Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI DI MALESTROIT (Jean de Maléstroit, Malastracca) Bretone.
- 1385 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1371 | |||||
Lug. | Angiò | Inghilterra | Francia | Prende parte in Francia alla guerra dei Cent’Anni. Viene preposto dal duca d’Angiò alla guardia del castello di Saint-Bazile nel Périgord. Allorché il duca di Lancaster assedia, sempre nel Périgord, Montpont si collega con Silvestro di Budes per spostarsi in tale località ai danni degli inglesi. | |
1374/1375 | Castiglia | Aragona | Spagna | Combatte in Spagna agli ordini di Enrico di Trastamare e di Giacomo di Maiorca che rivendica la corona d’Aragona. Devasta il Rossiglione e l’Aragona; la campagna non ha successo per la mancanza di rifornimenti adeguati. Giacomo di Maiorca muore a Soria. Il re Giovanni di Castiglia fornisce vettovaglie alle sue truppe. Il Maléstroit rientra nel Béarn nel maggio 1375. | |
1376 | |||||
Mag. | Chiesa | Firenze | Francia | Resta inoperoso in Francia a causa della pace conclusa tra francesi ed inglesi nella guerra dei Cent’Anni. Passa allora agli stipendi del cardinale legato Roberto di Ginevra per combattere i fiorentini nel conflitto degli Otto Santi. Lascia Avignone, attraversa il Delfinato e le terre del conte di Savoia; giunge in Italia con il Budes. Durante la marcia assale Cuneo: alla difesa della località non interviene il Conte Verde Amedeo di Savoia. | |
Giu. | Capitano g.le | Piemonte ed Emilia | Ha il comando della Compagnia dei Bretoni, forte di 6000 cavalli e di 4000 fanti bretoni, inglesi e guasconi. Giunge ad Asti; prende la strada di Alessandria e di Tortona per avviarsi verso il bolognese. Il marchese d’Este interviene in suo aiuto. | ||
Lug. | Emilia | Con Bernardo della Sala ed il Budes assedia in Bologna Rodolfo da Varano e Guido d’Asciano. Occupa uno dopo l’altro i castelli di Crespellano, di Oliveto e di Monteveglio che si arrendono a patti: i capitolati, tuttavia, non sono osservati dai pontifici e tutte le località vengono messe a sacco e date alle fiamme. Espugna Pizzano; gli abitanti, compresi i bambini, sono ammazzati. | |||
Ago. | Marche | Ottiene Montegiorgio tramite un trattato con un prete. La popolazione è massacrata. | |||
Sett. | Emilia e Toscana | Ritorna ad assediare Bologna. Roberto di Ginevra capisce l’inutilità del proseguo delle operazioni e lo spinge in Toscana. Il Maléstroit fa resistenza con il Budes; alla fine si fa corrompere dal denaro dei fiorentini. | |||
Ott. dic. | Romagna | Chiede di portare i suoi uomini nelle stanze invernali; il legato costringe Galeotto Malatesta a farlo entrare in Cesena con i bretoni. Le vettovaglie scarseggiano; i soldati si lamentano per la mancanza di cibo e di foraggio per le loro cavalcature. I venturieri trattano gli abitanti come nemici. Nel periodo ha il comando con il Budes di 1844 lance. | |||
1377 | |||||
Feb. | Romagna | Ai primi del mese i cesenati si ribellano ed uccidono dai 300 ai 400 bretoni; altri si salvano dalla furia degli abitanti rinchiudendosi nella Murata. Il Malatesta persuade i cittadini ad aprire le porte ai soldati con la promessa di un perdono generale: Roberto di Ginevra non mantiene fede a quanto assicurato dal signore di Rimini ed ordina un massacro collettivo. Ad esso partecipa anche Giovanni Acuto chiamato da Faenza. Da 2500 a 8000 persone, secondo le stime dei vari cronisti, sono passate a fil di spada. I pozzi di Gattolini e di Belpavone sono riempiti di cadaveri bretoni. Gli abitanti uccisi sono gettati nei pozzi o tumulati in grandi fosse scavate nei piazzali delle chiese e nella piazza centrale. | |||
Giu. | Lazio | Alla notizia della cattura di Raimondo di Turenna nelle vicinanze di Bolsena viene inviato con il Budes nel Patrimonio alla testa di 1000 cavalli bretoni. I suoi uomini si accordano con dei frati minori ed alcuni abitanti di Bolsena per essere introdotti in segreto nel cassero e nel vicino convento di San Francesco. Al momento prefissato seguono l’assalto alle mura e la conquista della città. Sono incendiate le case e vengono saccheggiati tutti i beni: sono trucidati 500 abitanti di ogni sesso ed età; sono fatti numerosi prigionieri per trarre utili taglie. Il castello è dato alle fiamme. Nello stesso tempo la compagnia del Budes giunge a Montefiascone e da qui si porta davanti alle mura di Viterbo. Il Vico esce fuori dalle mura della località con 600 uomini, tutti armati alla meno peggio. Nonostante ciò costoro, al primo attacco, riescono a fare ripiegare i bretoni. Il Budes ripropone in ordinanza i suoi cavalli; si scaglia sugli avversari e ne fa strage. 200 viterbesi restano sul terreno o sono fatti prigionieri. La medesima notte il Budes rientra a Montefiascone accolto con falò e festeggiamenti vari da parte dei cittadini che lo ringraziano per averli vendicati del Vico. Gli abitanti, inoltre, fanno pressione sui pontifici per avere il Budes come loro governatore. | |||
Lug. | Romagna | Il Maléstroit si trova a Montefiore Conca ospite di Galeotto Malatesta; presenzia alle cerimonie che si svolgono in onore del figlio del signore di Rimini Galeotto Novello. | |||
Ago. | Romagna Marche Toscana e Lazio | Esce da Cesena al comando di 20000 uomini; si porta alla difesa della rocca di Faenza assediata da Astorre Manfredi e dall’ Acuto che ora milita al servizio dei fiorentini. I bretoni sono respinti. Giovanni di Maléstroit si trasferisce a Fano; riceve l’incarico con il Budes ed il Turenna di unire tutte le truppe e di marciare su Firenze. I tre condottieri, invidiosi l’uno dell’altro, rifiutano di collegarsi insieme; si spostano separati in Toscana e da qui sono spinti dagli avversari verso Roma. | |||
1378 | |||||
…………… | Lazio | Durante il conclave, che si svolge alla morte del papa Gregorio XI, si accampa nei dintorni di Roma; più volte i cardinali francesi pensano di ricorrere ai suoi uomini per resistere alla violenza dei romani che vogliono un papa italiano. I cardinali transalpini, da ultimo, riparano ad Anagni; il Maléstroit abbraccia il partito del nuovo eletto, l’antipapa Clemente VII (il cardinale di Ginevra) contro il papa eletto a Roma (Urbano VI). | |||
Lug. | Antipapa | Chiesa | Lazio | Sconfigge i romani al ponte Salario (500 morti tra gli avversari). | |
1379 | |||||
Apr. | Lazio | E’ sconfitto una prima volta da Alberico da Barbiano a Carpineto Romano. Con Bernardo della Sala e Luigi di Montjoie è sconfitto in modo definitivo dal Barbiano a Marino in uno scontro di cavalleria che dura cinque ore. | |||
Ago. | Campania e Lazio | Milita al servizio della regina di Napoli Giovanna d’Angiò. Esce dal beneventano e devasta la campagna romana con Rinaldo Orsini. | |||
1385 | Campania | Finisce oscuramente i suoi giorni a Napoli per un male che non perdona; è sepolto in tale città. Secondo alcune fonti sarebbe invece rientrato in Francia e nel 1382 avrebbe combattuto per il re contro i fiamminghi: in tale veste avrebbe affiancato Enguerrand de Coucy nella battaglia di Roosebeke. |
CITAZIONI
-“Maledetta creatura.” G. DI M. PEDRINO
-Con Silvestro di Budes “Ils acquirent une sinistre réputation. Le massacre qu’ils organisèrent en répresailles contre la population de Cesena..reste dans les mémoires.” BUTAUD
-“Questi brettoni hanno fama di essere i più feroci venturieri di allora. Certo sono i più spavaldi, come ne fanno fede le parole dette al papa dal Malestroit, il quale, chiesto se i suoi soldati sono capaci di entrare a Firenze, rispose: “Se v’entra il sole, vi entreremo anche noi” ed aggiunge che entro un mese la città sarebbe stata occupata.” BASSETTI
-Con Silvestro di Budes “Rien n’égalait la brutalité et l’outrecuidance des ces aventuriers. Comme le Pape demandait à Jean de Maléstroit, avant son départ, s’il se croyait capable d’entrer à Florence: “Le soleil entre-t-il à Florence, rèpondit superbement le chef de bande? Nous y entrerons donc aussi.” DURRIEU