GIOVANNI DA TOLENTINO

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIOVANNI DA TOLENTINO  (Giovanni Mauruzzi) Conte. Signore di Caldarola, Bereguardo, Solero e Quargnento.

Figlio naturale di Niccolò da Tolentino, fratello di Baldovino da Tolentino e di Cristoforo da Tolentino, genero di Francesco Sforza.

  • 1470 (aprile)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1424
Giu.NapoliRe d’AragonaAbruzziMilita agli ordini di Francesco Sforza. Prende parte alla battaglia di L’ Aquila contro Braccio di Montone.
Lug.FirenzeMilanoCombatte i viscontei agli ordini del padre Niccolò.
1426LombardiaSi segnala all’assedio di Brescia.
1427
Mag.LombardiaPartecipa alla battaglia di Gottolengo.
Ott.LombardiaAffianca ancora il padre nella battaglia di Maclodio.
1428
Ago.ChiesaBolognaEmiliaAgli stipendi dei pontifici contro i bolognesi. Il padre è attaccato di sorpresa da Luigi da San Severino nei pressi di Medicina; viene sconfitto con la cattura di 400 cavalli e la perdita di gran parte dei carriaggi. Tra i prigionieri vi è anche il Tolentino. E’ rinchiuso nel carcere bolognese detto del Forno o dell’Orto situato nel palazzo del governo.
1429
1433
Dic.SforzaChiesaMarcheAffianca nuovamente lo Sforza. Lo appoggia ai danni del legato pontificio il vescovo di Recanati Giovanni Vitelleschi.
1434
Ago.ChiesaMilanoEmilia

Partecipa alla battaglia di Castel Bolognese. Con i fratelli abbandona il posto assegnato loro dal padre (che così viene catturato da Niccolò Piccinino).  Fugge a Modigliana con il fratello Baldovino.

Sett.FirenzeMilanoToscana
Ott.Il papa Eugenio IV concede a Giovanni da Tolentino ed ai fratelli il vicariato di Caldarola.
1435
Apr.Marche e Toscana

Cede la rocca di Tolentino agli abitanti.  Riceve in cambio case e poderi nel territorio, già di proprietà di Berardo da Varano, valutati in 2000 fiorini. La rocca è subito demolita. Sempre nel mese si reca a Firenze per i funerali del padre Niccolò.

Giu.Romagna

Si trova a Galeata con i fratelli; si scontra a Maturano con Francesco Piccinino e Sacramoro da Parma. Soccorso dall’ Attaccabriga e da Troilo da Rossano (200 cavalli) e da 150 balestrieri condotti dal provveditore veneziano Tommaso Michiel sconfigge e fa prigionieri i 2 capitani ducali con 200 cavalli.

Ago.ToscanaSorveglia i passi degli Appennini per impedire a Niccolò Fortebraccio l’ingresso in Toscana.
1437
……………..RomagnaCon il fratello Cristoforo presta soccorso ai Malatesta in difficoltà nei confronti di Niccolò Piccinino.
Ago.ToscanaPrende parte alla conquista di Ghivizzano con i fratelli Baldovino e Cristoforo, nonché Leone Sforza.
Sett.ToscanaAffronta a Pietrasanta, sempre con il fratello Cristoforo, Luigi dal Verme e Cristoforo da Lavello. Gli avversari sono
Dic.TolentinoSforzaMarche

Sottoscrive con il fratello Cristoforo una condotta con i veneziani che prevede la ferma di un anno e sei mesi di beneplacito. Non può rispettare gli impegni con la dovuta sollecitudine per l’imprigionamento del fratello Cristoforo da parte di Anfrosina Tarlati.

1438
Apr.VeneziaMilanoMarche Romagna e Veneto

Il fratello Cristoforo è liberato a febbraio;  insieme i due condottieri  rimangono alla difesa di Tolentino contro gli sforzeschi. A fine aprile il Tolentino abbandona la difesa della città;  si dirige a Rimini dove si imbarca con i suoi uomini per Chioggia a bordo di 2 galee.

Mag.Veneto e RomagnaIl Gattamelata lo destina alla difesa di Verona. Viene indi inviato con 300 cavalli alla difesa di Ravenna, minacciata dai viscontei di Astorre Manfredi.
Giu.LombardiaE’ segnalato nel bresciano.
Lug.VenetoRitorna alla guardia di Verona allo scopo di difendere la città da eventuali attacchi da parte di Luigi dal verme.
Ott.VenetoE’ sconfitto a Legnago dal dal Verme. Sono catturati 200 cavalli della sua compagnia.
1439
Mar.500 cavalliRomagnaI veneziani lo inviano in Romagna in soccorso del signore di Rimini. Vi si trattiene fino a maggio allorché entrano nel porto romagnolo 11 galee per imbarcare le sue soldatesche e quelle del fratello Cristoforo. Giunge a Chioggia ed è destinato alla difesa di Vicenza.
……………..VenetoA Vicenza. Ripiega in un secondo momento ad Abano terme.
Ago.VenetoAttraversa l’Adige con Francesco Sforza e si posiziona sulle sponde del lago di Garda.
1440
Ago.MarcheSi sposa a Fermo con Isotta Sforza, figlia naturale di Francesco.
Dic.200 lance e 100 fantiGli è riconfermata dalla Serenissima la condotta per un anno di ferma ed uno di rispetto.
1442
Ago.VeneziaChiesa NapoliRomagna e Marche

Lo Sforza lo chiama nella marca d’ Ancona. Esce da Ravenna, si trattiene a Cesena ed a Rimini, giunge a Fano e da qui muove per Macerata.

Sett.Marche

Viene lasciato dallo Sforza alla guardia di Macerata: è nominato governatore della città e manterrà tale incarico fino all’aprile dell’anno successivo.

Ott.MarcheEsce da Macerata per contrastare Niccolò Piccinino.
1443
Mag.220 lance e 150 fantiMarcheGli è nuovamente rinnovala la condotta dai veneziani per un anno di ferma ed uno di rispetto.
Ago.Marche

Si accampa nel piano del fiume Potenza presso i ruderi di Helvia Recina a pochi chilometri da Macerata;  è qui raggiunto con un presente dagli abitanti; nel proseguo del mese è preposto con Antonio da Trivulzio (1200 cavalli) alla difesa di Osimo. E’ presa la decisione di dare il sacco alla città prima che vi entri l’esercito aragonese. 2 capitani sforzeschi, Martino da Foligno e Benedetto da Poppi, hanno posto i loro alloggiamenti nella casa di una nobildonna di nome Lionetta, vedova di Giacomo Leopardi. A fine mese essi si trattengono a cena con costei; la donna capisce dalle loro parole il proposito delle truppe del Tolentino; informa immediatamente i più autorevoli cittadini. Gli abitanti di Osimo sorprendono i soldati nel sonno e catturano tutti con l’eccezione del Tolentino che, con l’aiuto di un parente, riesce a fuggire per una galleria sotterranea che mette in comunicazione l’interno del cassero con l’aperta campagna verso Ronsivalle. In memoria del fatto si farà dipingere nel duomo cittadino un affresco nel quale sono rappresentati San Leone Magno, che ha consacrato l’edificio, e la nobildonna. Tale affresco, collocato presso la pila dell’acqua santa, è stato più tardi raschiato durante l’assenza del cardinale Pallavicini, vescovo di Osimo, credendo che esso rappresentasse Boccolino Guzzoni. Fu anche istituita per decreto del consiglio cittadino una speciale festa di San Giovanni Decollato (di cui in quel giorno ricorreva la festa) con solenne processione. La festa fu celebrata fino alla fine del 1800.

Nov.SforzaChiesa NapoliMarche

Entra in Castelfidardo con 1500 cavalli;  sosta nel contado per tutto il mese per tenere a bada i bracceschi presenti nella città e nelle terre circonvicine.

1444
Gen.MarcheSi muove sempre nelle vicinanze di Castelfidardo.
Giu. lug.Marche

Con il Sarpellione respinge un attacco improvviso sferrato ai danni di Castelfidardo dal Piccinino. Assalito di nuovo a luglio si deve arrendere a patti: abbandona la città con la guarnigione e raggiunge Macerata.

1445
Apr.E’ presente all’atto con il quale Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro addivengono ad una tregua.
Dic.MarcheAlla difesa di Jesi.
1446
Mag.ToscanaSi accampa con la sua compagnia nei pressi di Anghiari. I suoi uomini provocano gravi danni ai campi di frumento circostanti.
Giu.Umbria e Lazio

Accompagna lo Sforza nella sua azione diversiva in Umbria e nel Lazio. E’ segnalato nei pressi di Todi;  cerca di entrare nella città con Cicco Simonetta dopo avere chiesto ai priori della città un salvacondotto.

1447
Apr.Firenze600 cavalliToscanaverso la fine del dominio sforzesco nella Marca ritorna agli stipendi dei fiorentini.
Ott.FirenzeNapoliToscanaAffronta gli aragonesi con Napoleone Orsini a Montepulciano.
1448
Lug.ToscanaAl campo di Campiglia Marittima con Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Sett.MilanoVenezia600 cavalliLombardiaPrende parte alla battaglia di Caravaggio.
Ott.SforzaMilanoLombardiaSegue Francesco Sforza all0rcé il suocero defeziona dalla Repubblica Ambrosiana per allearsi con i veneziani.
1449
PrimaveraEmiliaAssedia nel piacentino Fiorenzuola d’Arda. Si impadronisce ai danni di Francesco e di Jacopo Piccinino delle loro terre nella regione.
1450
Gen.    SforzaMilano Venezia FirenzeToscana e LombardiaSi reca in gran fretta a Firenze, ritira il suo denaro depositato nelle banche cittadine e lo consegna allo Sforza. Prende parte all’assedio di Milano.
……………..LombardiaCon la vittoria gli è conferito dallo Sforza il titolo di conte. E’ nominato governatore di Cremona.
1452
Feb.Lombardia

Riceve a Cremona Ludovico Gonzaga che proviene da Mantova. Ha l’ordine di armare un galeone per la guerra ormai imminente con i veneziani.

Lug.MilanoVenezia450 cavalliLombardiaCon Bartolomeo Colleoni e Roberto da San Severino sconfigge a Genivolta Tiberto Brandolini.
Nov.Lombardia

Ottiene in feudo il castello di Bereguardo, edificato da Luchino Visconti, con molti privilegi ed esenzioni;  gli è, inoltre, donato un palazzo a Milano.

1453
Feb.Lo Sforza scrive al fiorentino Diotisalvi Neroni riguardo alle richieste del Tolentino che, pur ricoprendo la carica di luogotenente di Cremona, chiede feudi, denaro e condotte più remunerative. Il duca esorta i fiorentini a dargli rapida soddisfazione prima che tali richieste costituiscano un precedente per altri condottieri.
……………..PiemonteAcquista per 20000 ducati da Guglielmo di Monferrato i feudi di Solero e di Quargnento nell’alessandrino.
1454
Ago.MilanoDuca Savoia1000 cavalliPiemonte
Sett. ott.LombardiaAl termine del conflitto 300 cavalli delle sue compagnie sono acquartierati nel cremonese.
1455
Giu.LombardiaA Cremona. Rinnova con i Nicelli della Val Nure l’accordo, stipulato da costoro con Tiberto Brandolini l’anno precedente, riguardante il pagamento della tassa dei cavalli di cui sono debitori.
1456LombardiaPresenzia alle nozze di Ippolita Sforza, sorella della moglie Isotta, con il duca di Calabria Alfonso d’Aragona.
1457
Apr.LombardiaSi incontra nei pressi di Milano con Federico da Montefeltro. Lo accompagna nella capitale del ducato.
1458
Gen.EmiliaA Bologna con la sua compagnia per sostenervi il signore della città Sante Bentivoglio, minacciato dai fuoriusciti e dai pontifici di Callisto III.
EstateToscanaIn Toscana a sostegno di Cosimo dei Medici: ha il compito di sedare alcuni disordini, peraltro presto acquietati.
……………..LombardiaE’ chiamato a far parte del consiglio ducale. Riceve pure la cittadinanza di Milano trasmissibile ai suoi discendenti.
1459
Nov.ChiesaAngiò800 cavalliUmbriaViene inviato dallo Sforza a Città di castello per impedire eventuali assalti all’Umbria da parte di Jacopo Piccinino.
1460
Gen.ToscanaStaziona con Cristoforo Torelli nella bassa Toscana.
Mar.Marche ed UmbriaTransita per Sassoferrato e raggiunge Città di Castello.
Apr.AbruzziCerca senza esito positivo di bloccare sul Tronto Jacopo Piccinino.
Lug.AbruzziPrende parte alla battaglia di San Fabiano/San Flaviano.
1461
Gen.LombardiaA Milano, ai funerali della madre dello Sforza Lucia Terzani.
Apr.MilanoAngiò750 cavalliNuova partenza per il regno di Napoli, ora con Bosio Sforza. Ha il comando di 750 cavalli. Più tardi la condotta gli verrà ridotta prima a 400 e poi a 300 cavalli.
Mag.Emilia Puglia

Transita per Borgo San Donnino (Fidenza);  è diretto nuovamente nel regno di Napoli per contrastarvi gli angioini. Giunge a Bovino. Lo Sforza gli ordina di prestare soccorso in Cerignola alla duchessa di Sant’Angelo. Assale nei pressi di tale località alcuni carri che trasportano i beni di Ercole d’Este.

Lug.LombardiaRientra a Milano.
……………..LombardiaSi stabilisce a Milano. Fa edificare nella città un palazzo (successivamente distrutto) dietro il monastero di Sant’ Agnese; possiede altri 2 palazzi, uno in via Brisa (allora via dei Tolentini e poi degli Holocati) ed un secondo abitato dagli Arconati. Della sua compagnia fanno parte dieci elmetti  e 60 uomini d’arme.
1464
Giu.LombardiaCon Costanzo Sforza e Pietro dal Verme presenzia a Milano all’atto di sottomissione degli ambasciatori genovesi allo Sforza.
1466
Lug.Ammalato.
1467Nell’ambito della grande operazione finanziaria di vendita di entrate nel ducato milanese riceve i dazi di Varese a titolo di dote della moglie Isotta Sforza.  Sempre nel periodo acquista entrate e l’investitura feudale di Solero e Quargnento nell’alessandrino dal nuovo duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. Tali feudi gli saranno riconfermati nel 1470.
1468
Apr.MilanoLombardiaRitornato agli stipendi dei ducali, attende che gli siano saldate le paghe pregresse.
Lug.LombardiaA Lodi, nel cremonese ed in Ghiaradadda alla difesa dei confini minacciati dai veneziani.
Sett. ott.MilanoDuca SavoiaPiemonte ed Emilia
Nov.MilanoCorreggioEmilia
1469LombardiaE’ chiamato a far parte del consiglio segreto. Di fatto non partecipa alle sedute consiliari a causa delle sue cattive condizioni di salute.
1470
Apr.Lombardia

Muore a Milano. E’ sepolto nella chiesa di Santa Maria dell’ Incoronata nella cappella di Sant’Agostino. Il suo monumento funebre sarà disperso in occasione del restauro della chiesa nel 1654. Sposa Isotta Sforza, figlia di Francesco.

 CITAZIONI

-Con Cristoforo da Tolentino “Persone in quei dì per valor militare chiare ed illustri.” DALLA CORTE

-“Huomo valoroso nell’armi.” SANSOVINO 

-Con Cristoforo e Baldovino da Tolentino “Per valore nelle cose guerresche, non fallirono il nome paterno.” BOSI

-“Fu valoroso guerriere e conduttore d’huomini d’arme.” MORIGI

-“Fu condottiero d’armi distinto.” LITTA

-“In tanta stima di assai valoroso guerriero.” SANTINI

-“Robore, consilio gemini vulnere Joannes,/ Quolibet invicti Marte fuere duces.” Da un poema di F. Panfili riportato dal SANTINI

-“Notissimo condottiero.” ARGEGNI

     BIOGRAFIE SPECIFICHE

-G. Benadduci. Biografia di Giovanni Mauruzi da Tolentino.

Fonte immagine: arte.it

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