Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LUDOVICO DALLA ROCCA Di Pisa. Di famiglia originaria della maremma pisana, da tempo stabilitasi a Pisa. Fuoriuscito. Padre di Marcoardo dalla Rocca.
1325 ca. – 1380 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1342 | |||||
Primavera | Pisa | Firenze | Toscana Lombardia | Si trova con Guido da Caprona e Bernabò della Gherardesca nella cappella di San Lorenzo alla Rivolta quando Pisa viene assalita da Malatesta Malatesta Guastafamiglia. E’ inviato con Ranieri, Giovanni e Bernabò della Gherardesca, Guido di Caprona, Francesco Zacci e Niccolò Bruglia presso il signore di Milano Luchino Visconti alla ricerca di soccorsi. Fa parte del gruppo di ostaggi chiesti dal Visconti come garanzia dell’alleanza. | |
1343/1345 | Lombardia | Imprigionato nel 1343, a seguito del mutato atteggiamento pisano, viene liberato con gli altri ostaggi alla firma della pace nell’ agosto 1345. | |||
1347 | |||||
Giu. | Toscana | Con l’improvvisa morte del signore di Pisa Ranieri Novello della Gherardesca riprendono nella città le lotte di fazione tra quella dei raspanti (guidata da Ludovico e Tinuccio dalla Rocca) e quella dei bergolini capeggiata dai Gambacorta e dagli Alliata. | |||
Dic. | Toscana | La vigilia di Natale è costretto ad abbandonare Pisa con i raspanti ad opera di Andrea Gambacorta e dei bergolini. E’ confinato a Lucca; si rifugia a Volterra. | |||
1348 | Fuoriusciti | Pisa | Toscana | ||
1355 | |||||
Apr. | Toscana | Può rientrare a Pisa con il padre Dino. A fine mese è tenuto a Pisa il Consiglio degli Anziani. Con Cecco Alliata si dichiara a favore della signoria della città di Carlo di Boemia purché anche Lucca, dipendente da Pisa, abbia il medesimo destino. Il suo parere è accettato ed è inviato con altri tre consiglieri all’ imperatore per offrirgli la signoria della città. I Gambacorta sono costretti ad associarsi. | |||
Mag. | Impero | Toscana | Rientra a Pisa al seguito di Carlo di Boemia. A fine mese sorge nella città un movimento popolare ai danni degli imperiali fomentato dai Gambacorta. 500 persone si radunano nelle case di questi ultimi. Con Paffetta da Montescudaio Ludovico dalla Rocca raduna 600 uomini al ponte vecchio ed alla torre del Nicchio. Con costoro vi sono anche le milizie imperiali. Riesce ad attraversare l’Arno ed a penetrare con successo nel quartiere di Chiuzica, roccaforte dei Gambacorta, attraverso il ponte della Spina. Nasce uno scontro tra le due fazioni con alcuni morti. Sono assalite, messe a sacco e date alle fiamme le case dei Gambacorta. Sono catturati Francesco, Lotto, Bartolomeo, Piero e Gherardo Gambacorta: sono subito decapitati i primi 3 membri di tale famiglia con altri 4 loro fautori. Molti aderenti dei Gambacorta sono imprigionati; i mercenari tedeschi saccheggiano anche la case di questi ultimi. A fine mese il dalla Rocca viene inviato a Lucca per scusare la città dell’ accaduto nei confronti di Carlo di Boemia. Viene imposta a Pisa una taglia di 13000 ducati per i danni ricevuti dagli imperiali nella recente sommossa. | ||
…………… | Ottiene in feudo dai Visconti Collesalvetti. | ||||
1359 | Lazio | Ricopre a Roma l’incarico di senatore per il primo semestre. | |||
1361 | Toscana | Rientrato a Pisa da Roma è inviato con un piccolo contingente di truppe a Lucca, Pietrasanta, Camaiore, Sarzana ed in Lunigiana per affermarvi l’autorità politica di Pisa. Poco dopo si reca a Firenze come vicario del capitano del popolo. | |||
1362 | |||||
Giu. | Pisa | Firenze | Toscana | Con la conquista di Pietrabuona da parte dei pisani sorge un conflitto con i fiorentini. | |
1363 | |||||
Apr. | Milano | Chiesa | Emilia | E’ fatto prigioniero nella battaglia di Solara. | |
…………… | Toscana | Senatore a Siena. | |||
1364 | |||||
Apr. giu. | Emilia | E’ podestà a Parma. A fine giugno fa impiccare sotto il portico delle case degli eredi di Girolamo Carignani, presso San Salvatore, un cittadino trovato in possesso di un’arma nonostante i suoi bandi. | |||
Ago. | Toscana | Affianca a Pisa Giovanni Acuto ed altri membri del partito dei raspanti per fare nominare doge della città, e signore a vita di Pisa e Lucca, Giovanni dell’ Agnello. Viene firmata la pace con Firenze e sono richiamati i fuoriusciti. Il dalla Rocca è eletto capitano del popolo. | |||
1366 | |||||
Ago. | Toscana | Fa sì che siano eletti dogi e senatori a vita di Pisa e Lucca anche i figli di Giovanni dell’ Agnello, Gualtieri e Auti (tenuto a battesimo dall’Acuto). | |||
1367 | Toscana | Podestà a Pisa per conto del signore della città Giovanni dell’Agnello. | |||
1368 | |||||
…………… | Lazio | Nel primo semestre ricopre nuovamente l’incarico di senatore di Roma. | |||
Sett. | Toscana | A metà mese è inviato a Lucca con altri cittadini dal Consiglio degli Anziani presso Carlo di Boemia: l’ambasceria ha il compito di chiedere la riammissione in Pisa dei Gambacorta. L’imperatore non è d’accordo. Nasce una rissa al cui termine gli ambasciatori sono scacciati dalla città dopo essere stati spogliati delle loro armi. | |||
1369 | |||||
Mar. | Milano | Pisa | Toscana | Ai primi del mese i Gambacorta si ribellano, danno alle fiamme le case del dalla Rocca e di altri raspanti ponendo le premesse per la signoria di Piero Gambacorta che durerà un ventennio. Si rifugia a Lucca. Si pone agli stipendi del signore di Milano Bernabò Visconti. Con il maresciallo di Carlo di Boemia Anzi Tedesco, Luchino Novello e Giannotto Visconti cerca di impadronirsi di Pisa ai danni dei rivali. Si avvicina alla Porta del Leone, controllata dai fautori di Giovanni dell’ Agnello; è respinto dagli abitanti. | |
Apr. | Toscana | Si rappacifica con i dell’ Agnello. Si collega direttamente con gli imperiali e Gherardo dell’ Agnello per scorrere in Val di Serchio. Giunge a Barbaricina; sono messe a sacco e date alle fiamme le case degli Scaccieri e di Donatuccio Seccamerenda. | |||
…………… | Lombardia | Si reca a Milano con Gherardo dell’Agnello presso Bernabò Visconti alla ricerca di soccorsi per potere rientrare in Pisa con le armi. | |||
Dic. | Liguria | Si trova a Sarzana. 1000 cavalli dell’ esercito visconteo (Federico Gonzaga, Piero dalla Rocca, Gherardo, Antonio e Piero dell’Agnello) sono distaccati per unirsi con l’Acuto a Cascina. Nel loro passaggio le truppe provocano gravi danni al pisano. | |||
1370 | |||||
Mag. | Fuoriusciti | Pisa | Toscana | Si muove dalla maremma pisana, dove i suoi famigliari hanno ancora alcuni possedimenti feudali, per combattere i Gambacorta. | |
1371 | |||||
Mag. | Comp. ventura | Pisa | Liguria e Toscana | Con Giovanni dell’ Agnello assolda per quattro mesi le compagnie di Giovanni di Raten e di Andrea di Rod per conquistare Pisa. Con tali venturieri si trova anche l’Acuto. E’ bloccato per alcuni giorni a Sarzana ed a Massa perché trova il passo bloccato dai lucchesi con steccati e serragli a Motrone ed a Pietrasanta. Supera la resistenza degli avversari, attraversa il Serchio e si accampa vicino a Pisa tra le chiese di San Michele degli Scalzi e di San Jacopo ad Orticaia. Dopo inutili colloqui con i rappresentanti della città nottetempo 20 soldati salgono sulle mura con scale di legno (forse lanciate dall’interno) e funi. Sono avvistati dalle sentinelle: 4 armati vengono gettati giù dalle mura, altri 4 muoiono nello scontro; 2 (il fuoriuscito Marco da Travalda ed un inglese) sono catturati ed impiccati. Fallito il tentativo Ludovico dalla Rocca riattraversa l’Arno e raggiunge Parrana San Giusto e Livorno. Depredate del loro carico ( vino e vettovaglie) alcune galee angioine ferme nel porto, a fine mese con l’Acuto, Giovanni di Raten e più di 1000 cavalli lascia la città per dirigersi verso la maremma. Espugna Montescudaio; messo a ferro e fuoco il territorio fino a Volterra, ritorna a Santa Luce. | |
Ott. | Liguria | A Genova. Riesce a fare sequestrare dalle autorità locali un carico di merci appartenente a cittadini pisani. | |||
1372 | |||||
Dic. | Venezia | Padova | Veneto | Agli ordini di Francesco Ordelaffi attacca la torre del Curano obbligando Antonio Lupo alla resa. | |
1373 | |||||
Mag. | Veneto | Partecipa alla battaglia di Lova. Si ammala presto di peste. Deve recarsi a Venezia per le necessarie cure. | |||
Lug. | Veneto | Guarito, prende parte alla vittoriosa giornata di Medicina o del Buon Conforto. | |||
1380 | Muore. |
CITAZIONI
-“Huomo di gran valore e esperienza.” TRONCI
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