Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIULIO ORSINI
Conte di Monterotondo, duca di Ascoli Satriano nel regno di Napoli. Signore di Forino, Palo, San Polo dei Cavalieri, Collevecchio Sabino, Stimigliano. Fratello di Giordano Orsini, padre di Marzio Orsini e di Valerio Orsini, zio di Renzo di Ceri, suocero di Troilo Savelli e di Ermes Bentivoglio, genero di Ranuccio Farnese.

- 1517
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1478 | |||||
Giu. | Napoli | Firenze Milano | Toscana | E’ segnalato a Siena. | |
…………….. | Liguria | Liberato, è inviato in soccorso dei genovesi che si sono ribellati al duca di Milano. | |||
Nov. | Liguria | E’ scacciato da Genova con Prospero Adorno e Roberto da San Severino. | |||
1479 | |||||
Gen. | Toscana | Appoggia in Lunigiana Obietto Fieschi ed il San Severino. | |||
Ott. | Napoli | Firenze Venezia | Toscana | A fine mese rimane ferito ed è fatto prigioniero in un assalto alle mura di Colle di Val d’Elsa. | |
1481 | Napoli | Impero Ottomano | Puglia | Affronta i turchi nella guerra di Otranto. | |
1482 | |||||
Estate | Napoli | Venezia | 40 lance | Veneto | Combatte i veneziani. Cerca di soccorrere Ficarolo dagli attacchi portati da Roberto da San Severino; rimane alla testa del presidio di Stellata allorché Federico da Montefeltro è costretto a lasciare il campo per il suo cattivo stato di salute. |
1483 | |||||
Mag. | Lombardia | Si allontana senza alcun permesso dal campo posto nei pressi di San Gervaso. Gli è ordinato senza indugio dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona di rientrare nelle sue posizioni. | |||
Nov. | Lombardia | E’ attaccato in un castello del bresciano da Gaspare da San Severino: catturato, è rilasciato dal capitano rivale. | |||
1484 | |||||
Giu. | Milano | Venezia | 30 lance | Lombardia | Al campo di Quinzano d’Oglio con Gian Giacomo da Trivulzio. |
1485 | |||||
Feb. | Chiesa | ||||
Mag. | Fuoriusciti | Siena | Lazio | Affianca i fuoriusciti contro Siena. E’ bloccato dai pontifici a Bolsena mentre si sta dirigendo verso nord. Presto gli è lasciato libero il passo. | |
Lug. | Orsini Fuoriusciti | Colonna Siena | Lazio Umbria e Toscana | Lotta contro i Colonna. Con Paolo Orsini assale invano Marino, Nemi e Genzano di Roma; si muove, sempre con Paolo Orsini, tra Tivoli e Monticelli presso San Polo dei Cavalieri e Torrita Tiberina. A fine mese è avvicinato da Pandolfo Petrucci affinché con il congiunto si ponga al comando di alcune squadre di cavalli dei fuoriusciti di Siena. Virginio Orsini si rifiuta di fornirgli truppe arruolate nelle proprie terre per non dispiacere ad aragonesi, fiorentini e pontifici. L’Orsini tocca Todi, Perugia ed Orvieto ed entra nel senese in Val d’Orcia. E’ sconfitto a San Quirico; la città non apre le porte al Petrucci. Alla repubblica arrivano, anzi, soccorsi dai fiorentini condotti da Ranuccio Farnese. Giulio Orsini si ritira. | |
…………….. | Puglia | Il re di Napoli lo investe del ducato di Ascoli (Satriano) con i feudi di Fontanafura in Capitanata, le terre di Forino e Castelnuovo nel Principato Ultra, di Collefegato e di Poggio d’Abruzzo. | |||
Nov. | Firenze Milano | Chiesa | Viene assoldato sia dai fiorentini che dai ducali: i primi contribuiscono per un terzo alla sua condotta, gli sforzeschi per la parte rimanente. Ha il compito di affiancare gli aragonesi contro i pontifici. | ||
1486 | |||||
Gen. | Lazio | A seguito dell’ espugnazione del Ponte Nomentano a Roma da parte del San Severino l’Orsini con il fratello, il cardinale Latino, Virginio ed Organtino Orsini si accorda con il papa Innocenzo VIII contro la volontà degli altri suoi famigliari. | |||
Apr. | Chiesa | Firenze Milano | Lazio | Contrasta le truppe della lega antipontificia tra Valentano, Acquapendente e Montefiascone. | |
Mag. | Lazio | A Roma è fatto incarcerare in Castel Sant’Angelo da Roberto da San Severino perché, in collegamento con il duca di Calabria Alfonso d’Aragona, ha concepito il disegno di assalire nottetempo il campo pontificio. | |||
1487 | |||||
Primavera | Firenze | Genova | Liguria | Partecipa alla guerra di Sarzana. Interviene a favore dei difensori della rocca di Sarzanello. | |
Mag. giu. | Liguria | All’assedio ed alla conquista di Sarzana. | |||
1492 | |||||
…………….. | Chiesa | Ascoli Piceno | Marche | E’ inviato dal papa con Niccolò Orsini, Pietro Colonna ed Antonello Savelli in soccorso di Fermo ai danni di Ascoli Piceno. Assedia invano Offida, si impadronisce di Castrignano e di Carturano ed espugna con le artiglierie Monteprandone. L’avvicinamento a Monsampaolo del Tronto di milizie aragonesi, condotte da Virginio Orsini (4000 fanti e 40 squadre di cavalli), convince i pontifici a ritirarsi. | |
Dic. | Lazio | A Roma, ove ha il compito con altri nobili di ricevere il principe di Altamura, Federico d’Aragona, in visita alla città. | |||
Dic. | Lazio | A Roma. Ha il compito con altri nobili di ricevere il principe di Altamura Federico d’Aragona, in visita alla città. | |||
1493 | |||||
Giu. | Chiesa | Lazio | A Roma, al servizio del papa Alessandro VI. Assiste alle nozze di Giovanni Sforza con Lucrezia Borgia. | ||
1494 | |||||
Mag. | Chiesa | Francia | Lazio | Prende parte alla conquista della rocca di Ostia in cui si è rinchiuso il cardinale Giuliano della Rovere (il futuro papa Giulio II). | |
Sett. | Napoli | Milano Francia | 40 lance | Liguria | Appoggia Federico d’Aragona nel suo attacco contro Genova al comando di 40 uomini d’arme e di alcuni balestrieri a cavallo. Sbarca con 500 fanti ed assale Portovenere: nello scontro è ferito da una pietra lanciata dai difensori. Si reimbarca sulla flotta e si accosta a Chiavari; si collega con Obietto Fieschi. A Rapallo è fronteggiato da Antonio Maria, Gaspare e Galeazzo da San Severino, da Giovanni Adorno e da Luigi d’Orleans (il futuro re Luigi XII) sul ponte che porta al distrutto monastero di Vallecristi. Sconfitto, è catturato con Fregosino ed Orlandino Fregoso; è consegnato a Gian Luigi Fieschi. |
Nov. | Umbria | Liberato, affianca il pontefice ad Orvieto. | |||
Dic. | Lazio | Compare sotto le mura di Roma, in soccorso dei pontifici contro le armi francesi, con Niccolò e Virginio Orsini ed Alfonso d’Aragona: è obbligato a ripiegare di fronte all’incalzare dell’ esercito nemico. | |||
1496 | |||||
Gen. | Umbria | Su incarico di Cesare Borgia si unisce con Paolo Orsini per indurre a più miti consigli Bandino da Castel della Pieve che minaccia Orvieto. | |||
…………….. | Venezia | Francia | 120 lance | I veneziani lo inviano nel regno di Napoli per contrapporsi ai francesi e lottare a favore degli aragonesi. | |
…………….. | Francia | Napoli | Defeziona nel campo avversario. Il re di Napoli Federico d’Aragona gli confisca i beni di cui è stato infeudato in precedenza. | ||
…………….. | Orsini | Chiesa | Lazio | Affronta i pontifici che vogliono impossessarsi dei beni degli Orsini. Raccoglie i partigiani della causa guelfa in Umbria. Ripara a Soriano sul Cimino con il fratello cardinale. | |
1497 | |||||
Gen. | Lazio | Con Carlo Orsini e Vitellozzo Vitelli sconfigge nei pressi di Soriano sul Cimino i pontifici comandati dal duca di Urbino Guidobaldo della Rovere. | |||
1498 | |||||
Gen. | Venezia | 120 lance | Rinnova la sua condotta con i veneziani. | ||
Apr. | Orsini | Colonna | Lazio | Viene sconfitto a Montecelio, dove si trova alla testa dei fanti: all’uccisione della sua cavalcatura, i suoi uomini, per lo più contadini impreparati alla guerra, si danno alla fuga e creano le premesse per il crollo della cavalleria orsina. Attacca poi Palombara Sabina con Morgante Baglioni, Giulio Vitelli, Saccoccio da Spoleto, Giovanni di Ceri, Gian Giordano Orsini, Bartolomeo d’Alviano e Fabio Orsini; ne viene respinto dalla difesa opposta da Troilo Savelli. | |
Ago. | Chiesa | Agli stipendi dei pontifici con Paolo e Gian Giordano Orsini. | |||
1500 | |||||
Ago. | Chiesa | Milita agli ordini di Cesare Borgia. | |||
Sett. | Chiesa | Chiaravalle | Umbria | Con Vitellozzo Vitelli, Paolo Orsini, Giampaolo Baglioni espugna e mette a sacco il castello di Acquasparta. Nell’ azione rimane ucciso Altobello da Canale. | |
Ott. | Umbria e Marche | Giunge a Trevi con la propria compagnia; si reca a Roma per esservi ricevuto dal papa; subito dopo si sposta nel ducato di Urbino con Paolo Orsini. | |||
Nov. | Chiesa | Faenza | 100 lance e 50 cavalli leggeri | Romagna | Fatta la rassegna dei propri uomini a Forlì (dove si tiene anche un consiglio di guerra), raggiunge Cesena. Prende parte all’assedio di Faenza con Paolo Vitelli, Dionigi Naldi, Giampaolo Baglioni e Vitellozzo Vitelli. Un primo attacco, che dura dieci giorni, si esaurisce in un nulla di fatto, sia per la resistenza opposta dagli abitanti, sia per le cattive condizioni atmosferiche. |
Dic. | Romagna | Si accampa a Cesena. | |||
1501 | |||||
Feb. | Romagna | Esce da Cesena con Achille Tiberti, tocca Forlì e Russi con 1500 fanti ed alcuni cavalli. Conquista Granarolo: le ostilità terminano con la caduta di Faenza. | |||
Mag. sett. | Chiesa | Piombino | Toscana | A maggio assedia Piombino con Paolo Orsini e Vitellozzo Vitelli. Può entrare nella località a settembre. | |
1502 | |||||
Mag. | Chiesa | Camerino | Lazio e Marche | Con Vitellozzo Vitelli arma cavaliere a Roma Taddeo della Volpe. Sempre nel mese si trasferisce all’assedio di Camerino. | |
Giu. | Chiesa | Firenze | Toscana | Contro i fiorentini per ristabilire i Medici alla signoria dello stato. | |
Lug. sett. | Chiesa | Camerino | Marche e Lazio | Conquista il ducato di Camerino; accetta la capitolazione di Giulio Cesare da Varano e dei figli di quest’ultimo Venanzio ed Annibale arresisi nelle sue mani. Subito dopo si sposta a Roma dove i pontifici gli concedono il vicariato di sette castelli. | |
Ott. | Lazio | Si trova a Roma con il fratello cardinale; non partecipa all’incontro di Magione in cui numerosi Orsini si collegano con altri condottieri e signori del centro Italia ai danni del Borgia. Gli sono consegnati dai pontifici 20000 ducati per la sua astensione da tale accordo. Si reca a Fano con Franciotto Orsini per seguire le trattative avviate da Paolo Orsini. | |||
Dic. | Orsini | Savelli | Lazio | Firma un accordo di rappacificazione con il duca Valentino ed il papa; contrasta i Savelli allorché costoro occupano Palombara Sabina e recuperano altri castelli quali Cretone, Stazzano, Gallicano nel Lazio e Morrione. Si trova a Roma allorché il Borgia si libera con l’inganno dei condottieri ribelli. | |
1503 | |||||
Gen. | Orsini | Chiesa | Lazio Abruzzi e Toscana | Sfugge alle insidie del pontefice che cerca di catturarlo al Ponte Nomentano a Roma: alcuni suoi uomini sono fatti prigionieri dai pontifici e vengono condotti in carcere nella città. Tocca prima Palombara Sabina, indi Monterotondo alla notizia della cattura del fratello cardinale. Raggiunge con 200 cavalli Tagliacozzo dove è ospitato da Gian Giordano Orsini; è quindi a Bracciano con 300 cavalli e da qui si dirige verso Pitigliano e Siena. Si sposta a Ceri con 300 cavalli e 400 fanti, si unisce con Fabio Orsini e cerca soccorsi dai colonnesi. Arresta il flusso dei rifornimenti a Roma, si impossessa del Ponte Nomentano; ne è rapidamente respinto. Diminuiscono gli uomini a sua disposizione nell’arco di pochi giorni. | |
Feb. | Lazio | A Ceri con Renzo di Ceri, 150 cavalli, 200 fanti ed alcuni gentiluomini romani. Viene bandito come ribelle, soprattutto per la rovina apportata a Tolfa alle miniere di allume (dove sono distrutti macchinari ed edifici) e per la razzia di bestiame effettuata nel medesimo territorio. Da Ceri si trasferisce a Ciciliano. | |||
Mar. | Lazio | Si rifugia ancora a Ceri, un castello posto in mezzo ad una pianura paludosa, con Renzo e Giovanni di Ceri e Franciotto Orsini; vi è assediato da Ludovico della Mirandola. Il papa gli offre 20000 ducati ed un salvacondotto in cambio della resa. Durante le operazioni sono impiegate da parte pontificia alcune macchine da guerra ideate da Leonardo da Vinci. Una di queste è una torre semovente capace di contenere 300 uomini; la macchina si può innalzare fino all’altezza delle mura del castello. Nel corso di cinque settimane vengono scagliate contro i difensori seimila palle di cannone. | |||
Apr. | Lazio Emilia e Francia | Si arrende a causa del violento fuoco di artiglieria ed alla minaccia di rivolta dei suoi soldati: si incontra con il papa e si ritira con gli Orsini a Pitigliano. La conquista di Ceri ha richiesto ai pontifici la spesa di 40000 ducati. L’Orsini si reca a Bologna e da qui si sposta in Francia. | |||
Giu. | Veneto | A Padova. | |||
Sett. | Orsini | Chiesa | Lazio | Con la morte del papa Alessandro VI ritorna nelle sue terre. Si porta a Roma e minaccia con le sue truppe Cesare Borgia. | |
Ott. | Lazio | A Monterotondo a seguito di un breve del papa Pio III. Si avvicina in un primo momento al partito francese su pressione del cardinale di Rouen; sceglie alla fine quello spagnolo in quanto i francesi hanno preso sotto la loro protezione il Borgia. Gli spagnoli gli riconoscono una provvigione annua di 2000 ducati; l’ambasciatore veneziano Antonio Giustinian fa pressioni nei suoi confronti affinché ponga fine ai contrasti sanguinosi tra Orsini e Colonna. | |||
Dic. | Spagna | Francia | Campania | Raggiunge sul Garigliano Bartolomeo d’Alviano e Consalvo di Cordoba. | |
1504 | Lazio | Si impossessa con la forza, ai danni di Marco del Bufalo, di un podere del valore di 10000 ducati. Il governatore di Roma Niccolò Bonafede fa rinchiudere il condottiero nel giardino di Castel Sant’Angelo e gli impedisce di uscirne fino alla restituzione della tenuta al legittimo proprietario. L’Orsini è costretto ad obbedire. | |||
1505 | |||||
Inverno | Lazio | Nell’inverno cade in disgrazia presso il nuovo papa Giulio II. Nello stesso anno, ed in quello successivo, con Renzo di Ceri protegge i fuoriusciti di Gallese nei loro tentativi di rientrare nella località. | |||
1507 | |||||
Gen. | Campania | A Napoli, a rendere omaggio al re di Spagna Ferdinando il Cattolico. | |||
1509 | |||||
Gen. | Lazio | Vende il castello di Palo alla moglie di Gian Giordano Orsini, Felice della Rovere. | |||
Apr. | Lazio | I veneziani propongono a lui, al Ceri ed a Troilo Savelli una condotta di 500 lance e di 3000 fanti: Giulio II si oppone e lo invita a trattenersi i 15000 ducati inviatigli per le necessarie prestanze. E’ anche assolto dai giuramenti prestati. | |||
…………….. | Impero | Impero Ottomano | Ungheria | ||
1510 | |||||
Mag. | Lazio | E’ nuovamente contattato dai veneziani. Non si sposta dal Lazio. Invia invece nel Veneto la sua compagnia di uomini d’arme. | |||
1511 | |||||
Ago. | Lazio | Rappresenta gli Orsini nella loro riconciliazione con i Colonna; giura in Campidoglio, nella seconda Sala dei Conservatori, di abolire tutte le inimicizie e tutti gli atti partigiani commessi sotto l’etichetta delle fazioni guelfa o ghibellina, di adoperarsi per la pace in Roma e per la conservazione del regime ecclesiastico. | |||
Nov. | Venezia | Impero | Friuli | Affianca Renzo di Ceri nella spedizione in Friuli, volta al recupero di tale territorio caduto sotto il controllo degli imperiali. | |
1512 | |||||
Mag. | Chiesa | Francia | 90 lance | Lazio | A Roma alla solenne apertura del concilio lateranense. Ha il compito di proteggerne i lavori con Costantino Arianiti, Marcantonio Colonna e Niccolò della Rovere. |
Lug. | Lazio | Si incontra, sempre a Roma , con il duca di Ferrara Alfonso d’Este. | |||
Ott. | Chiesa | Baroni | Lazio | Il papa si ammala gravemente. Con Gian Giordano Orsini prende le difese di Giulio II, contribuendo in tal modo a far fallire la congiura organizzata dal vescovo di Rieti Pompeo Colonna, da Roberto Orsini e da altri nobili romani finanziati dai francesi. Il congiunto è nominato vescovo di Reggio Calabria. | |
1513 | |||||
Feb. | Lazio | A Roma. Con altri condottieri degli Orsini, dei Colonna e dei Savelli coopera nel sedare i disordini sorti in città per la morte del papa Giulio II. | |||
Mar. | Lazio | Presenzia con 50 cavalli all’incoronazione del nuovo papa Leone X. | |||
1515 | Umbria | A Todi con la sua compagnia. E’ mandato a chiamare dagli abitanti di Spoleto affinché si rechi nella città e vi porti la pace tra le fazioni. | |||
1517 | Muore. Sposa Margherita Conti e Lella farnese, figlia di Ranuccio. |
CITAZIONI
-“Chiaro per molte prove fatte dal suo valore..Per bellezza di corpo e per valor d’ingegno fu de priimi che havesse allhora la casa Orsina.” SANSOVINO
-“Condottiere papale di qualche fama.” SORANZO
-Con Niccolò Orsini e Paolo Orsini “Viris fortissimis.” ALBINO
-“Had never been a “condottiere” of the first rank; and he had been dominated by his brother..particularly as he was coming to the end if his active military life, had not equipped him with the necessary parsonal authority.” SHAW
Fonte immagine in evidenza: Google Street View