GIAN GIACOMO DA TRIVULZIO citazioni

1
3775

Last Updated on 2023/11/12

CITAZIONI – Torna alla scheda di Gian Giacomo Trivulzio

-“Ipse in armis valens plurimum.. strenuous ille in armis et valens.” RIPALTA

-“Trivulce étoit le plus fin et le moins endurant des seigneurs Italiens.” VARILLAS

-“Piccolo di corpo ma ben fatto, di fronte spatiosa, naso rilevato, con alquanto di zazzera, quale si vede in una medaglia di mano di Caradosso Foppa ed in un suo ritratto dipinto da Leonardo da Vinci.” LOMAZZO

-“Gentiluomo principale di Milano e il più eccellente Capitano che avesse l’Italia.” CASONI

-“Detto il magno Trivultio, per la grandezza di suoi fatti, che furono immortali…Fu nell’arte della militia invincibile…si ritrovò in diciassette fatti d’arme, e di sedici ne riportò gloriosa vittoria, cosa nel vero degna di meraviglia: che pochi se ne ritrovano scritti nell’historie computando anche i capitani romani ch’habbino trionfato de sedici fatti d’arme.” MORIGI

-“Il qual era uno de li grandi condutieri de lo re (de) Franza.” DE’ BIANCHI

-“Schivo dell’altrui regno/ Forte il Trivulzio armò l’arco Francese/ E ‘l suo Milan fé segno:/ Or se chiamarlo è degno/ Forse crudel mentre l’Italia offese,/ Certo non vil nelle guerriere imprese.” CHIABRERA

-“Vray soldat et expert Capitaine.” BELLE-FOREST

-“Non guardò ad altro, né hebbe altro nella sua mente d animo generoso, che la libertà della patria di Milano.” PUCCINELLI

-“Clarus domi militiaeque.”RUCELLAI

-Con Girolamo da Trivulzio “Caballeros milaneses foragidos, enemigos de su duque y capitanes de gente de armas del rey de Francia.” SANDOVAL

-“Genere et factis clarus.”ALBINO

-“Rinomato generale di armata.” TALLEONI

-“Segnalato Capitano…capitano maturi d’anni e d’esperienza.” VERDIZZOTTI

-“Huomo singulare.” SANTI

-“S’acquistò…nome di capitano eccellente.” BALDI

-“Gran general Milanese.” BURRIEL

-“Valoroso maresciallo.”BIFFIGNANDI

-“Sperimentato capitano.” CERRI

-“Diventò uno dei più celebri capitani del suo tempo.” GALANTINO

-“Uomo agli Italiani d’infausta memoria e nemico personale del Moro (Ludovico Sforza).” SOMMI PICENARDI

-“Illustre e famoso capitano.” DE LELLIS

-“Capitano di somma esperienza e valore.” MAFFEI

-“Sobrio, vigilante e prudente, il quale aveva il raro merito di contener in disciplina le truppe.” G. ROVELLI

-“Fu il Coriolano del suo secolo.” A-VALLE

-“Teneva in Vigevano residenza a ricevere li suoi redditi e altri negozii pertinenti al suo dominio; faceva stampar monete e Musocco, nelle quali era scritto “Io. Iacobus Triultius marchio Vigevani et Franciae marescalcus.” NUBILONIO

-“Che nel’armi è tanto ardito/…/ Ioaniacobo traulcio il vecchio franco/ come un leon ferito intorno andava/ hora dal dritto, hora dal sinistro fianco/ per agiutarsi, e poco li giovava/ perché i suoi cavallier veniano a manco/ sì la sguicciara turbba i molestava/ da tutti i canti con tanto flagello/ che pareva quel loco un mongibello.” DEGLI AGOSTINI

-“Capitano di gran nome.” CALCAGNI

-“Era orgoglioso e vendicativo…Non sapeva frenare l’ira, e abusava in tal modo della sua autorità da rendersi odioso…L’amore della gloria e una forte ambizione lo portò sempre ad essere fedele alla Francia. Il Trivulzio fu di tempra adamantina…Figura eroica ed avvincente la sua vita fu tutto un privilegio di signorilità, una severità austera di costumi…Fu grande soldato; visse soprattutto tra i suoi militi guidandoli con fermezza ed ardimento in tante battaglie.” BIGNAMI

-“Veggendo le milizie per la soverchia indulgenza e dolcezza indisciplinate, disubbidienti, restie alla fatica, e ad ogni eccesso anche più vergognoso rivolte, cominciò ad ammonirle, a gastigarle anche con severità che pare soverchia, e sopra tutto a tenerle in continui esercizi e movimento, ora facendo suonare a battaglia anche in tempo di notte, ora ordinando un finto assalto, ora facendo empir fosse, appianar alture, e tutto ciò per indurarle alla fatica, e toglierle all’ozio. Lagnavasi la soldatesca, è vero, di tanto rigore, ma pure ubbidiva dal timor vinta e dal rispetto verso d’un comandante che all’età di settanta e più anni, precedeva tutti col proprio esempio quasi fosse un vil fantaccino.” ROSMINI

-Alla battaglia della Bicocca “Il signor Joan Jacopo gridava/ Voltatevi canaglia che vi è incarcho,/ Et subito l’insegna lui pigliava/ Con un forzer d’oro e argento carco/ Fece portar via e spesso lui giurava/ Per S. Catalina e per S. Marco,/ Che farò vendetta avanti ch’io moro/ Di Svizzeri e di questo putto Moro.” Da un poema riportato dal ROSMINI

-“Destinato a passare alla storia come il Magno…Uno dei più abili condottieri.” MORO

-“Un ottimo uomo di guerra.” SCARDIGLI

-“Il quale gran celebrità in questa guerra (in difesa di Bona di Savoia) si acquistò per il valore e l’ingegno.” LEO

-“Tenuto era tra i primi Capitani di quella età.. Fu il Trivultio di statura alta, e quadrata: e assai forte: di volto bianco: d’occhi castagnicci: e di capelli neri.” CAPRIOLO

-“Illustre Milanese, valoroso soldato e nemico personale del Duca Lodovico il Moro.” A.D. ROSSI

-“Etait un gentilhomme représentant une des familles les plus puissantes de la Lombardie. Ennemi mortel de Sforze et des San-Severino, tout puissants près de Ludovic, il avait offert, suivant l’usage en Italie, ses services à la maison d’Aragon..S’il abandonna un des premiers, et un peu trop tot, la maison d’Aragon, il resta fidèle a la France jusqu’à sa mort. Il la servit sous trois rois dans les plus hautes positions militaires et il mourut de chagrin d’avoir reçu de François Ier, dit Brantome, un léger reproche qu’il n’avait pas mérité.” DE LA PILORGERIE

-“Sommo condottiero dei suoi tempi, l’unico fra gli italiani dell’epoca che è riuscito a battere gli svizzeri.” PELLEGRINI

-“Un capitano d’Italia ribellato/ vien con il re di Franza tanto experto/…/ Jacomo da triulzi per suo merto/ che di tante virtù si mostrò adorno.” Da “La rotta di Parma” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“Iacobo de traulzi con gran gloria/ fu racevuto nel paterno nido/ e per triumpho de tanta victoria/ se sentea per Milano un alto crido/ che de franza facea chiara memoria/ ciascun volea mostrarse amico fido/ ch’el populo che sol la roba honora/ el vincitor con riverentia adora.” Da “La guerra del Turco e la presa di Modone” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-Alla battaglia di Melegnano “…el vecchio franco/ Trovossi a piedi in mezo il martial ballo/ Perché le vene il suo destrier a’ manco/ Non per suo mancamento error o fallo/ Ferito in un ginochio al lato manco./ Si adoprò tanto lì a piede con il brando/ Ch’Hetor di Troia nel famoso Orlando/ Non fe mai tanto a piede con il brando.” Da “Guerre orrende d’Italia” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“E’ stato un militare e politico italiano, spregiudicato nelle azioni e coinvolto nelle complesse vicende che ebbero come posta il dominio della signoria di Milano tra la dine del XV secolo e l’inizio del XVI.” WIKIPEDIA

-“Personalità sfaccettata di soldato alieno da brutalità, lettore di classici e committente di artisti – Bramantino, Leonardo da Vinci, Bernardino de’ Conti -, soprannominato Magno da Massimiliano I, ma detestato, accusato da una storiografia spicciola d’avere mutato casacca portando “stranieri” in Italia; a giudizio più equilibrato ne risalta il destino nell’epitaffio “numquam quievit”, e di audaci mediazioni tra invasori, fazioni locali e popoli assoggettati a gravose imposizioni.” VIGANO’

-“La leadership di Giangiacomo Trivulzio in seno alla fazione guelfa aveva cominciato a delinearsi già all’indomani della caduta del Simonetta, ma emerse poi con indubbio rilievo tra la fine degli anni Ottanta ed i primi anni Novecento, soprattutto dopo la sua definitiva rottura col Moro.” SOMAINI

-” Nella piazza dei Santi Nazzaro e Celso a Milano gli è  eretta una statua in bronzo con la seguente epigrafe “Io. Iac. Magn. Trivultius, march. Vigev. Gub. exiguum hoc/ Grandioris statuae simulacrum platea S. Nazarii erigenda,/ Civit. Mediol. Gnati animi tanti principi./ Expugnata Alexandria, deleto exercitu, Ludovicum Sf. Mediol./ Duc. expellit, reversum apud Novariam sternit, capit.” Sopra la porta maggiore della medesima chiesa compare la seguente scritta “Io. Iacobus Trivultius, marchio Vigevani, marescalcus Franciae,/ inter militares labores religionis observantissimus, sacellum hoc/ Assumptae Virginis erexit et dotavit MDXVIII die V augusti.” Sulla sua tomba, infine, è inscritta la seguente epigrafe “Io. Iacobus/ Magnus Trivultius/ Antonii filius/ Qui numquam/ Quievit.Quiescit./ Pace.”

     BIOGRAFIE SPECIFICHE

-C. De’ Rosmini. Dell’istoria intorno alle militari imprese e alla vita di Gian Jacopo Trivulzio detto il Magno.

Print Friendly, PDF & Email

1 COMMENT

Rispondi