Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI DI ROD (Giovanni di Rood) Tedesco. Signore di Santo Stefano.
- 1380 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1368 | Napoli | Pretalti | Abruzzi e Lazio | Milita al servizio di Giovanna d’Angiò. E’ inviato a L’Aquila per combattervi i Pretalti che si sono ribellati alla regina; con la sconfitta di Nicola d’Alemagna a Corvaro lascia il campo e rientra a L’Aquila. | |
1369 | |||||
Estate | Milano | Toscana | Agli stipendi del signore di Milano Bernabò Visconti. Con Giannotto Visconti (1500 cavalli) è inviato a Lucca per soccorrervi l’imperatore Carlo di Boemia: prende alloggio con i suoi uomini nei pressi del castello cittadino; gli abitanti si ribellano per cui Giovanni di Rod si colloca sui gradini del Palazzo di San Michele per controllare la piazza. Il ghibellino Alderigo Castracani lo invita a porre a sacco la città; la rivolta monta sempre più; con la cattura del Visconti e del Castracani è costretto a ripiegare nei borghi. | ||
1371 | |||||
………. | Chiesa | Camerino | Umbria e Marche | Staziona in Umbria al soldo dello stato della Chiesa. Rodolfo e Gentile da Varano sono convocati a Perugia dal legato il cardinale Pietro di Bourges: nel contempo Giovanni di Rod è avviato a Camerino per impadronirsi della città per conto dei pontifici. Rodolfo da Varano riesce tuttavia a liberarsi con destrezza dal pericolo per cui il Rod è obbligato a rientrare a Perugia. | |
Sett. | Comp. ventura | 500 lance | Toscana Umbria e Abruzzi | Assale Castiglion Fiorentino e ne depreda il contado. Con l’arrivo a Perugia di Gomez Garcia il cardinale Pietro di Bourges tenta di farlo entrare con i suoi cavalli nel borgo di Sant’ Antonio: gli abitanti si oppongono alla decisione e convincono il prelato a desistere da tale misura. Licenziato poco dopo con 500 lance, si reca a Foligno dove è contattato dai senesi per passare al loro soldo; si trasferisce invece negli Abruzzi. Coadiuva a L’Aquila Lallo dei Camponeschi nel suo tentativo di pacificare le fazioni cittadine. Restituisce agli abitanti la rocca di Santo Stefano, nei pressi della città, della quale si è impadronito anni prima. | |
1372 | |||||
Giu. | Firenze | Milano | 300 lance | Emilia | E’ sconfitto e fatto prigioniero a Rubiera da Giovanni Acuto e da Ambrogio Visconti: è sospettato di tradimento perché i suoi uomini non si sono impegnati nella battaglia. Ritorna a Bologna e vi è accolto a male parole dal cardinale Pietro di Bourges: viene licenziato ed è trattenuto per qualche tempo in carcere. |
1374 | |||||
Giu. | Padova | Veneto | Al servizio di Francesco da Carrara. Partecipa ad una giostra a Padova in cui vince il secondo premio con Arcuano Buzzaccarini: nel torneo guida la squadra vestita di rosso contro quella di Arnaldo Tedesco contrassegnata da una livrea bianca. | ||
Ott. | Lombardia e Veneto | Lascia la Lombardia con 100 lance e rientra a Padova. Bernabò Visconti chiede a Ludovico Gonzaga di concedergli il passo nei suoi territori. | |||
…….. | Milano | Lombardia | Nello stesso anno passa agli stipendi del signore di Milano. Gli viene concessa una provvigione. | ||
1380 | Muore. |
CITAZIONI
-Dopo la sconfitta di Nicola d’Alemagna nei pressi di Corvaro “Missere Vannolo allu Latussu stava colla jente,/ Quanno lo sentio non ve se sisse niente,/ Subito levone canpo, immantenente fone,/ Ne Aquila revenne, e al forte tirone (di Santo Stefano).” A. DI BUCCIO