeno. E’ segnalato a Lione con 100 cavalli leggeri.

Nov.FranciaSi offre ai veneziani allorché si parla di un possibile accordo tra il re di Francia Francesco I e l’imperatore Carlo V.
1526
Apr.FranciaSi trova a Lione.
Mag.PiemonteSi cura in una stazione termale per le ferite riportate nella battaglia di Pavia.
Ago.

Galeazzo da Birago si accorda con gli imperiali a nome dei fuoriusciti milanesi.  Per Marco Antonio Cusano viene chiesta una condotta di 50 lance.

1527
Dic.FeanciaImpero210 fanti italianiAffianca il Lautrec nella sua spedizione nel regno di Napoli.
1528
Apr.CampaniaAll’assedio di Napoli. Si trova alla testa di 2 compagnie di fanti.
Ago.Campania

Si trova sul Monte di San Martino, nei pressi di Napoli, con Pietro Navarro alla testa di 800 fanti. E’ presa la decisione di ripiegare e di congiungersi con il resto delle truppe francesi. Assalito dagli spagnoli, è obbligato ad arrendersi: i soldati sono spogliati delle loro armi tranne gli ufficiali che possono portare con sé le loro spade.

Sett.CampaniaRaggiunge Aversa ed è coinvolto nella resa generale.
…………..Francia
1532FranciaImperoFrancia

Gode, da parte dei francesi, di una provvigione annua di 2500 lire tornesi. Fatto prigioniero dagli imperiali, deve riscattarsi mediante il pagamento di una forte taglia per la quale il re gli concede in prestito 3000 scudi.

1533
Ago.FranciaA colloquio con l’ambasciatore veneziano Marino Giustinian.
1534FranciaOltre alla provvigione precedente gli sono riconosciuti dai transalpini altri vantaggi di tipo economico.
1536
Gen.FranciaImperoPiemonte

In Piemonte per chiedere il rilascio del Verny e degli uomini d’arme della compagnia di Renzo di Ceri, catturati nel precedente novembre.

Mar.2000 fantiPiemonte

Al comando di 2000 fanti italiani occupa Pinerolo, Fossano, Chieri e Torino. Scaccia pure gli uomini di Cesare da Napoli da Cavallermaggiore.

Apr.PiemonteAlla difesa di Ivrea agli ordini del Burie e dell’Annebault.
Mag.PiemonteAlla difesa di Torino con Giampaolo di Ceri.
Giu.Piemonte

Si scontra a Castedelfino con il marchese Francesco di Saluzzo. Assediato in Torino, cerca di organizzare qualche azione diversiva per liberare la città dalla pressione avversaria.

Lug.Piemonte

Propone al Burie ed all’Annebault di attaccare di sorpresa Savigliano per rendere inutilizzabili i sedici pezzi di artiglieria che vi sono allocati, di incendiare le relative munizioni ed i carriaggi per il trasporto dei cannoni. Esce da Torino con 2000 fanti e 50/60 cavalli leggeri; con il Cusano vi sono anche il Chamray, Tolosano da San Dalmazzo ed i suoi luogotenenti Ludovico da Birago e Lelio Filomarino. Per strada perde tempo ad espugnare ed a mettere a sacco un castello; ciò permette a Gian Giacomo dei Medici, a Francesco di Saluzzo, a Giovanni Tommaso della Mirandola, a Giacomo Folgore da Piossasco, a Guttier Lopez ed a Cesare da Napoli di organizzarsi sulla difensiva. Il Cusano è scoperto quando entra nei borghi di Savigliano per dar loro il guasto;   si ritira. Francesco di Saluzzo lo pressa su un fianco, mentre sull’altro lo tallona Il  Piossasco con 2000 fanti, entrambi con l’obiettivo di spingerlo a puntare su un certo punto nei pressi di Torino  dove è stata predisposta in anticipo un’imboscata ai suoi danni.  A Villafranca Piemonte si scontra con gli avversari che cercano di ostacolare ai suoi uomini l’attraversamento di tale centro. Il marchese di Scalenghe è respinto con la perdita di sei insegne perché il Medici si è fermato a Vigone con molti fanti tedeschi ed italiani. Nel corso del combattimento vi sono 600 morti d’ambo le parti.  Il Cusano è ferito mortalmente per un colpo di archibugio alla testa o per un fendente di uno spadone di un tedesco. Ludovico da Birago sa trarre d’impaccio i fanti che militano per i francesi e sfonda le linee nemiche. Il condottiero è condotto a Pinerolo dove muore tre giorni dopo senza riprendere conoscenza. E’ sepolto a Torino nella chiesa di San Francesco. Nel suo testamento lascia in eredità a Ludovico da Birago 15000 scudi, le sue argenterie e numerose cavalcature.

 CITAZIONI

-“Et questo tal colonello era milanese e molto valente.” BURIGOZZO

-“Come quello che era fregiato di più honori di guerra, e como quello che fu uno de’ primi Duci.. e che sempre era in qualche scaramuccia hor in un canto, e hor in un altro contro i Cesariani.” BUGATI

-“Gentilhomme milanois, l’un des escuyens d’escuyerie du roy.. (Morì) laissant bon nom et grand regret de luy entre les vivans.” DU BELLAY

-“Valente condottiere milanese del secolo XVI.” BOSI

-“Gentilhuomo Milanese e gratissimo al re di Francia per il suo valore.” CONTILE

-“Gentil’homme milanais, l’undes escyers d’escuierie du Roy.” LOT

-“Dentro Tyrino, v’era un Colonnello/ Chiamato March’anantonio da cussano/ Et spesso dava morte a quisto e a quillo/ Col suo valor, et con sua propria mano/ Menava sempre fori gran tropello.” ALBICANTE

-“Diseredato dalla madre, abbracciò la carriera delle armi e militò al servizio del re di Francia al quale fu carissimo.” ARGEGNI

-Sulla sua tomba compare il seguente epitaffio ” Marco Antonio Cusano Patritio Mediolanensi, invicti animi viro,/ Ludovici, ac Francisci Gallorum Regum, amore digno, Regisque E/ quitatus in Pedemontanis Praefecto: qui fortiter dimicando occubuit./ Ludovicus Biragus affinis et L.T. tanto heroi. M.H.M.P. Anno/ MDXXXVI”

Fonte immagine: wikipedia

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