GIOVANNI MALAVOLTI Di Siena. Signore di Gavorrano. Figlio di Orlando Malavolti.
+1463 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1403 | Toscana | Il padre Orlando viene assassinato in Siena. I possedimenti paterni sono occupati dalla fazione avversa con l’eccezione di Gavorrano. Giovanni Malavolti, con il fratello Bernardo, ne ottiene la signoria sotto la tutela dei fiorentini. | |||
…………… | Si avvia alla carriera delle armi. | ||||
1419 | |||||
Sett. | Figura tra gli aderenti di Firenze negli atti della pace conclusa tra Firenze ed il duca di Milano. | ||||
…………… | Chiesa | Al soldo dei pontifici. Milita nelle compagnie di Bernardino degli Ubaldini della Carda. | |||
1429 | |||||
…………… | Firenze | Lucca | Toscana | Lascia la compagnia dell’ Ubaldini per passare agli stipendi dei fiorentini. | |
1430 | |||||
Lug. | 20 lance
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Toscana |
Combatte i lucchesi capitanati da Francesco Sforza. Rimane con Paolo da Diacceto alla difesa di Pescia anche dopo la fuga a Pistoia del vicario fiorentino. Gli avversari circondano la cinta muraria della località; una parte delle milizie si colloca alla Porta Vecchia, una alla Porta reale ed una alla località “Muro-rotto”. A fine mese respinge con coraggio 5 attacchi portati alla città. Costringe gli avversari al ritiro. |
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Dic. | Toscana | E’ sconfitto e fatto prigioniero da Niccolò Piccinino nella battaglia del Serchio. | |||
1431 | |||||
…………….. | Colonna | Chiesa | Lazio |
Diviene governatore di Nepi per conto del principe di Salerno Antonio Colonna. Assale a Monterosi numerosi pellegrini che tornano da Roma, li deruba e molti ne fa uccidere. Per tale fatto è aggredito in Nepi da Menicuccio dell’ Aquila; è soccorso da 70 fanti inviatigli in soccorso dal prefetto Giacomo di Vico. |
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Lug. | Lazio |
Cattura 70 cavalli, nei pressi di Nepi, a Ranuccio Farnese. |
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…………….. | Vico | Chiesa | Lazio |
E’ eletto governatore di Vetralla; continua a contrastare i pontifici che lo assediano nella città. |
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1432 | |||||
…………….. | Camerino |
Agli stipendi di Giovanni da Varano. |
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Ott. | Vico | Chiesa | Lazio |
Ritorna alla difesa di Vetralla, sempre assediata dai pontifici. |
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1434 | |||||
Giu. | Venezia | Milano | Emilia |
Si congiunge nel ferrarese e nel bolognese con il Gattamelata e Brandolino Brandolini. |
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Lug. | Emilia |
Conquista Castel San Pietro Terme, Castel Bolognese e Sant’ Agata Bolognese. |
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Ago. | Emilia |
E’ sconfitto e fatto prigioniero da Niccolò Piccinino nella battaglia di Castel Bolognese. |
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1438 | |||||
…………….. | Venezia | Milano | 300 cavalli | Veneto e Lombardia |
Esce da Verona; è inviato a Brescia dai rettori della città. Giunto a Valeggio sul Mincio, il castellano della località gli fa perdere tempo; è così assalito da Gian Francesco Gonzaga che gli cattura tutti i suoi uomini. Giunge a Brescia da solo. |
Autunno | Veneto |
A Verona. |
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1439 | 500 cavalli | Lombardia |
Prende parte alla difesa di Brescia assediata dalle truppe di Luigi dal Verme e del Gonzaga. |
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1441 | |||||
Mag. |
Gli è rinnovata la condotta di 500 cavalli per altri sei mesi. |
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1442 | |||||
Sett. | Chiesa | Sforza | Umbria |
Si trasferisce nel Chiugi per soccorrervi Carlo di Montone. Alla notizia che gli abitanti di Todi stanno assediando Fratta del Vescovo (Fratta Todina) lascia il campo, assale gli avversari e cattura 800 uomini; insegue gli altri fin sulle porte di Todi. Rientra a Marsciano con 400 prigionieri di taglia. Il comune di Perugia proibisce ai propri cittadini di acquistare i beni rapinati dagli uomini di Giovanni Malavolti nel todino. |
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1444 | Firenze | Milano | Emilia |
Inviato a Granarolo dell’ Emilia, è sconfitto e fatto prigioniero dai viscontei. |
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1446 | |||||
…………….. | Sforza | Milano | Lombardia |
Affianca i veneziani alla difesa di Cremona. |
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Sett. | Lombardia |
E’ creditore verso Francesco Sforza per paghe arretrate ammontanti a 10000 fiorini: la somma gli è saldata direttamente dai veneziani. |
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Ott. | Sforza | Chiesa | Marche |
Si trova all’assedio di Gradara ai danni di Sigismondo Pandolfo Malatesta. |
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1447 | |||||
Ott. | Firenze | Napoli | Toscana |
Soccorre Gavorrano assediata da Angelo Morosini; si sposta a Montevarchi con 400 cavalli. |
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Dic. | Toscana |
Esce da Pisa per muoversi alla difesa di Castiglione della Pescaia assediata dal Morosini e da Simonetto da Castel San Pietro. |
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1448 | |||||
Estate | Toscana |
Fronteggia gli aragonesi con Giovanni da Tolentino e Napoleone Orsini: recupera tutti i castelli del volterrano e del pisano caduti in potere degli avversari. |
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…………. | Toscana | Viene lasciato di presidio a Gavorrano. | |||
1450 | |||||
Mag. giu. | Toscana | E’ catturato dal catalano Joan de Liria commissario del re di Napoli. I nemici occupano a giugno il suo castello di Gavorrano. | |||
Ago. | Toscana e Marche | Liberato dopo lunghe trattative, si trasferisce ad Urbino. Continua da tale località a curare i rapporti con i Medici. | |||
Dic. | Marche | Prega Giovanni di Cosimo dei Medici di inviare una procura al fratello Bernardo per il battesimo di un figlio che gli sarebbe nato di lì a poco. | |||
1451 | |||||
Ago. | Contatta nuovamente Giovanni dei Medici affinché gli siano saldati i molti debiti da lui contratti a Firenze. | ||||
1459 | |||||
Lug. | Chiesa | Anguillara | Governatore g.le
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Lazio |
Milita agli ordini di Simonetto da Castel San Pietro. Contrasta Everso dell’Anguillara. Invia a Caprarola 36 fanti con il connestabile Losa che viene catturato dagli avversari. |
1460 | |||||
…………… | Chiesa | Angiò | Toscana e Marche |
E’ inviato dal papa Pio II in soccorso del re di Napoli Ferrante d’ Aragona contro Giovanni d’Angiò. Gli è restituita Gavorrano dagli aragonesi. A maggio giunge in Toscana con Cristoforo Torelli per ostacolare la marcia a Jacopo Piccinino; si collega con Federico da Montefeltro e gli sforzeschi, condotti da Alessandro Sforza, per impedire al Piccinino l’attraversamento del Piceno ed il suo ingresso nel regno di Napoli. |
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Giu. | Lazio |
Si sposta verso la Campania con Simonetto da Castel San Pietro alla testa di un buon numero di cavalli e di fanti. Giunto nei pressi di Cervara di Roma esce in perlustrazione con Roberto Orsini e pochi uomini: si imbatte in una compagnia del duca di Sora Giovanpaolo Cantelmi nella quale si trova anche Prospero Savelli, figlio di Jacopo. Nello scontro il Savelli è trafitto alla gola da un colpo di spada; Roberto Orsini, a causa del continuo aumento del numero degli angioini, trova rifugio nel vicino accampamento. Il Malavolti, trascinato a terra dalla caduta della sua cavalcatura mentre sta tentando di coprire la ritirata dei suoi, è nuovamente fatto prigioniero. Condotto dal duca di Sora è rilasciato poco dopo. |
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Estate | Abruzzi | Affianca gli sforzeschi negli Abruzzi. | |||
1461 | |||||
Feb. | Lazio | Ritorna a Roma per ricostituire la propria compagnia che si è dispersa dopo la sconfitta di Cervara di Roma. | |||
Giu | Lazio | Contrasta a Palombara Sabina le compagnie avversarie di Silvestro da Lucino e di Corrado d’Alviano. | |||
Lug.ago. | Marche |
Con Antonello da Forlì, Palamone da Viterbo e Battista d’Urbino fronteggia Sigismondo Pandolfo Malatesta nella marca d’ Ancona. E’ segnalato tra Arcevia e Serra San Quirico. |
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1462 | Lazio | Affianca il Montefeltro nel basso Lazio contro il duca di Sora. E’ stipulata una tregua. Gli viene conferito l’incarico di governatore della Campagna romana e di San Germano (Cassino). | |||
1463 | |||||
Giu.lug. | 107 lance e 135 fanti | Campania ed Abruzzi | Si congiunge con Ludovico Malvezzi e Napoleone Orsini per combattere il duca di Sessa e principe principe di Rossano Marino di Marzano; assedia la Torre dei Bagni. A fine luglio con Napoleone Orsini lascia la Campania con sette squadre e si dirige verso gli Abruzzi per rafforzarvi le truppe regie che contrastano Jacopo Piccinino e le milizie di Giovanni d’Angiò. | ||
…………… | Muore. Alla sua morte il papa si affretta a raccomandare il castello di Gavorrano alla repubblica di Siena. |
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