GIOVANNI DELLA NOCE

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il castello normanno di Rende nel 1911
il castello normanno di Rende nel 1911

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIOVANNI DELLA NOCE  Di Crema. Barone di Rende.

  • 1453 (settembre)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1438
Sett.AngiòNapoliCampaniaAlla difesa di Napoli. Si distingue in alcune scaramucce con Cristoforo da Crema e Giacomo da San Nazaro.
1443
Feb.CampaniaA Napoli. Presenzia alla solenne apertura del parlamento generale del regno indetta da Alfonso d’Aragona.
Sett.NapoliSforzaMarcheCombatte nella marca d’Ancona contro le truppe di Francesco Sforza. Viene segnalato nei pressi di Rocca Contrada (Arcevia).
Ago.Lombardia

A seguito del voltafaccia del duca di Milano Filippo Maria Visconti teso, a salvare Francesco Sforza dalla sconfitta, Giovanni della Noce viene inviato a Milano con Matteo Malferito per lamentarsi di tale fatto con il duca di Milano. Il Visconti riceve benevolmente gli ambasciatori nel castello di Porta Giovia. Alla pratica sono delegati Uguccione Contrari, Niccolò Terzi e Franchino Castiglione. Giovanni della Noce comprende l’inanità delle trattative e lascia presto Milano.

1444
EstateCrotoneNapoliCalabria

E’ coinvolto nel tradimento del marchese di Crotone Antonio Ventimiglia con cui ha combattuto in precedenza in Calabria. E’ assediato a Rende (di cui è stato investito  con altri 4 castelli da Alfonso d’Aragona). Con l’arrivo dell’ esercito aragonese alcuni abitanti da lui offesi si recano dal sovrano e gli offrono la città. Alla  notizia decide di arrendersi e di presentarsi al re di Napoli: è incarcerato e condannato a morte. Si salva solo per l’intervento dell’ ambasciatore ducale Francesco Barbavara. Viene espulso dal regno;  gli sono confiscati i suoi beni.

1448
Dic.MilanoVenezia SforzaEmiliaMilita per la Repubblica Ambrosiana contro veneziani e Francesco Sforza. Opera nei pressi di Parma.
1449
Gen.Lombardia  Svizzera

Viene eletto governatore di Como; prepara con ordine la difesa della città  infondendo negli abitanti tanto coraggio che per ben due volte sono respinti gli uomini di Francesco Sforza. Riesce a snidare gli avversari quando costoro penetrano nel castello di Tavernerio. Con il Ferracuto muove contro il Campanella e Franchino Rusca che sconfigge a Chiasso; espugna il castello di Morbio, occupa e demolisce quello di Codelago.

…………..LombardiaE’ costretto dagli sforzeschi a rinchiudersi in Como.
Lug.Lombardia Svizzera

Soccorso da Francesco e da Jacopo Piccinino provvede a fortificare Como; toglie ai Rusca Lugano e sconfigge presso Bellinzona gli svizzeri venuti a sostenerli. Irrompe nel territorio di Locarno  arrecando gravi danni ai beni dei San Severino. Corrompe gli svizzeri ed assedia il castello. Sempre nel periodo respinge una flotta lacuale comandata da Abbondio Gallo e da Daniele Malacrida

………….. Svizzera Lombardia

Viene affrontato da Roberto da San Severino e da Giovanni Ventimiglia che lo scacciano dal territorio di Lugano e lo obbligano a ritirarsi nuovamente in Como. E’ sostituito nel suo incarico da Ettore del Po.

1450
Gen.LombardiaCon Bartolomeo Colleoni scorta a Milano un convoglio di granaglie.
Feb.SforzaVeneziaLombardia

Prende parte all’assedio del castello di Porlezza;  chiede ai comaschi che gli sia inviato l’ingegnere Pietro da Bregia con una bombarda. Defeziona nel campo avverso e passa agli stipendi di Francesco Sforza che sta per diventare duca di Milano ai danni dei veneziani. Gli sono consegnate 2400 lire imperiali a saldo delle paghe arretrate.

Mag.Lombardia

Gli è ordinato di restituire quanto trafugato nelle chiese di Lugano a seguito del   sacco perpetrato dalle sue truppe. A Lodi, quando Guglielmo di Monferrato è costretto a rinunciare a favore di Francesco Sforza  al possesso di Alessandria.

1452
Lug.MilanoMonferrato    VeneziaPiemonte

Nell’alessandrino per contrastarvi Guglielmo di Monferrato  che si è alleato con i veneziani. Con Sacramoro da Parma soccorre, alla testa di 2000 cavalli, Corrado da  Fogliano che non è in grado di contenere la pressione degli avversari. I capitani sforzeschi si asserragliano all’inizio in Alessandria, finché stimolati da Francesco Sforza  attaccano insieme il condottiero avversario.  Lo sorprendono sotto le mura di Cassine dove i monferrini sono colti dispersi e disarmati per il grande caldo. Giovanni della Noce si accorda con Guglielmo di Monferrato ai danni di Francesco Sforza e rimanda l’azione risolutiva.

Dic.LombardiaAlla guardia del ponte di Abbadia Cerreto sull’Adda.
1453
Ago.Lombardia

Prende parte alla difesa di Castelleone con 50 cavalli. Viene attaccato da Matteo da Capua, da Bettino da Calcinate e da Pietro Paolo da Romano: si difende con animo ed effettua alcune sortite ai danni degli avversari.

Sett.Piemonte

Si reca ad Alessandria. Viene accusato di volere disertare dal campo sforzesco in quello degli avversari e di avere cercato di consegnare  la città  ai veneziani dietro la promessa  di 24000 ducati, di una condotta di 1200 cavalli e di 400 fanti e della signoria di Tortona. Catturato presso il marchese di Ancisa, di cui è ospite, è incarcerato da Corrado da Fogliano. Viene tradotto a Cremona dove sono ritenute valide le prove raccolte a suo carico e, probabilmente, senza subire che un processo sommario viene condannato. E’ impiccato a fine mese nella piazza cittadina vestito d’oro con un capestro dorato. Per altre fonti viene invece decapitato a fine mese nella stessa Alessandria.

 CITAZIONI

-“Capitano di sperimentato valore.” ARGEGNI

-“Egli avea militando dato ancor prove tali di valore e di fede, che se alla sua fama all’estremo ei non avesse mancato, egli era senza dubbio per dover salirne ad alto grado d’onore, e di sé lasciar nome tra i Capitani più illustri.” SPINO

-“Capitano di sperimentato valore.” G. ROVELLI

-“Era stato il Noce molto favorito dalla Regina Giovanna di Napoli.” FINO

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

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