Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI DA VARANO Di Camerino. Signore di Camerino, Gualdo Cattaneo, Tolentino.
Pioraco, Cessapalombo, Statte, Elcito, Castelraimondo, Pieve Torina, Pievefavera, Statte, Frontillo. Figlio di Rodolfo da Varano, fratello di Berardo da Varano, padre di Giulio Cesare da Varano, genero di Antonio da San Severino.
- 1434

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1423 | |||||
Giu. | Re d’Aragona | Chiesa Napoli | Marche e Abruzzi | Milita nelle compagnie del signore di Perugia Braccio di Montone. Transita per Amandola, diretto negli Abruzzi. | |
1424 | |||||
………….. | Chiesa | Re d’Aragona | Al servizio del papa Martino V. | ||
Mag. | Marche | Alla morte del padre diviene signore di Camerino con i fratelli. | |||
Lug. | Lazio | Si reca a Gallicano nel Lazio per difendere presso il papa la causa della sorella Nicolina, vedova del Montone, rimasta a Perugia dopo la morte del marito. | |||
1425 | |||||
Lug. ago. | Perugia | Fuoriusciti | 400 cavalli | Umbria | Fronteggia i fuoriusciti guidati da Ludovico dei Michelotti, Jacopo Caldora, Ludovico Colonna ed Antonuccio dell’ Aquila: in pochi giorni per ben tre volte i priori ed i commissari della guerra del comune sono costretti ad offrirgli dei donativi (dei quali uno di 1000 fiorini) per incentivarlo ad intervenire. E’ segnalato a Ponte San Giovanni dove si ferma a razziare il contado; si trova successivamente a Fratta Todina; ai primi di agosto si ferma a Pianello continuando nei furti e nelle rapine ai danni della popolazione. E’ sospettato dai fiorentini sia di essere passato agli stipendi dei viscontei, sia di volere consegnare Città di Castello controllata dalla sorella, a Guido Torelli, capitano ducale che in quel momento staziona in Val Tiberina. |
Sett. | Umbria | Devasta talmente i territori di Gualdo Tadino e di Nocera Umbra da essere diffidato ufficialmente dai pontifici. | |||
1426 | |||||
Gen. | Milano | Venezia | Romagna | E’ segnalato il suo passaggio per Forlì alla testa di 150 cavalli. E’ diretto a Milano. | |
Feb. | Gli è riconosciuto dai pontifici il vicariato di Gualdo Cattaneo. | ||||
Primavera | Romagna | Contrasta i veneziani in Romagna. | |||
Lug. | Firenze | Milano | Umbria | Corrotto dai fiorentini, che gli promettono 20000 ducati, tradisce i ducali; cerca di consegnare loro Citerna e Città di Castello. Il trattato è scoperto dal connestabile Pietro da Pisa che comanda 150 fanti; è obbligato a darsi alla fuga. I fiorentini consegnano al connestabile 1500 fiorini e gli abitanti si arrendono a patti. I capitoli non sono osservati perché i fiorentini danno alle fiamme i borghi di Citerna. | |
Ott. | Toscana | E’ sospettato di volersi unire con Ardizzone da Carrara allo scopo0 di molestare il fiorentino. | |||
Nov. | 500 cavalli | Liguria e Marche | Si muove nei pressi di Arezzo. Si imbarca a Genova per rientrare nelle Marche. | ||
1427 | |||||
Apr. | Venezia | Milano | Lombardia | Affianca il Carmagnola al campo di Carpenedolo. | |
1428 | |||||
Apr. | Umbria | Con il fratello Berardo consegna Montone ai pontifici per conto della sorella Nicolina, vedova di Braccio di Montone. | |||
Mar. mag. | Veneto | E’ inscritto alla nobiltà veneziana. A maggio viene dichiarato proprio collegato dalla Serenissima. | |||
1429 | |||||
Ott. | Romagna | Lascia il soldo dei veneziani con 300 cavalli. I suoi uomini mentre attraversano il ravennate sono assaliti da quelli di Micheletto Attendolo che, negli stessi giorni ha lasciato Bologna per trasferirsi a Cotignola. Il Varano sfugge all’agguato perché ha preso la via del mare a Venezia. | |||
1430 | Marche | A seguito della divisione dei beni tra i vari fratelli gli toccano Pioraco, Cessapalombo, Statte, Precanestro, Elcito, Valle Sant’Angelo, Torricchio, Castelraimondo, Copogna, Prefoglio, Pieve Torina, Fiagni, Giove, Valle di Ea, Frontillo, Pievefavera. | |||
1432 | |||||
Ago. | Marche | La cittadinanza di Tolentino gli va incontro a Belforte del Chienti e gli offre un banchetto; fa ritorno nella città e gli sono tributati altri onori a testimonianza dell’affetto e della stima di cui è circondato. Si scontra con i fratelli Gentilpandolfo e Berardo che lo accusano con un quarto fratello, Piergentile, di tradimento davanti al vescovo di Recanati Giovanni Vitelleschi. | |||
1434 | |||||
Sett. | Marche | E’ convocato dal vescovo di Recanati a San Severino Marche perché sospettato di volersi impadronire della signoria di Camerino con l’aiuto di Filippo Maria Visconti; diffidente, rifiuta di recarvisi. All’ appuntamento si porta il fratello Piergentile. Costui viene fatto prigioniero ed è fatto decapitare a Recanati con l’accusa di avere spacciato moneta falsa nello stato della Chiesa. I figli di Berardo al loro ritorno dall’incontro con il legato pontificio lo accusano di avere messo in pericolo il futuro della famiglia con la sua condotta. Ne segue un alterco; all’uscita dall’ appartamento di Gentilpandolfo, dove avviene, il litigio, è sorpreso da alcuni sicari del fratellastro Berardo che lo uccidono a colpi di accetta. Suo ritratto nell’ex convento e chiesa di San Domenico di Camerino (Pinacoteca Civica e Museo Archeologico). Sposa Bartolomea Smeducci figlia di Antonio da San Severino. |
CITAZIONI
-“Fu capitano valoroso de’ suoi tempi.” LITTA
-“Vedi quell’altro pien di valenzia/Giovanni da Varan che gran condutta/Resse con diligenza e cortesia.” Cambino Aretino riportato da FABRETTI
Fonte immagine in evidenza: beniculturali.it