Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LOUIS DE MONTJOIE/LUIGI DI MONTJOIE Signore di Casei Gerola.
Nipote dell’antipapa Clemente VII.
- 1415 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………….. | Francia | Appartiene ad una delle più antiche famiglie dell’Alsazia, i Frohberg. Montjoie è la traduzione esatta in francese delle parole tedesche: “berg” e “fro”. | |||
1376 | |||||
Lug. | Chiesa | Firenze | Romagna | Combatte nella guerra degli Otto Santi con la Compagnia dei Bretoni. Si accampa a Cesena; si impegna ad allontanarsi dalla città previa consegna di 60000 ducati. | |
1377 | |||||
Feb. | Romagna | Prende parte alla strage di Cesena. | |||
Lug. | Romagna | E’ con Giovanni di Maléstroit a Montefiore Conca ospite di Galeotto Malatesta; assiste alle cerimonie date in occasione del battesimo del figlio di quest’ultimo. | |||
1378 | |||||
Feb. | Antipapa | Chiesa | Lazio | Lotta a favore dell’antipapa Clemente VII contro le truppe del pontefice Urbano VI. Gli è conferito il titolo di maresciallo del papa e della curia romana. E’ sconfitto a Carpineto Romano. | |
Lug. | Lazio | Batte a sua volta i romani al Ponte Salario: tra gli avversari si contano 500 morti. Ancor più numerosi sono i prigionieri. | |||
1379 | |||||
Feb. | Lazio | Riceve l’ordine di marciare su Roma per prestare soccorso ai difensori di Castel Sant’Angelo. | |||
Apr. | Lazio | Assedia per quasi un mese il castello di Marino e ne devasta il territorio finitimo; gli muovono contro da Roma Alberico da Barbiano e Galeazzo Pepoli. Il Montjoie divide l’esercito in tre schiere: con Giovanni di Maléstroit si pone al comando di una, mentre le altre due sono comandate da Bernardo della Sala. Respinge inizialmente Galeazzo Pepoli; dopo cinque ore è sbaragliato dal Barbiano che si impossessa di tutte le bandiere dei bretoni. Catturato, è condotto a Roma con gli altri capitani della compagnia. | |||
1381 | |||||
……….. | Angiò | Napoli | Francia | Lascia Marsiglia con Luigi d’Angiò per combattere nel regno di Napoli Carlo di Durazzo. | |
Ago. | Emilia | Attraversa il territorio di Parma. | |||
1382 | |||||
Ago. | Emilia e Romagna | Si trova nel bolognese; a Bertinoro viene sconfitto e fatto prigioniero dal Barbiano. Liberato su pressione di Sinibaldo Ordelaffi, si ricongiunge con Luigi d’Angiò. | |||
Ott. | Campania | E’ fermo a Maddaloni. | |||
1387 | |||||
Ott. | Angiò Antipapa | Napoli Chiesa | Francia e Campania | Si imbarca da Marsiglia con 15 galee ed una galeotta e ritorna a Napoli al seguito di Luigi d’Angiò. | |
Nov. dic. | Capitano g.le | Campania | Prende nelle sue mani l’amministrazione di Napoli; biasima tutto ciò che hanno fatto fino a quel momento nella città i precedenti difensori della causa angioina Tommaso da San Severino ed Ottone di Brunswick. Dopo due giorni dal suo sbarco i balestrieri, che ha portato con sé dalla Francia, si impossessano a viva forza della bastia che protegge Castel dell’Uovo. Si fa nominare viceré e capitano generale al posto del San Severino e del duca di Brunswick. Il da San Severino, offeso, se ne ritorna sdegnato nelle sue terre; il Brunswick lascia l’esercito con le sue truppe e si rifugia a Sant’Agata de’ Goti. Luigi di Montjoie invia presso quest’ultimo Giordano Pandone e Giacomo Spadinfaccia; si incontra vanamente con il tedesco a Caserta. | ||
1388 | |||||
Gen. | Campania | Assedia a Napoli il castello di Porta Capuana dove si sono asserragliati i partigiani di Margherita di Durazzo madre del giovane Ladislao d’Angiò. Muovono in soccorso dei difensori, alla testa di 5000 uomini, l’Acuto ed il Brunswick. | |||
Feb. | Campania | Il Montjoie, nonostante che non disponga che di 1100/1600 cavalli esce da Napoli da Porta Nolana e va incontro all’Acuto ed al Brunswick; mette in fuga entrambi. Rientra subito a Napoli. Nella città organizza le difese, specie quando la località viene assalita per mare e per terra al ponte Guizzardo. Si colloca nella piazza centrale con Pietro della Corona mentre Angelino d’Austria sorveglia la Porta delle Corregge e la piazza di Santo Spirito. Al tramonto i durazzeschi sono costretti a retrocedere. | |||
1389 | |||||
Apr. | Campania | Ugolino dalle Grotte, che difende Castel Capuano, promette al Montjoie di arrendersi a patti nel caso in cui non riceva soccorsi entro il termine di quattro giorni. Il capitano francese è assalito per terra dal Brunswick e dall’ Acuto e per mare da 4 galee, da 6 brigantini e da molte altre navi: gli avversari penetrano nel circondario di Napoli in più punti (Casa Nova, San Pietro all’Ara e Borgonuovo) mentre 400 armati escono da Castel Capuano per dare il loro contributo alla battaglia. Dopo un lungo e sanguinoso scontro i durazzeschi sono costretti a riparare ad Afragola e la flotta deve abbandonare in fretta la rada. I difensori di Castel Capuano si arrendono: il mattino seguente 190 uomini d’arme lasciano la fortezza per essere scortati oltre le porte della città dagli uomini del Montjoie. Costui entra in modo solenne nella fortezza conquistata, le bandiere dell’ antipapa e quelle di Luigi II d’Angiò, rette l’una dal Talabard, l’altra da Sandalo dalla Ratta, sono piantate sulla torre del castello. A seguito di tale successo il Montjoie si decide ad assediare la fortezza di Castelnuovo. Il castello è munito di nuove e migliori macchine da guerra; da parte angioina sono create nuove bastie e rinforzate quelle esistenti; sono messi in opera graticci per difendersi dai proiettili lanciati dai difensori. Nessuno può entrare o uscire dalla fortezza assediata. Invia ambascerie a Luigi II d’Angiò per sollecitare la sua venuta nel regno. | |||
Mag. giu. | Campania | Si impossessa dell’ isolotto di San Vincenzo e lo circonda di bertesche; è costruita una torre a tre piani provvista di bombarde e di balestre; questa è unita alla terra da un ponte artificiale che permette il transito sicuro agli assalitori; una lunga catena è tesa tutta attorno all’isola per impedire l’attracco alle navi dei soccorritori. Sul molo e sull’isolotto sono collocate altre bombarde, briccole ed un grosso trabucco; dal mare una barbotta ed una galeazza sorvegliano ed ostacolano qualsiasi azione che tenda alla distruzione della catena. | |||
Lug. | Campania | Si dirige su Marigliano con 3000 cavalli, si accampa a Dogliolo (Poggioreale) ed entra in Napoli per rifornire la città di vettovaglie. | |||
Ago. | Campania | Si scontra verso il Ponte Guizzardo con Cecco dal Borgo. Il condottiero avversario è catturato con altri 9 uomini d’arme. | |||
1390 | |||||
Ago. | Campania | Con l’arrivo dalla Francia di Luigi d’Angiò e del cardinale di Santa Susanna lascia la carica di viceré ed assume quella di gran giustiziere. I nobili ed il popolo napoletano non placano il loro odio nei confronti dei francesi. Il Montjoie affianca il re di Provenza in varie cerimonie, tra cui una cavalcata per le vie di Napoli ed una visita a Castel Capuano. | |||
Sett. | Francia | Si allontana da Napoli con 2 galee; rientra in Francia, ad Avignone, per presentare all’antipapa ed alla regina madre Maria di Blois le sue lagnanze. Ottiene soddisfazione. | |||
1391 | |||||
Dic. | Antipapa | Napoli Chiesa | Maresciallo | Campania | E’ nominato maresciallo dall’antipapa Clemente VII e ritorna a Napoli. Sostituisce nel suo incarico il cardinale legato richiamato in Francia. |
1392 | |||||
Gen. | Campania | Con Giorgio di Marles si impadronisce dopo un aspro scontro, in cui cadono molti uomini d’ambo le parti, della torre di Sant’Anastasia controllata da Filippo della Corona. Si porta poi a Somma Vesuviana dove, sempre il medesimo della Corona sorveglia un’altra torre; il Montjoie ne viene in possesso con un breve assedio. | |||
Feb. | Francia | Rientra in Provenza. Si presenta all’ antipapa ed alla regina Maria di Blois per esprimere le sue lagnanze sulla situazione napoletana: sostituisce il cardinale legato nella tutela di Luigi II d’Angiò. | |||
Mar. | Ottiene nuovamente la nomina di viceré del regno di Napoli. Ne seguono aspri contrasti con i nobili vicini agli Angiò: in particolare, il conte di Venosa Ugo da San Severino si dimette dal suo incarico ed abbandona per qualche tempo la capitale con i suoi fautori. | ||||
Apr. | Campania | Si riconcilia con i San Severino dopo la loro vittoria sul Barbiano. E’ così segnalato a Napoli con il protonotario Ugo da San Severino, Luigi di Savoia e Giorgio di Marles: Tommaso da San Severino si reca in missione ad Avignone. | |||
Mag. | Campania | Si avvia verso Nocera con molti cavalli e fanti; muove in soccorso di Ludovico di Ristaino assediato nella fortezza di Castellamare di Stabia. Unitosi con Luigi di Savoia si scontra con le truppe di Giannello Tomacelli che rafforza il suo campo con bastie e fossati: con l’arrivo di 5 galee durazzesche, giunte a sostenere l’azione degli assedianti, il Montjoie è obbligato a ripiegare ad Angri. Ritorna ancora a Castellamare di Stabia alla testa di una flottiglia composta di una galea, una galeotta ed una saettia; introduce vettovaglie nella fortezza; sbarca alla bastia, detta lo Sperone, e la fa incendiare dopo avere constatato la sua indifendibilità. I difensori sono trasferiti ad Angri. | |||
Giu. | Campania e Sicilia | Salpa da Napoli con una galea ed una galeotta e depreda le coste siciliane; ne ritorna con 10 galee e 4 galeotte; sbarca a Castellamare di Stabia e mette a sacco la città. E’ pure saccheggiato il campo durazzesco; 4 galee della sua flotta impediscono l’uscita da Sorrento di 2 galee avversarie. Soccorre la torre di Carluccio Minutolo, presso Afragola che sta per cedere di fronte a Giacomo Stendardo ed a Giannello Tomacelli. | |||
1393 | |||||
Feb. | Campania | Esce da Scala ed occupa Ravello che viene messa orrendamente a sacco; lo stesso giorno ottiene Minori, Maiori e Tramonti che giurano fedeltà a Luigi d’Angiò. | |||
Apr. | Campania | Assale Pozzuoli con tutti gli uomini d’arme bretoni e molti popolani di Napoli. Cinge d’assedio la città. | |||
Mag. | Campania | Punta su Aversa. Gli viene contro il conte di Alife, cui cattura davanti ai serragli del campo durazzesco alcuni cavalli; a sera si reca a Napoli. Attacca ancora Aversa con il conte di Cerreto. Si acquartiera presso il fiume Sant’Antonio. Al termine della scorreria prosegue per Capua alla cui difesa è Giovanni da Fabriano; si attenda al casale di Ordicchiello ed invia il guanto di sfida al capitano avversario. Non ottiene risposta; porta le sue razzie fino al territorio di Acerra. Deve ritirarsi per l’arrivo di 3600 cavalli condotti da Cecco dal Borgo, dal Barbiano e da Onofrio Pesce. | |||
Ago. sett. | Lazio | A Fondi per incontrarvi Onorato Gaetani, fautore dell’antipapa. a settembre è segnalato ad Angri. | |||
1394 | |||||
Apr. | Campania | E’ sempre impegnato alla difesa di Napoli. Blocca lo sbarco agli uomini della flotta durazzesca. | |||
Giu. ago. | Campania | Si trova ad Amalfi. Ad agosto rientra a Napoli. | |||
1395 | |||||
Primavera | Campania | Chiede in moglie al duca di Sessa Giacomo di Marzano, la figlia Maria per conto di Luigi d’Angiò. | |||
1396 | |||||
Mag. | Milano | Campania e Lazio | Viene costretto ad allontanarsi da Napoli dai San Severino; ottiene un salvacondotto e si reca a Gaeta dove si ferma alcuni giorni. Passa al servizio del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti che gli assegna alcuni beni con una rendita di 1000 fiorini, una provvigione mensile di 300 fiorini e la proprietà di un palazzo a Milano del valore di 4000 fiorini. | ||
…………. | Francia | Al servizio del re Carlo VII. | |||
1403 | |||||
Gen. | Lombardia | A Milano. E’ presente alla dichiarazione di Niccolò da Uzzano circa il preteso avvelenamento dell’imperatore Roberto di Baviera. | |||
Feb. | Gli sono date le procure ducali per un nuovo accordo politico franco-milanese. Rinnova il giuramento al nuovo duca Giovanni Maria Visconti. A compenso dei suoi crediti ottiene il possesso di Casei Gerola, affittato per 425 fiorini l’anno; gode, inoltre, di un’altra provvigione annua di 300 fiorini. | ||||
1409 | |||||
Mag. | Piemonte | Viene nominato dal nuovo duca Carlo d’ Orleans governatore di Asti al posto di Bernardo della Serra. | |||
1415 | Muore. |
CITAZIONI
-“Abilissimo uomo di guerra.” CUTOLO
-“Superbo uomo…gli animi di tutti disgustava”. PETRONI
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