Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI DI POLISNA (Giovanni Diericart o di Palisna, Giovanni Unghero Zotto, Giovanni Zoppo) Schiavone. Priore di Vrana, signore di Krupac.
- 1391 (febbraio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1372 | |||||
Nov. | Padova | Venezia | Veneto | E’ fatto prigioniero da Zaccaria da Modena che lo spoglia con i suoi soldati di armi e cavalli. Si lamenta del fatto con il capitano avversario; viene minacciato in caso di nuova cattura: in tal caso avrebbe imposto ad ogni prigioniero una taglia di ducati ducati a testa; in caso di mancato pagamento ogni unghero sarebbe stato gettato nel Brenta. Offeso, il Polisna sfida a duello Zaccaria da Modena; ritorna quindi a Padova con i suoi uomini deciso a vendicarsi. | |
Dic. | Veneto e Friuli | Cavalca con la sua compagnia verso il campo veneziano posto sui Colli Euganei; assale Zaccaria da Modena a Cervarese Santa Croce e lo cattura. Gli impone una taglia di 1000 ducati da consegnarsi entro otto giorni; entro lo stesso termine costui deve rimettere anche due cavalcature del valore ciascuna di duecento ducati, e due pezze di velluto. Vi è il ritardo di un giorno nella consegna del denaro. Il Polisna non vuole mantenere i patti e fa rinchiudere in carcere l’avversario. Passa alla guardia di Este; si sposta nel trevigiano con 70 cavalli e raggiunge Spilimbergo ove aspetta le milizie inviate dal re Ludovico d’Ungheria comandate dal bano Benedetto Unghero. Ritorna quindi verso il padovano, supera il Livenza, punta su Conegliano ed a Nervesa della Battaglia sbaraglia i veneziani. Con la vittoria si trasferisce a Cittadella ed a Padova. | |||
1373 | |||||
Gen. | Veneto | Prende parte ad un consiglio di guerra con Francesco da Carrara, Simone Lupo, Giovanni Unghero e Federico di Mathelor. | |||
Apr. | Veneto | Respinge da Camponogara Giberto da Correggio. | |||
Mag. | Veneto | Ha l’incarico di attaccare a Boion i guastatori veneziani che stanno costruendo un grande fossato tra le paludi di Lova ed il Curano: al comando dell’avanguardia (700 cavalli ungheri) è agli inizi respinto da 3000 cavalli capitanati da Giberto da Correggio. Intervengono pure Rizzardo di San Bonifacio e Stefano di Transilvania che sconfiggono e mettono in fuga le truppe avversarie. | |||
Giu. | Veneto | Si scontra ripetutamente con gli avversari nelle cui file sono uccisi molti arcieri turchi che militano agli stipendi della Serenissima. | |||
Lug. | Veneto | Agli ordini di Giovanni degli Obizzi batte ancora a Medicina, o Buon Conforto, i veneziani: nell’ occasione è tra i primi ad attraversare a piedi un ponte sul fossato. | |||
Sett. | Milano | Chiesa | Al termine del conflitto passa al servizio del signore di Milano Bernabò Visconti per combattere i pontifici. | ||
1379 | |||||
Gen. | Padova | Milano | Veneto e Lombardia | Si muove nel veronese con il voivoda di Transilvania; tenta di opporsi all’avanzata di Giovanni Acuto e di Lucio Lando. Compie a sua volta feroci scorrerie nel bresciano e nel cremonese; al ritorno nel padovano sorprende sul Sebeto i due capitani avversari che stanno rientrando in Lombardia. I viscontei sono sconfitti con forti perdite. | |
1383 | |||||
Ott. | Ribelli | Ungheria | Croazia | Rientrato in Croazia, soggetta al re d’Ungheria, si ribella al re Carlo di Durazzo. Vrana cade in potere degli avversari. | |
1386 | Baroni | Boemia | Ungheria e Bosnia | Con l’uccisione di Carlo di Durazzo si allea con Giovanni Unghero e fronteggia i baroni ribelli sostenuti dalla regina Elisabetta, vedova di Carlo di Durazzo, e dal suo favorito Niccolò Gara: sconfigge gli avversari presso Diaco e cattura la regina Maria moglie del re di Boemia Sigismondo (il futuro imperatore Sigismondo). | |
1387 | Croazia | La regina Maria è deportata nel suo castello di Krupac in Bosnia. Libera la donna a seguito delle vittorie del marito Sigismondo che ha occupato Buda; fonti veneziane riferiscono che sia stato Giovanni Barbarigo a costringerlo in tal senso. | |||
1389 | |||||
…….. | Croazia | A Zara. Affitta ad un fiorentino, Cione Marini, le rendite della Camera del Sale e del Trentesimo allo scopo di potere dare il soldo alle sue milizie. | |||
Nov. dic. | Vrana | Zara | Croazia | Estende le sue scorrerie sin sotto le mura di Zara. Dà alle fiamme le case dei contadini del borgo di San Martino e guasta gli orti dei cittadini; i zaratini si rivolgono al bano di Slavonia che governa la Croazia per conto di Sigismondo d’ Ungheria. Arrivano 400 cavalli cui si uniscono altri 1000 uomini, tra cavalli e balestrieri, raccolti a Zara ed altri 200 uomini provenienti dall’isola di Pago. Gli avversari, comandati da Marco Schinella di Veglia, si accampano sotto Vrana. Giovanni di Polisna tenta una sortita nella quale è ferito ad una coscia da un verrettone; dopo alcuni giorni è sconfitto con la perdita di 120 cavalli. A metà dicembre i nemici si ritirano a Zara. | |
1391 | |||||
Feb. | Croazia | Continua la sua guerra con Zara. Muore nel mese. |
CITAZIONI
-“Homo savio et gajardo..Homo usado a bataie.” N. DI ALESSIO
Fonte immagine in evidenza: wikimedia