Last Updated on 2023/11/30
GIOVANNI DEL MATTO/GIOVANNI DEL MATTO DE’ BRINGI (El Mato da Garech, Giovanni da Como, Matto da Como).
Di Brenzo, ora frazione di Consiglio di Rumo, presso Gravedona. Figlio di Matto da Brinzio. Fratello di Battista del Matto, amico di Gian Giacomo dei Medici.
- 1521 (luglio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | Venezia | Francia | 300 fanti | Lombardia | |
1515 | |||||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Brescia. | |||
1516 | Venezia | Impero | Fa parte della guardia del provveditore generale Andrea Gritti: gode di una provvigione di 10 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | ||
1517 | |||||
Mar. | 10 fanti | Veneto | A Malcesine. | ||
Sett. | Sforza | Francia | Lombardia | Alla morte del padre Antonio (Matto da Brinzio) ritorna nel comasco, raccoglie i fedeli del padre ed arma una vera e propria flotta con la quale scorre per quasi tre anni il lago di Como devastando i paesi dell’una e dell’altra riva. Uccide, sulla soglia della collegiata di San Vincenzo, l’arciprete di Gravedona Pietro Antonio Curti, da lui sospettato di avere avuto mano nella morte del genitore. Lo assale per strada, mentre si sta recando in chiesa per celebrare la messa, e lo ammazza; indi, ne saccheggia la casa con i fautori del padre e la fa demolire. Si dichiara partigiano della causa sforzesca. Scorre in Valtellina depredando e dando alle fiamme i beni di coloro che favoriscono la parte francese. Alla sua banda si unisce anche Gian Giacomo dei Medici. | |
……… | Lombardia | Invano cerca di contrastarlo il governatore di Como, lo spagnolo Graziano Garra, con 50 fanti guasconi. Costui si trasferisce alle Tre Pievi; a Giovanni del Matto sono tesi diversi agguati cui riesce sempre a sfuggire. La sua banda viene sgominata a Gravedona solo quando è messa sulla sua testa una taglia di 400 scudi. | |||
1519 | |||||
Mar. | Lombardia | Sempre ricercato dai francesi, viene catturato dai grigioni. | |||
Apr. | Lombardia | Liberato, è segnalato a Chiavenna. | |||
1521 | |||||
Giu. | Sforza | Francia | 50 fanti | Lombardia | E’ nominato prefetto del Lario dal duca di Milano Francesco Sforza. Gli è assegnato un contingente raccogliticcio di fanti tedeschi. Si muove nel lago di Como; si fa convincere da Manfredi Pallavicini a tentare, insieme con gli sforzeschi, un colpo di mano su Como. Alla testa di 400 fanti tedeschi e di un pari numero di fuoriusciti naviga nel lago; si accosta nottetempo alle mura del capoluogo; intima la resa. Il governatore Graziano Garra fa buona guardia e non risponde alle provocazioni. Giovanni del Matto si fortifica in Borgo Vico. E’ qui assalito dai comaschi e dai francesi che lo sorprendono con i suoi uomini mezzo assonnati mentre i fanti tedeschi sono trovati ubriachi. In precedenza, infatti, il Garra ha fatto in modo che una barca carica di vino cada nelle mani di questi ultimi. Numerose sono le perdite, specie tra i fuoriusciti di cui molti sono catturati. Giovanni del Matto si salva nel castello di Griante, presso Cadenabbia, con Giovanni ed Antonio Rusca: attaccatovi ancora da Graziano Garra il giorno seguente, è catturato con Manfredi Pallavicini su indicazione dei fanti tedeschi agli stipendi degli sforzeschi. |
Lug. | Lombardia | Condotto a Milano da Girolamo Morone, è squartato nella piazza del castello; le sue membra sono poste sulle porte della città. Secondo un’altra versione viene condotto a Como e qui è decapitato con il fratello Beltramo ed altri fuoriusciti della fazione sforzesca. |
CITAZIONI
-“Vir feroci ingenio, et apud Insubres omnes bellandi audacia clarus.” PUTEANO
-“Arditissimo venturiere”. REBUSCHINI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia
[…] Padre di Giovanni del Matto. […]