1018 GUERRIERO DA MARSCIANO Umbro. Detto anche Guerrino. Figlio naturale di un conte di Marciano. Zio di Antonio da Marciano.
+ 1453 (marzo)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1425 | |||||
Feb. | Firenze | Milano | Romagna |
Partecipa alla battaglia della Pieve d’Ottavio nel cui corso viene fatto prigioniero dai Manfredi. |
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1427 | Venezia | Milano | Lombardia | ||
1429 | |||||
Dic. | Firenze | Lucca | Toscana |
Segue Niccolò Fortebraccio all’ espugnazione ed alla successiva messa a sacco di Villa Basilica; lo affianca pure nella sua spedizione nell’alta valle del Serchio dove è presa a forza Tereglio. |
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1431 | |||||
Gen. | Firenze | Manfredi | Romagna |
Ha l’incarico con Bernardino degli Ubaldini della Carda e Rinaldo di Provenza di occupare Marradi ed altri due castelli appartenenti a Ludovico Manfredi in carcere a Firenze. |
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Mar. | Firenze | Bologna | Emilia |
Si unisce a Spilamberto con Aldobrandino Rangoni; sempre con Rinaldo di Provenza affianca i pontifici ai danni dei Canedoli che sono al governo di Bologna. |
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1434 | |||||
Giu. lug. | Venezia | Milano | Emilia |
Giunge nel ferrarese e nel bolognese per prestare soccorso al Gattamelata ed a Brandolino Brandolini; con costoro partecipa alla conquista di Castel San Pietro Terme, di Castel Bolognese e di Sant’Agata Bolognese. |
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Ago. | Emilia |
E’ sconfitto e fatto prigioniero da Niccolò Piccinino a Castel Bolognese mentre con 600 cavalli è intento a prestare soccorso a Guidantonio Manfredi ed a Pietro Giampaolo Orsini. |
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1437 | |||||
Apr. | Venezia | Milano | Lombardia |
Milita agli ordini di Gian Francesco Gonzaga. |
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1438 | |||||
Ago. | Lombardia |
Viene inviato da Gattamelata con Michele Gritti alla guardia di Chiari alla testa di 300 fanti e di 600 cavalli: allorché gli abitanti aprono le porte della città ai viscontei Guerriero da Marsciano si ritira nella rocca con il Gritti ed il podestà Paolo Venier. Dopo la resa a patti è subito rilasciato con l’altro capitano, mentre i suoi uomini verranno liberati nel tempo a piccoli gruppi. |
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Ott. | Lombardia Trentino |
Appoggia il Gattamelata nella famosa ritirata che porta tale condottiero, con gran parte dell’esercito veneziano, da Brescia a Verona attraverso la Val di Sabbia, le Valli del Chiese ed i monti di Rovereto. |
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1439 | |||||
……… | Veneto |
Si trova alla difesa di Verona: esce in una sortita per emulare le gesta di Bartolomeo Colleoni; viene facilmente messo in fuga dai ducali con gravi perdite. |
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Sett. | Lombardia |
E’ inviato da Francesco Sforza con Guglielmo Cavalcabò, Giovanni Conti e Troilo da Rossano (1000 cavalli e 200 fanti) in soccorso di Brescia: si inoltra per le strade alpine a nord del lago di Garda. Penetra in Val di Sabbia e nelle terre pedemontane; viene loro contro Taliano Furlano che espugna e dà alle fiamme Gavardo. Respinto a Toscolano-Maderno è costretto ad abbandonare il bresciano. |
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Ott. | Lombardia Trentino |
Entra in Val di Ledro con Giorgio Schiavo ed il Cavalcabò con 200 saccomanni, nonché molti fanti ed uomini della Val Trompia; vi coglie alla sprovvista Donato Corbino con 300 fanti, per lo più saccomanni, che sono catturati. Occupa Lodrone; sconfigge il Piccinino cui cattura 350 cavalli e 150 fanti. A Brescia, con i prigionieri. |
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Nov. | Trentino |
Con Giovanni Sforza respinge i ducali che stanno tentando di occupare le colline di Tenno. |
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1440 Apr. | Lombardia | E’ sconfitto da Taliano Furlano in Val di Ledro in un tentativo di scortare un convoglio di vettovaglie destinato ai difensori di Brescia. | |||
1441 Feb. | Veneto |
A Venezia, per i festeggiamenti dati per le nozze del figlio del doge Francesco Foscari. |
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1453 | |||||
Mar. | Venezia | Milano |
Muore in combattimento. E’ sepolto a Verona nella chiesa di Sant’Antonio dalla Sara. A settembre i veneziani concedono ai suoi eredi i beni già posseduti da Micheletto Attendolo nel veronese; a tutti i figli inoltre riconosciuto un vitalizio mensile di 50 lire. Si sposa con Arpalice Salimbeni, figlia di Cocco. |
CITAZIONI
-Con il Gattamelata, Tiberto Brandolini, Pietro Navarrino, Astorre Manfredi, Sigismondo Pandolfo Malatesta, Guido Rangoni ed Antonio da Martinengo “Condottieri esperti e di provato valore.” BELOTTI
-“Fedele condottiero.” MALLETT
-“Fu questo Guerriero, quale corrispose al proprio nome col genio, e con le opere.” UGHELLI