Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI BERNARDINO DA LECCE (Giovanni Bernardino Prato) Fratello di Mariano da Lecce, nipote di fra Leonardo Prato.
- 1513 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1510 | |||||
Gen. | Venezia | Francia | Veneto | Affianca lo zio fra Leonardo Prato nel veronese. Il Consiglio dei Savi concede a lui ed al fratello Mariano una provvigione mensile di 10 ducati. | |
1511 | |||||
Giu. | Venezia | Francia | 196 fanti | Veneto | Agli ordini del provveditore generale Andrea Gritti. |
Nov. | Veneto | Entra in Rovigo accompagnato da alcuni cavalli leggeri. La città è recuperata alla Serenissima. | |||
Dic. | 220 fanti | Veneto | Dal Polesine è spostato alla guardia di Vicenza. | ||
1512 | |||||
Feb. | 181 fanti | Veneto e Lombardia | Esce da Padova per passare alla difesa di Brescia. Assalito dai francesi di Gastone di Foix, riesce a salvarsi dalla cattura. | ||
Mar. | 300 fanti | ||||
Mag. | 267 fanti | Lombardia | |||
Giu. | Lombardia | All’assedio di Pavia. | |||
Lug. | Lombardia | E’ avviato dal provveditore generale Paolo Capello con la sua compagnia e 3 falconetti alla riconquista di Crema. | |||
Ago. | 231 fanti | Lombardia | E’ attaccato dal presidio di Crema assieme con gli stradiotti del provveditore Andrea Civran: colto impreparato, deve cedere agli avversari, usciti per una sortita, 4 bandiere e 2 falconetti. | ||
Sett. | 400 fanti | Lombardia | Prende parte all’ assedio di Brescia, inquadrato con 400 fanti nella seconda squadra di riserva in un eventuale attacco alle mura della città. | ||
Ott. | Lombardia | Con la resa di Brescia nelle mani degli spagnoli ottiene il comando di un colonnello di 1200 fanti, alla cui testa affianca Giampaolo Baglioni in una sfilata dimostrativa che si svolge tra la Torlonga ed il castello cittadino. | |||
Nov. | Veneto e Lombardia | Viene convocato a Venezia. Rientra in breve tempo nel bresciano assieme con il provveditore Alessandro Donato. | |||
1513 | |||||
Mag. | Venezia | Spagna | 253 fanti | Veneto | |
Lug. | 250 fanti | Veneto | Alla guardia di Treviso. Ha il comando di un colonnello di 805 fanti. | ||
Ago. | Veneto | Alla difesa di Padova. Quando gli spagnoli abbandonano l’assedio della città ne esce e si scontra con gli avversari al ponte di Brentelle. Nello scontro rimane ucciso il suo luogotenente. | |||
Ott. | Veneto | Partecipa alla battaglia di Creazzo; coadiuva Giampaolo Baglioni nella sua manovra aggirante sulla sinistra. Rimane ucciso nel combattimento. |
CITAZIONI
-“Costui con l’arme in man fu un hom divino./” (alla battaglia di Creazzo) “De fra lunardo il conte bernardino/ non vi crediate già che in otio stesse/ ma questo, e quel mandava a capo chino,/ quai con il petto, e quai con teste fesse/ coprendo d’ogni intorno quel camino/ de gienti morte, e da ferite oppresse/ tal ch’era a veder molta compassione/ del sangue sparto la grande efusione./…/ Senza uno piede fu fra li altri scorto,/ con l’elmo ben che fusse d’acial fino,/ fesso in due parti al guerrier accorto./Costui con l’arme in man fu un hom divino/ e fu gran danno ch’el ristasse morto/ perché di tal valor alto, e secondo/ né suol rarri produr natura al mondo.” DEGLI AGOSTINI
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