Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI ANTONIO DI VAL TROMPIA (Giovanni Antonio Negroboni)
Figlio di Giacomino di Val Trompia.
- 1535 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | |||||
Mag. | Venezia | Francia | Lombardia | catturato dai francesi, viene incarcerato. | |
1512 | |||||
Gen feb. | Venezia | Francia | Lombardia | Si ribella ai francesi con il padre e partecipa alla congiura di Luigi Avogadro. Alla testa di 3000 valligiani si dirige verso Brescia, supera le mura cittadine a Porta Pile ed entra nella città. | |
Estate | 250 fanti | Lombardia | Con la caduta di Brescia in potere di Gastone di Foix rimane nel circondario alla testa di 250 fanti pagati direttamente dagli abitanti. | ||
Sett. | Lombardia | Prende parte all’ assedio di Brescia; è inquadrato con i suoi uomini (242 fanti) nella terza squadra che deve dare l’assalto alle mura. | |||
1513 | |||||
Apr. | Venezia | Spagna Impero | 50 fanti | Lombardia e Veneto | Si trova inizialmente alla guardia del castello di Anfo. Si sposta in un secondo momento in Valpolicella. E’ catturato da alcuni imperiali usciti da Verona. Rinchiuso in Castelvecchio, è presto liberato. |
1514 | |||||
Sett. | Friuli | In Friuli con il padre Giacomino. Quando il congiunto rientra nel bresciano è lasciato al comando della sua compagnia. | |||
1515 | |||||
Ott. | Lombardia | Ai primi del mese è sotto Brescia con Babone Naldi. E’ previsto un assalto alle mura cittadine, che non può aver luogo perché l’Aubigny sventa una congiura tendente ad aprire una porta cittadina alle truppe della Serenissima. Di seguito è segnalato nuovamente alla guardia della rocca di Anfo. | |||
1516 | 100 fanti | Veneto | Sulla fine dell’anno prende parte all’assedio di Verona alla testa di 100 provvigionati. | ||
1518 | |||||
Sett. | Lombardia | A Brescia. A causa della riduzione delle spese militari gli è ridotta la provvigione da 18 a 8 ducati per paga (per otto paghe l’anno). Non ha nessun comando. | |||
1521 | |||||
Ott. | Venezia | Impero | Lombardia | Alla difesa di Brescia. | |
1522 | |||||
Feb. | Lombardia | Connestabile a Bergamo. | |||
1526 | Venezia | Impero | Lombardia | Blocca con 1000 uomini ad Anfo il passo ai lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg. Il capitano tedesco lo contatta: afferma che vuole transitare per la valle in amicizia pagando le vettovaglie somministrate ai suoi uomini. Le autorità di Brescia accettano la proposta. Il Frundsberg fa riposare i lanzichenecchi a Sabbio Chiese ed a Vobarno e riprende la strada lungo il Chiese. | |
1528 | |||||
Mar. | Lombardia | A Bergamo con 125 fanti. | |||
Mag. | Lombardia | Il suo operato, come quello di altri capitani, è criticato nel Consiglio dei Savi da Leonardo Emo. Viene trasferito a Brescia; si sposta con 200 valligiani a Salò. | |||
Giu. | 300 fanti | Lombardia | Ritorna alla guardia di Bergamo. | ||
1529 | Lombardia | Ha con Antonio da Castello il comando del presidio di Brescia. | |||
1535 | Muore. |
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