Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIBERTO DA FOGLIANO Ghibellino.
Signore di Reggio Emilia, Carpineti, Dinazzano, Ventoso, San Valentino, Arceto, Sabbione, Scandiano, Casalgrande, Bagno, Rondinara, Viano, Villa Minozzo, Giandeto, Quercioli, Paullo.
Fratello di Giovanni da Fogliano, Guglielmo da Fogliano e Guidoriccio da Fogliano; padre di Francesco da Fogliano e di Guido Savina da Fogliano. E’ anche padre di una figlia monaca, lasciata morire in miseria dai fratelli e di un’altra, da lui uccisa.
- 1370 ca.

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti | |
1317 | da Fogliano | Reggio Emilia | Emilia | Alla morte di Giberto da Correggio lotta contro il comune di Reggio Emilia. | |
1320 | Emilia | E’ investito di Carpineti dal re dei Romani Federico d’Austria. Nello stesso anno viene scacciato da Reggio Emilia dal popolo perché sospettato di essersi alleato con i ghibellini. | |||
1322 | |||||
Apr. | Fogliano | Reggio Emilia | Emilia | Con il fratello Giovanni espelle Simone e Manfredino da Fogliano da Paullo; assediato poco dopo in Baiso, dove ha costruito un castello, vi è soccorso da Passerino Bonacolsi, signore di Mantova. | |
…….. | Emilia | Gli è assegnata dal comune di Reggio Emilia la carica di podestà dei contadi di Toano e di Villa Minozzo insieme con Bartolomeo di Dallo. Mentre si sta recando ad assumere tale carica sostiene di essere stato catturato dai nemici di Reggio Emilia: pur non avendo prestato il servizio, pretende di avere il salario pattuito. | |||
1324 | |||||
Ago. | Emilia | E’ diretto a Levizzano; lungo la strada è catturato dai figli di Simone da Fogliano. Sarà rinchiuso nella rocca di Baiso per venticinque mesi. E’ liberato a seguito di un diretto intervento dei reggiani sul cardinale legato Bertrando del Poggetto. | |||
1327 | |||||
Giu. | Impero | Chiesa | Emilia | Con la discesa dell’imperatore Ludovico il Bavaro in Italia passa apertamente nello schieramento ghibellino. Si unisce con Marsilio dei Rossi e Niccolò Manfredi; chiede di incontrarsi con il rettore pontificio Angelo di Sant’ Elpidio con il pretesto di chiedere la grazia per un membro della sua fazione, condannato all’impiccagione per furto. Il Fogliano uccide il governatore durante l’udienza. Riesce a fuggire. | |
1328 | |||||
Ago. | Emilia | Con Nicola Manfredi irrompe in Reggio Emilia, dove gli viene aperta la porta del castello; assale nel suo palazzo il governatore Arnaldo Vacca che viene ucciso. I guelfi sono dispersi. | |||
1330 | |||||
Apr. | Impero | Chiesa Napoli | Emilia | Sconfigge i pontifici a Formigine. | |
Nov. | Emilia | A fine mese l’imperatore entra in Reggio Emilia. Il Fogliano viene confermato con Azzo Manfredi vicario imperiale della città. Reggio Emilia è colpita dall’ interdetto papale. | |||
1331 | |||||
Gen. apr. | Lombardia ed Emilia | A gennaio si reca a Bergamo per essere nominato dall’imperatore Giovanni di Boemia vicario imperiale di Reggio Emilia con Azzo Manfredi ed il fratello Giovanni da Fogliano: gli sono pure concessi alcuni mulini e l’uso di altri beni che comportano una rendita mensile di 300 fiorini. A metà aprile Giovanni di Boemia, che si trova a Reggio Emilia, acconsente alla scacciata dalla città dei suoi vicari, voluta dalla popolazione in fermento. Dopo un po di tempo il Fogliano è riconfermato nell’incarico di vicario con il Manfredi. Ritornato a Reggio Emilia, impone ai cittadini una taglia di 10000 fiorini: Carlo di Boemia ne impedisce l’esazione. Quando l’imperatore si allontana dalla città, il Fogliano ritorna alla carica e riscuote l’imposta. | |||
Ago. | Con il trattato di Castelbaldo Visconti, i Gonzaga, i della Scala ed i d’Este deliberano che Reggio Emilia debba passare sotto il controllo dei Gonzaga. | ||||
1332 | |||||
Giu. | Impero | Ferrara Verona Mantova Milano | Emilia | Esce da Parma con Pietro dei Rossi e Manfredo Pio ed entra in Modena per domarvi un tentativo di rivolta organizzato da Giovanni e da Niccolò da Fredo. | |
Sett. | Emilia | A Modena con Manfredo Pio. | |||
Dic. | Emilia | Si distingue nella battaglia di San Felice sul Panaro contro gli estensi ed i loro alleati: è armato cavaliere da Giovanni di Boemia al termine dello scontro. | |||
1333 | |||||
Ott. | Emilia | Consegna 35000 fiorini all’ imperatore al momento della partenza di quest’ultimo dall’ Italia; subito dopo, il Fogliano diviene signore di Reggio Emilia ai danni di Azzo Manfredi. Fa rinchiudere il rivale nel castello di Quercioli con tre figli e due nipoti. Riunisce il consiglio generale e tale organo gli riconosce la signoria della città. | |||
1334 | |||||
Feb. | Reggio Emilia | Ferrara Verona | Emilia | Sorprende a Massenzatico Ettore di Panigo, Gottifredo da Sesso, Giovanni da Correggio che hanno lasciato Correggio per dirigersi verso Verona. I loro uomini, 600 cavalli, sono colti disarmati mentre dormono: tutti sono svaligiati con la perdita di bagagli, armi e cavalcature; chiede un riscatto di 10000 fiorini. Ne ottiene 6000 da Alberto della Scala. | |
Giu. | Reggio Emilia | Verona Mantova | Emilia | L’esercito della lega anti-imperiale si muove contro tutti i vicari di Giovanni di Boemia. Alberto della Scala ed i Gonzaga lo assediano nella città: si arrende e conclude un accordo con il quale passa agli stipendi di Mastino della Scala. | |
Lug. | Emilia | Consegna Reggio Emilia agli scaligeri; nella città, a metà mese, entra Guido Gonzaga che ne prende possesso per conto del signore di Verona. Mastino della Scala gli conferma per tre anni i possedimenti famigliari di Arceto, Sabbione, Scandiano, Casalgrande, Bagno, Rondinara, Gesso dal Trasinaro, Viano, Ventoso, Levizzano, Querciola, Paullo, Giandeto, Minozzi, Mangilio, Lorano, San Valentino ed in perpetuo la giurisdizione di Dinazzano e di Carpineti. Rientra in Reggio Emilia con i suoi famigliari preceduto da Guido Gonzaga. Diviene nuovamente signore della città con il fratello Guidoriccio. | |||
1335 | |||||
Giu. | Reggio Emilia | Mantova | Emilia | Viene attaccato da Luigi Gonzaga. | |
Sett. | Emilia e Veneto | Cede il governo di Reggio Emilia a Mastino della Scala. Quest’ ultimo, secondo i patti, dopo otto giorni consegna la città a Filippino ed a Feltrino Gonzaga. Il Fogliano ripara a Verona; gli è concessa una provvigione mensile di 400 fiorini ed il possesso nel reggiano di 36 borghi con 5 castelli (Arceto, Sabbione, Scandiano, Gesso del Trasinaro, Torre di Ventoso, Casalgrande, Bagno, Rondinara, Viano, Piagna, Querciola, Paullo, Giandeto, Minozzo, Mangilio, Levizzzano, San Cassiano, Lorano, Dinazzano e Carpineti). | |||
1336 | |||||
Feb. | Veneto | A Verona, alla corte scaligera. E’ nominato capitano del popolo di Treviso. Si impegna a riparare le fortezze di Camino, Oderzo e Ponte di Piave. | |||
Sett. | Verona | Venezia | Veneto | Muove alla difesa dei da Camino. | |
Ott. | Veneto | Respinge un attacco portato a Treviso da Pietro dei Rossi. | |||
Nov. | Veneto | E’ informato da Gerardo Rovero di un trattato in Rai, vicino ad Oderzo; impedisce che la fortezza cada nelle mani dei veneziani ed in quelle dei da Collalto. | |||
1337 | |||||
Gen. | Veneto | Con Palmerio da Sesso respinge un attacco portato a Treviso da Pietro dei Rossi. | |||
Apr. | Veneto | Entra in Castelfranco Veneto con Palmerio da Sesso e 400 cavalli tedeschi. Non si contrappone alle scorrerie nemiche portate in tale territorio. | |||
1338 | |||||
Sett. | Veneto | Cade in un’imboscata a Longara in cui è fatto prigioniero dai padovani con 12 da Correggio e molti membri della sua famiglia, quali Guidoriccio, Simone, Bertolino ed Amedeo. Consegnato a Ubertino da Carrara, viene condotto a Padova ed è rinchiuso in una gabbia di legno, chiamata Fogliana, collocata in una camera del palazzo: la misura punitiva è presa perché, catturato in precedenza, non ha mantenuto i patti legati al suo rilascio, vale a dire il non prendere più le armi durante il conflitto. | |||
1339 | |||||
Gen. | Veneto | Alla firma della pace è rilasciato con il fratello Guidoriccio ed Alberto della Scala. | |||
Lug. | Emilia | Guido, Feltrino e Filippino Gonzaga, signori di Mantova e di Reggio Emilia gli confermano i benefici accordati a lui ed ai suoi famigliari da Mastino della Scala. | |||
Nov. | Veneto | Con il fratello Guidoriccio viene aggregato alla nobiltà veneziana dal doge Bartolomeo Gradenigo. | |||
1340 | |||||
Feb. | Lombardia | A Mantova, per le nozze di Ugolino Gonzaga con Verde della Scala. | |||
1341 | |||||
Mag. | Verona | Correggio | Emilia | Si trova alla guardia di Parma. Con Bonetto da Malvicina e Pietro dal Verme accorre in ritardo per difendere la città dall’attacco portato da Azzo da Correggio. | |
Lug. | Verona | Pisa | Capitano g.le | Toscana | Alla difesa di Lucca, di cui è eletto capitano del popolo. Gli abitanti gli affidano un cannone di ferro che scaglia, uno dei primi nella storia dell’artiglieria, palle di ferro. |
Ott. | Firenze | Pisa | Toscana | Comanda la prima schiera con Maffeo da Pontecarali, Frignano da Sesso e Benedetto Tedesco nella battaglia di Lucca contro i pisani, comandati da Nolfo da Montefeltro, Giovanni Visconti da Oleggio e Ciupo Scolari. Sconfitto, ripara nella città. Sul campo restano 1500 uomini. | |
…….. | Toscana | E’ assediato in Lucca. | |||
1342 | |||||
Lug. | Toscana | Cattura Tarlatino Tarlati e lo consegna alla custodia di Giovanni dei Medici. Ridotto a difendersi nel castello dell’Agosta, sempre in Lucca, il Fogliano è costretto ad arrendersi per la mancanza di vettovaglie: prima di lasciare la città gli abitanti, timorosi di un saccheggio da parte delle sue truppe, gli consegnano 15000/ 30000 fiorini a fronte delle paghe arretrate. Il Fogliano lascia la città con il Medici e raggiunge Pescia con la scorta degli uomini di Nolfo da Montefeltro: l’assedio di Lucca è costato ai pisani più di un milione e mezzo di fiorini. | |||
Sett. | Emilia | Si incontra più volte a Ferrara con Spinetta Malaspina ed il signore di Bologna Giovanni Pepoli, per trattare con Obizzo d’Este un’alleanza difensiva nei confronti della Grande Compagnia di Guarnieri di Urslingen. | |||
Ott. | Bologna | Comp. ventura | Capitano g.le | Emilia e Romagna | Esce da Bologna con le macchine da guerra; raggiunge Castel San Pietro Terme e Faenza; si rafforza sul Lamone con le truppe bolognesi; raggiunto dalle milizie scaligere ed estensi capitanate da Ugolino Lupo, muove nei territori di Forlì e di Cesena ai danni di Francesco Ordelaffi, che ha dato ricetto alla Grande Compagnia. Devasta il contado. |
Dic. | Emilia e Veneto | Ritorna a Ferrara e vi è accolto onorevolmente da Obizzo d’Este; di seguito si vede a Legnago con Mastino della Scala. Ragguaglia quest’ultimo sul contenuto dei colloqui avuti di recente. | |||
1343 | |||||
Gen. | Romagna | Sempre fermo a Faenza. Viene raggiunto un accordo tra i collegati e Guarnieri di Urslingen. | |||
Mag. | Veneto | Si reca a Montagnana con il fratello Guidoriccio e Bonetto da Malvicina per trattare la pace per conto di Mastino della Scala con il signore di Padova Ubertino da Carrara. Con la definizione dell’accordo ritorna a Cologna Veneta presso il signore di Verona; è qui raggiunto da Rolando dei Rossi, da Giacomo da Carrara e da Giacomino da Peraga che rappresentano il carrarese. | |||
1344 | |||||
Sett. | Ferrara | Emilia | Milita agli stipendi di Obizzo d’Este. Esce da Reggio Emilia alla testa di 300 cavalli, tra i quali vi sono 6 bandiere di cavalli fiorentini: obiettivo è quello di occupare Parma, venduta di recente da Azzo da Correggio agli estensi per 60000/70000 fiorini. | ||
Nov. | Ferrara | Mantova | Emilia e Lombardia | Il marchese di Ferrara raggiunge Modena con 1000 cavalli per una cerimonia organizzata per la nuova signoria. Il Fogliano lo accompagna a Parma; per strada danneggia i territori controllati dai Gonzaga, quali Montecchio Emilia, Reggiolo, Suzzara, San Benedetto Po e Sermide. | |
Dic. | Emilia e Lombardia | Da Parma fa ritorno a Reggio Emilia, fiducioso in un salvacondotto concesso dai Gonzaga agli estensi: il Fogliano procede all’avanguardia con 300 cavalli e cade in un agguato tesogli da Filippino Gonzaga e da Ettore di Panigo a Rivalta. E’ catturato con due figli ed altri 722 uomini, tra cui vi sono 23 connestabili di cavalli. Condotto a Mantova, viene rinchiuso in una gabbia dalla quale vede morire il figlio Ludovico per le ferite riportate nel combattimento. Ne fissa il cadavere per due giorni. | |||
1345 | |||||
………. | Lombardia | E’ liberato dopo qualche tempo dietro il pagamento di un riscatto da parte di Obizzo d’Este. I Gonzaga gli consegnano i beni del monastero di San Prospero; fa distruggere un palazzo e vi fa costruire il castello di Budrione. | |||
Giu. | Ferrara | Mantova | Emilia | Riprende le armi contro i Gonzaga. Si unisce a Canossa con gli estensi; due volte tenta di introdursi in Reggio Emilia, prima per un cunicolo sotterraneo e, di seguito, con un assalto diretto le mura. E’ ferito nell’attacco portato a Porta Bernone. | |
1349 | |||||
Gen. | Fogliano | Milano | Emilia | Con 400 provvigionati occupa nottetempo il castello di Gazzata che appartiene ai da Sesso; poco dopo perviene nelle sue mani anche il castello di Azzone. | |
1350 | Emilia | Viene revocato l’interdetto papale a Reggio Emilia. | |||
1354 | |||||
Ago. | Milano | Mantova | Emilia | Si allea con i Visconti. Ugolino da Fogliano si impadronisce a sue spese del castello di Torricella; il Fogliano si rifa presto ed a fine mese recupera tale fortezza con Cavazzoli. | |
1356 | Milano | Mantova | Emilia | Affianca ancora i viscontei all’assedio di Reggio Emilia. | |
1369 | Emilia | Si rinchiude nella fortezza di Reggio Emilia allorché Feltrino Gonzaga rientra nella città come vicario dell’imperatore Carlo di Boemia. | |||
1370 | Muore |
CITAZIONI
-“Valoroso e accorto Capitano del tempo suo.” SANSOVINO
-“Hic vero fuit potentior et nobilior in orbe omnibus suo tempore, quem scelera hactenus commissa ad hunc finem conduxerunt la morte violenta di quattro figli su sei e l’uccisione, da parte sua, di una delle tre figlie.” GAZATA
-“Guerriero infaticabile.” VENTURI
-“Fu Capitano valoroso.” AZZARI
-“Virtute belli clarus egregiam operam in plurimis praeliis ostenderat.” PANCIROLI
-Con Manfredo Pio “S’havevano acquistato lode di valenti guerrieri.” CARRARI
-“Era ottimo soldato, audacissimo, ambizioso.” ARGEGNI
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