Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIACOMO MALATESTA DA SOGLIANO Guelfo. Detto Pasquinella. Marchese di Montefreddo e di Montiano, conte di Montecodruzzo. Signore di Montecodruzzo, Montiano e Roncofreddo. Figlio di Leonida Malatesta da Sogliano, fratello di Lamberto Malatesta da Sogliano e Malatesta Malatesta da Sogliano.
1530 – 1600 (marzo)

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………. | Ancora bambino viene inviato dal padre presso il congiunto Sigismondo Malatesta. | ||||
1541 | Germania Francia Algeria e Lombardia | Fa parte dei paggi di Ferrante Gonzaga; segue tale capitano nelle sue imprese in Germania ed in Francia (ove prende parte alle battaglie di Duren e di Landrecies), ad Algeri e nel 1546 nel governatorato di Milano. | |||
1549 | |||||
…………… | Colonna | Chiesa | 300 fanti | Lazio | Alla morte del papa Paolo III Ferrante Gonzaga lo invia a Roma con 300 fanti e 12 cavalli per aiutare il genero Fabrizio Colonna a recuperare le sue terre che gli sono stati tolte in precedenza dai pontifici. |
…………… | Lazio e Lombardia | A Roma sfida a duello un capitano spagnolo con il quale è venuto a contesa: sono scelti modalità (all’ultimo sangue, con pugnale e spada) e terreno. Il rivale non trova il coraggio di battersi con lui. Con l’elezione a papa di Giulio III, Giacomo Malatesta da Sogliano rientra a Milano al servizio di Ferrante Gonzaga: viene seguito nella città dallo spagnolo che lo assale con altri sei sicari a Porta Comacina. Ferito alle spalle, riesce a salvarsi uccidendo uno dei suoi aggressori. Sopraggiunge il bargello che cattura i sicari: Ferrante Gonzaga li farà tutti impiccare, compreso lo scherano rimasto ucciso durante l’aggressione. | |||
…………. | Toscana | Alla corte del duca di Firenze. La abbandona presto per alcune incomprensioni con Cosimo dei Medici. | |||
1551 | Chiesa | Francia | Emilia | Prende parte all’assedio di Mirandola agli ordini di Giambattista del Monte. | |
1552 | Impero | Francia | Emilia | Alla morte di Giambattista del Monte milita alle dipendenze di Gian Giacomo dei Medici. Si muove nei pressi di Parma. | |
1553 | ImperoFirenze | FranciaFrancia | Toscana e Francia | Segue Ascanio della Cornia; lo affianca all’ occupazione di Chiusi. Gli è affidato il comando di due compagnie di fanti; viene nominato alfiere generale e capitano delle lance spezzate. E’ presente all’ espugnazione di Monticello ed a quella di di Sinalunga. Sotto le mura di Montalcino entra a discordia con Ascanio della Cornia per cui, sempre contro i francesi, ritorna agli stipendi di Cosimo dei Medici. Nell’estate, agli ordini di Chiappino Vitelli, affronta sempre i francesi in Corsica. | |
1554 | |||||
Gen. | 300 fanti | Toscana | Rientra in Toscana coopera con i suoi fanti alla conquista di un forte di Siena posto davanti alla Porta Camollia. | ||
…………… | Toscana | E’ preposto alla guardia di Colle di Val d’Elsa; ha l’incarico di sottomettere in Val d’Elsa tutti i castelli che inalberino le insegne senesi. Giunge a Col di Valdiriso e conquista il castello di Marmoraia. | |||
Ago. | Toscana | Prende parte alla battaglia di Marciano nel cui corso viene pesantemente sconfitto Piero Strozzi. | |||
Ott. | Toscana | Ha il compito di difendere Piombino dagli attacchi dei turchi con 3 cannoni e 300 fanti italiani. Presidia l’isola d’Elba; ha l’incarico di governatore di Piombino. | |||
…………… | Toscana | Espugna Monterotondo Marittimo, Massa Marittima e Montepescali. Si trova alla guardia di Gacirano da dove continua nelle sue scorrerie nella maremma. Con l’avvicinarsi di Piero Strozzi a Montepescali demolisce tale castello e rientra a Piombino. | |||
1555 | |||||
Gen. | Toscana | Si nasconde con i suoi uomini in un bosco per due giorni ed entra per primo in Scarlino. Vi cattura il capitano bastiano Guascone con 50 fanti. | |||
…………… | Toscana | Difende Scarlino dagli attacchi portati da Leone Strozzi: il capitano rivale rimane ucciso in combattimento. Giacomo Malatesta da Sogliano impone forti taglie agli abitanti: costoro se ne lamentano con il duca e Cosimo dei Medici gli ordina di restituire i loro beni e di liberare gli abitanti imprigionati. | |||
Apr. | Toscana | Appoggia l’azione di Gian Giacomo dei Medici contro Porto Ercole. | |||
…………… | Comp. ventura | Zampeschi | Romagna | Alla morte del papa Giulio III rientra in Romagna. Con 2000 fanti medicei tenta di occupare Roncofreddo che fa parte della dote della moglie Cleopatra Zampeschi. Il possesso della località gli è contestato dai parenti di quest’ ultima. | |
1556 | |||||
Gen. | Chiesa | Impero | Romagna | Combatte agli stipendi del papa Paolo IV. Assiste in Romagna il marchese di Montebello Antonio Carafa contro Giovan Francesco da Bagno. | |
…………… | 600 fanti | Romagna | Ha l’incarico, con 600 fanti, di passare alla guardia di Faenza e di Imola; è inviato verso Castrocaro Terme a controllare i confini con il ducato di Firenze. | ||
1557 | |||||
…………… | 600 fanti | Abruzzi e Molise | Contrasta gli imperiali agli ordini del duca di Guisa. Si sposta negli Abruzzi con i fuoriusciti del regno di Napoli; ottiene Termoli. Si trova alla difesa di Tortoreto; i francesi sono costretti a ritirarsi. Anche Giacomo Malatesta da Sogliano abbandona la località con 500 fanti e 100 archibugieri a cavallo. Ne viene una grossa scaramuccia con le truppe del duca d’Alba; è respinto con la perdita di 40 uomini. Catturato dagli imperiali, riesce a fuggire riportando una ferita ad una gamba. | ||
…………… | Marche | Staziona sul Tronto alla conclusione della guerra: sfida vanamente a duello il conte Giovan Francesco da Bagno che milita nelle file avversarie. | |||
…………… | Francia | Impero | 800 fanti | Toscana | Affronta i medicei nel senese con l’incarico di luogotenente del duca di Somma. Depreda il territorio di Montalcino, giunge a Chiesa con Blaise de Monluc, si impossessa di Pienza. Viene gravemente ferito nel corso di tale azione. |
1558 | |||||
Giu. | Comp. ventura | Zampeschi | 500 fanti | Romagna | Con la fine della repubblica di Montalcino ritorna nelle sue terre. Alla testa di 500 fanti assedia ancora Roncofreddo. Preda il territorio bruciandone i raccolti e distruggendone le case; gli abitanti si arrendono. Entra per la Porta della Noce (Porta Pia) proclamandosi signore della località. Fa subito imprigionare 6 abitanti che sono condotti a Pesaro con la mordacchia alla bocca; due di costoro moriranno stremati dalla fame e dalla sete a Cattolica. |
…………. | Viene accusato a Roma dei fatti di Roncofreddo. Intervengono a suo favore amici potenti e tutto viene messo a tacere. | ||||
1559 | Chiesa | Toscana e Umbria | Milita al servizio del papa Pio IV: ha il comando di una compagnia di cavalli leggeri. Si reca a Firenze con il conte Federico Borromeo, nipote del papa, e fratello di Carlo (il futuro San Carlo Borromeo); ne diventa amico e confidente. Ottiene prima il comando di un colonnello di fanti in Umbria e, di seguito, quello delle bande destinate a garantire la sicurezza nel Patrimonio. | ||
1561 | |||||
Mar. | Lazio | Si istruisce a Roma il processo contro i nipoti del papa Paolo IV, i Carafa, che si concluderà con lo strangolamento del cardinale Carlo e la decapitazione del duca di Paliano, Giovanni. Il Malatesta da Sogliano cade in disgrazia perché sospettato di essere stato e di essere ancora loro vicino. E’ imprigionato in Castel Sant’Angelo a Roma. Ne potrà uscire alcuni mesi più tardi per l’intercessione del duca di Urbino a patto che abbandoni lo stato della Chiesa. | |||
…………… | Venezia | Veneto | Raggiunge Padova; accolto benevolmente da Alvise Mocenigo passa agli stipendi dei veneziani che gli concedono una provvigione ed il comando di un colonnello. Dopo alcuni mesi gli verrà assegnata la responsabilità dell’ addestramento delle cernite. | ||
1563 | |||||
Gen. | Venezia | Impero Ottomano | 1200 fanti | Cipro | E’ inviato a Famagosta con 1200 fanti. ha l’incarico di governatore generale dell’isola. |
1564 | |||||
…………… | Cipro | E’ ordinato il suo arresto da parte del rettore veneziano per avere punito in modo arbitrario a morte coloro che ritiene colpevoli dell’ assassinio del fratello Malatesta, ucciso a Cipro. Compiacenti amici lo avvertono in tempo e gli danno modo di partire di nascosto dall’isola. | |||
…………… | Marche | Sbarca a Pesaro, perseguitato non solo dai pontifici ma anche dai veneziani. Si propone di recarsi in Francia; il duca di Urbino Guidobaldo della Rovere gli dà riparo nei suoi territori e cerca di farlo rientrare nelle grazie dei suoi nemici. Il papa Pio IV gli fa confiscare i suoi beni: Roncofreddo appartiene ora al cardinale Corner. | |||
Nov. | Marche | A Pesaro. Le autorità di Roncofreddo per fargli cosa gradita gli fanno avere un presente del valore di 50 scudi. | |||
1565 | |||||
Gen. | Marche | A Pesaro. | |||
Ago. | Spagna | Impero Ottomano | 2000 fanti | Malta | Al servizio del re di Spagna Filippo II. E’ inviato alla difesa di Malta con 2000 fanti per affrontarvi i turchi sbarcati nell’isola. |
1566 | Chiesa | Lazio e Romagna | Alla morte di Pio IV il nuovo papa Pio V lo riammette alla sua presenza, accetta le sue scuse, gli restituisce i beni confiscati e lo prende al suo servizio. Il pontefice è anzi padrino di battesimo del figlio Carlo Felice. Il Malatesta da Sogliano viene inviato contro Giovan Francesco da Bagno cui toglie Montebello, Ghiaggiolo ed altre terre occupate da tale condottiero durante il periodo vacante. Obiettivo è la loro restituzione al conte di Montebello. | ||
1567 | Viene indicato come mandante di un omicidio dal governatore di Roma Carlo Grassi. Il papa interviene a suo favore anche quando è segnalato come sospetto anche dal cardinale Colonna. Gli è affidato il comando di una compagnia della guardia del pontefice. | ||||
1568 | |||||
Lug. | Chiesa | Impero Ottomano | Marche | Ha il comando del presidio di Ancona con il titolo di governatore generale delle Marche; gli è affidato l’incarico di sovrintendere alle fortificazioni dell’Adriatico a seguito del suicidio dell’ architetto Cesare Guasco gettatosi da una finestra. | |
1569 | |||||
Lug. | Lazio | Ottiene il comando dei cavalli leggeri della guardia pontificia | |||
Ago. | Lazio | Raggiunge i confini della Toscana (il ponte di Centeno tra Radicofani ed Acquapendente) con 70 cavalli leggeri e scorta fino a Roma Cosimo dei Medici che deve assumervi il titolo di granduca. | |||
1570 | |||||
Sett. | Venezia | Impero Ottomano | Veneto | Con il consenso del papa ritorna al servizio dei veneziani in guerra con il sultano Selim. E’ assoldato dalla Serenissima con Baldassarre Rangoni, Camillo da Correggio ed Astorre Visconti. | |
Dic. | Viene creato dal papa Pio V marchese di Roncofreddo e di Montiano e conte di Montecodruzzo. | ||||
1571 | |||||
Apr. giu. | Montenegro e Turchia | I veneziani lo nominano governatore generale dell’ Albania. Si imbarca ai primi di aprile con 3000 fanti; a metà mese giunge a Cattaro. Si incontra con il provveditore della Dalmazia e dell’Albania Zaccaria Salamon, il governatore di Cattaro Bernardo Contarini ed il capitano del Golfo Niccolò Suriano, che, da parte sua, ha già avviato dei contatti con i capi dei ribelli albanesi alla foce della Drina. I suoi ordini sono di prendere contatto con costoro per concordare la conquista di Alessio. Effettua con il Suriano un giro di ispezione che lo porta a Dulcigno ed a Antivari. Si incontra alla foce della Boiana con gli uomini di Dukajin ed insieme viene concordato un piano. Il Malatesta rientra a Cattaro; convince il Contarini a concedergli tutta la cavalleria e 2000 veterani da unire al suo contingente. Si dà il via ai preparativi; vi è un ritardo causato dall’attesa per l’arrivo degli ostaggi promessi dagli alleati. A fine maggio si rende conto che i villaggi delle vicine montagne, abitati dai cosiddetti “martellossi” sono tutti fedeli alla causa del sultano. Alla notizia che da Risano è stata compiuta una razzia nei pressi di Cattaro, conclusasi con la cattura e la riduzione in schiavitù di numerose persone, decide in modo autonomo una spedizione punitiva. Invia 200 uomini a dare alle fiamme un vicino villaggio ottomano; esce da Cattaro con 300 soldati scelti, attraversa il golfo omonimo, giunge a Perasto e da qui muove su Risano che viene messa a sacco ed incendiata. Si avvia per la montagna per ricongiungersi con gli altri 200 uomini; mentre è in marcia, forse anche per il tradimento delle guide, si fa cogliere incautamente in una gola: i suoi uomini si sbandano. Cerca di resistere; è ferito alla testa ed ad una gamba da i sassi che gli sono gettati contro dall’alto; è catturato con altri 5/6 capitani ed è condotto a Risano. Viene rinchiuso dai turchi in una torre del Mar di Marmara a Costantinopoli con altri 40 capitani; gli è imposta una taglia di 10000 ducati. Al suo posto subentra Sciarra da Martinengo. Grazie alle sue relazioni con figure di primo piano, specie della famiglia Medici, vi è una straordinaria mobilitazione internazionale per il suo rilascio. La cosa diventa quasi controproducente, dando agli ottomani un’idea esagerata della sua importanza: ad un certo momento si disse che il gran visir abbia richiesto ai veneziani Zara, Sebenico e Cattaro in cambio della sua liberazione. Il duca di Urbino supplica Ragusa (Dubrovnik), il re di Spagna e quello di Francia di usare la loro influenza a Costantinopoli al fine di ottenerne la liberazione. | |||
1572 | |||||
Apr. sett. | Veneto | E’ liberato su pressione del re di Francia Carlo IX dopo undici mesi; il papa Pio V paga il suo riscatto di 3500 scudi. Il figlio Ercole, catturato dai turchi a Cipro, rimane invece rinchiuso in carcere con altri prigionieri a Costantinopoli. Tocca Ragusa ed a settembre raggiunge Venezia. Viene redarguito in modo solenne per avere disubbidito agli ordini che gli erano stati impartiti. Nella galea, ferma in porto per un periodo di quarantena, si reca a rendergli visita il nunzio Gian Antonio Facchinetti (il futuro papa Innocenzo IX). | |||
…………… | Lazio Veneto e Grecia | Si incontra con il pontefice e ritorna a Padova per curare la grave ferita alla gamba subita a Risano. E’ ricondotto, con aumento di 700 ducati della sua provvigione annua ed un dono di 500 ducati a compenso delle spese sopportate nella prigionia. E’ inviato a Candia con 2000 fanti. | |||
…………. | Veneto | Rientra presto in Italia per la conclusione della guerra con i turchi. | |||
1573 | |||||
Gen. | Irritato per un prestito che gli viene negato dall’ ambasciatore di Ragusa, da lui conosciuto durante la prigionia a Costantinopoli, informa la Serenissima che la repubblica adriatica funge da base di spionaggio a favore dei turchi. | ||||
Lug. dic. | Romagna Lazio Marche | E’ nominato governatore di Bergamo. Prima di raggiungere la sua sede visita i suoi possedimenti e si reca a Roma per rendere omaggio al nuovo papa Gregorio XIII: il pontefice gli regala 3000 scudi e gli conferma l’investitura dei suoi beni. Nello stesso periodo si reca a Loreto per sciogliere un voto formulato in prigionia. A Bergamo accoglie il cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano: ciò non impedisce che si veda infliggere con altri 92 cittadini una grave pena canonica a causa della traslazione senza l’apposita autorizzazione dei corpi di alcuni santi. | |||
1574 | |||||
Gen. | Lombardia | Sempre a Bergamo, dove provvede alla cura delle fortificazioni cittadine. Eserciterà tale incarico per alcuni anni. | |||
…………… | Veneto | A Padova, allorché il fratello Lamberto viene accusato di avere coniato moneta falsa. E’ congedato dal servizio; il Senato riconosce in breve tempo la sua innocenza ed il Malatesta da Sogliano viene reintegrato nei suoi incarichi. | |||
1577 | Venezia | Impero Ottomano | Grecia | Viene ancora inviato alla difesa di Candia a seguito delle minacce dei turchi. | |
1583 | |||||
……….. | Friuli | Ha il compito di controllare lo stato delle fortificazioni presenti nel Friuli. | |||
Ott. | Si rivolge al papa Gregorio XIII per ottenere la liberazione del fratello Lamberto imputato per avere fatto uccidere un fuoriuscito per conto del duca di Urbino. | ||||
1587 | |||||
Ago. | Veneto | Preme sul papa Sisto V a favore del fratello Lamberto, condannato dai pontifici ad essere impiccato e squartato. Riesce solo a risparmiargli gli strazi dell’ esecuzione. | |||
1589 | Friuli | Viene inviato nel Friuli per distruggervi alcune opere idrauliche che, costruite dagli imperiali sull’Isonzo, hanno danneggiato il territorio veneziano. | |||
1593 | |||||
Sett. | Friuli | Con il capitano Pompeo Floriani di Macerata, Marcantonio da Martinengo di Villachiara ed Erasmo Malvicini Fontana affianca Giambattista del Monte a Santa nella progettazione della piazzaforte di Palmanova. | |||
1600 | |||||
Marzo | Lazio | Muore a Roma. E’ sepolto in un primo momento nella chiesa dell’Araceli. Il corpo sarà trasportato a Cesena per essere tumulato nella chiesa dei cappuccini di San Francesco. Dalle molte lettere scritte ai duchi di Urbino si rivela avarissimo; odia Sempronio Malatesta cui contrasta il possesso di Sogliano al Rubicone; amplia Montecodruzzo e vi fa costruire una chiesa dedicata a Maria Liberatrice per sciogliere un voto fatto a Costantinopoli. |
CITAZIONI
“Fu soldato valoroso e lasciò anche dei “Ricordi Militari”. NISSIM ROSSI
“Incolsultae ferociae iuvenis, et ut manu promptus ita immodicus iras.” A.M. GRAZIANI
“E’ uno dei tipici rappresentanti di quei soldati di ventura, provenienti soprattutto dai rami cadetti delle grandi famiglie, che nel corso del XVI sec. militarono indistintamente presso l’uno o l’altro dei signori italiani e stranieri.” M.T. BIANCHI
“Giacomo Malatesta, rappresentante tipico della Controriforma, che familiarizza con gli esponenti più in vista di quella singolare epoca, fossero essi papi o principi, uomini d’arme e di toga, santi o artisti, condivide più di una caratteristica dei suoi illustri contemporanei. E una di queste caratteristiche è l’amore della fama, anzi, della gloria che si può conseguire con la nobiltà delle opere.” COMANDINI
“Aveva il classico curriculum di un nobile “condottiere”, un comandante militare non appartenente ad alcun esercito, che poteva essere ingaggiato da diversi signori insieme agli uomini che reclutava. Uomo impulsivo e duro, aveva servito Cosimo de’Medici negli anni cinquanta, era stato imprigionato dal papa, aveva lavorato per i veneziani a Cipro e perso la propria posizione nell’isola dopo avere giustiziato in modo arbitrario alcuni individui nell’omicidio di suo fratello; era poi diventato colonnello di cavalleria della guardia pontificia e con questo ruolo aveva condotto una scorta di duecento uomini per accompagnare Cosimo de’ Medici quando aveva ricevuto il titolo di granduca dalle mani del papa.” MALCOLM
“Avviato alla carriera delle armi, protagonista di molte vicende politico-militari del suo tempo..E’ apprezzato cultore di architettura militare, vuoi per il restauro effettuato a Montecodruzzo, Montiano, Roncofreddo fra 1573 e 1578, vuoi per quanto si impegnerà nella costruzione di fortezze come Palmanova (1593), e ne resta tracce in diverse scrutture di “Ricoordi militari e simili””. TURCHINI
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