LORENZO DA CASTELLO/LORENZO GIUSTINI

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Villa Magherini Graziani di Celalba
Villa Magherini Graziani di Celalba

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

LORENZO DA CASTELLO/LORENZO GIUSTINI   Di Città di Castello.

1430 ca. – 1487 (ottobre)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1462UmbriaFa parte di alcuni consigli cittadini di Città di Castello.
1463
…………..Chiesa RiminiMarche

Milita al servizio del papa Pio II contro le truppe di Sigismondo Pandolfo Malatesta.  Affianca il legato della marca di Ancona, il cardinale Niccolò Forteguerra, all’ assedio di Fano.

Ott.MarcheCon la resa di Fano è nominato commissario o luogotenente dell’esercito pontificio.
1464
Giu.ChiesaUmbria

Il papa Paolo II gli dà l’incarico di capitano del popolo a Perugia. Cerca di abbassare la preponderanza di Niccolò Vitelli nella vita cittadina. il collegio dei dottori si oppone alla sua elezione, non riconosce la validità del suo titolo di studio. Deve lasciare la città.

…………..MarcheCommissario pontificio e podestà di Fano.
1468
Apr.ChiesaC. di CastelloUmbria

Viene inviato a Città di Castello per intimare ai magistrati di esiliare Niccolò Vitelli e di richiamare i fuoriusciti. In caso di disobbedienza è minacciata l’apertura delle ostilità. Lorenzo da Castello raduna i suoi partigiani per scalzare il Vitelli dal potere; costui lo previene e fa uccidere otto membri della sua fazione e nove uomini di casa Fucci. Lorenzo da Castello si salva a stento dall’ eccidio.

Lug.UmbriaNiccolò Vitelli è costretto ad abbandonare Città di Castello per essere confinato.
1470LazioOttiene l’incarico di senatore di Roma per il secondo semestre.
1472Chiesa

Al servizio del papa Sisto IV. I suoi partigiani sono sempre attivi in Città di Castello per abbattere il potere esercitato da Niccolò Vitelli nella località. Ai primi di maggio, con il beneplacito del governatore pontificio, provoca una rivolta in città. Il papa incarica Federico da Montefeltro di portare la pace.

1473LombardiaA Milano per fare da testimonio al matrimonio di Caterina Sforza con il conte Girolamo Riario e ricevere le chiavi di Imola, città appena acquistata dal nipote del papa da Galeazzo Maria Sforza.
1474
Giu.ChiesaC.di CastelloUmbria

Mette a sacco il territorio di Città di Castello alla testa di 10 squadre di uomini d’arme. Si accampa sul torrente Cavaglione che attraversa la città, ed al casalino di San Giuliano, con Pino Ordelaffi e Carlo da Pian di Meleto.

Lug.MarchePresenzia ad un consiglio di guerra che si svolge a Fano.
Ago.70 fantiUmbriaRitorna all’assedio di Città di Castello.
Sett. dic.Umbria

Può entrare con gli altri fuoriusciti in Città di Castello; a fine dicembre è chiamato a far parte del consiglio dei Dodici. Nell’ estate del 1476  gli sarà donato un palazzo confiscato a Niccolò Vitelli.

1476LazioIstruisce a Roma il processo ai fautori del partito braccesco a Perugia.
1477
Mag. sett.ChiesaMontoneUmbriaAi primi di maggio Federico da Montefeltro informa il governatore pontificio di Città di Castello e Lorenzo da Castello di nuove insidie messe in atto da Niccolò Vitelli. Sono impiccati ed imprigionati alcuni fautori di quest’ultimo. A settembre Lorenzo da castello formula alcune accuse nei confronti di Lorenzo dei Medici in un processo riguardante alcuni ribelli perugini. Prende parte all’assedio di Montone.
Ott.Romagna

Si reca a Faenza su mandato del pontefice per far sì che Carlo Manfredi ceda a Girolamo Riario Rio Secco e Montebattaglia in cambio del sostegno pontificio nella sua lotta contro Galeotto Manfredi. Trovata resistenza nel signore di Faenza, si accorda con Galeotto Manfredi. Quest’ultimo,  prudentemente,  rinuncia alle due località.

Nov.Campania e LazioGirolamo Riario lo invia in missione diplomatica a Napoli presso il re Ferrante d’Aragona. E’ segnalato in un secondo momento  a Roma.
1478
Feb.MarcheA metà mese ad Urbino per incontrarsi segretamente con Federico da Montefeltro al fine di coinvolgerlo nella cosiddetta “congiura dei Pazzi”.
Mar.Lazio

Si trova a Roma. Ha un incontro segreto nel Palazzo Apostolico in Vaticano con Girolamo Riario, l’ambasciatore aragonese Anello Arcamone e gli inviati di Federico da Montefeltro Agostino Staccoli e Piero Felici.

Apr.ChiesaFirenzeUmbria e Toscana

Con Gian Francesco da Tolentino raduna 1000 cavalli nell’alta valle del Tevere per invadere la Toscana dall’ aretino. Allorché viene informato del fallimento del complotto antimediceo si ritira subito senza lasciarsi raggiungere dalle milizie fiorentine: è dichiarato ribelle del comune di Firenze.

Mag.50 lanceRicopre l’incarico di commissario dell’esercito pontificio.
Giu.Lazio e Umbria

Lascia Roma con 30 cavalli e si reca a Perugia dove è ospitato da Rodolfo Oddi. E’ schivato dalla cittadinanza, favorevole viceversa alla causa dei fiorentini. Esce dalla città con numerose truppe e 600 guastatori; si ferma a Montone per  distruggere mura, rocca e castello della località controllata da Carlo di Montone.

Ago.ToscanaFa dare alle fiamme nell’aretino ad alcune fortezze con i relativi difensori.
1479
Giu.UmbriaAlla guardia di Città di Castello allorché il centro viene assalito da Niccolò Vitelli. Seguono arresti ed esecuzioni in città tra i partigiani del rivale.
…………..Toscana

Si reca a Siena con Federico da Montefeltro ed il duca di Calabria; nella città è alloggiato nella casa di Antonio di Lorenzo in piazza Sant’ Agostino.

1480
Mar.LazioFirma a Roma, per conto del papa Sisto IV, il trattato di pace stipulato con i fiorentini in Santa Maria del Popolo.
Giu.Toscana e LazioA Siena. Rientra nello stato della Chiesa con i pezzi di artiglieria utilizzati nella recente campagna.
1482
Feb.Umbria

Con la riammissione in Città di Castello di Niccolò Vitelli da parte del legato pontificio, il cardinale Giovambattista Savelli ottiene dal papa un breve a  favore di Lorenzo da Castello.

Mar.Toscana

E’ inviato dal papa a Siena per chiedere soccorsi nel caso di un eventuale conflitto. Si attiva per un’alleanza tra tale stato ed i pontifici.

Lug.ChiesaC.di CastelloUmbria

Espulso ancora una volta da Città di Castello, si vendica e danneggia le campagne del contado con Giordano Orsini. Si accampa a Sant’Angelo di Corzano. Camillo e Paolo Vitelli lo convincono ad allontanarsi a seguito di alcune scaramucce.

Ago.ChiesaNapoliLazio

Combatte gli aragonesi agli ordini di Roberto Malatesta. Esce da Roma e, inserito nella quarta schiera, partecipa alla battaglia di Campomorto. Al comando di 400 cavalli riesce a superare la resistenza dei difensori del campo trincerato.

Nov.MarcheSul Tronto per conto del pontefice. Inizia le trattative per un cambio di alleanze, che porterà lo stato della Chiesa a dichiararsi nemica della Serenissima.
1483
…………..Chiesa NapoliVenezia60 lanceDella sua compagnia 30 uomini d’arme ricevono lo stipendio dallo stato della Chiesa e 30 dal regno di Napoli.
Feb.LombardiaSi incontra ad Ostiglia con il marchese di Mantova Federico Gonzaga e con il signore di Bologna Giovanni Bentivoglio.
Giu.ChiesaC.di CastelloUmbria

Lascia il campo di Resena con Jacopo Conti e Giordano Orsini con 8 squadre di fanti e 300 cavalli;  opera sul confine tra il perugino e Città di Castello. Ne devasta il territorio: occupa il palazzo del Cornetto, Trestina e Conoscio;  dà alle fiamme a molti palazzi del circondario. Tocca Garavelle e Branca;  subisce alcune perdite in una scaramuccia con gli avversari. Pone il suo campo alla Porta di San Giacomo di Città di Castello, si impadronisce di Celalba, punta su Santa Croce ed Antirata, si ferma a Castelleone. Alcune squadre di Niccolò Vitelli escono dalla città alla ricerca di foraggio e vettovaglie. Lorenzo da Castello le mette in fuga; fa 50 prigionieri dei quali venti hanno una taglia sulla testa. Ritorna vittorioso a Citerna con il foraggio ed il bestiame eludendo il tentativo di Costanzo Sforza di intercettarlo.

Lug.ChiesaFuoriuscitiUmbria

Città di Castello si arrende a patti ai pontifici; Lorenzo da Castello si porta a Perugia, raggiunge la Val Tiberina per scacciare i fuoriusciti di Todi da Camerata.

Ago.UmbriaSi muove lungo il confine con il senese per sciogliere le squadre dei fuoriusciti locali.
Sett.ChiesaVitelliUmbria

Ricevuti rinforzi da Leone da Montesecco, con i fuoriusciti, 4 squadre di cavalli e 300 fanti si avvicina a Città di Castello.  Si impossessa del castello di Sant’ Angelo di Corzano;  si attenda nei pressi; vi è sorpreso nottetempo da Giovanni e da Camillo Vitelli usciti da Città di Castello con 244 fanti. Lorenzo da Castello si rifugia faticosamente nel castello dopo avere perso i propri carriaggi.

Dic.Umbria

Cerca di recuperare Celalba riconquistata dai Vitelli: alla difesa della fortezza si trova il solo Camillo Vitelli. Vi è un trattato ed il condottiero avversario è catturato con altri 17 fautori. Compare subito Niccolò Vitelli che assedia Lorenzo da Castello in tale località.

1484
Gen.Umbria e Lazio

Respinge gli attaccanti. Lorenzo da Castello conduce a Roma Camillo Vitelli che viene rinchiuso con i suoi compagni (18 uomini) in Castel Sant’ Angelo.

…………..UmbriaRientra in Città di Castello previa rappacificazione con i rivali di sempre.
Giu.ChiesaColonnaLazioE’ impegnato in una nuova azione di polizia ai danni dei Colonna. Ottiene Capranica a seguito di un o scontro con gli avversari.
Nov.

E’ minacciato di morte dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona in un colloquio privato da questi tenuto con l’ambasciatore fiorentino Giovanni Lanfredini. In ogni caso gli aragonesi gli confiscano alcuni castelli da lui detenuti nel regno di Napoli.

1485ChiesaLazioAl servizio del papa Innocenzo VIII.
1486
Apr.ChiesaNapoliLazioCon Giulio Orsini ed Ettore da Forlì affianca il capitano generale Roberto da San Severino tra Valentano, Acquapendente e Montefiascone.
1487
Ott.Lazio

Viene ucciso presso la Porta Prima, a Roma, da Paolo Vitelli: è derubato dei suoi vestiti e gli è tagliata la testa. Il cadavere è trasportato in città a dorso di un mulo. Il Campano gli dedica alcuni versi.

 CITAZIONI

-“Il più riputato nelle armi tra gli avversari dei Vitelli.” FABRETTI

-“Chiaro per gradi e per lettere, cavaliere di riconosciuto valore.” MAGHERINI GRAZIANI (introduzione ad un volume dell’ORSI)

-Con Gian Francesco da Tolentino “Homines militari virtute clari.” FABRONIO

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