1196 MAFFEO MORO (Maffeo Mori) Conte di Farfengo. Di Soncino.
+ 1430 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1386 |
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Lombardia |
Amico di Gabrino Fondulo, gli offre riparo in Cremona quando il condottiero deve fuggire da Soncino per avere ucciso alcuni esponenti della famiglia Barbuò. |
1403 | |||||
Giu. lug. | Guelfi | Ghibellini |
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Lombardia |
E’ lasciato da Gabrino Fondulo alla guardia della rocca di Pizzighettone che è stata appena conquistata ai ghibellini. Di seguito affianca il suo capitano in un’azione a Soncino ai danni dei Ponzoni, dei Pallavicini e dei Gambara. |
1405 | Cremona |
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Lombardia |
Viene nominato castellano di Maccastorna; nel periodo pasquale presenzia al matrimonio del Fondulo. |
1406 |
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Gen. |
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Lombardia |
Ha l’incarico di accompagnare da Maccastorna a Cremona Ugolino, Marsilio e Cesare Cavalcabò. Nominato castellano di Santa Croce a Cremona dal signore della città Carlo Cavalcabò, ha l’ordine di uccidere in carcere Ugolino e di portarne la testa allo stesso Carlo Cavalcabò. Maffeo Moro esegue l’incarico ed informa della cosa il Fondulo: viene richiamato dall’amico a Maccastorna per tenergli mano in una trama ai danni di Carlo Cavalcabò. |
Lug. |
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Lombardia |
Ritorna nel castello di Cremona di cui assume il pieno controllo; dopo che anche Carlo Cavalcabò è stato ucciso nel castello di Maccastorna, fa propalare in città da suoi emissari false notizie sulla morte del signore di Cremona. Carlo Cavalcabò, in sostanza, è stato sorpreso sulla strada di Lodi da alcuni ghibellini, usciti da Piacenza, ed ucciso con i suoi accompagnatori. Il Moro va incontro a Cava Tigozzi al Fondulo con Niccolò da Tolentino, Giovanni Fondulo e lo Sparapano; ritorna a Cremona ed ha l’ordine di uccidere Marsilio e Cesare Cavalcabò. E’ presente alla cerimonia in cui il consiglio generale di Cremona nomina, a maggioranza, il Fondulo signore di Cremona. Ha il comando delle milizie cittadine. |
1406 | |||||
Ott. | Cremona | Lodi Parma |
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Lombardia |
Combatte le truppe di Giovanni da Vignate e quelle di Ottobono Terzi. E’ lasciato al governo di Cremona allorché il Fondulo decide di assalire il signore di Lodi. |
1407 |
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Lombardia |
Ha il compito di costruire il castello di San Giovanni in Croce. |
1413 |
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Nov. |
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Lombardia |
Ottiene dall’ imperatore Sigismondo d’Ungheria il titolo di conte di Farfengo. |
1420 |
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Feb. |
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Lombardia |
Ammalatosi, si ritira a Farfengo. Vi ospita il Fondulo quando costui è costretto a cedere ai viscontei la signoria di Cremona. |
Apr. mag. |
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Lombardia |
Affianca l’ex-signore di Cremona a Castelleone e fa parte del suo consiglio. Segue gli affari esteri. Allorché il Fondulo passa al servizio dei bolognesi per combattere i pontifici assiste la moglie del condottiero nella gestione corrente della signoria. Informa Filippo Maria Visconti di tale fatto. |
1421 | |||||
Mar. | Lombardia | E’ segnalato a metà mese a Milano nel palazzo di Gaspare Visconti, a Porta Vercellina. Ha la procura da Giacomo da Correggio per accettare a suo nome il feudo di Casalpò concessogli dal duca di Milano Filippo Maria Visconti. | |||
1424 |
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Lombardia |
Il Fondulo è catturato dai ducali che lo rinchiudono in carcere a Pavia. Maffeo Moro si reca a Milano e tenta invano di farlo liberare. |
1430 |
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Muore. |
NESSUNA CITAZIONE