GIACOMO TORELLI Conte di Montechiarugolo e di Caselle. Figlio di Cristoforo Torelli; fratello di Guido Torelli, Francesco Torelli, Marcantonio Torelli, Marsilio Torelli e Amoratto Torelli; suocero di Renato da Trivulzio; genero di Amerigo da San Severino.
+ 1491
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1463 | |||||
Feb. | Lombardia | A Milano. Ai primi del mese prende parte ad una festa organizzata dalla moglie di Roberto da San Severino, Giovanna da Correggio, una delle prime donne della corte sforzesca. Alla festa è pure presente Giovanna da San Severino, moglie di Amerigo. Nello stesso anno il Torelli si sposa con una figlia di quest’ultimo. Rimarrà vedovo nel 1466. | |||
1464 | Milano | 400 cavalli | Milita agli stipendi del duca di Milano Francesco Sforza: a Giacomo ed ai fratelli Amoratto e Marsilio è concessa una condotta di 400 cavalli. | ||
1466 | |||||
Dic. | Lombardia | Dopo la morte della moglie, figlia di Spinetta Malaspina di Fivizzano, si reca a Milano. | |||
1467 | |||||
Feb. | Milano |
E’ mobilitato con i fratelli Marsilio ed Amoratto in previsione del prossimo conflitto con i veneziani. |
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Giu. lug. | Milano | Venezia | 400 cavalli
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Emilia |
Contrasta i fuoriusciti fiorentini che sono coadiuvati da Bartolomeo Colleoni. E’ segnalato sull’Idice ed a luglio prende parte alla battaglia di Molinella. |
1470 | |||||
Giu. lug. | Emilia | E’ messo in preaallarme dal duca di Milano per una cavalcata da effettuarsi nel bolognese allo scopo di dissuadere i fiorentini dall’ allearsi con il re di Napoli. A luglio l’azione è prima rinviata per essere in un secondo momento accantonata. | |||
Nov. | A fine mese viene eseguita da parte dei funzionari ducali un’indagine complessiva sullo stato di preparazione delle compagnie a discrezione, tra le quali anche la sua. | ||||
1472 | |||||
Dic. |
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100 lance |
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Con i fratelli Amoratto e Marsilio ha ai suoi ordini 600 cavalli. La provvigione complessiva ammonta a 8000 ducati. |
1473 | |||||
Ago. |
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La condotta congiunta dei 3 Torelli è elevata a 800 cavalli. |
Sett. |
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I suoi uomini pongono le loro stanze nel Lazio. |
Dic. |
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Ha ai suoi ordini diretti 300 cavalli (50 lance) |
1474 |
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Ai 3 fratelli è riconosciuta una condotta congiunta di 80 uomini d’arme, che può salire a 114 in tempo di guerra. |
1476 | |||||
………… | Milano | Borgogna |
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Piemonte |
Combatte in Piemonte le truppe di Carlo il Temerario. |
Sett. |
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Emilia |
Litiga con i fratelli Marsilio ed Amoratto per alcune derivazioni d’acqua lungo il corso dell’Enza. |
1479 | |||||
………… | Napoli | Firenze | 300 lance | Toscana |
E’ condotto con il fratello Marsilio; gli è riconosciuto uno stipendio di 4000 ducati. Si impegna a combattere chiunque con l’eccezione di sforzeschi e gonzagheschi. |
Sett. |
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Lombardia |
Convocato a Milano vi si reca solo dopo l’ingresso vittorioso di Ludovico Sforza e di Roberto da San Severino. |
1482 | |||||
Gen. | Milano | Rossi Venezia | 100 uomini d’arme
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Emilia | Ha con il fratello Marsilio il comando di 100 uomini d’arme, di cui 40 hanno già militato con il San Severino. La loro provvigione è di 8000 ducati (di cui 2000 consegnati subito). |
Apr. | 150 uomini d’arme | Lombardia |
La condotta, sempre congiunta con quella del fratello, è aumentata a 150 uomini d’arme. Staziona a Castelleone. |
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Mag. giu. |
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Emilia |
Raggiunge Ferrara; staziona alla Stellata agli ordini di Federico da Montefeltro per contrastarvi le truppe del San Severino. |
Lug. | Lombardia | Nel mantovano a sostegno dell’azione di Federico Gonzaga. | |||
Sett. | Lombardia | Di stanza a Castelleone. | |||
1483 | |||||
………… |
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Lombardia |
Si trova nel cremonese alla testa di quattro squadre di cavalli. |
Sett. |
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Lombardia |
Alla notizia di un’offensiva veneziana a Manerbio si collega con il fratello Marsilio. Raggiunge la località con otto squadre di uomini d’arme. Da tale località compie quotidiane scorrerie fino alle porte di Brescia. Molti sono i prigionieri. |
Nov. |
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Lombardia |
Alla caduta di Bagnolo Mella in potere della Serenissima lascia Manerbio. |
1491 |
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Fa testamento e muore. Sposa una Malaspina ed una San Severino. |
CITAZIONI
-Con i fratelli Marsilio, Francesco, Amoratto, Marcantonio e Guido “I quali tutti riuscirono valorosi capitani.” DE LELLIS