Figlio di Marco Pio, fratello di Ludovico Pio, padre di Alessandro Pio e di Girolamo Pio; cognato di Giovan Francesco Gambara, Pandolfo Malatesta, Galeotto Manfredi, Giovanni Gonzaga, Niccolò Maria Rangoni ed Antonio Maria da San Severino, Annibale Bentivoglio, Alessandro ed Ermes Bentivoglio.
1455 – 1500 (settembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1481 | |||||
Gen. |
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Emilia |
Il padre Marco fugge dalla galea che lo sta trasportando da Napoli a Genova nonostante che Marsilio Torelli abbia prestato a suo favore una fidejussione di 7000 ducati: Marsilio e Guido Torelli, per rientrare in possesso del capitale, si accostano a Carpi, lo catturano in un agguato e lo conducono a Montechiarugolo. |
1484 | |||||
Sett. | Bologna |
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200 cavalli | Emilia |
Viene nominato dai Bentivoglio capitano di Bologna. |
1485 | |||||
Mar. |
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Marche e Lazio |
Accompagna Giovanni Bentivoglio nel suo pellegrinaggio a Loreto. Lo affianca pure a Roma. |
1486 | Sposa Eleonora Bentivoglio. | ||||
1488 | |||||
Apr. | Bologna | Chiesa |
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Romagna |
Con l’uccisione a Forlì di Girolamo Riario è inviato con Niccolò Maria Rangoni in soccorso della vedova Caterina Sforza con otto squadre di uomini d’arme, 2000 fanti e 200 cavalli leggeri. A Forlì è raggiunto da Galeazzo da San Severino; con gli sforzeschi costringe i congiurati alla fuga. Affronta i pontifici. |
1489 | |||||
Sett. |
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Emilia |
Organizza a Bologna con Niccolò Maria Rangoni una grande giostra. |
1490 | |||||
Feb. |
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Lombardia |
Si reca a Mantova per le nozze di Francesco Gonzaga con Isabella d’Este. |
Estate |
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Emilia |
Affianca il suocero Giovanni Bentivoglio a Belpoggio, sugli Appennini. |
Sett. |
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Veneto |
Si reca più volte a Venezia, in incognito, per conto del padre Marco: gli estensi sospettano che tratti una condotta tra la Serenissima ed il signore di Bologna. |
Ott. |
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Emilia |
Prende parte a Bologna alla giostra di San Petronio: con Giovanni Bentivoglio ha il comando di una squadra vestita di verde. |
1492 | |||||
Giu. |
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Lombardia |
Segue a Milano Alessandro Bentivoglio con 60 cavalli; assiste al suo matrimonio con Ippolita Sforza. |
1493 | |||||
Apr. | Milano |
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75 lance | Emilia |
Alla rassegna delle truppe di Giovanni Bentivoglio, nominato capitano generale delle milizie sforzesche oltre il Po. |
1494 | |||||
Gen. |
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Emilia |
Si trova a Corticella per l’inaugurazione di un canale navigabile sul Reno. Subito dopo scorta a Mantova Laura Bentivoglio che si deve sposare con Giovanni Gonzaga. |
Mar. |
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Emilia |
Succede al padre nella signoria. L’imperatore Massimiliano d’Austria lo investe di metà Carpi e delle sue attinenze. |
Sett. | Bologna |
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Emilia |
Lascia Carpi; si porta a Castelfranco Emilia per sedarvi i disordini sorti tra i soldati francesi del re Carlo VIII ed i contadini del posto: nella rissa sono uccisi sei francesi e tre italiani. Sempre per lo stesso motivo si trasferisce a Bologna per sorvegliare la città con ronde notturne al fine di impedirvi eventuali disordini causati dalla presenza nel territorio sia di truppe francesi che di quelle aragonesi. |
1495 | |||||
Giu. | Bologna | Francia |
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Emilia |
Si congiunge sul Taro con 200 cavalli al campo della Lega Italica. |
Lug. |
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Emilia |
Prende parte alla battaglia di Fornovo inquadrato nella sesta schiera, che ha l’incarico di difendere gli alloggiamenti. |
1496 | |||||
Mar. | Pio | Pio |
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Emilia |
Entra a contesa con il cugino Alberto. Ercole d’Este gli riconosce la signoria di metà Carpi, di Soliera, Formigine, Brandola e Spezzano; ad Alberto Pio vanno, oltre la metà di Carpi, Novi di Modena, Guia, Budrione, Monte Rastello e Maranello. Si reca a Ferrara con Alberto per stipulare l’accordo. Durante la sua assenza Leonello Pio, fratello di Alberto, si impadronisce della sua metà di Carpi. Giberto Pio lascia Ferrara, si reca a Bologna ed ottiene dal suocero 25 balestrieri a cavallo e la compagnia di uomini d’arme che comanda per i bolognesi. Alberto Pio, nello stesso tempo, si dirige a Mantova ed a Mirandola ed ottiene in soccorso milizie per fronteggiarlo. Giberto Pio ritorna dal bolognese con 1500 uomini e molti pezzi di artiglieria, si sposta nel modenese, assedia ed occupa Soliera. |
Lug. |
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Emilia |
I suoi uomini si scontrano in Carpi con quelli di Alberto Pio, danno fuoco ad una porta e saccheggiano alcune case nei borghi. Nei vari scontri sono uccise nella città trecento persone. |
Ago. |
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Emilia |
Si fortifica in Carpi. Si interpone ancora il duca di Ferrara che a Carpi costringe i due contendenti ad una composizione. |
Sett. |
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Lombardia |
Affianca a Vigevano il duca di Milano Ludovico Sforza nei festeggiamenti dati in onore dell’imperatore Massimiliano d’Austria. |
1497 | |||||
Lug. | Pio | Pio |
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Emilia |
Riprende il conflitto che lo oppone ad Alberto e Leonello Pio. Coadiuvato da Gaspare da San Severino, occupa la parte di Carpi che appartiene al cugino Leonello e mette a sacco le case di Alberto Pio; cattura il primo e gli toglie alcuni castelli del circondario. |
Ago. |
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Emilia |
Cede alle pressioni del duca di Ferrara Ercole d’Este di cui è feudatario; gli consegna Carpi. Si reca a Modena, chiede il perdono per la sua aggressione ai cugini e va ad abitare a Bologna. |
Sett. |
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Lombardia |
E’ segnalato a Brescia in occasione della giostra organizzata da Giorgio Corner, podestà della città, in onore della sorella Caterina Cornaro ex-regina di Cipro. |
Ott. | Milano |
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Al servizio del duca di Milano Ludovico Sforza. |
Nov. | Emilia | E’ segnalato a Ferrara. | |||
1498 | |||||
Mar. |
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Emilia |
Licenziato dallo Sforza si trasferisce a Ferrara. |
Giu. | Emilia | Viene protetto dal marchese di Mantova Francesco Gonzaga nella sua contesa con Alberto Pio per la signoria di Carpi. | |||
Ott. |
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Emilia |
Il suocero interviene sullo Sforza affinché sia riammesso nel dominio di Carpi. |
Dic. | Emilia | Ospita a Carpi per qualche giorno il cognato Antonio Maria della Mirandola. | |||
1499 | |||||
Ott. |
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Lombardia |
Al fianco del re di Francia Luigi XII nel suo solenne ingresso in Milano. |
1500 | |||||
………. | Sforza | Francia |
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Milita per lo Sforza teso al recupero del ducato di Milano. |
Mag. | Pio | Pio |
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Lombardia ed Emilia |
Alla conclusione della guerra con il fratello Ludovico è costretto a riconoscere ai francesi una notevole somma come penale per il suo appoggio a Ludovico Sforza. Non è in grado di trovare a Milano la somma necessaria; il duca di Ferrara si rende garante per il Pio del pagamento. Nello stesso mese i suoi uomini, ancora una volta, si scontrano con quelli di Alberto Pio ed occupano tutta Carpi. |
Sett. |
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Emilia |
Vende Carpi ad Ercole d’Este; ottiene in cambio in feudo dal duca di Ferrara Sassuolo, Fiorano Modenese, Corlo, Braida, Nirano, Montegubbio, Montebaranzone, Casinalbo, metà Baggiovara, Formigine, Brandola, Soliera, Spezzano, Mocogno e Frassineti. Il rogito è firmato a Ferrara. Muore di un male incurabile a Bologna a fine mese. Viene sepolto con solenni esequie nella città nella chiesa dell’ Annunziata, fuori Porta San Mammolo. Sposa Eleonora Bentivoglio, figlia di Giovanni. |
CITAZIONI
-“Uomo d’armi altiero e violento.” BACCHELLI