GIANNOTTO FRANCESE

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1581
Palazzo Caracciolo, Atripalda
Palazzo Caracciolo, Atripalda

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GIANNOTTO FRANCESE  (Guerriero, Zanotto, Giannotto di San Martino)

  • 1503
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1495     
………….FranciaVenezia   
Sett.  700 fantiToscanaAlla guardia di Pisa per conto dei francesi; con il capitano della cittadella impedisce ai fiorentini di Paolo Vitelli di impadronirsi della città. Arrestato di seguito dai fiorentini per una truffa effettuata ai danni della città durante il passaggio di Carlo VIII diretto verso il regno di Napoli, Giannotto Francese è rinchiuso nel carcere delle Stinche. Rilasciato con grandi scuse, si ricollega con l’esercito francese.
1496     
Dic.PisaFirenze Toscana

Suoi uomini vengono a contesa a Pisa con quelli di Gaspare da San Severino: vi  sono vittime d’ambo le parti. I pisani per timore gli danno ragione ed il San Severino è obbligato ad abbandonare la città per rientrare in Lombardia.

1498     
Gen.FirenzeVenezia100 fantiToscanaAl comando di 100 provvigionati.
Feb.   Toscana  Romagna

Prende parte all’assedio di Bibbiena con 150 fanti; alcuni suoi uomini sono accusati di volere consegnare ai veneziani la valle di Savignano di Rigo. Vi è un pronto intervento dei fiorentini su Giannotto Francese con l’invito di sorvegliare meglio la situazione.

Mag. giu.   ToscanaViene fatto prigioniero nella battaglia di San Regolo. Liberato a giugno, ritorna a combattere i veneziani nel Casentino.
1499     
Gen.   RomagnaE’ catturato nuovamente a Verghereto da Melchiorre Ramazzotto.
…………Forlì  RomagnaAgli stipendi della signora di Forlì Caterina Sforza.
Nov.ForlìChiesa400 fantiRomagna

Si trova alla difesa di Forlì con 400 fanti tra tedeschi e guasconi per opporsi alle truppe di Cesare Borgia. Distribuisce i suoi uomini tra San Domenico, San Francesco e San Mercuriale: costoro sono coinvolti in numerose risse con gli abitanti. Achille Tiberti  intima a Giannotto Francese di arrendersi perché i pontifici sono appoggiati dal re di Francia. Il condottiero defeziona nel campo pontificio ed è avviato alla guardia di Imola.

Dic.ChiesaForlì Romagna

Lascia Bertinoro e cerca di entrare in Forlì per la Porta di San Pietro: il popolo si oppone al suo ingresso per cui viene congedato da Achille Tiberti.

1500     
Gen. giu.FirenzePisa Lazio e ToscanaEsce da Roma dove ha scortato come prigioniera la signora di Forlì Caterina Sforza. Sosta nella città per alcuni giorni. Non solo non riceve la paga pattuita, ma è licenziato da Cesare Borgia. Si dirige verso Firenze con 400/500 fanti; vi è accolto inizialmente con tutti gli onori. Passa al soldo della repubblica ed ha l’incarico di assediare Verrucola. Con il trascorrere dei giorni si sparge la voce che sia venuto a Firenze per agire ai danni della repubblica: prendere il denaro della condotta e passare subito dopo al servizio dei pisani.  A luglio suoi uomini si presentano dal commissario fiorentino Lucantonio degli Albizzi;  lo strattonano perché non hanno ricevuto il soldo dalla data del loro arruolamento a Firenze. Sono loro consegnati 50 ducati per il vitto e subito licenziati. Giannotto Francese, per i modi usati, è fatto arrestare su ordine del Beaumont, capitano generale dei fiorentini e suo protettore, per alcuni giorni nel Palazzo della Signoria. Anche i suoi uomini sono bloccati. I fiorentini, per timore di offendere il re di Francia lo liberano dopo alcuni giorni;  gli  consegnano 300 ducati. Rientrato al campo, solleva i fanti guasconi, ammutinatisi per non essere  pagati come invece avviene per i loro commilitoni svizzeri. I guasconi fanno prigionieri l’Albizzi ed altri cittadini. Il commissario viene condotto nel lucchese, dove gli è imposta da Giannotto Francese una taglia di 2000 ducati a titolo di risarcimento per il suo recente incarceramento a Firenze. Interviene ancora il Beaumont con 50 lance; il capitano riceve il denaro e libera l’Albizzi. La compagnia abbandona il pisano per recarsi a Campi Bisenzio.
Giu.FranciaPisa ToscanaPrende parte all’ assedio di Pisa con i fiorentini.
Lug.   ToscanaIl suo comportamento provoca una rissa tra svizzeri e guasconi militanti nel campo francese.
Ott.Chiesa 600 fanti e 50 cavalliRomagna

A Forlimpopoli con i suoi uomini. Costoro provocano, una volta di più, una rivolta nella popolazione per i danni da essi provocati. Sono uccisi undici cittadini e sono messe a sacco alcune case a Santa Maria per un bottino di 200 ducati. Giannotto Francese prosegue per il faentino.

Dic.   RomagnaAlla guardia di Forlì; alloggia con i suoi soldati nelle case degli abitanti. La città si ribella alle vessazioni ed alle malversazioni degli uomini delle sue compagnie: il governatore Ramiro di Lorca fa impiccare un suo soldato per calmare gli animi.
1501     
Gen.ChiesaFaenza RomagnaAll’assedio di Faenza. Milita nelle compagnie di Giampaolo Baglioni.
 FranciaNapoli Campania e Umbria

Dopo la caduta di Capua è contattato da Giampaolo Baglioni affinché  transiti per l’Umbria e  scacci da Norcia i fuoriusciti avversari della sua famiglia; al termine di tale operazione è invitato a mettere a sacco anche il territorio di Foligno.

1502     
……………FranciaSpagna Campania

Staziona nei pressi di Atripalda agli ordini dell’ Aubigny: si pone in agguato, attacca gli avversari, li mette in fuga e li insegue sino alle porte della città.

Dic.   RomagnaSi muove in Romagna con 2000 fanti svizzeri e francesi.
1503    Muore in combattimento nel  regno di Napoli.

 CITAZIONI

-“Capitano in tutti li tempi fidatissimo et homo da bene.” Da una lettera di Gaspare da San Severino riportata dall’ADAMI

-“Per la sua virtù era Gran Guerrier nomato.” BEMBO

Fonte immagine in evidenza: prolocoatripalda.it

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