Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MALACARNE (Ottino de Caris) Conte. Alcune fonti lo dicono di origine albanese. Conte di Copertino. Signore di Galatone, Grottaglie, Parabita, Copertino, Bagnolo del Salento, Soleto, Cellino San Marco, Monacizzo, Maruggio, Aradeo e Collemeto.
- 1423
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………….. | Arma una compagnia di soldati raccogliendoli nei boschi tra grassatori, briganti ed altri criminali. Alla testa di costoro milita milita per qualche tempo agli stipendi dei San Severino e del conte di Conversano Luigi d’Enghien. | ||||
…………….. | Durazzo | Napoli | Puglia | Al servizio dei de’ Confaloneris combatte a favore di Carlo di Durazzo contro le truppe della regina di Napoli Giovanna d’Angiò. Durante una tregua, nel 1381, affronta in un torneo, venendo disarcionato dalla sua cavalcatura, Raimondo Orsini del Balzo. | |
1384 | Napoli | Angiò | Puglia | Milita al servizio del re di Napoli Carlo di Durazzo contro i partigiani del re di Provenza Luigi I d’Angiò. Organizza in Lecce una rivolta (fallita) in occasione dell’entrata in tale città dell’Orsini del Balzo con la moglie, contessa di Lecce, Maria d’Enghien. | |
1385 | Napoli | Chiesa | Puglia | Carlo di Durazzo è in lotta contro i fautori del papa Urbano VI. Il Malacarne ha l’incarico di togliere Grottaglie, controllata della curia arcivescovile di Taranto. La località è concessa in feudo ai de’ Confaloneris. | |
1398 | Maresciallo | Viene nominato da Ladislao d’Angiò, nuovo re di Napoli, maresciallo del regno. | |||
1401 | |||||
Giu. | Napoli | Conversano e San Severino | Puglia | Ottiene da Ladislao d’Angiò l’assenso per l’acquisto di Grottaglie dagli eredi di Perino de’ Confaloneris. Assedia in Conversano il conte Luigi d’Enghien. Ha il comando delle operazioni al posto di Francesco Orsini. | |
1402 | Puglia | E’ investito dal re di Napoli della contea di Copertino espropriata ai San Severino. Ottiene l’incarico di viceré della Terra d’Otranto. | |||
1403 | |||||
Feb. | Puglia | Contrasta ancora il conte di Conversano con Angelino d’Austria. Ha l’ordine di desistere dalle operazioni per quaranta giorni perché sono in corso alcune trattative di pace. | |||
1404 | Malacarne | Chiesa | Puglia | Il cardinale di Monopoli, al termine di un processo, gli ingiunge di restituire al vescovo di Taranto Alemanno degli Adimari il castello di Grottaglie di cui la chiesa locale pretende la proprietà per una precedente donazione di Roberto il Guiscardo. Condannato in contumacia ad una multa di 10000 fiorini, il Malacarne occupa altri due castelli che appartengono alla diocesi tarantina (Soleto e Monacizzo). | |
1406 | |||||
Gen. | Napoli | Taranto | Puglia | Combatte il principe di Taranto. Occupa Parabita, Neviano, Bagnolo del Salento ed altri castelli. Coglie il rivale in un’imboscata, nei pressi di Lecce o di Taranto. Raimondo Orsini del Balzo, ferito da una freccia alla coscia destra, muore a metà mese in Taranto. | |
1407 | Puglia | Ladislao d’Angiò, a seguito della ribellione di Ottaviano da San Severino, gli concede la terra di Galatone con i villaggi di Fulcignano, di Parabita, di Neviano, di Bagnolo del Salento ed i feudi adiacenti di Fiumenegro, di San Cosma, di Tabelle, di Tabellucci, di Aradeo e di Collemeto. | |||
1408 | |||||
Gen. | Napoli | Chiesa | Lazio | Combatte le truppe del papa Gregorio XII. Viene fatto prigioniero con 150 cavalli dal Beccarino a Monterotondo, alla Porta di Panzano. E’ condotto prima in tale città e poi a Roma, dove è rinchiuso nel palazzo di Paolo Orsini. Durante la festa del Testaccio viene ospitato a cena dal Beccarino insieme con Francesco e Paolo Orsini. | |
1409 | Lazio | Liberato, prende parte all’occupazione di Viterbo e di altri feudi limitrofi. | |||
1411 | |||||
Mag. | Napoli | Antipapa | Lazio | Esce da Capua. A metà mese è sconfitto e catturato nella battaglia di Roccasecca. | |
1412 | |||||
Giu. | Napoli | Antipapa | Lazio | L’esercito napoletano (5000 cavalli), agli ordini dl luogotenente regio Giacomo dei Galgani di Aversa, entra nel Patrimonio. Ne fanno parte oltre al Malacarne, Tartaglia e Ceccolino dei Michelotti. I condottieri si presentano davanti alle porte di Viterbo. Subito la città cede loro senza alcuna condizione. Da tale località le truppe regie si spargono per l’intero Patrimonio; in breve tempo sono occupate, senza trovare alcun contrasto, Montefiascone, Toscanella (Tuscania), Bagnorea (Bagnoregio), Acquapendente, Proceno e Corneto (Tarquinia). | |
1413 | |||||
Lug. ago. | Umbria | Si muove nel perugino per combattervi i fuoriusciti; nell’entrare in Perugia è accolto con doni e feste. Con Fabrizio da Capua occupa il castello di Torgiano ai danni dei fuoriusciti del partito nobiliare. Con Ceccolino dei Michelotti, Muzio Attendolo Sforza, Conte da Carrara e Fabrizio da Capua fronteggia Paolo Orsini e Braccio di Montone a Ponte Pattoli per quaranta giorni. | |||
Autunno | Lazio e Umbria | Si trova alla guardia di Viterbo. Si muove contro Paolo Orsini; è investito con tale furia da essere obbligato a darsi precipitosamente alla fuga sino alle porte della città. Si sposta nel Patrimonio con lo Sforza, il Tartaglia e Buzino da Siena al comando di più di 600 lance e di 500 fanti: scorrazza in continuazione per le campagne, fa prigionieri e compie ruberie ai danni degli abitanti di Orvieto. Giunge a Città della Pieve con ili Michelotti; con tale capitano persevera nelle depredazioni nel Patrimonio. | |||
1414 | |||||
Ago. | Maresciallo | Campania | Alla morte di Ladislao d’Angiò passa al servizio della regina Giovanna d’Angiò: è riconfermato nella sua carica di maresciallo del regno. Fa pure parte del consiglio regio. | ||
1419 | |||||
Ott. | Campania | A fine mese si trova a Napoli. In Castelnuovo presenzia alla cerimonia di incoronazione a regina di Giovanna d’Angiò. | |||
…………….. | Viene scomunicato con un congiunto cavaliere gerosolomitano. Inizia la sua parabola discendente che culminerà con la perdita della contea di Copertino. | ||||
1420 | |||||
Feb. | Napoli | Borbone | Spoglia di quasi tutti i suoi beni Tristano Chiaromonte, partigiano di Giacomo di Borbone-La Marche. Nello stesso mese gli vengono confermati dalla regina i suoi feudi, l’ufficio di maresciallo del regno ed una provvigione annua di 50 once. | ||
1423 | Napoli | Re d’Aragona | Campania | Ottiene il comando degli uomini d’arme del duca di Sessa. Combatte per Giovanna d’Angiò contro gli aragonesi. Rimane ucciso in una scaramuccia sotto le mura di Napoli. Sposa Lisa della Marra. |
CITAZIONI
-“Rapace soldato di ventura.” RIVISTA STORICA SALENTINA
-“Si diceva che non aveva alcuna pietà nel perseguire i nemici dei suoi padroni dimostrando, sempre più, crudeltà e rapacità. Nei villaggi e nelle campagne terrorizzava i contadini, saccheggiava le case e stuprava le fanciulle…La furbizia, la crudeltà e la prepotenza, che metteva nei rapporti con gli altri e nel fare le cose, portarono a chiamarlo “Di mala carne” e quindi Malacarne.” STOMACI
-“Soldato di ventura dapprima, poi asceso al ruolo di condottiero al servizio del re di Napoli Ladislao d’Angiò, trascorse la sua vita sui campi di battaglia uccidendo, depredando, vivendo fra mille nefandezze della guerra che lo rese ricco, potente e.. malacarne. Fu un guerriero terribile sul campo di battaglia definito “rapace soldato di ventura” sia nella guerra contro il principe di Taranto Raimondo Orsini del Balzo, nel 1406, nella quale si impossessa dei castelli di Parabita, Neviano, Bagnolo del Salento, sia in quella contro il ribelle Ottaviano da San Severino, che gli fece ottenere la terra di Galatone con i villaggi di Fulcignano, di San Cosma, di Tabelle, di Tabellucci, di Aradeo e di Collemeto.” ORAQUADRA. INFO
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