2082 GIOVANNI ANTONIO DI VAL TROMPIA (Giovanni Antonio Negroboni) Figlio di Giacomino di Val Trompia.
+ 1535 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | |||||
Mag. | Venezia | Francia |
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Lombardia |
Catturato dai francesi, viene incarcerato. |
1512 | |||||
Gen feb. | Venezia | Francia |
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Lombardia |
Si ribella ai francesi con il padre e partecipa alla congiura di Luigi Avogadro. Alla testa di 3000 valligiani si dirige verso Brescia, supera le mura cittadine a Porta Pile ed entra nella città. |
Estate |
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250 fanti | Lombardia |
Con la caduta di Brescia in potere di Gastone di Foix rimane nel circondario alla testa di 250 fanti pagati direttamente dagli abitanti. |
Sett. |
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Lombardia |
Prende parte all’ assedio di Brescia; è inquadrato con i suoi uomini (242 fanti) nella terza squadra che deve dare l’assalto alle mura. |
1513 | |||||
Apr. | Venezia | Spagna Impero | 50 fanti | Lombardia e Veneto |
Si trova inizialmente alla guardia del castello di Anfo. Si sposta in un secondo momento in Valpolicella. E’ catturato da alcuni imperiali usciti da Verona. Rinchiuso in Castelvecchio, è presto liberato. |
1515 | |||||
Ott. | Lombardia | E’ segnalato nuovamente alla guardia della rocca di Anfo. | |||
1516 |
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Veneto |
Sulla fine dell’anno prende parte all’assedio di Verona alla testa di 100 provvigionati. |
1518 | |||||
Sett. |
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Lombardia |
A Brescia. A causa della riduzione delle spese militari gli è ridotta la provvigione da 18 a 8 ducati per paga (per otto paghe l’anno). Non ha nessun comando. |
1521 | |||||
Ott. | Venezia | Impero | Lombardia | Alla difesa di Brescia. | |
1522 | |||||
Feb. | Lombardia |
Connestabile a Bergamo. |
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1526 | Venezia | Impero |
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Lombardia |
Blocca con 1000 uomini ad Anfo il passo ai lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg. Il capitano tedesco lo contatta: afferma che vuole transitare per la valle in amicizia pagando le vettovaglie somministrate ai suoi uomini. Le autorità di Brescia accettano la proposta. Il Frundsberg fa riposare i lanzichenecchi a Sabbio Chiese ed a Vobarno e riprende la strada lungo il Chiese. |
1528 | |||||
Mar. | Lombardia | A Bergamo con 125 fanti. | |||
Mag. |
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Lombardia |
Il suo operato, come quello di altri capitani, è criticato nel Consiglio dei Savi da Leonardo Emo. Viene trasferito a Brescia; si sposta con 200 valligiani a Salò. |
Giu. | 300 fanti | Lombardia |
Ritorna alla guardia di Bergamo. |
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1529 |
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Lombardia |
Ha con Giovanni da Castello il comando del presidio di Brescia. |
1535 |
Muore. |
NESSUNA CITAZIONE