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GIOVANNI DA CAMPOSAMPIERO Di Padova. Guelfo.
- 1343 (luglio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1290 | Venezia | Siria | Si fa crociato e segue i veneziani in un’infelice spedizione in Siria contro i musulmani. | ||
…………… | Padova | Ferrara | Combatte le truppe del signore di Ferrara Azzo d’Este. | ||
1293 | Veneto | Podestà a Belluno. | |||
……………. | Veneto | Abita a Padova nel quartiere di Ponte Molino. | |||
1313 | |||||
Giu. | Padova | Verona | Veneto | Segue Vinciguerra di San Bonifacio in un vano attacco ai danni di Verona. | |
1314 | |||||
Primavera | Veneto | Affronta ancora gli scaligeri. Il signore di Verona Cangrande della Scala riceve soccorsi da Matteo Visconti e dai ghibellini di Bergamo, Piacenza, Modena, Mantova e Lodi. Gli avversari si accampano prima nei pressi di Abano Terme e, in un secondo momento, sui colli di Montegalda. | |||
Sett. | Veneto | Coopera con Vanni Scornazzani in un tentativo volto alla conquista di Vicenza. E’ ferito nel corso del combattimento da una freccia ad un piede. Fatto prigioniero, è condotto nella città. | |||
1316 | Veneto | Ambasciatore a Treviso. | |||
1318 | |||||
Gen. | Padova | Verona | Veneto | Comanda un distaccamento di truppe; difende le vie di accesso a Padova allorché la città viene attaccata da Cangrande della Scala. Ricopre l’incarico di podestà a Bassano del Grappa. | |
………….. | Veneto | Lascia Este per scorrere nel veronese: tocca Montagnana, Cologna Veneta; mette a ferro e fuoco le campagne vicine. Allorché è scoperta una congiura che prevede da parte degli scaligeri l’occupazione di Lozzo Atestino, Este e Monselice Giovanni da Camposampiero lascia Padova; marcia contro gli avversari desiderosi di dare alle fiamme Arquà Petrarca, Monte Venda, Cinto Euganeo e Baone. Costringe gli scaligeri a retrocedere. | |||
Lug. | Emilia | Sostiene il tentativo di Cunizza da Carrara, vedova del congiunto Tiso da Camposampiero, di impedire l’instaurazione in Padova della signoria di Jacopo da Carrara. Si oppone alla pace stipulata da quest’ultimo con il signore di Verona. Viene esiliato dai carraresi e dagli altri ghibellini di Padova. Ripara prima a Ferrara con Macaruffo dei Macaruffi e poi a Venezia. | |||
Ago. | Veneto | E’ richiamato a Padova con altri oppositori non divenuti fautori degli scaligeri. Ottiene nuovi incarichi. | |||
1319 | Veneto | Il vescovo di Padova concede a lui ed al fratello le decime di Bronzola. | |||
1320 | |||||
Gen. | Padova | Verona | Alto Adige | Affianca Ulrico di Wallsee e Rolando da Piazzola nell’incontro di Bolzano con il duca Federico d’Austria. | |
Sett. | Veneto | Si distingue nella battaglia del Bassanello. | |||
1321 | |||||
Feb. | Austria | Con Niccolò da Carrara ritorna presso il duca d’Austria. Nell’occasione viene armato cavaliere. | |||
Lug. | Germania | Si reca in Germania sempre con Ulrico di Wallsee e Niccolò da Carrara. | |||
1323 | Repubblica Ceca | In Boemia con Albertino Mussato per rendere omaggio ad Enrico, re di Boemia e duca di Carinzia. | |||
Mag. | |||||
1324 | Padova | Verona | Veneto | Con Niccolò e Marsilio da Carrara si oppone al rientro in Padova dei ribelli filoscaligeri. Spinge, pure, il vicario del duca di Carinzia a spostarsi nel trevigiano ai danni degli avversari di sempre. | |
1325 | Ferrara | Veneto e Emilia | Viene esiliato da Marsilio da Carrara per il ruolo avuto nella rivolta di Paolo Dente contro i carraresi. E’ confinato a Venezia; rompe il bando e preferisce porsi al servizio degli estensi con Corrado da Vigonza. | ||
1326 | |||||
Mar. | Fuoriusciti | Padova | Veneto ed Emilia | Scende per il Po fino a Chioggia; con Corrado da Vigonza ed altri fuoriusciti si impadronisce della torre del Curano ai confini dello stato padovano. E’ obbligato ad abbandonare la fortezza dopo breve tempo a seguito dell’ assalto delle milizie tedesche condotte da Niccolò e da Marsilio da Carrara. Corrado da Vigonza, catturato in una palude, è decapitato. Giovanni da Camposampiero riesce a sfuggire ai carraresi; si rifugia nuovamente a Ferrara. | |
1327 | Emilia | E’ nominato dal signore di Ferrara Rinaldo d’Este suo luogotenente. | |||
1330 | Ferrara | Chiesa Impero | Emilia | Combatte i pontifici con Rinaldo, Obizzo e Niccolò d’Este. | |
1331 | I veneziani gli concedono la loro cittadinanza. | ||||
1332 | |||||
Sett. | Capitano g.le | Emilia | Ottiene da Rinaldo d’Este il comando delle truppe contro l’imperatore Giovanni di Boemia. Alla testa di 1100 cavalli e fanti assedia il castello di San Felice sul Panaro. Fa costruire una bastia; quando le milizie scaligere abbandonano quelle della lega viene affrontato da Carlo di Boemia e dal cardinale legato Bertrando del Poggetto usciti da Parma con 800 cavalli. | ||
Dic. | Emilia | E’ attaccato a San Felice sul Panaro dalla cavalleria che proviene da Modena. Giovanni di Boemia è sbalzato due volte da cavallo; la fanteria estense è ora sicura della vittoria per cui incomincia a sbandarsi per depredare il campo. Come conseguenza l’esercito collegato è sconfitto e disperso. Nella battaglia muoiono, d’ambo le parti, 800 cavalli e numerosissimi fanti. Giovanni da Camposampiero viene catturato con Bartolomeo Boschetti, Guglielmo Scannacci ed altri 700 uomini. | |||
…………….. | Germania | E’ condotto prigioniero in Germania; potrà recuperare la libertà solo anni dopo dietro il pagamento di una taglia di 3000 fiorini. Ritorna alla corte degli estensi. | |||
1340 | Emilia | Diviene procuratore di Obizzo d’Este nelle trattative iniziate con gli ambasciatori veneziani per dirimere un conflitto tra scaligeri e Gonzaga da un lato, ed estensi e Taddeo Pepoli dall’altro. | |||
1343 | |||||
Gen. | Veneto | Riceve l’investitura delle decime di Ronchi, nel padovano, dal vescovo della città. | |||
Lug. | Veneto | Muore. E’ sepolto a Padova nella chiesa di San Giacomo, più tardi demolita. Sposa Bella Ongarelli e Caterina Mazzucchi de Torcoli. |
CITAZIONI
-“Valoroso capitano.” PIGNA
-“Noto per diverse imprese guerresche.” NONO
-“Valoroso capitano.” CARRARI