Last Updated on 2023/11/23
JACOPO SAVELLI Signore di Palombara Sabina, Montorio in Valle, Rocca Priora, Castel Gandolfo.
Figlio di Mariano Savelli, padre di Giovambabattista Savelli, fratello di Troilo Savelli e di Paolo Savelli.
- 1525 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1498 | Colonna | Orsini | Lazio | Difende con i congiunti la rocca di Palombara Sabina dagli attacchi portati dagli Orsini. | |
1500 | |||||
Sett. ott. | Terni | Spoleto | Umbria | Lascia la rocca di Sinibaldo e si sposta a Terni a nome del papa Alessandro VI. Si unisce con il fratello Troilo (100 uomini d’arme, 100 cavalli leggeri e 500 fanti con molti venturieri), prende a forza Cesi: il borgo è saccheggiato e dato alle fiamme dopo averne asportato il frumento ed altri beni. Esce da Terni a metà ottobre. | |
1501 | Firenze | Pisa | Toscana | E’ preposto alla difesa di Pescia e di Cortona. | |
1502 | |||||
Lug. | Firenze | Toscana | Interviene in Pistoia dilaniata dalle lotte di fazione fra i Cancellieri ed i Panciatichi: è inviato dai fiorentini in soccorso dei primi con 100 soldati tra cavalli e fanti. Unitisi alle sue truppe altri 300 uomini, esce da Pistoia a metà mese alla testa di due squadre: di queste, una assale le case dei Giacomelli, la seconda si dirige a Badia a Pacciana. Questi ultimi mettono in fuga 100 cavalli dei Panciatichi e si collegano con la prima squadra: sono messe a ferro e fuoco le case dei Giacomelli. Gli avversari si riorganizzano, si muovono e si scontrano sull’Ombrone con le sue truppe. Il Savelli è sconfitto; si ritira prima ad Agliana e poi a Pistoia. I ribelli hanno in tal modo campo libero e continuano la loro azione con le più feroci devastazioni. Il Savelli si allontana dal pistoiese. | ||
Dic. | Savelli | Orsini | Lazio | Con Silvio Savelli si impadronisce di Palombara Sabina e di Castel di Tora controllati dal cardinale Latino Orsini.l | |
1503 | |||||
Gen. feb. | Savelli | Chiesa | Lazio | Combatte i pontifici che lo costringono a consegnare Palombara Sabina; a febbraio chiede soccorsi ai veneziani per essere protetto dalle milizie di Cesare Borgia. | |
Mar. | Savelli | Orsini | Lazio | Si accorda con Cesare Borgia e fronteggia gli Orsini. | |
……….. | Chiesa | Spagna | 50 lance | Campania | |
1504 | |||||
Mar. | Firenze | Pisa | 50 lance | Toscana | |
Ago. | Toscana | Ha l’incarico con Bandino da Castel della Pieve e Chiriaco dal Borgo di proteggere i lavori dei guastatori impegnati a tagliare gli argini dell’Arno nei pressi di Lari. | |||
1505 | |||||
Ago. | Firenze | Comp. ventura | Toscana | A Cortona. Lascia Campiglia Marittima con Marcantonio Colonna; raggiunge a Bibbona il resto dell’esercito fiorentino. Prende parte alla battaglia che si svolge alla torre di San Vincenzo contro Bartolomeo d’Alviano alla testa di 40 lance e di venti balestrieri a cavallo. Il suo attacco di cavalleria è respinto; il tiro di 6 falconetti, predisposto da Ercole Bentivoglio, contribuisce a ribaltare le sorti della giornata. | |
Sett. | Firenze | Pisa | Toscana | Prende parte al secondo assalto alle mura di Pisa dopo che il fuoco dell’artiglieria ha aperto una breccia di 45 metri nella cinta presso la torre del Barbagianni. Lo dovrebbero coadiuvare nell’azione i fanti bolognesi e la compagnia del conte Niccolò da Bazzano. I soldati della prima schiera si rifiutano di muoversi, seguiti poco dopo anche da quelli della seconda schiera spaventati dalle opere difensive dei pisani. Invano il Savelli, per dare l’esempio, scende nel fossato con dieci uomini d’arme seguito da Niccolò da Bazzano con tre. | |
1508 | |||||
Feb. | Firenze | Pisa | Toscana | Al campo di Cascina. Dà il guasto al contado pisano con i suoi uomini d’arme affiancando il commissario Niccolò Capponi. | |
1509 | Lazio | Divide i feudi di famiglia con il fratello Troilo; restano in comune ad entrambi i castelli di Palombara Sabina e Castel Gandolfo; a Jacopo Savelli vanno Poggio Nativo, Montorio in Valle e Rocca Priora. | |||
1517 | Chiesa | Comp. ventura | Marche | Contrasta le truppe di Francesco Maria della Rovere teso alla riconquista del ducato di Urbino. | |
1518 | Lazio | Diviene tutore del nipote Tullio Ostilio, figlio del fratello Troilo. Ha l’incarico di maresciallo nei conclavi in cui sono eletti al pontificato Adriano VI e Clemente VII. | |||
1525 | Muore. |
CITAZIONI
-“Honorato Capitano.” SANSOVINO
-“Seguitando le orme dei suoi antenati venne a grande eccellenza nelle armi.” LITTA
-“Il quale seguendo l’orme degli antenati e chiarissimi predecessori suoi, venne a tanta eccellenza, che fatto capitano di gran parte delle vostre genti d’arme (di Firenze), acquistò non minore utilità, che a se medesimo gloria.” VARCHI
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