Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LANCILLOTTO BECCARIA (Lanciarotto Beccaria) Di Pavia. Ghibellino.
Fratello di Castellino Beccaria, cognato di Filippo Arcelli.
Signore di Serravalle Scrivia, Casei Gerola, Bassignana, Novi Ligure, Voghera, Broni e Robecco Pavese.
- 1418 (luglio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1397 | |||||
Ago. | MIlano | Mantova | Lombardia | E’ sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Governolo. | |
1400 | |||||
Mar. | Lombardia | Sono battezzati a Pavia un figlio suo ed uno del fratello Castellino. Intervengono alla cerimonia come padrino l’arcivescovo di Milano fra Pietro da Candia, il marchese Teodoro di Monferrato, Francesco Visconti e 200 nobili della città e del distretto. Nell’ occasione è dato un sontuoso pranzo sotto il loggiato della cittadella a più di 1000 convitati. | |||
1401 | |||||
Mar. | Milano | Bologna | Emilia | Con Martino Polsort coadiuva Giovanni Bentivoglio nell’ insignorirsi di Bologna; entra nella città e respinge nella piazza una sortita portata da Nanne e Gozzadino Gozzadini. Il mattino seguente il Bentivoglio si proclama principe e capo della repubblica ed è confermato nella carica dal consiglio generale della cittadinanza. | |
…………….. | Bologna | Emilia | Al servizio del signore di Bologna Giovanni Bentivoglio. | ||
1402 | |||||
Gen. | Bologna | Milano | Emilia | Affianca il Bentivoglio contro le mire del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Si trova alla difesa di Pieve di Cento; è costretto ad abbandonare la località per il tradimento di Niccolò dei Tutoboni e di Checco de’ Bo’. | |
Feb. | Emilia | Con il Tartaglia, Muzio Attendolo Sforza e lo Scorpione recupera Massumatico; vi fa più di 1000 prigionieri, tra i quali Marcoardo dalla Rocca ed Alberto Pio. | |||
Mag. | Emilia | Con Giacomo da Carrara e lo Sforza punta su San Giovanni in Persiceto: gli vengono contro Alberico da Barbiano, Facino Cane e Pandolfo Malatesta. Ciascuno ritorna al suo campo dopo un lungo combattimento. | |||
Giu. | Emilia | Partecipa alla battaglia di Casalecchio di Reno. Con Martino Polsort ed il Tartaglia ha il comando della terza schiera forte di 1500 cavalli. Si getta contro gli avversari cercando di colpire in particolare le loro cavalcature. Si scontra con le milizie di Ottobono Terzi dalle quali viene scavalcato da cavallo. | |||
Sett. | Lombardia | A Milano. Presenzia nel duomo ai funerali di Gian Galeazzo Visconti. | |||
Nov. | Ghibellini | Guelfi | Si collega con Facino Cane per danneggiare le terre guelfe dell’Oltrepò Pavese. | ||
1403 | |||||
Primavera | Milano | Chiesa Firenze | 800 cavalli | Toscana | Si porta con i suoi uomini in Val di Serchio per bloccare il flusso dei rifornimenti diretto dal lucchese a Firenze. |
……………. | Emilia | Alla difesa di Bologna. Esce con Filippino Cane dalla Porta di Santo Stefano; con Facino Cane e Paolo Savelli respinge l’esercito della lega guelfa. Fatto prigioniero, è liberato poco dopo. | |||
1408 | |||||
Mag. | Beccaria | Pavia | Lombardia | Raggiunge un compromesso con il conte di Pavia Filippo Maria Visconti. | |
1409 | |||||
Mar. | Beccaria | Pavia | Lombardia | Con il fratello Castellino riprende il conflitto con Filippo Maria Visconti. E’ dichiarato traditore dal conte di Pavia. Qualunque persona può farlo dipingere sulla porta della propria casa impiccato per i piedi. Per rivalsa, con il fratello e Facino Cane, avanza su Pavia e si accampa nel parco. | |
1410 | |||||
…………….. | Lombardia | Si accorda nuovamente con il Visconti. Gli è data la custodia della cittadella di Pavia ed il comando di 300 cavalli. E’ insignorito di Casei Gerola (a fronte di paghe pregresse) e di Bassignana. | |||
Dic. | Beccaria | Pavia | Lombardia | Facilita il passaggio di Facino Cane aiutandolo ad entrare in Pavia. | |
1411 | |||||
Gen. | E’ stilato un nuovo atto di concordia tra Facino Cane ed i Beccaria da un lato ed il conte di Pavia dall’altro. Gli abitanti di Bassignana gli giurano fedeltà. | ||||
1412 | |||||
Mag. | Lombardia | Alla morte di Facino Cane sottoscrive una tregua con gli Arcelli ed i loro aderenti. Appoggia Filippo Maria Visconti contro Astorre Visconti, altro pretendente al ducato. | |||
1413 | |||||
Nov. | Lombardia | Si trova a Cantù con Filippo Arcelli ed il Carmagnola per assistere all’incontro tra il Visconti e l’imperatore Sigismondo d’Ungheria. | |||
1414 | Beccaria | Milano | Lombardia | Si ribella al Visconti. | |
1415 | |||||
Mar. | Lombardia | Voghera cade in potere dei ducali. Hanno inizio le trattative di pace. | |||
Giu. lug. | Beccaria | Milano | Lombardia | Rompe la tregua stabilita tramite gli ambasciatori dell’imperatore Sigismondo d’Ungheria. Si allea con il signore di Brescia Pandolfo Malatesta e congiura ai danni del duca di Milano. Scoperto, fugge con due nipoti, si rifugia nei suoi feudi dell’Oltrepò Pavese mentre le sue case di Pavia sono messe a sacco. Occupa Voghera, caduta nel marzo precedente in potere del Carmagnola. | |
Sett. | Piemonte | A fine mese si trova nel castello di Bassignana. Si rappacifica con il Visconti tramite il vescovo di Novara Pietro Visconti e Sperone da Pietrasanta. Sono rimessi in libertà i membri della sua famiglia incarcerati; vengono revocati i bandi emessi nei confronti suoi e dei suoi fautori. In cambio deve consegnare i castelli e le rocche di Casei Gerola e di Bassignana dietro il pagamento da parte del duca di 15000 fiorini. Gli sono riconosciuti, invece, i feudi di Silvano d’Orba, Robecco Pavese, Valle Lomellina, Santa Giulietta, Serravalle Scrivia, Stazzano ed il porto di Tovo; entra pure in possesso delle case abitate in Pavia (parrocchia di Santa Maria alla Pertica) dal congiunto Castellino. Testimone degli atti è Guido Torelli. | |||
Ott. | Lombardia | Si sottomette a Filippo Maria Visconti con la promessa di pronunciare entro il termine di un anno il giuramento di fedeltà. | |||
1418 | |||||
Giu. lug. | Beccaria | Milano | Piemonte | Assediato in Serravalle Scrivia dal Carmagnola, è obbligato a metà luglio alla resa a patti con il nipote Matteo. Condotto a Pavia, vi è impiccato con un nipote sulla pubblica piazza dove una volta sorgevano il palazzo e le case di suoi avi. Tutte le fortezze controllate dai Beccaria sono rase al suolo, i loro beni sono confiscati. Pavia è costretta a riconoscere ai ducali una taglia di 3200 ducati ed a consegnare vettovaglie all’esercito visconteo accampato sotto Serravalle Scrivia. Lancillotto Beccaria impara il maneggio delle armi bianche alla scuola del friulano Fiore dei Liberi. Sposa Clara Arcelli, sorella di Filippo. |
CITAZIONI
-“Brachium is nudum gestasse fertur quod in bellicis ludis numquam sibi parem invenerit omnes enim qui hasta concurrerent dejicere ac prosternere solitus erat.” Da una cronaca riportata dal ROBOLINI
-Con il fratello Castellino “Fanatici capi del ghibellinismo pavese, che al primo sentore di rovina (del dominio visconteo) s’erano posti in prima linea per riconquistare alla famiglia il prestigio che aveva goduto nel passato, sulla fine del secolo XIII e al principio del XIV, quando si contendeva la signoria della città (Pavia) coi Langosco, coi Visconti, coi marchesi del Monferrato.” VALERI
-Con il fratello Castellino “Condottieri e Capitani di valore e illustri per magnificenza. Capi e prefetti nella maggior parte della Lombardia delle cose de i ghibellini.” SANSOVINO
-“A differenza del fratello maggiore, che fu uomo di stato, egli fu soprattutto audace e valente uomo d’arme.” DIZIONARIO BIOGRAFICO DEGLI ITALIANI
-“Fu valoroso nella militia.” MORIGI
-“Capitano fedele” MUZZI
-Con Martino Polsort, il Tartaglia, Tommasino Crivelli, Fuzzolino Tedesco, Muzio Attendolo Sforza “Tutti capitani provatissimi e già in fama per coraggio e per valentia.” POGGIALI
-“A differenza del fratello maggiore, che fu uomo di stato, egli fu soprattutto audace e valente uomo d’arme.” CRINITI
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