0658 GIROLAMO FATINANZI (Girolamo da Padova) Di Padova. Figlio naturale del nobile veneziano Antonio da Mula.
+ 1550 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1508 | |||||
Mar. | Venezia | Impero | 100 fanti | Trentino |
Si trova tra Torbole e Riva del Garda a contrastarvi gli imperiali. |
Apr. |
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Trentino |
A Riva del Garda. Combatte i tedeschi che bombardano la località. |
1509 | |||||
Mar. | Venezia | Francia | 100 fanti
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Lombardia |
A Castelleone con 100 provvigionati. |
1510 | |||||
Apr. |
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25 fanti | Veneto |
Staziona nel veronese; ha il comando della guardia del corpo del provveditore generale Andrea Gritti. |
Giu. | Venezia | Francia |
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Veneto |
Al campo di Brentelle vicino a Padova. |
1511 |
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Mag. | 23 fanti | Veneto |
E’ sempre di fianco del Gritti. |
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Nov. |
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Veneto |
Si reca a Venezia. |
Nov. | |||||
1512 | Venezia | Si reca a Venezia. | |||
Feb. |
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Veneto |
Alla guardia di Soave con 270 fanti (di cui 211 della sua compagnia). |
Giu. |
Ha il comando di 203 fanti. |
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Ago. |
Ai suoi ordini militano 165 fanti. |
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Sett. |
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200 fanti | Lombardia |
Prende parte all’assedio di Brescia. E’ inquadrato nella seconda squadra che deve portare l’assalto generale alla città. |
Nov. |
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168 fanti | Lombardia |
Viene inviato con i suoi uomini, 2 falconetti ed altri pezzi di artiglieria alla difesa di Pontevico. |
1513 | |||||
Gen. |
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Lombardia |
E’ lodato dal provveditore di Orzinuovi, Niccolò Michiel, per i lavori di fortificazione della località cui ha dato il suo contributo. |
Mag. | Venezia | Spagna |
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Lombardia |
Alla guardia di Pontevico con 166 fanti. |
Giu. ago. |
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Lombardia e Veneto |
Con Michele Schiaveto ed il provveditore Francesco Lippomano si trova alla difesa di Pontevico con 300 fanti. Assalito da Antonio di Lodrone (2000 fanti tedeschi) e da Antonio di Leyva (500 spagnoli, 100 uomini d’arme e 200 cavalli leggeri) si difende con vigore; viene, tra l’altro, respinto un attacco in cui sono uccisi 150 uomini ed in cui è ferito ad una gamba da un colpo di archibugio lo stesso Lodrone. Antonio di Leyva fa battere con le artiglierie il rivellino e mette alcuni gatti (macchine da guerra) nel fossato, ai piedi di una torre, per colpire il muro. I difensori escono dal rivellino, danno alle fiamme le macchine ossidionali e rendono vani tutti gli apparati offensivi. Fallisce pure un tentativo degli spagnoli di scavare alcuni cunicoli sotterranei per fare crollare le mura. Alla fine di agosto i veneziani sono costretti a cedere a patti sia per la mancanza di vettovaglie, sia per la presenza della peste: agli spagnoli l’impresa costa la vita di 300 uomini. Il Fatinanzi si reca subito a Venezia con lo Schiaveto. E’ inviato alla difesa di Rovigo: Bartolomeo d’Alviano non è certo tenero nei suoi confronti, lo critica apertamente e non crede alla sua tesi della mancanza di vettovaglie tra i difensori di Pontevico. |
Ott. |
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Veneto |
A Badia Polesine, per controllare i movimenti dei cavalli spagnoli. |
Nov. |
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Veneto |
Di fronte alla pressione nemica abbandona Badia Polesine, raggiunge Chioggia e da qui si trasferisce alla difesa di Treviso. |
Dic. |
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Veneto |
I suoi uomini si segnalano in modo negativo a Treviso; rubano del pane in un forno. |
1514 | |||||
Apr. |
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Friuli |
Viene inviato con 300 fanti all’assedio di Marano Lagunare. |
Giu. |
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106 fanti | Friuli |
I suoi fanti, come quelli di Damiano di Tarsia, non affiancano quelli di Alfonso da Pisa e di Cruciano Corso in un attacco al bastione di San Giovanni: è biasimato per tale fatto dal governatore Giampaolo Manfrone e dal sopracomito Alessandro Contarini. Bartolomeo d’Alviano propone il suo trasferimento. Il provveditore generale Giovanni Vitturi lo invia, con Alfonso da Pisa (250 fanti), alla guardia di Cividale del Friuli. |
1515 | |||||
Ott. |
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25 fanti | Lombardia |
Di stanza a Pontevico. Prende parte all’assedio di Brescia. |
1516 | |||||
Giu. | Venezia | Spagna |
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Lombardia e Veneto |
Viene sostituito a Pontevico dal Connestabile di Borbone con un capitano francese che comanda 500 fanti guasconi. Raggiunge Cremona; da qui si dirige a Padova per riferire sui movimenti dell’esercito spagnolo. Nello stesso mese si collega con Giampaolo Manfrone e Mercurio Bua per proteggere nel territorio di San Bonifacio i lavori dei contadini intenti alla mietitura del frumento. |
1526 | |||||
Feb. | Venezia | Impero |
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E’ in ballottaggio con altri capitani per la nomina di governatore dei fanti a Cipro. |
Giu. |
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Friuli. |
Ha l’incarico di connestabile ad Ariis; in perlustrazione a Chiusaforte. |
Lug. | 34 fanti | Friuli | |||
1528 | |||||
Feb. |
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Friuli |
Accompagna il luogotenente del Friuli Giovanni Moro per visionare le opere difensive di Cividale del Friuli con Battistino Corso e Cesare della Volpe. |
Mag. |
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100 fanti | Veneto |
Viene trasferito a Lazise per difendere il lago di Garda con 100 archibugieri: Paride di Lodrone gli chiede la resa. Ha risposta negativa. Il Fatinanzi vi è attaccato dai lanzichenecchi del duca di Brunswick. Costretto a cedere, si sposta a Salò con 86 fanti. |
Giu. |
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Romagna |
Alla guardia di Ravenna con 150 fanti. |
Ago. |
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Lombardia |
Attraversa l’Adda con Francesco Maria della Rovere. |
Sett. |
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Lombardia |
A Sant’Angelo Lodigiano, a seguito della conquista fattane dai veneziani. |
Ott. | Romagna | Di stanza a Ravenna con 151 fanti | |||
1530 | |||||
Gen. |
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20 fanti | Lombardia |
Al termine del conflitto con gli imperiali è segnalato a Bergamo. |
1531 | |||||
Mar. |
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Gli è riconosciuta una provvigione di 14 ducati per paga (per otto paghe l’anno). |
1532 |
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Feb. | Lombardia |
A Bergamo. |
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1533 |
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Lug. |
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Ferisce mortalmente in una rissa Agatino da Bologna. |
1547 |
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17 fanti | Lombardia |
Alla guardia del castello di Asola. |
1547 | 17 fanti | Lombardia |
Alla guardia del castello di Asola. |
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1550 |
Muore. |
CITAZIONI
-“Rebellaso.” SANUDO