LUDOVICO MANFREDI (Ludovico da Marradi) Conte. Signore di Marradi, di Gattara e di altri castelli del val di Lamone.
Cognato di Alberico da Barbiano, Obizzo da Polenta e di Niccolò Roberti.
+ 1465 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1410 | Manfredi | Chiesa |
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Romagna |
Aiuta Giovanni Galeazzo Manfredi a recuperare la signoria in Faenza. |
1411 | Antipapa | Faenza |
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Romagna |
Appoggia l’antipapa Giovanni XXIII contro i congiunti. Gli viene tolta Gattara. |
1413 |
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Sett. |
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Romagna |
E’ investito dall’ antipapa, a spese dei Manfredi di Faenza, di Brisighella, Torre di Calamello, Rocca San Casciano, Fernazzano, Montevecchio, Montemaggiore e Montalbergo dietro il censo annuo di un cane e di un falco. |
1414 |
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Lug. |
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In occasione della pace fra il re di Napoli Ladislao d’Angiò e l’antipapa è compreso tra i collegati dei fiorentini. |
…………. | Bologna | Faenza |
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Romagna | |
1418 |
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Sett. |
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E’ raccomandato dai fiorentini al papa Martino V. Nell’anno ha una vertenza con il signore di Ravenna Obizzo da Polenta che è risolta a Ferrara. |
1423 |
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Mag. |
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Emilia |
Scorta con 40 cavalli da Bologna a Castel Bolognese l’ambasciatore fiorentino Rinaldo degli Albizzi che deve incontrarsi con Antongaleazzo Bentivoglio: gli uomini di Ludovico Manfredi sono colti alla sprovvista e non riescono ad impedire la cattura del fiorentino. Antongaleazzo Bentivoglio si scusa per il malinteso e libera i prigionieri. |
1424 |
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…………. |
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Romagna |
Convince il cognato Alberico da Barbiano ad abbandonare lo stipendio dei veneziani ed a ritornare in Romagna per riprendersi il castello di Lugo che è stato occupato dal marchese di Ferrara Niccolò d’Este per conto dei viscontei. |
Primavera |
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Toscana |
Scoppia la guerra tra fiorentini e viscontei; i primi non accettano le sue pretese per combattere i ducali. Si trova a Marradi. |
Ago. | Firenze | Milano |
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Romagna |
Gli è promessa dai fiorentini la signoria di Faenza in caso di conquista della città. |
1425 |
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Feb. |
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Romagna |
Induce Niccolò Piccinino a scorrere in Val di Lamone. Gli è ordinato di entrare nel territorio dall’alto delle colline mentre i fiorentini vengono incontro a Ludovico Manfredi nella pianura. Il grosso dell’esercito cade in un agguato a Pieve d’Ottavio; il condottiero si salva con la fuga. Si preoccupa della sorte del fratello Jacopo rimasto ferito nello scontro, catturato e rinchiuso in carcere a Faenza: supplica i fiorentini di richiedere una tregua per potere riscattare il congiunto. |
…………. |
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Romagna Toscana |
I fiorentini si alleano con i Manfredi di Faenza: Ludovico si fortifica in Castiglione, molesta i congiunti istituendo nuovi pedaggi a loro carico. L’amico Francesco Soderini insiste affinché si rechi a Firenze. Lascia Marradi con un salvacondotto; a Firenze viene rinchiuso nel carcere delle Stinche. Gli sono tolti poco dopo i suoi castelli. La cattura provoca le proteste del papa Martino V. |
1426 |
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Dic. |
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Toscana |
Vi è un intervento a suo favore del cardinale di Santa Croce Niccolò Albergati per conto del nuovo pontefice Eugenio IV: il risultato è ancora negativo. |
…………. |
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Toscana |
Durante la sua prigionia Ludovico Manfredi ricorre molte volte all’aiuto dei Medici: ciò provoca un peggioramento delle sue condizioni carcerarie. |
1434 |
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Nov. |
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Toscana |
Si rivolge ancora una volta a Lorenzo dei Medici, fratello di Cosimo: la smania di essere liberato lo spinge ad un atto inconsulto (una delazione?) per cui la sua pena viene aggravata. |
…………. |
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Toscana |
Nel luglio 1440 e nel dicembre 1448 contatta Cosimo dei Medici; un’altra supplica indirizzerà a Giovanni dei Medici nel settembre 1455; pressioni a suo favore saranno fatte dal duca di Milano Francesco Sforza nel 1458 e nel 1460. |
1465 |
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Toscana |
E’ probabilmente liberato e muore verso il 1465. Poeta. |
CITAZIONI
Rinchiuso in carcere “Se pensasti con fraude uscir di fore/ mal si par che del mal ti sia corretto;/ e sai, ch’eg’è provato e comun detto,/ che ‘nganno merta inganno e non favore.” Da un sonetto di F. ALBERTI riportato dal FLAMINI