Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GUIDO TORELLI (Guido Galeotto Torelli) Conte. Marchese di Casei Gerola. Signore di Montechiarugolo. Figlio di Cristoforo Torelli; fratello di Amoratto Torelli, Francesco Torelli, Giacomo Torelli, Marcantonio Torelli, Marsilio Torelli; cugino di Guido dei Rossi e di Giacomo dei Rossi, nipote di Francesco Secco.
- 1501 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1462 | 80 cavalli | Indirizzato alla carriera ecclesiastica diviene protonotario apostolico al posto del fratello Marsilio che si è dato al mestiere delle armi. Ha pure l’incarico di commendatario dell’abbazia di San Genesio di Brescello. Nel 1462 si dà anch’egli alla stessa professione. Gli è concessa dal duca di Milano Francesco Sforza una condotta di 80 cavalli. | |||
1467 | |||||
Lug. | Milano | Venezia | Emilia | Contrasta le milizie di Bartolomeo Colleoni. Prende parte alla battaglia di Molinella. | |
1471 | |||||
Lug. | Lombardia | A Mantova, alla corte del marchese Ludovico Gonzaga. | |||
Dic. | Lombardia | A Settimo nel pavese. | |||
1476 | Milano | Emilia | Milita agli stipendi del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza; si trova sull’Enza a sostenervi le pretese al marchesato di Ferrara di Niccolò d’Este ai danni di Ercole d’Este. | ||
1478 | |||||
Ott. | Milano | Napoli Chiesa | 30 lance | Toscana | |
1481 | |||||
Gen. | Torelli | Pio | Emilia | Aiuta il fratello Marsilio nel tendere un’imboscata con 40 balestrieri e venti uomini d’arme ad un figlio di Marco Pio: si accosta a Carpi e finge di voler parlare con Giberto Pio; lo convince ad uscire fuori dalle mura e lo cattura. Gli abitanti di Carpi si mettono senza esito al suo inseguimento. Guido Torelli conduce il prigioniero a Montechiarugolo. | |
1482 | |||||
Giu. | Venezia | Milano Ferrara | Emilia | Alla difesa di Felino con i Rossi. Il commissario ducale Borella da Caravaggio cerca inutilmente di distoglierlo da tale alleanza. | |
Ago. | Emilia | Alla morte del fratello Amoratto si dirige a Felino, assume il comando della sua compagnia, si unisce con Giacomo dei Rossi per sostenere l’azione di Guido dei Rossi. | |||
Ott. | Emilia | Non cede agli sforzeschi nonostante la resa di Guido dei Rossi. | |||
Nov. | Emilia | Cattura un corriere che trasporta del denaro destinato alla guarnigione di Ferrara. Ottiene a patti Tenedo ed il castello di San Polo d’Enza. | |||
Dic. | Emilia | Invade il territorio di Reggio Emilia; viene accolto con favore dagli abitanti di Cavriago; con Giacomo dei Rossi ottiene per trattato il castello di Montecchio Emilia. Depreda il reggiano al di là dell’Enza. Per i suoi successi i veneziani gli concedono una rendita annua di 3000 ducati a valere sull’abbazia di San Zeno a Verona. E’ affrontato da Borso da Correggio: il giorno di Natale tende un agguato nel reggiano e cattura a Torre del Vescovo (Cella) Galeazzo da Correggio con 5 squadre. | |||
1483 | |||||
Gen. | Emilia | Conduce una nuova scorreria con 1000 fanti e balestrieri a cavallo. Viene respinto a Sesso dagli abitanti di Reggio Emilia; incendia Pratonera e cattura alcuni uomini di Montecchio Emilia che accusa di avere attentato alla sua vita. La città si ribella alla sua presenza; è attaccato dagli avversari. Rilascia i prigionieri ed abbandona Montecchio Emilia. | |||
Feb. | Emilia | Interviene lo zio Francesco Secco; si riconcilia con Ludovico Sforza dietro la promessa del vescovado di Cremona e di una provvigione annua di 5000 ducati; i veneziani gli tolgono le entrate veronesi che vanno a Carlo dei Rossi. | |||
Estate | Milano | Venezia | Lombardia | Lascia la Ghiaradadda con il fratello Marsilio alla testa di un colonnello appostato tra Castelponzone, Motta Baluffi, Torricella, Solarolo Monastero, San Daniele Po, Isola Dovarese, Tidolo, Fontanera, Martignana di Po e Gussola. | |
………… | Lombardia | E’ inviato a Castiglione delle Stiviere: si trova a corto di denaro per il ritardo delle paghe. Deve impegnare alcuni gioielli per sopperire alle necessità della sua compagnia. | |||
1485 | |||||
Ott. | Torelli | Ferrara | Emilia | Si impossessa di Montecchio Emilia e di Cavriago: attaccato dagli estensi, si consegna a Ludovico Sforza. Nell’aprile 1486 dovrà restituire le località agli estensi. | |
1486 | |||||
Lug. | Chiesa | Napoli | 100 cavalli e 25 balestrieri a cavallo | Lazio | Raggiunge il campo pontificio. Il conflitto ha termine alcuni giorni dopo. |
1489 | |||||
Sett. | Lombardia | Partecipa a Pavia ad alcune giostre in una della quali è scavalcato da Galeazzo da San Severino. | |||
1494 | |||||
Mar. | Lombardia | Si reca a Vigevano; vi è fatto incarcerare da Ludovico Sforza; è liberato anche per l’intervento del signore di Bologna Giovanni Bentivoglio di cui sposerà la figlia Francesca, responsabile dell’ uccisione del primo marito Galeotto Manfredi. | |||
Nov. | Con il matrimonio rinuncia ad alcuni benefici ecclesiastici (tra cui il protonotariato) a favore del cognato Antonio Galeazzo Visconti. | ||||
Nov. | Cn il matrimonio rinuncia ad alcuni benefici ecclesiastici (tra cui il protonotariato) a favore del cognato Antonio Galeazzo Visconti. | ||||
1497 | |||||
Feb. mag. | Torelli | Milano | Emilia | Si impadronisce di Montechiarugolo ai danni dei congiunti; interviene il duca di Milano che decide di punirlo. Viene soccorso con alcuni fanti dal suocero Giovanni Bentivoglio; cerca di resistere; prende anche contatto con Gian Giacomo da Trivulzio al fine di averne soccorsi. | |
Lug. | Emilia | E’ assalito da Giovan Francesco da San Severino. Respinge l’avversario; da ultimo preferisce recarsi a Milano per riconciliarsi con Ludovico Sforza. | |||
1498 | |||||
Feb. ott. | Emilia | Viene fatto prigioniero in Montechiarugolo dai nipoti Cristoforo e Francesco che lo consegnano ad ottobre al duca di Milano. Giovanni Bentivoglio preme per la sua liberazione. | |||
Nov. | Lombardia | E’ fatto liberare da Ludovico Sforza a fine mese. | |||
1500 | |||||
Mar. | Sforza | Francia | 200 cavalli leggeri | Lombardia | A Melzo. Con Cristoforo Gonzaga ha il comando di 200 cavalli leggeri tra stradiotti e balestrieri a cavallo. Con la perdita di Lodi si trasferisce in Ghiaradadda con Otto Marliani. |
Apr. | Lombardia | A seguito della sconfitta di Novara esce da Melzo e fugge verso Lodi: è catturato dai veneziani che lo trattengono a Crema sotto la sorveglianza di Carlo Orsini. Liberato, si rifugia a Mantova. | |||
Ott. | Bologna | Chiesa | Romagna | Viene inviato dal Bentivoglio (con molti balestrieri e 30 cavalli leggeri) in soccorso del nipote di quest’ultimo Astorre Manfredi, attaccato in Faenza dai pontifici di Cesare Borgia. Fa rafforzare le difese cittadine e cerca anche di trasferire il giovane Manfredi a Venezia per sua sicurezza: il consiglio cittadino si oppone a tale misura. | |
………… | Emilia e Romagna | A Bologna, allorché la città è sconvolta da alcuni disordini; ritorna a Faenza ed apre trattative segrete con gli avversari. Scoperto deve abbandonare il territorio. | |||
1501 | |||||
Mag. | Emilia | Viene ucciso da un nipote a Guastalla. |
CITAZIONI
-“Cavaliere di gran sapere e ne gli affari del mondo di molta esperienza.” DE LELLIS
-“Giovine audace.” PEZZANA
-“Prete turbolento, feroce e guerriero.” BACCHELLI
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