Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GUIDO DA POLENTA Signore di Ravenna, Cervia, Cesena, Lugo. Cotignola, Bagnacavallo, Fusignano, Cesenatico, Polenta, Collinello.
Padre di Ostasio da Polenta, Obizzo da Polenta e Pietro da Polenta; suocero di Alberico da Barbiano e di Astorre Manfredi.
1353 – 1390 (gennaio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese d altri fatti salienti |
1342 | Romagna | Succede al padre Bernardino nella signoria di Ravenna. L’imperatore Ludovico il Bavaro lo nomina suo vicario in città. | |||
1343 | Romagna | Ottiene il vicariato di Ravenna anche dal papa Clemente VI. | |||
1350 | |||||
…………………. | Ungheria | Napoli | Regno di Napoli | Milita al servizio del re Ludovico d’Ungheria contro le truppe della regina Giovanna d’Angiò. | |
Sett. | Romagna ed Emilia | Rientra in Romagna. Si sposa a Ferrara con Alisia d’Este, figlia di Obizzo d’Este. E’ oggetto di notevoli accoglienze; ritorna a Ravenna accompagnato da Aldobrandino d’Este. | |||
1351 | |||||
Mag. | Milano | Chiesa | Romagna | Con Francesco Ordelaffi assedia vanamente in Imola Roberto Alidosi. | |
1353 | |||||
Mag. | Romagna | E’ contattato dai pontifici al fine di combattere i viscontei. | |||
1355 | Romagna | Sulla fine dell’anno, dopo essersi scusato con il pontefice Innocenzo VI per non aver accolto il suo ordine di recarsi ad Avignone, preferisce obbedire allo stato della Chiesa. Si dichiara pronto a cedere le terre usurpate ed a porre le sue forze al servizio dei pontifici contro i ribelli. Il cardinale Egidio Albornoz, prima di assolverlo e di ricevere il dominio di Ravenna e di Cervia, vuole avere prove efficaci della sua fedeltà. | |||
1356 | |||||
Mag. | Il cardinale Albornoz chiede al pontefice la facoltà di assolvere Bernardino e Guido da Polenta dalla scomunica e di nominarli vicari di Ravenna e di Cervia. | ||||
Dic. | Romagna | Viene investito di Ravenna e di Cervia per dieci anni dietro l’obbligo di servire ogni anno lo stato della Chiesa con 40 cavalli per tre mesi ed un censo, pure annuo, di 3000 fiorini. | |||
1357 | |||||
…………………. | Chiesa | Forlì | Romagna | Fronteggia in Romagna le milizie di Francesco Ordelaffi. Devasta il cesenate. | |
Mag. | Marche | Si reca a Fano con il cardinale legato Androino de la Roche e Rodolfo da Varano. | |||
1359 | |||||
Mar. | Romagna | Ricopre l’incarico di podestà di Ravenna. Alla morte del padre Bernardino gli succede nella signoria di Ravenna e di Cervia. | |||
Ago. | Romagna | Acquista per 4000 fiorini Fusignano e parte della corte di Donegaglia, con Mazzola e Pedrosa, dai conti Marco ed Andrea di Cunio; ha pure dai Pochepenne la vasta tenuta di Castiglione nel ravennate. | |||
1361 | |||||
Mar. | Chiesa | Milano | Romagna | Invia 40 cavalli al cardinale legato Egidio Albornoz impegnato in un conflitto con i viscontei. | |
Lug. | Emilia | Prende parte alla battaglia di San Ruffillo in cui sono sbaragliati i viscontei. | |||
1362 | Romagna | E’ sospettato dal cardinale Albornoz di avere favorito i viscontei nella conquista di Lugo; scagionato, riprende a combattere i nemici. | |||
1363 | |||||
Mar. | Romagna | Richiama nella città i fuoriusciti. | |||
Apr. | Emilia | Partecipa alla battaglia che si svolge preso la bastia di Solara. Viene elogiato dal cardinale Albornoz per avere bene difeso gli interessi della Santa Sede; è pure riconfermato nei vicariati di Ravenna, Cervia, Polenta, Collinello e Melse dietro la corresponsione del censo annuo di 3000 fiorini. | |||
Mag. | Emilia | Si reca a Ferrara per un consiglio di guerra con gli alleati. | |||
1364 | |||||
…………………. | Romagna | Ospita in Ravenna Giovanni ed Astorre Manfredi e Sinibaldo Ordelaffi. E’ organizzata una congiura ai danni dello stato della Chiesa. | |||
…………………. | Ferrara | Milano | Presta soccorso al marchese di Ferrara Niccolò d’Este in guerra con i viscontei. A seguito della pace recupera Lugo, Cotignola e Bagnacavallo conquistategli in precedenza dal signore di Milano Bernabò Visconti. | ||
1367 | Chiesa | Milano | |||
1368 | |||||
Gen. feb. | 200 barbute | Emilia | Accompagna a Bologna il legato il cardinale Anglico Grimoard; lo affianca il mese successivo a Firenze per discutere i piani operativi del conflitto in corso con il signore di Milano Bernabò Visconti. Si congiunge con 200 barbute all’ imperatore Carlo di Boemia per affrontare gli avversari. | ||
Mag. | Lombardia | Assedia la bastia di Borgoforte che blocca l’avanzata dell’esercito pontificio. Sono battuti nei pressi i viscontei. | |||
1369 | |||||
Gen. | Emilia | A Bologna con altri signori del nord Italia per rendere omaggio al legato pontificio Anglico Grimoard. | |||
Lug. | Marche | Ospite a Fano di Galeotto Malatesta. | |||
1370 | Ha motivi di contesa (che tuttavia non sfociano in una guerra) con i signori di Padova Marsilio e Niccolò da Carrara. | ||||
1371 | |||||
Gen. | Emilia | A Bologna. Presenzia nella chiesa di San Domenico alle esequie celebrate per la morte del papa Urbano V; trascorrono alcuni giorni e Guido da Polenta riceve nella città il nuovo legato il cardinale Pietro di Bourges. | |||
1375 | |||||
Feb. | Emilia | E’ ospite a Ferrara del marchese Niccolò d’Este. Affianca poco dopo il cardinale Pietro di Bourges nelle trattative di pace con i Visconti. | |||
…………………… | Chiesa | Firenze | Sostiene i pontifici contro i fiorentini nella cosiddetta guerra degli Otto Santi; si ritiene feudatario della Santa Sede per Fusignano, Donegaglia, Mazzola e Pedrosa dietro il tributo di un falco e di un cane da caccia. | ||
1377 | |||||
Mag. | Ravenna | Rimini | Romagna | Ottiene in pegno dal cardinale Roberto di Ginevra la rocca ed il porto di Cesenatico; uccide il castellano della località, il medico Bonaclino Amboni. Scaccia da Cesena il signore di Rimini Galeotto Malatesta con l’aiuto di Antonio da Montefeltro, di Astorre Manfredi e di Sinibaldo Ordelaffi: si proclama signore della città. | |
Sett. | Romagna | I fiorentini gli ingiungono di pagare 1200 fiorini per la condotta di Giovanni Acuto. Il condottiero devasta il ravennate per il suo rifiuto di obbedire all’ingiunzione. | |||
1378 | Romagna | Contrasta una volta di più i Malatesta in Romagna. | |||
1379 | |||||
…………………. | Romagna | Fa pressioni sul signore di Faenza Astorre Manfredi affinché rimetta in libertà il proprio fratello Francesco. | |||
Mag. | Ravenna | Comp. ventura | Romagna | Appoggia Astorre Manfredi nella sua lotta contro Giovanni Acuto, signore di Cotignola e di Bagnacavallo. | |
1380 | |||||
Mag. | Romagna | Interviene nuovamente nelle contese tra i due Manfredi con Sinibaldo Ordelaffi e Bertrando Alidosi: li convince ad addivenire prima ad una tregua di quattro mesi ed a novembre ad una riconciliazione definitiva. | |||
1382 | |||||
Ago. | Antipapa Ravenna | Chiesa Forlì | Romagna | Favorisce l’antipapa Clemente VII contro Urbano VI. Rifornisce di vettovaglie l’esercito di Luigi d’Angiò di passaggio in Romagna; spinge il pretendente al regno di Napoli a dare alle fiamme molte località del forlivese, quali Ronco, Bagnolo e Carpena; cerca di ribellare la stessa Forlì agli Ordelaffi. Nello stesso mese è scomunicato dal pontefice. | |
…………………… | Emilia | Si reca a Ferrara; ottiene in vicariato dall’ antipapa Clemente VII il porto di Cesenatico per 6000 fiorini. Alberico da Barbiano si impossessa a sue spese di Cervia e di Cesenatico. | |||
1383 | |||||
……………………. | Ravenna | Rimini | Romagna | Una pestilenza sta devastando il suo dominio. Nello stesso tempo è attaccato da Galeotto Malatesta. Respinge un assalto dell’ avversario alle mura di Ravenna: sono impiccati 2 soldati fatti prigionieri. | |
Nov. | Romagna | Galeotto Malatesta e Lucio Lando si impadroniscono di Polenta, Collinello e Cervia. E’ ancora attaccata Ravenna. Anche in questo caso tutti i soldati fatti prigionieri sulle mura cittadine sono impiccati. | |||
1384 | |||||
Mar. | Romagna | Si riavvicina al papa Urbano VI; gli è riconfermato il vicariato di Ravenna e gli è ridotto il censo, a causa delle recenti perdite, a 1000 fiorini l’anno. | |||
1385 | |||||
Mar. | Romagna | Dà asilo nelle proprie terre alla compagnia di Giovanni degli Ubaldini in guerra con bolognesi e malatestiani. | |||
1386 | Ravenna | Padova | Romagna | Coadiuva gli scaligeri ai danni dei carraresi. Nello stesso anno stipula un accordo con i figli di Galeotto Malatesta, morto l’anno precedente, con il quale si pone fine alle lunghe contese tra i da Polenta ed i Malatesta. | |
1387 | |||||
Inverno | Romagna | Accoglie a Ravenna Lucio Lando reduce da una sconfitta ad opera dei forlivesi. | |||
Dic. | Ravenna | Forlì Rimini | Romagna | Spinge Giovanni degli Ubaldini contro i signori di Rimini Carlo e Pandolfo Malatesta; presta soccorso a Giovanni Ordelaffi nel suo tentativo di acquisire la signoria di Forlì. Recupera Collinello e Polenta. | |
1388 | Romagna | ||||
Primavera | Romagna | Si scontra con Pandolfo Malatesta per il controllo di Cervia e delle relative saline. Segue a maggio una riconciliazione con i Malatesta. | |||
1389 | |||||
Nov. | Romagna | Si ammala di peste nelle sue case di Ravenna poste a San Michele. | |||
Dic. | Romagna | Sembra riaversi dalla malattia. I figli Obizzo, Ostasio e Pietro si ribellano nel timore che il padre guarisca e lo rinchiudono in carcere. | |||
1390 | |||||
Gen. | Romagna | Muore in prigione a Ravenna. Sposa Elisabetta d’Este, figlia del marchese di Ferrara Obizzo. |
CITAZIONI
-“Fuit autem pervitiosus; uxorem eius pulcherrimam contempsit, subdomice vivendo; pueros ultra modum dilexit et mulieres omnes odio sumno habuit.” ANNALES FOROLIVIENSES
-“Is contra, ac pater, comitate in cives usus, et ab illis amanter exceptus est, et non obscura significatione confirmatis omnium animis, expetitum clementiae fructum, ac lenitatis decerpsit.” G. ROSSI
-“Fu Guido amato assai dai suoi popoli, perché benigno di animo e giusto; perché mosso da savio consiglio, avea richiamato e ridotto in Ravenna tutti gli antichi e buoni cittadini che, dispersi per il mondo, aveano fuggito l’ira e la crudeltà di suo padre, e tutti cacciati i malvagi ed iniqui sergenti di lui.” LITTA
-“Egli essendo Huomo pio, ed amato, chiamò la Nobiltà esiliata dalla crudeltà del Padre, e procurò con atti di vero Principe di rendersi tutti i Ravennati bene affetti, quali mossi dalli continui beneficj, che da lui ricevevano lo fecero confirmare dal Legato Pontificio nel Dominio della Città.” PASOLINI
-“Guido, “benigno e di animo giusto”, fu molto amato dalla sua gente perché aveva richiamato a Ravenna tutti “gli antichi e buoni cittadini” che la crudeltà di suo padre avava mandato in esilio e aveva cacciato quanti lo avevano assecondato. Inoltre nel 1361 aveva pubblicato una legge contro gli usurai e aveva dato vita ad alcune riforme dello statuto al fine di migliorare le condizioni dei sudditi.” GABICI
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