Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
A – B – C – D – E – F – G – H – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – W – X – Z
Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIACOMO NOVELLO (Giacometto Novello) Figlio di Alvise Novello.
- 1536
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1487 | Venezia | Austria | Trentino e Austria | Affronta le truppe del duca Sigismondo d’Austria. Si trova con il padre alla difesa di Rovereto; alla caduta della città ripara nella rocca con il podestà Niccolò Priuli. Costretto alla resa a discrezione dopo una decina di giorni per la mancanza di artiglierie e di polvere da sparo, è condotto prigioniero ad Innsbruck | |
1496 | |||||
Feb. | Venezia | Firenze | Toscana | Combatte i fiorentini a favore dei pisani. | |
Dic. | Toscana | E’ segnalata la sua presenza sempre nel pisano. | |||
1498 | |||||
Ago. | Toscana | Preposto alla difesa di Buti, è obbligato ad arrendersi a discrezione a seguito di un intenso bombardamento di alcune ore condotto dai fiorentini con 14 bombarde e 50 falconetti. Il castello è saccheggiato. Giacomo Novello è condotto prigioniero a Firenze; i suoi fanti sono svaligiati. A 5 bombardieri o schioppettieri veneziani, su ordine di Paolo Vitelli, sono fatte tagliare le mani: queste sono loro appese al collo. Tali soldati vengono rispediti a Pisa. | |||
Sett. | Toscana | E’ liberato con altri 2 connestabili in cambio di Ludovico da Marciano, Ceccone da Barga e Giovanni della Vecchia. E’ nuovamente catturato mentre con Gorlino Tombesi e Giacomo di Tarsia sta cercando di conquistare il bastione della Dolorosa nei pressi di Pisa. E’ rilasciato. | |||
1499 | |||||
Mar. | 100 fanti | Toscana | A Filettole. | ||
Mag. | Il suo comportamento nel recente conflitto è elogiato nel Collegio dei Pregadi dal provveditore Piero Duodo. | ||||
Giu. | Venezia | Impero Ottomano | Friuli | In Friuli, al fine di contrastarvi eventuali scorrerie dei turchi. | |
Ago. | Grecia | Si imbarca su una galea e si trasferisce a Corfù. All’arrivo a destinazione effettua la rassegna dei suoi uomini: sono trovati atti alle armi della compagnia iniziale solo 26 fanti: tutti gli altri si sono ammalati nella traversata. | |||
Sett. | 170 fanti | Grecia | Sorveglia le acque di Corfù. | ||
1500 | |||||
……………. | Grecia | Prende parte all’attacco contro Cefalonia. | |||
Apr. | Grecia | Alla guardia dell’isola di Zante. | |||
Ago. | 96 fanti | Grecia | In un intero anno non riceve che due paghe. Girolamo Contarini lo spedisce alla difesa di Modone con 50 fanti, 35 fanti svizzeri ed 8 bombardieri. | ||
Sett. | 27 fanti | Grecia | Con la caduta di Modone ritorna all’assedio di Cefalonia: dell’ organico iniziale di 170 uomini ne sono vivi solo 27: tutti gli altri sono morti sotto le mura di Cefalonia ed alla difesa di Modone. | ||
Dic. | Grecia | Cefalonia è conquistata dagli ottomani. Il Novello rientra a Zante. | |||
Dic. | Grecia | Cefalonia è riconquistata dagli ottomani. Giacomo Novello rientra alla difesa di Zante. | |||
1502 | |||||
Ago. sett. | 80 fanti | Grecia | Prende parte all’espugnazione di Santa Maura (Leucade). Gli è data una paga; non accetta di avere il comando della locale guarnigione. Gli viene concessa un’altra paga dal capitano generale Benedetto Pesaro e cambia parere. | ||
……………. | 100 fanti | Grecia | Segue Silvestro Tron nell’isola di Demata. E’ catturato dagli avversari mentre sta pranzando. | ||
…………… | 100 fanti | Grecia | Segue il provveditore Silvestro Tron nell’isola di Demata. E’ catturato dagli avversari mentre sta pranzando. | ||
1506 | |||||
Sett. | Friuli | In Friuli. Sorveglia i confini allo scopo di prevenire possibili minacce da parte degli imperiali. | |||
1507 | |||||
Ago. | Grecia | Si imbarca per Corfù con 200 fanti da lasciare di presidio nell’isola e, nel contempo, raccogliervi gli stradiotti di stanza a Napoli Di Romania (Nauplia) per condurli in Italia. | |||
1509 | |||||
Mag. | Venezia | Francia | 300 fanti | Lombardia | Nella rocca di Cremona con 300 provvigionati. I veneziani sono sconfitti ad Agnadello e molti defezionano dalle fila della Serenissima. |
Sett. | 100 fanti | Veneto | A Mestre. | ||
Ott. | 200 fanti | Veneto | Gli è consegnato del denaro; si porta con 200 fanti alla difesa di Legnago, ove è accolto con grandi feste. Entra nella rocca con 25 uomini. | ||
1510 | |||||
Gen. | 134 fanti | Veneto | |||
Apr. | Veneto | Chiede invano il permesso di recarsi a Venezia per risolvere un contenzioso che ha ad Udine: viene presa la decisione di sospendere la sua causa. E’ trasferito a Cipro con l’incarico di governatore. | |||
Mag. giu. | Veneto | Legnago è assalita dai francesi (600 lance e 8000 fanti). Ai primi di giugno i difensori sono costretti a cedere. Catturato all’ esterno della fortezza, viene accusato di avere aperto trattative di resa con gli avversari. Alcuni fanti guasconi gli impongono una taglia. | |||
Dic. | Veneto | Rilasciato sulla parola, lascia al suo posto un fratello. Si reca a Venezia a giustificare il proprio comportamento: spiega che è stato fatto prigioniero fuori della rocca perché non ha avuto la possibilità di rientrarvi. | |||
1511 | |||||
Ago. | Venezia | Francia | Veneto | Alla difesa di Treviso con il provveditore Giovanni Paolo Gradenigo: non ottiene il permesso di affrontare gli avversari con 300 cavalli. | |
Sett. | Viene liberato dagli avversari da ogni obbligazione a seguito della scarcerazione da parte della Serenissima di Francesco Maldonado. | ||||
1512 | |||||
Ago. | Veneto | E’ convocato a Venezia dal Consiglio dei Dieci per esaminare quanto accaduto a Legnago. | |||
1513 | |||||
Apr. | Venezia | Spagna | veneto | Riconosciuto innocente, è nominato nuovamente governatore di Cipro. | |
Mag. | 188 fanti | Veneto | Gli è consegnato del denaro. Raduna 188 fanti con i quali si porta a Vicenza. | ||
Giu. | Veneto | Esce da Vicenza con il provveditore Niccolò Vendramin e Bernardino di Montone per allestire ad Albaredo d’Adige un ponte di barche ed in tal modo facilitare la ritirata all’esercito di Bartolomeo d’Alviano. Appoggia Giampaolo Baglioni nel suo assalto alla rocca di Legnago che si conclude con l’uccisione di 85 difensori sui 150 fanti spagnoli e tedeschi che compongono il presidio. E’ lasciato dall’Alviano nel vicentino con Zanone da Colorno e Bergamo da Bergamo. | |||
Lug. | Veneto | Alla difesa di Padova alla testa di un colonnello di 915 fanti; ha il compito di proteggere il tratto di mura che intercorre da Porciglia al bastione Impossibile. | |||
Ago. | Veneto | A Padova. E’ sempre preposto alla guardia del bastione Impossibile. | |||
Ott. | Veneto | Esce da Padova con Bartolomeo d’Alviano alla testa di un colonnello di fanti; raggiunge Limena e partecipa, inquadrato nell’avanguardia, alla battaglia di Creazzo dove si fa notare per il suo valore. Rientra alla difesa di Padova; al comando di 917 provvigionati sorveglia la cinta muraria che va dal bastione Impossibile a Codalunga. | |||
Dic. | 74 fanti | Veneto | Ha ai suoi ordini diretti 74 fanti con un caporale. | ||
1514 | |||||
Mar. | 80 fanti | Veneto | A Padova, sempre alla guardia del bastione Impossibile. | ||
Giu. | 260 fanti | Veneto | Gode di una provvigione di 30 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | ||
Sett. | Veneto | Al campo con Giampaolo Manfrone allorché Bartolomeo d’Alviano esce da Padova. | |||
1515 | |||||
Giu. | 144 fanti | Veneto | |||
Ago. | Veneto e Lombardia | Lascia il campo d’Este inquadrato all’ avanguardia; affianca Bartolomeo d’Alviano nella sua azione volta prima verso Badia Polesine e poi verso la Lombardia. | |||
Ott. | Lombardia | Viene inviato ad Asola con Pietro da Longhena ed Antonio da Martinengo alla testa di 15 lance, 200 cernite e 700 fanti guasconi. Conquista la città; costringe gli avversari a riparare nella rocca. I difensori si arrendono il giorno seguente. | |||
1516 | |||||
Mar. | Lombardia e Veneto | Si scontra con gli spagnoli tra Rivolta e Cassano d’Adda. Successivamente lascia Crema e rientra a Padova per curarsi. | |||
Autunno | Veneto | Ristabilitosi, nel tardo autunno prende parte all’assedio di Verona. | |||
1517 | |||||
Mag. | Il Collegio dei Pregadi discute ancora una volta sull’ eventualità di trasferirlo a Famagosta con 300 provvigionati come governatore delle fanterie. | ||||
Lug. | 300 fanti | Veneto e Cipro | Effettuata la rassegna della sua compagnia al Lido (Venezia), si imbarca per Cipro. | ||
1518 | |||||
Gen. ago. | Cipro | Inizia ad apprestare i primi lavori di fortificazione delle varie fortezze cipriote. Ad agosto sovrintende alle opere di rafforzamento di Cerines. | |||
1519 | |||||
Mar. | Cipro | E’ sempre impegnato a seguire i lavori di Cerines. | |||
Giu. | Cipro | Seda a Famagosta una rissa sorta tra i fanti di Mariano Corso e quelli di Toso da Bagnocavallo: il suo intervento è molto apprezzato dal capitano della città Bartolomeo da Mosto. | |||
1520 | |||||
Ago. | Cipro | Viene ridotto a 700 il numero dei fanti di guarnigione a Famagosta. | |||
1521 | |||||
Mag. | 196 fanti | Cipro | Alla rassegna della sua compagnia. | ||
1525 | |||||
Nov. | Cipro | Il suo operato a Famagosta è lodato anche dal capitano di Famagosta Andrea Dandolo. | |||
1526 | |||||
Mar. | Cipro | Viene sostituito a Cipro nel suo incarico di governatore della fanteria dal conte Alessandro Donato. | |||
Ago. | 144 fanti | Cipro | |||
Autunno | Venezia | Impero | Cipro | Si imbarca allo scopo di rientrare in Italia e combattervi gli imperiali. | |
Nov. | Veneto e Lombardia | Si reca a Venezia in Collegio dei Pregadi; è spedito nel vicentino per fare fronte all’avanzata dei lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg. Si congiunge con Toso da Bagnocavallo e si sposta alla difesa di Salò con 400 fanti. | |||
1527 | |||||
Mag. | 400 fanti | Veneto e Lombardia | A Venezia in Collegio dei Pregadi: si lamenta perché il capitano generale, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, non gli affida un incarico operativo facendogli, viceversa, seguire i lavori di rafforzamento delle varie piazzeforti. Passa alla guardia di Crema. | ||
Giu. | Lombardia | Ha il comando di un colonnello come richiesto; attraversa il Lambro agli ordini del provveditore generale Domenico Contarini. Nel superare il ponte con Babone Naldi, Giampaolo Manfrone, Ambrogio da Landriano, Antonio da Castello e Gian Ludovico Pallavicini viene assalito dagli imperiali usciti da Melegnano. Vi è una scaramuccia con due bandiere di fanti italiani che si fortificano in una chiesa spalleggiati da quattordici bandiere di lanzichenecchi, quattro bandiere di fanti spagnoli ed italiani che dispongono di alcuni pezzi di artiglieria. Nello scontro è ferito ad un braccio Cesare da Napoli ed è ucciso il capitano spagnolo Jacheto. Altre piccole scaramucce seguono a questa. | |||
Lug. | Lombardia | A causa del ritardo delle paghe abbandonano la sua compagnia 50 fanti: di costoro, 22 disertano a favore degli avversari, mentre gli altri si disperdono. | |||
Nov. | Lombardia | Il Collegio dei Pregadi gli concede il comando di un colonnello di 500 fanti. | |||
Nov. | Il Collegio gli concede il comando di un colonnello di 500 fanti. | ||||
Dic. | 350 fanti | Lombardia | |||
1528 | |||||
Gen. | Lombardia | Raggiunge il campo di Cassano d’Adda con i suoi uomini. Partecipa con altri capitani ad un consiglio di guerra voluto dal provveditore generale Tommaso Moro | |||
Mar. | Veneto | Il provveditore generale Carlo Contarini lo destina alla difesa di Verona. | |||
Apr. | Veneto | Il Consiglio dei Savi gli riconferma il comando di 500 fanti. | |||
Mag. | Veneto | Alla guardia di Verona nei cui pressi si trovano i lanzichenecchi del duca di Brunswick: sorveglia la porta della cittadella, Porta Calzari e Porta Palio. Il comportamento del Novello merita per le sue qualità gli elogi pubblici del della Rovere. Rimane a Verona con Mariano Corso allorché il capitano generale esce dalla città per affrontare gli avversari. | |||
Sett. | 498 fanti | Veneto | |||
Dic. | 200 fanti | Veneto | Il conflitto ha fine e la sua compagnia subisce un primo ridimensionamento nell’organico essendo ridotta a 200 fanti. | ||
1530 | |||||
Gen. | 50 fanti | Veneto | Il numero degli uomini a sua disposizione viene ulteriormente ridotto. | ||
1531 | |||||
Mar. | Veneto | Gli sono riconosciuti il grado di colonnello ed una provvigione di 40 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | |||
1532 | |||||
Feb. | Veneto | Sempre a Verona. Ha il compito di sorvegliare la cittadella con le relative porte. | |||
……………. | Lombardia | Di presidio a Crema. | |||
Dic. | 50 fanti | Lombardia e Veneto | Viene sostituito nel suo mandato di Crema da Guido Naldi. Rientra a Verona. | ||
1536 | |||||
……………. | Governatore fanteria | Grecia | E’ trasferito a Corfù come governatore delle truppe a seguito delle minacce dei turchi del sultano Solimano. Muore nell’isola. |
CITAZIONI
-“Homo vecchio, valoroso et exercitato nel mestier di le arme..Fidelissimo et homo da ben.” SANUDO
-“Huomo di molta isperienza delle cose della guerra.” PARUTA
-“Eccellente nella pratica militare.” A. NOVELLO
-All’assedio di Brescia “E da novello il prodo giacometto/ con li suoi vittoriosi fanti insieme/ senza di morte havea alcun sospetto/ e la muraglia con forze supreme/ se avvicinava da guerrier perfetto/ come colui ch’insulto alcun non teme/ coperti di rotelle, e di pavesi/ d’ira, d’orgoglio, e de furor accesi.”/…/(A Cassano d’Adda) “Il franco iacometto da novello/ ne la battaglia entrò senza paura/ cacciando per il campo hor questo, hor quello,/ spezzandoli ogni arnese, e armatura.” DEGLI AGOSTINI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia