GIAN FRANCESCO DA PIAGNANO

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GIAN FRANCESCO DA PIAGNANO
Castello di Piagnano – Sassocorvaro (PU)

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIAN FRANCESCO DA PIAGNANO  (Gian Francesco degli Olivi, Gian Francesco da Meleto). Della famiglia Guidi.

Conte di Piagnano e di Piandimeleto. Padre di Carlo da Pian di Meleto.

1406 -1478 (agosto)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1433
Sett.RomagnaA Rimini, per i festeggiamenti indetti dal signore della città Sigismondo Pandolfo Malatesta in onore dell’imperatore Sigismondo d’Ungheria.
1441

Sett. ott.RiminiUrbinoRomagna

Si collega con Angelo d’Anghiari e Gregorio d’Anghiari. Assale Ripalta; giunge a Tavoleto.  Ad ottobre sorprende e mette in fuga a Monte Locco le truppe di Federico da Montefeltro. Con la vittoria ripara nel castello di Monte Locco. Lo stesso giorno giunge Matteo da Sant’Angelo alla testa di 3000 uomini che, a sua volta, sconfigge i malatestiani. Si ritira a Macerata Feltria e da qui ripara a Tavoleto.

1442
Ago.Contatta i fiorentini per una condotta. La risposta è negativa.
………CesenaRomagnaMilita al servizio del signore di Cesena Domenico Malatesta.
1444
Ago.ChiesaSforzaMarcheFronteggia le truppe di Francesco Sforza signore di buona parte della Marca. E’ sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Montolmo (Corridonia).
1447FirenzeNapoliToscana
1448
Feb.Romagna

A Rimini con la moglie Marsabilia Trinci, vedova di Leone Sforza. Nella città alloggia nel borgo di San Giuliano presso il medico Niccolò dal Dito.

Mar.RiminiUrbino PesaroMarche

Ritorna al soldo di Sigismondo Pandolfo Malatesta per fronteggiare le truppe di Alessandro Sforza e di Federico da Montefeltro. Occupa Talacchio.

Apr.Marche

Alla testa di 200 fanti e di 5/6 cavalli è segnalato nei pressi di Pietrarubbia.  A Pozzo Bolognino sconfigge più di 300 fanti e 15 cavalli; insegue gli avversari sino a Frontino;  cattura quasi 200 uomini che sono condotti nei castelli di Pietrarubbia, Carpegna e Castellaccio da lui riconquistati. Ricevuti rinforzi, che gli sono portati da Antonello da Narni, attacca ancora i feltreschi (sebbene sia rimasto ferito nel precedente scontro) e fa altri 100 prigionieri. Intervengono i fiorentini i quali ottengono che i castelli conquistati da entrambe le parti siano rimessi nelle loro mani fino alla pace.

1450
Giu. lug.RiminiPesaroMarcheRiceve l’ordine di concentrare le sue forze a Pietrarubbia e qui unirsi a 300 fanti raccolti da Gaspare Broglio. Obiettivo è quello di sbarrare il passo a 500 fanti sforzeschi che, capitanati da Guido d’Ascoli, sono in marcia verso Pesaro per rafforzarvi la guarnigione. Il capitano avversario riesce ad eludere i movimenti dei malatestiani.
Dic.RomagnaA Rimini alla corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Sono armati cavalieri alcuni abitanti della città.
1452
………Chiesa
Sett.300 cavalliLazioSi trova ad Acquapendente. I fiorentini lo contattano tramite Giusto Giusti per passare ai loro stipendi al fine di combattere gli aragonesi. Chiede una condotta di 200 cavalli e 200 fanti, nonché una provvigione mensile di 1500 ducati. Le sue richieste sono rigettate.
1453
Feb.FirenzeNapoli300 cavalliToscana
EstateToscanaSi segnala all’assedio ed all’espugnazione di Foiano della Chiana.
Sett.ToscanaCon Astorre Manfredi, Simonetto da Castel San Pietro e Carlo Oddi affianca Sigismondo Pandolfo Malatesta all’assedio di Vada. Nello stesso mese gli viene rinnovato il beneplacito dai fiorentini (sei mesi) per impedire un suo eventuale passaggio nelle file nemiche sollecitato in particolare da Carlo di Campobasso.
1454500 cavalli e 100 fanti
1460
………ChiesaRaccomanda al papa Pio II l’assunzione come condottiero di Giovanni Francesco Gonzaga.
Lug. ago.ChiesaAngiòGovernatore g.leA fine luglio ottiene l’incarico di governatore delle truppe pontificie. Ad agosto affianca Federico da Montefeltro.
1461
Giu.Lazio e AbruzziLascia Tagliacozzo  al fine di congiungersi con Matteo da Capua ed Alessandro Sforza che si trovano all’assedio di Magliano de’ Marsi.
1462
Mag.RiminiChiesa100 uomini d’arme e 200 fantiLombardia ed Emilia

Si reca  a Caravaggio alla ricerca di una condotta presso gli sforzeschi, impegnati nel regno di Napoli a favore degli aragonesi contro Giovanni d’Angiò. Le trattative non vanno a buon fine. Viene contattato a Ferrara da Silvestro da Lucino che lo convince a combattere i pontifici ed i loro alleati per conto del Malatesta. Gli è concessa una condotta di 100 uomini d’arme e di 200 fanti.

1463
Apr.RomagnaE’ considerato come proprio raccomandato dal signore di Cesena Domenico Malatesta in un accordo con i veneziani.
1465
Nov.Lazio

Roberto Malatesta prende possesso della rocca di Cesena alla morte dello zio Domenico Malatesta: Gian Francesco da Piagnano si reca a Roma dal papa Paolo II per perorare la causa del figlio di Sigismondo Pandolfo.

1469
Ago.ChiesaRiminiRomagna

Combatte Roberto Malatesta ed il conte di Urbino Federico da Montefeltro. Alla notizia dell’arrivo dell’esercito nemico abbandona il borgo di San Giuliano di Rimini e si attesta su un vicino colle. Partecipa alla battaglia di Mulazzano nella quale è  scavalcato dalla sua cavalcatura  correndo il pericolo di essere calpestato dalla cavalleria feltresca: fatto prigioniero è condotto dal Montefeltro che lo fa liberare con il figlio Carlo da Pian di Meleto senza il pagamento di alcuna taglia.

1470E’ contattato dagli sforzeschi per passare al servizio del duca di Milano.
1471
Mag.Giusto Giusti si reca a Careggi da Lorenzo dei Medici allo scopo di raccomandarne l’assunzione da parte dei fiorentini.
1472ChiesaPiccolominiMarche

A Senigallia;  interviene nella città per inseguire il conte di Montemarciano Giacomo Piccolomini che, nei giorni precedenti, con un colpo di mano si è impadronito della località.

1473
Mag. ago.

La sua richiesta ai fiorentini di una condotta di 100 lance e 100 fanti in tempo di guerra e di pace viene dal Medici al momento accantonata. Ad agosto gli è proposto il comando di 100 lance. Prende tempo.

………ChiesaLazioSenatore di Roma.
1474
Ago.ChiesaC. di CastelloUmbriaAll’assedio di Città di Castello.
1478
Lug. ago.ChiesaFirenzeUmbria

Alla difesa di Città di Castello. A metà agosto si scontra alla Porta del Prato con le truppe di Niccolò Vitelli; catturato,  e ferito alla testa, muore dopo pochi giorni.

 CITAZIONI

-“Valoroso capitano e di lettere ornato.” ALBERTI

-“Planarum, Ioannis Francisci, nobilis et strenui a litterisque non non abhorrens viri, patria.” BIONDO

-“Uomo assai valente nelle armi.” UGOLINI

-“Hom degno de memoria,/ de Piagnan detto../…/ Costui fu huom d’ogni viltà nemicho,/ de sua persona valoroso e forte/ quanti altri in su la sella, io el dico./ (alla battaglia di Mulazzano)/ Costui al facto par che havesse l’ale,/ e, cum brigata d’homin d’arme ellecti,/ entrò feroce al bellicoso male./…/ Gianfrancesco al facto volge intorno/ la spada sanguinosa, e quanto puote,/ como excellente cavaliere adorno,/ urta, spaventa, minaccia e percuote,/ ma nulla vale, e la crudel battaglia/ aspra è più ognhora -ahi, dolorose note! -/…/ Intanto Gianfrancesco, el qual se fida/ nel suo vallore, in terra fu gittato/ lui e ‘l caval, el qual fremisce e grida,/ e quindi preso, intorno strascinato.” SANTI

-“Era questi uomo di molto valore.” BALDI

Fonte immagine: iluoghidelsilenzio.it

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