Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LUDOVICO DA MARCIANO (Ludovico da Marsciano, Ludovico da Farneta, Lamberto da Marciano) Di Sanguinetto.
Figlio di Antonio da Marciano, fratello di Ranuccio da Marciano, Bernardino da Marciano e Pirro da Marciano. Signore di Castelfiore e di Parrano.
1471 (giugno)- !526 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1491 | |||||
Giu. | Perugia | Oddi Foligno | Umbria | Affianca i Baglioni contro gli Oddi. Si congiunge con Morgante e Giampaolo Baglioni per conquistare, saccheggiare e dare alle fiamme Schifanoia, appartenente a Berardino Ranieri. Giunge a Ripa ed a Resena, incendia Civitella Benazzone. | |
1494 | |||||
Gen. | Toscana | Prende parte a Firenze ad una grande giostra organizzata da Piero dei Medici. Sono pure presenti Rinieri della Sassetta, Simonetto Baglioni, Renzo di Ceri e Vitellozzo Vitelli. | |||
1495 | Firenze | Pisa | Toscana | Si trova con il commissario Piero Capponi al campo di Ponsacco. | |
1496 | |||||
……….. | Firenze | Siena | 40 lance | Toscana | Fronteggia al ponte di Valiano Giovanni Savelli; lo induce ad abbandonare la località. |
Mag. | Firenze | Pisa Venezia | Toscana | Di stanza a Ponsacco, dove ha il comando di 40 uomini d’arme, di 25 cavalli leggeri e di 200 fanti. Vi viene catturato da Lucio Malvezzi e da Giampaolo Manfrone allorché i pisani si impadroniscono per trattato di tale centro. | |
Giu. | Toscana | Condotto a Pisa, viene rinchiuso nella casa di Lucio Malvezzi: può fuggire da essa a metà mese grazie alla connivenza dei condottieri sforzeschi Carlo e Lorenzo Malvezzi. Un pomeriggio, infatti, Ludovico da Marciano cavalca un morello che si trova nell’abitazione; esce con i due Malvezzi che lo seguono a cavallo e due staffieri a piedi. Attraversa la porta che dà a Cascina, approfitta del momento di disattenzione di uno staffiere mentre costui è intento a mettere a posto lo staffile, e fugge verso Ponsacco. | |||
Ago. | Toscana | Si muove in una marcia di trasferimento; sorpreso con la sua compagnia dagli stradiotti veneziani, viene ferito nel combattimento ed è fatto nuovamente prigioniero. E’ condotto a Pisa. Gli è imposta una taglia di 500 ducati che sarà pagata dai fiorentini. | |||
1497 | |||||
Estate | Umbria | Cerca inutilmente di fare da mediatore nel conflitto in corso tra Orvieto da un lato e Bandino da Castel della Pieve dall’altro. | |||
1498 | |||||
Mar. | Firenze | Pisa Venezia | 30 lance | Toscana | |
Mag. | Toscana | Agli ordini del fratello Ranuccio con Achille da Cesena, Giovanni della Vecchia e Ceccotto Orlandi è sconfitto e catturato a San Regolo da Marco da Martinengo. E’ incarcerato una volta di più dai pisani. | |||
Sett. | Toscana | E’ liberato con Ceccone da Barga e Giovanni della Vecchia in cambio di Giacomo Novello e di altri due connestabili veneziani che sono stati catturati in precedenza a Buti. | |||
1499 | |||||
Sett. | Firenze | Pisa | Toscana | ||
1500 | |||||
Giu. | Umbria | A Perugia, per le nozze di Astorre Baglioni. In una giostra, spalleggiato da Simonetto Baglioni, entra a contesa con Girolamo dalla Penna e Grifone Baglioni. Nella divisione dei beni paterni gli spetta Castelfiore. Molri Anni, a seguito delle lotte tra i fratelli, papa Leone X è costretto ad emanare un breve con il quale lo assolve per questo fatto dalla maledizione paterna contraria ad ogni disgregazione dei feudi della famiglia. | |||
1501 | |||||
Mag. | Firenze | Perugia | Umbria e Toscana | E’ inviato in soccorso dei fuoriusciti perugini (Pompeo, Carlo, Filippo e Sforzino Oddi) ai danni dei Baglioni. Entra nel perugino con Piero del Monte a Santa Maria e Baldassarre di Scipione; attacca Passignano sul Trasimeno, penetra nel borgo. E’ respinto dal castello da Giulio Cesare della Cornia dopo un combattimento di tre ore. Assalito da Giampaolo e da Morgante Baglioni si dà alla fuga con Giulio Cesare da Perugia e Berardo della Cornia; ripara a Camucia ed a Cortona. | |
Ago. | Cancellieri | Panciatichi | Toscana | Viene assoldato dai Cancellieri per contrastare nel pistoiese la fazione avversa dei Panciatichi i quali si avvalgono, a loro volta, dell’operato di Piero del Monte a Santa Maria. Lo scontro avviene ad Agliana, dove i rivali tentano di impadronirsi di una bastia. Molte sono le vittime a seguito della vittoria dei Cancellieri. | |
1503 | Umbria | Ha l’incarico di conservatore di Orvieto nel periodo 1503/1505 | |||
1504 Gen. mag. | Firenze | Pisa | Umbria Toscana | Si offre vanamente ai veneziani. A maggio è inviato dai fiorentini in maremma per impedire il passo a Rinieri della Sassetta che è diretto a Pisa. Ha poi il compito di lasciare a Lari i suoi cavalli leggeri e di scortare con gli uomini d’arme le artiglierie destinate a colpire Ripafratta. | |
1505 | Marciano | Marciano | Umbria | Ha l’incarico di ambasciatore del comune di Orvieto presso il cardinale Farnese (il futuro papa Paolo III). Nello stesso anno è assalito all’improvviso con il fratello Bernardino in Parrano da molti fanti perugini e da 50 cavalli condotti dal fratello Mario. Costretto alla fuga, il castello viene messo a sacco. Lo recupera in breve tempo con l’aiuto di Berardo dei Monaldeschi della Cervara che gli presta soccorso con 30 fanti. | |
1507 | |||||
Mar. | Marciano | Corbara | Umbria | Viene assalito in Castelfiore da 150 balestrieri a cavallo capitanati da un parente, Dolce da Corbara: avute alcune milizie in soccorso dal fratello Bernardino, esce dalla torre in cui si è rifugiato e rientra a Parrano. Affronta i rivali con il fratello e li mette in fuga con l’aiuto degli abitanti. Il grido di battaglia è “Gatto, Gatto”, frase già utilizzata dal padre Antonio in onore del Gattamelata. 70 fanti ne mettono in fuga 150 tra i quali si trova anche il fratello Alessandro. | |
……….. | Firenze | Pisa | Toscana | ||
1508 | Marciano | Marciano | Umbria | Altri parenti assalgono Monte Giove, dove si trova il fratello Bernardino. Il congiunto esce da una torre con 25 uomini, affronta gli avversari con coraggio e li mette in fuga. | |
1515 | Chiesa | Milita agli ordini di Giuliano dei Medici. Sempre nell’anno esprime il giuramento di fedeltà, come suo vassallo, al vescovo di Orvieto Giorgio della Rovere per il castello di Parrano. | |||
1526 | |||||
Ago. | Lazio | Rientra da Roma; muore di peste a Viterbo il giorno di San Lorenzo in una camera del locale vescovado. Sposa Emilia di Castell’ottieri. |
CITAZIONI
-“Exercitato iin l’arte militar.” SANUDO
-“Hereditò Ludovico gli spiriti martiali del padre, e militò sotto la disciplina di Ranuccio suo fratello, valorosissimo Condottiero.” UGHELLI
Fonte immagine: wikipedia, Castello di Parrano